giovedì 21 gennaio 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta 4-3 contro lo Sputnik in una partita maledetta
CAZZUTI, E CHE PAL...I.
10 legni colpiti e tanta simpatia. Friccolin: «Una sfiga mai vista»

DAL NOSTRO MACUMBATO - L'uomo sovente guarda al cielo e si chiede il perchè di tante cose: chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, perchè gioca Zenoni. Fin dai tempi antichi, quando giovani graffitari decoravano le caverne, egli valutava la sua vita e cominciava a prendere coscienza che esistono forze superiori capaci di plasmare il suo destino. Un mammuth con la stipsi appena cacciato, una grotta nuova di zecca dove vivere scelta un'ora prima però da una famiglia di tigri dai denti a sciabola, il miracolo del fuoco scoperto da un fulmine abbattutosi precisamente sulla testa del vicino; tanti piccoli ma importanti eventi che partivano da una sola e ben definita matrice: LA IAZZA. E potete stare certi che i Cazzuti ieri sera hanno potuto toccare con mano gli effetti mefitici di cotale forza: esatto, poichè i Verdi (tornati tonici e rampanti come provole dopo i bagordi natalizi) escono sconfitti in una partita che li ha visti fare la parte del leone per lunghi tratti ma che una serie clamorosa di pali (10 raccontano gli statistici) amalgamati con le solite distrazioni difensive, ha tragicamente regalato allo Sputnik. Certo, dare la colpa solo alla malasorte è riduttivo, però ecco... be'. Vabbe'. Cronaca.
I Cazzuti tornano per la ripresa del campionato e si vede, poichè le temperature crollano, la nebbia sale copiosa ed insomma se pensavate che il peggio fosse passato be' vi sbagliavate. Agli ordini di Mister Friccolin (presentatosi in borghese causa male alle gambe e sfoggiante un maglione modello Vello D'oro) si presentano compatti: Fras come sostituto di Zambo tra i pali, Kennet orfano della sua fascetta, Pitão, BatMax, Memenko, Molla, Diego, Mus e grande ritorno per l'asso carioca Pataça. Grande assente Edrit, rientrato tardi dal lavoro dopo aver segato legna tutto il giorno (massimo rispetto per il Rocky Cazzuto). Momenti intensi nell'osservare le reazioni diverse dei cazzuti al freddo: se il Muflone Verde si presenta infatti con bragotto inguinale e maglietta, ecco che Pitão sfoggia invece 8 strati di braghe, un pigiama, forse un accappatoio e (sostengono i soliti bene infagottati) anche una probabile stufa a pallet nascosta dietro la schiena. Sugli spalti intanto la Torçida Verde prende posto guidata da Derek "GEGGE'" Jeter e Danila (con sciarpa bianco-verde del Rapid Vienna scambiata prima per sciarpa dell'Avellino poi del Casalecchio), seguita dagli immancabili Ultras Ceve ed in un secondo momento anche da Afro in versione palombaro.
Comincia la gara ed i Cazzuti denotano subito un momento fuagràs dovuto alla digestione dei tortellini, tuttavia dopo pochi minuti tornano a livelli decenti e sfiorano il gol con Kennet che, liberato da un passaggio illuminante di Molla, ben pensa di tirare e prendere il palo. Lo Sputnik fa della velocità la propria arma principale, tuttavia la difesa regge bene (Fras come sempre insuperabile) e si denota subito la grande condizione di BatMax che oltre a fare da guardiano è anche il primo a rilanciare l'azione grazie ai suoi ottimi piedi. Mus intanto davanti sportella e fa il suo solito sporco lavoro, cosa che comunque non gli impedisce di prendere, per gradire, altri 2 pali. Entrano Pataça e Diego (dopo essere stati sbrinati) ed i Verdi assumono una composizione meno fisica ma più tecnica ed agile. Il cambiamento sembra fare bene poichè i Cazzuti diventano più propositivi in avanti e sfiorano il gol più volte (in alcuni casi con bambini brizzolati del portiere). I tempi sono maturi e mentre Friccolin si agita con Don Lurio per le tante occasioni mancate, ecco che finalmente arriva il gol: Diego riceve palla in area e si gira lasciando partire un simbergo che prima colpisce (ma va) la traversa, poi si insacca in rete. Grande gioia per il giovane e sempre più in crescita Cazzuto ed anche per il suo procuratore. Tuttavia non c'è il tempo di festeggiare che già arriva il pareggio: azione insistita sulla sinistra dello Sputnik, la difesa verde va un po' in bananeria e con un colpo morbido Fras è battuto. I Cazzuti hanno un momento di sconvolgimento generale, tuttavia il primo tempo finisce sul risultato di 1 a 1 (non prima però che Mus, in rovesciata modello Zampagna-stail, colpisca l'incrocio dei pali...). In panchina i verdi si incoraggiano a vicenda mentre Friccolin medita sui grandi quesiti del calcio preparandosi un trombone e sfiatandone un po' su Mus.
Comincia il secondo tempo ed ancora i Cazzuti partono un po' contratti, tanto che lo Sputnik va in velocità e con un tiro fortunoso riescono ad insaccare il gol del 2 a 1. La reazione verde è comunque decisa ed immediata: BatMax sale imperioso dalle retrovie e dopo aver saltato un uomo serve una palla in profondità a Kennet che scivolando riesce a battere il portiere in uscita (piantandogli forse anche un tacchetto nello sterno). Ancora pareggio e ora c'è fiducia. I Cannonieri dell'avvenire si prodigano in un gioco veloce e ficcante e diventano padroni del campo e sfiorando a più riprese il gol, colpendo, di tanto in tanto, anche qualche altro palo per gradire con Diego e poi ancora con Mus. L'assolo cazzuto è però sterile e lo Sputnik si riprende tornando ad attaccare e sfiorando il gol più volte ma senza segnare (grazie ad Octopus Fras e grazie anche al palo che per una volta è favorevole ai verdi). Ma il gol dello Sputnik arriva: angolo cazzuto, contropiede veloce ed è il funesto 3 a 2. La botta si fa sentire ed i Cazzuti provano la reazione a testa bassa ma perdono l'assetto tattico e ciò favorisce gli avversari che, inesorabili, siglano il 4 a 2. Parrebbe finita, ma i verdi riescono a guadagnarsi il bonus dei tiri liberi e confidano nelle protofragranze del Muflone. Il primo tiro libero del centravantissimo esce con una s-ciabattata che non gli fa onore, tuttavia poco più tardi arriva il secondo tiro libero che Mus trasforma con un siluro nell'angolino basso che il portiere non può prendere. 4 a 3 e carica a testa bassa. I Verdi si gettano generosi in avanti e sfiorano più volte il gol (altro palo di Mus) e quando tutto sembra finito hanno la palla del pareggio: fallo su Mus e tiro libero. Sul dischetto va il centravanti che prende la rincorsa e spara un missile terra-terra che... esatto. Finisce sul palo. Triplice fischio e sconfitta immeritatissima con Mus che intanto fa un momento Wrestlemania con il portiere che magari anche se non alza il dito medio dopo l'occasione mancata forse è meglio.
Negli spogliatoi Friccolin è serafico: «Una sfiga come ieri sera basta poi per il resto del torneo. Abbiam preso DIECI pali più tre bambini del portiere e una serie di sbagli sotto porta per perdere la più incredibile delle partite per 4-3... Loro hanno un culo smisurato che li premia ben al di là delle doti pallonare, e non è la prima volta che sfoderano deretano in abundantia, e si portano via tre punti quando a malapena ne meritavano uno e se è vero che hanno avuto il loro puntero solo nel secondo tempo noi avevamo portiere e difensore titolare assenti, faccio cambio ogni volta. Perdiamo la briscola a 59 punti non è la prima volta e sicuramente non sarà l'ultima ma i Cannonieri di stasera meritavano altra sorte, siamo andati al tiro in porta con tutta la squadra eppure sembrava che i pali calamitassero ogni nostra conclusione, quando all'ultimo minuto il tiro libero, a portiere spiazzato, ha incocciato il palo pensavo fosse uno scherzo e invece il destino cinico e baro si è burlato di noi. Incassiamo questa sconfitta immeritata e guardiamo avanti, tutta la squadra è da elogiare per ieri sera se ci sono stati errori questi sono stati ampiamente compensati da quanto abbiamo fatto di buono, se ci sono eventuali colpe queste sono della panchina, però adesso bona con la sfiga».
Alcune parole anche per Molla, autore di una partita più che positiva: «Come detto in spogliatoio, tra calcio e calcetto qualche anno di campo l'ho vissuto. Qualcosa la sbagliamo, per esempio siamo spesso molto lunghi, sono più abituato a giocare la palla che a lanciare lungo, dobbiamo provare di scambiare, l'uno-due, ecc. Ma onestamente diventa tutto abbastanza inutile. Mai visto in vita mia 10 pali in una partita. Nemmeno in totale, figuriamoci tutti per una squadra. Roba che neanche il duca può farci un cazzo.»

Si conclude così una serata amara per il risultato ma che ha comunque messo in mostra una squadra con piglio e carattere, una squadra che se saprà riproporsi in questo stato non potrà sempre fare i conti con la iazza.Intanto però una gitarella a San Luca si potrebbe fare.

PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANAI
l Premio Colonix di questa settimana viene consegnato dalla Giuria al mitico Meme per "Esegesi della Punizione". Finale di primo tempo, l'arbitro fischia un calcio di punizione per fallo in attacco dello Sputnik. Prende palla Meme che, volendo spostarsi in avanti per battere dalla posizione giusta, dà un calcetto al pallone. Peccato che l'arbitro però valuti la punizione come battuta e tra lo sgomento e la pietrificazione generale prenda palla uno sputniako che sfiora il gol.Commenti pacati del mister.



LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

FRAS 8: Ennesima prestazione da portiere ed ennesima prestazione di grandissima caratura. Comanda la difesa, incita i compagni e, ovviamente, regala la consueta serie di bimbi coi baffi alla platea. Unico problema, i lacci delle scarpe. PROVA I MOCASSINI
MAX 7,5: Una delle migliori partite del super-eroe verde, per giunta in una posizione che non è propriamente sua. Da centrale difensivo tuttavia si disimpegna alla grandissima, difendendo bene e rilanciando l'azione grazie alla sua tecnica. GUARDIANO
MEME 6,5: Il Killer di Tibie torna a calcare il campo dopo un'indigestione di anguille e fa il suo. Dove non arriva la velocità, sicuramente arriva il dolore. Qualche problema nel battere le punizioni. NON GIOCHIAMO A BILIARDINO
PITÃO 6,5: L'astro lusitano pare avere qualche problema col clima, tant'è che appunto si presenta vestito modello sub. Fatica a trovare spunti in avanti, tuttavia si mette al servizio della squadra randellando alla bisogna. GIAZÃO
KENNET 6,5: I leggerissimi pranzi natalizi lasciano meno danni del previsto, tuttavia il Cazzuto Zen parte un po' spaesato (forse per l'assenza della fascetta). Alla lunga tuttavia riesce a carburare ed oltre alla corsa trova addirittura il gol (uccidendo il portiere). I piedi son sempre quelli però. VALIANI CAZZUTO
DIEGO 7: Il ragazzo comincia a prenderci gusto. Ancora una volta la speranza verde trova la via del gol e rischierebbe di farne altri con un pizzico in più di precisione (e meno sfiga). Come sempre condisce il tutto con corsa ed abnegazione alla causa. ASCESA IMPERIOSA
MOLLA 7: Ennesima conferma che l'acquisto di Pantaleo Mossino è un'iniezione di grande qualità ai Cannonieri Cazzuti. L'esperto metronomo verde infatti (meraviglioso nel bragotto modello tutù) regala alla squadra geometrie e passaggi illuminanti, nonchè una buona dose di interdizione. Averlo in squadra è un lusso. SAPIENTE
PATAÇA 7: Una ventata carioca in una serata lappone, ecco che il pupillo di Friccolin torna a vestire la maglia verde e dimostra di avere molto da dire. Meno potente rispetto a Mus, Pataça è però più tecnico e più al servizio della squadra, cosa che comporta una fluidità di manovra assai interessante. Peccato per le imprecisioni sotto porta, avrebbe meritato il gol. CLASSE INNATA
MUS 7,5: Cosa può l'uomo davanti alla Iazza cosmica? Anche il Muflone deve arrendersi quando ogni pallone possibile immaginabile finisce sul palo. Il centravantissimo regala comunque una prestazione ovviamente fisica e di sostanza, regalando girate simil-borriello e rovesciate zampagnanti (con distruzione della colonna vertebrale) da brividi. Nel finale regala un Wrestlemania moment con il portiere avversario. SCUSI, CHI HA FATTO PALO?
FRICCOLIN 6,5: Si presenta al campo con male alle gambe e per questo non gioca, tuttavia dalla panchina sta al timone del vascello verde. Le sue imprecazioni davanti alle clamorose botte di iazza entrano nella storia, all'inizio la prende male, poi si fa carico dei suoi insegnamenti Zen e decide che sfidare il fato non è saggio, sicchè si accende un trombone. Il Maglione modello Vello d'oro è di primissima. FESCION END PESCION
TIFOSI 10: Sinceramente rimanersene al ghiaccio (nel vero senso della parola) per più di un'ora assistendo ad una delle più grandi manifestazioni di sfiga mai viste è prova di grande cuore. Grazie a Danila, Derek, Ceve e Afro per i geloni. EROICI
SPUTNIK 6: Una squadra che indubbiamente è cresciuta parecchio rispetto agli anni passati e che ha un gioco veloce e abbastanza ben organizzato, per quanto dietro lascino parecchi spazi. Hanno anche un discreto culoide e la cosa (a loro) non guasta. Giocatori piuttosto tranquilli, l'unico momento psycho si è avuto col cappannello Mus-portiere del dopo-gara. vabbe' va'. BUS DAL CUL AIUTUM
ARBITRO BORTOLOTTI 6: Sarà l'anno nuovo ma accade l'impossiilbe, l'arbitro più immobile della storia non solo non infierisce sui cazzuti, ma addirittura in qualche occasione (va detto) li favorisce anche un po'. Cambio di tendenza oppure impietosimento dovuto alla cappa nera abbattutasi sui verdi? Nel dubbio per non perdere l'abitudine, diciamo che comunque un rigore per i cazzuti per fallo di mano c'era. Tiè. FLUTTUANTE
DISQUISIZIONI A FINE GARA 8: Cosa volete mai che sia: la palla del possibile pareggio va sul palo e poi fuori ed il portiere ne approfitta per fare un simpatico "ditaculus" (latino) all'esecutore del tiro (nella siffatta occasione, il buon Mus). Non c'è quindi nulla di cui stupirsi se subito dopo inizia il WRESTLEMANIA MOMENT, con i due litiganti che disquisiscono amabilmente sulla fisica quantistica del tamarindo e con il portiere che sfrombola a terra dopo aver tentato una capocciata sulla difesa a uovo del Muflone. Il tutto mentre Fras tenta di distrarre l'arbitro il quale però serafico esclama "A me tanto non interessa". ET VRESSOLMENIA... ZE BELT UIL BI MAIN!
L'ARMA FINALE DI DEREK 10 e lode: Il bello di essere cazzuti è che i drammi ed i dolori del campo vengono ben presto mitigati dai piaceri del cibo. Così ecco che il primo tifoso rimpingua il morale verde con una autentica opera d'arte: pandoro farcito e ricoperto di crema e vov. Non ci sono parole per commentare siffatta meraviglia, l'unica cosa che possiamo dire è: pappa buona. SBAV
DOPOPARTITA 10: Dramma dei drammi, il TUMUNS è chiuso. Dopopartita annullato? Macchè: si ripiega sulla pizzeria SAN GENNARO (UE' UE'), vicino al Dall'Ara. Alla SEMPATICA congrega partecipano Kennet, Max, Mus, Meme, Afro e in un secondo momento anche Fras e Danila. Da dire vi sarebbe tanterrimo, soprattutto sul fatto che la demenza spadruneggia e che Mus si spara da solo una pizza gigante, cioè un agglomerato di pasta con la circonferenza del culo di Zalayeta (concluderà con un "mm, non male.. non male"). La serata si protrae finchè le danze vudù dei camerieri attorno al tavolo fanno intuire che forse sarebbe il caso di battere in ritirata. Rinviata a data da destinarsi l'idea proposta da Fras di cantare e ballare "E' morto Merola" davanti al locale. ONORARE IL COPERTO
FANTAMORTO 8: Dalla serie: impossibol is nazing. Se pensavate che il top fosse stato raggiunto vi sbavagliavate, poichè Fras (che come ben noto ha un debole morboso per le morti altrui) ci segnala l'esistenza del FantaMorto. In cosa consiste? Semplice: bisogna indovinare quali personaggi famosi (un massimo di 10) passeranno a miglior vita nel corso dell'anno comunicando anche quale tra questi spirerà con morte maledetta (cioè omicidio, suicidio o qualsiasi altra tragedia). Perciò basta indugiare, se volete scatenare il meglio di voi andate immantinente su www.fantamorto.com, noi intanto cerchiamo di scastrare le mani dalle parti basse. DEATH AND WIN
PALI 10: Sembrava giusto ricordarlo. SDENG

Alla prossima

Bello & Forte