venerdì 18 giugno 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta 7-3 contro il forte Lopez Zigoni, ma il turno è passato
CUORE CAZZUTO
Verdi mai domi e autori di una prestazione tutto cuore. Kennet: «Questo è Zen»

DAL NOSTRO DEUMIDIFICATO - Secondo alcuni vecchi saggi GEDDAI può esserci anche onore nella sconfitta, quando cioè si perde ma dopo aver tenuto testa al proprio avversario fino all'ultimo. Indubbiamente in molti potrebbero ribattere che non c'è poi un gran onore se alla fine uno vince e l'altro perde, così come poi qualcuno potrebbe sostenere che spesso dopo una sconfitta è più utile un bidè che dell'onore. Noi non sappiamo da che parte schierarci e quindi restiamo nella terra di nessuno, tuttavia possiamo sostenere senza dubbio e fallo alcuno, che ieri i Cazzuti sono stati in grado di giocare a testa alta contro la squadra più forte del proprio girone, il Lopez Zigoni, rispondendo col cuore e con la grinta alla indubbia tecnica superiore avversaria e rimanendo in partita quasi fino alla fine. Finalmente, dopo tempo, i Cazzuti sono stati capaci di esprimere nuovamente quello spirito che pareva perduto, quello spirito ben irrorato di UMILDAD Y CONCRETÉSA che è sempre stato e deve essere il punto cardine di chi indossa questa maglia. Poichè si può perdere, certo, ma lottando fino alla fine.
(musica di breivart, cornamuse, bulbo scomposto dal vento di ponente. Grazie).
I Cazzuti insomma passano il girone di qualificazione e si gettano nella "NO OOLDS BARRED ZOON" del torneo, ovvero colà dove l'errore si paga con l'eliminazione. Avventarsi su pronostici è sempre difficile con i verdi, tuttavia è indubbio che l'obiettivo principe sia quello di arrivare il più avanti possibile rimanendo sempre concentrati e generosi come ieri affinchè, qualora sopraggiungesse l'eliminazione, non vi siano ne' rimorsi ne' rimpianti.
Fico. Andrei in cronaca.
Serata umidificata alla San MartinoZ Arena, dove il campo viene monitorato da pterodattili travestiti da zanzare coadiuvati dallo squasso d'acqua di poche ore prima. I Cazzuti sono un po' in emergenza (la partita anticipata di una settimana ha spiazzato molti) ma agli ordini di Mister Kennet (scravattato ed in tenuta da gioco alla bisogna) si presentano coraggiosi e possenti: PuffoCampos con bertocco rosso da bibino in gita tra i pali, Fras, BatMax, Diego, Pitão, Mus e LoZio Fabio, centravanti manovriero e rude consigliato da BatMax in persona e subito tesserato. Mentre DarioZ guarda su piccì la combattutissima partita tra Brasile e Corea del Nord, l'arbitro con le occhiaie più grandi del mondo dà il via alle ostilità. I Verdi partono convinti e compatti e sfiorano il gol in due occasioni, quando Mus prova la botta da fuori di poco a lato. Arriva però il gol avversario, ancora una volta però su contropiede purtroppo: calcio d'angolo sbagliato, contropiede 2 contro 1 e nulla può il Puffo. I Cannonieri non si perdono d'animo e continuano la loro partita, nonostante Diego chieda la sostituzione poichè l'arrosto prima di giocare non è il massimo della vita (massimo rispetto per te comunque, figliolo). C'è una buona circolazione di palla ed i duetti BatMax-Mus sono molto secsi e da applausi. Tuttavia l'imprecisione sfighevole sotto porta (alcuni palloni usciti di poco ed un palo clamoroso sempre di Mus) e una decisione non proprio corretta dell'arbitro (rigore abbastanza palese sul Muflone) fanno sì che i verdi restino al palo, sicchè il Lopez ne approfitta e raddoppia. Gli indomiti Cazzuti non ci stanno e accorciano con rabbia e determinazione: BatMax corona una prestazione di grande livello con una incursione in area, scarica in porta e sulla respinta del portiere ribadisce in rete per il 2 a 1. I verdi potrebbero pareggiare in qualche occasione ma la maggior capacità tecnico-tattica zigoniana si fa sentire ed arriva anche il terzo gol alla fine del tempo.
In panchina il morale è comunque alto, c'è la consapevolezza che ce la si sta giocando ed il Puffo, con sprezzo del pericolo, decide di continuare a rimanere in porta per non turbare gli equilibri psico-attitudinali della squadra.
La ripresa verde come sempre comincia nel migliore dei modi, tant'è infatti che dopo pochi minuti il Lopez sigla il quarto gol con una bella azione offensiva. La compagine cazzuta comunque non si scoraggia e prosegue il suo gioco sfiorando il gol con Mus in diverse occasioni ed in una con LoZio Fabio. Ci pensa tuttavia il Muflone ad accorciare le distanze: defilato sulla destra difende palla e con una girata veloce trafigge il portiere avversario per il 4 a 3. Il Lopez Zigoni comincia ad accusare il calo atletico (sono in 5 contati infatti) e concede spazi letali ai verdi che si propongono diverse volte in area di rigore senza però riuscire a guadagnarsi il punto. Ci pensano così gli avversari ad approfittarne: con due azioni ben costruite siglano due reti e rischiano di farne almeno altrettante. La partita è vivace ed i cazzuti non si tirano indietro, così dopo aver impegnato con qualche tiro dalla distanza il portiere, siglano nuovamente: Mus controlla in area, cicca la palla di sinistra ma manda in contretempo l'avversario che viene saltato permettendo così al Muflone di sbernacciare in porta con un fluido beneaugurante da pochi metri. Di lì a poco accade bene poco, a parte il Lopez che sigla il settimo gol (bellissimo stop e girata in area del loro attaccante) e l'arbitro che si scosta le occhiaie dalla faccia ed emette (si dirà "emette"?) il triplice fischio.Belli comunque, bravi regaz.
Negli spogliatoi (dopo aver scroccato una doccia gratis a San MartinoZ) parla Mister Kennet, comunque soddisfatto: «Prestazione di cuore e grinta, dove non arrivava la tecnica arrivava lo Zen, dove non arrivava la tattica arrivava aimè la sfiga.Ma tant'è. Chiudiamo il girone perdendo contro la squadra più forte, ma siamo consci di aver fatto una ottima prestazione. L'unico rammarico è quel 15 al passivo della prima partita, tuttavia se è vero che sbagliando s'impara (o imparando si sbaglia, non ricordo), direi che abbiamo imparato. E sbagliato. Insomma ci siamo capiti. Ora un momento di intOnsa pausa e poi pronti per entrare nella fase ad eliminazione diretta dove getteremo il cuore oltre l'ostacolo senza porci pensieri, dubbi e limiti.»

E così, mentre canti strani e cerimoniali giungono dallo spogliatoio cazzuto, loco ove pare la coniugazione del congiuntivo non sia un problema se si hanno altre aperture mentali, noi chiudiamo questo resoconto. Ora una settimana di pausa, poi sarà il momento del dentro o fuori.
Ma senza vuvuzela.


Premio Colonix della settimana
PassaparolaLa partita contro il Lopez Zigoni non è importantissima ai fini del passaggio di turno, in effetti, tuttavia è chiaro che il mondiale ha il suo fascino e tutti sono interessati. Così prima della gara il potente DarioZ si guarda in STRIMIN la partita tra Brasile e Corea del Nord, in pratica una cosa assai similare al Lopez Zigoni-Cazzuti della serata San Martiniana (scegliete voi chi fa il brasile e chi la corea). Finito il calcetto, in spogliatoio si freme per sapere il risultato finale. Le voci si rincorrono sempre sagacemente. Prima versione: 3 a 0 per il Brasile. Seconda versione: 2 a 1 per il brasile, marcatori Maicon, Robinho e autogol di Luis Fabiano. Terza versione: 2 a 1 per il brasile, marcatori Maicon, Luis Fabiano e "il tizio pelato che piangeva durante l'inno coreano". Alla fine ci ha pensato Darioz a dare il risultato esatto.Le voci dei soliti bene informati sono sempre preziose. E considerate che abbiamo due giornalisti in squadra.


LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZIOPUFFO 8: Grande prestazione del Campos Cazzuto, col suo bel bertocco rosso e la tutina che fa molto Holly e Benji e indubbiamente ci piace. Parate spettacolari, bordate da un metro di distanza e nessun gol (udite udite) su tiro libero. Peccato non gli facciano battere nessun tiro libero. PUFFO INCOMPRESO
FRAS 7,5: Generoso e risoluto come sempre, ringhia e sbuffa sulle caviglie avversarie concedendo ben poco. Quando si proietta in avanti prova a lavorare qualche pallone, sebbene in una occasione si pesti un po' i piedi con Mus. Meraviglioso dopo aver potato un avversario lanciato a rete: «Lui mi salta, io faccio fallo e non devo rendere conto a nessuno.». BAD MAN
PITÃO 7: Consueta spina nel fianco di ogni difesa, si esibisce in belle discese e serpentine anche se in qualche occasione stasera pecca un po' di egoismo. E comunque sempre un punto di riferimento ed impeccabile a generosità, non si tira mai indietro anche a sbuffare nelle retrovie. ESEMPIO
DIEGO 7: Parte titolare e ripaga la scelta del mister con una gara attenta e di sacrificio. Paga però l'inesperienza: non tanto sul piano tattico quanto sul fatto che l'arrosto prima di giocare non è la soluzione migliore... Scongiurato il cagone, torna comunque a combattere. ARROSTO LETALE
BATMAX 8,5: Una delle più belle partite del talentuoso cazzuto (a sua detta la migliore) che non solo trova il gol (e non sottolineamo il fatto che da queste pagine lo avevamo predetto la settimana scorsa...) ma si sbatte alla grandissima sia da esterno sia da centrale dietro. BAT-ECCELLENZA
LO ZIO FABIO 6,5: Esordio non certo facilissimo per il neo-cazzuto che paga un po' l'emozione della prima ed il tasso tecnico avversario non riuscendo a dare tutto quello che può. Non si tira però certo indietro e si mette a disposizione della squadra sportellando e correndo senza paura. Se vorrà continuare, siamo certi saprà essere importantissimo per i Cazzuti. GUERRIERO
MUS 7,5: Doppietta per il Muflone che prova a segnare in tutti i modi nonostante sia la iazza sia il portiere facciano di tutto per non permetterglielo. Non in serata celestiale come la settimana scorsa, fa un po' fatica ad inquadrare la porta e non riesce a siglare su tiro libero nonostante ne abbia la possibilità, rimane comunque il centravanti cardine e lo dimostra con due gol molto belli. Continua la maledizione del palo: stesso palo, stessa porta da tre settimane. EXORCISM IS NEXT
KENNET 6,5: Scravattato, si mette in tenuta da gioco per dare fiato alla squadra, tuttavia vedendo che i ragazzi reggono alla grande decide di non intromettersi. Soddisfatto della prestazione della squadra, continua a provare pessimismo e fastidio per quanto riguarda i calci d'angolo che, quasi sempre battuti lunghi, provocano contropiedi avversari letali. Ma c'è fiducia e zen. Scrocco della doccia di gran classe. SCROKKENNET
ARBITRO BORSATO 5: La partita in se' sarebbe stata semplicissima vista l'indubbia disparità tecnica tra le due squadre, tuttavia l'arbitro riesce a non convincere del tutto. A parte le borse sotto gli occhi che non ci piacciono, infatti, il direttore di gara si dimostra un po' cervellotico nelle fischiate e non troppo sicuro. Questo, per la cronaca, per entrambe le parti. Rivedibile il suo, prima del fischio d'inizio di ogni tempo, "PORTIER, a posto?". AUANAGANA
LOPEZ ZIGONI 8: Squadra certamente forte e di categoria superiore per quanta riguarda alcuni elementi, paga nel finale un calo fisico dovuto alla mancanza di riserve. Sono comunque tranquilli e fanno la loro partita senza eccessivi isterismi e commenti fuori luogo del loro mister con accaduto certe volte in passato (il loro tecnico ci sembra comunque un baggiano e ci piace un tot). Unico neo: Cacioppo in porta. NESSUNO SIAM PERFETTI
IMMANUEL CASTO E LA SUA FILOSOFIA 10: Nello spogliatoio Cazzuto finita la gara regna la bella musica grazie ai mezzi tecnici di DarioZ che consentono di svariare dai più vari generi: dagli inni di Reggina ed Arezzo, arrivando alla cultura di Immanuel Casto. Non sapete chi sia costui? Aggiornatevi! E' il filosofo del nuovo millennio, il menestrello del futuro. Grazie alle sue delicatissime liriche riesce ad aprire il cuore (il cuore?) di chi l'ascolta e a trasportare in un mondo in cui la poesia ed il romanticismo la fanno da padrone. Se volete adentrarvi in tutto ciò, vi consigliamo di cercare su IUTUB le sue opere, in special modo "ESCORT 25" e "COM'E' BELLA LA CAPPELLA". Rischiata la scomunica. NON SO CONIUGARE IL CONGIUNTIVO PERO'...
NOTTI MONDIALI 10: Il mondiale vi emoziona? Tshabalala vi è entrato nel cuore e siete impazziti per le miiiiis mondiali di Diego Maradona? Be', preparatevi a lasciarvi tutto alle spalle, poichè nulla può essere meglio di: NOTTI MONDIALI. La Rai ancora una volta ci stupisce con una trasmissione di primissimo livello in cui appaiono gli zombies di raisport, su tutti "Vorrei essere star come Cesari" Tombolini e "Cocoon" Ferrari. Ma nulla può essere meglio delle punte di diamante della trasmissione: Maurizio Costanzo e Giampiero Galeazzi. Ebbene sì, la coppia del secolo si è formata. Da una parte il presentatore più viscido della storia, ormai ridotto a macchietta e praticamente sdraiato sulla sedia con un'espressione modello catalessi, dall'altra invece il giornalista sportivo più amato dalle osterie con tanto di Vuvuzela al seguito. Meravigliosi i loro duetti, meravigliose la camicie di Galeazzi (si narra di teloni scomparsi dall'entourage di Moira Orfei), meravigliose le interviste farlocche con tifosi fintissimi. L'ennesima perla di Mamma Rai. GIANNI E PINOTTO
BLATTER AL DUE LUNE 7,5: Il TUMUN è, notoriamente, luogo di grande classe e di rinomatissima importanza, sicchè non è difficile vedervi personaggi famosi a livello mondiale (non a caso i Cazzuti vanno lì). Così è che dopo il match, gli astanti (Mus, Kennet, BatMax e la sua Eva) hanno potuto, tra una carbonara ed un mezzo metro), assistere all'entrata in scena di nientepopodimeno che Blatter. Il famoso personaggio si è districato alla grande sul pavimento, schivano piedi e camerieri ed andando a posizionari sotto alla vetrina degli alcolici, probabilmente per farsi un cicchetto. Grande emozione. INDOVINA CHI TROVI A CENA
LE VUVUZELAS 0: Non c'entra niente, ma hanno rotto i maroni. Suonatele al cesso quelle trombe! ODIO E RANCORE

Alla prossima,

Bello & Forte

giovedì 10 giugno 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Un Muflone versione Mundial guida i Cazzuti nella vittoria 7-6 col BarH
CAZZUTI IN INFRA(S)DITO (cit. Molla)
Il dramma delle scarpe di Fras. La Kipsta ribatte le accuse "Fattanza al risparmio!"


DAL NOSTRO SCALZOLATO - Forse possiamo dirlo, forse sottovoce, forse in braille, ma possiamo inevitabilmente dirlo: i Cannonieri Cazzuti sono tornati. Dopo un periodo di forte appannamento in cui vincere sembrava una inusitata chimera (?), finalmente i Verdi Guerrieri sono tornati a vincere e soprattutto sono tornati a giocare di squadra e a perseguire insieme l'obiettivo comune. Dare il merito di tutto ciò al cambio di panchina sarebbe avventato ed ingeneroso nei confronti di chi, negli anni, ha scritto le pagine più belle della storia cazzuta. Ci riferiamo ovviamente a Mister Friccolin. Noi preferiamo credere che la squadra abbia reagito con spirito e zen alla clamorosa ed epocale pausa presa dal Vate Verde ed abbia così voglia di dimostrare al Mister che i Cazzuti sono ancora i suoi figli e che sono degni di averlo alla loro guida. Indubbio comunque notare che il piglio con cui i Cazzuti ora entrano in campo è lo stesso dei tempi migliori e sicuramente il duo tennico-tattico Kennet-Danila è riuscito a tirare fuori il meglio della squadra e a tenere il timone ben saldo nonostante alcuni momenti di forte tempesta. Infine, non possiamo non citare anche il Muflone: solo Francesca Menarini potrebbe non notare come il bomberissimo verde sia tornato a livelli sontuosi e segni a raffica in ogni partita (10 gol in 2 partite non sono brustulli armeni) abbinando a tutto ciò, però, un lavoro sporco e di sacrificio encomiabili. Che la soluzione del mistero siano i Nuggets o le nuove scarpe lucide modello Papete non ci è dato saperlo, certo è però che tra tutte le probabili ipotesi quella più suggestiva possa essere rappresentata dall'ingaggio del Pocho BiggoBanghe, il centravanti do Sole che alla presentazione disse "Toglierò il posto da titolare al Muflone". Conoscendo Mus ed il suo orgoglio da bomber, non poteva esserci risposta diversa. Al fine di tutto, però, ci preme sottolineare il grandissimo gruppo che si è venuto a creare, un gruppo in cui non ci sono individualismi o primedonne (tranne sotto la doccia) ma solo professionisti capaci e desiderosi di aiutarsi l'uno con l'altro (questo anche sotto la doccia). Una nuova era Cazzuta, lo abbiamo sempre detto, è alle porte.
Tuttavia, si sa, non c'è rosa senza spine. Ed ecco infatti che se dal campo arrivano note liete, dalla società il silenzio e la nebulosità sul futuro non lasciano certo ben sperare. Ennesimo capitolo di questi inquietanti scricchiolii arrivano appunto da ieri sera quando, con enorme partecipazione del pubblico presente, si è consumato il dramma di Fras e dello sponsor tecnico, Kipsta. Era infatti il quindicesimo del primo tempo quando, dopo una roboante azione di contropiede, il Frangiflutti Verde si è accasciato al suolo con un urlo chiedendo il cambio. Non suo, ma delle scarpe. Le calzature del verde corazziere, infatti, apparivano completamente distrutte e con la suola orrendamente mutilata e staccata dal resto della scarpa, scena che in pochi hanno saputo digerire senza disagio alcuno. Nel dopo partita (e dopo aver utilizzato le scarpe generosamente prestate da Derek Jeter) Fras si è presentato in conferenza stampa accompagnato da mister Kennet ed ha lanciato la sua denuncia: «Parlo con l'appoggio della società, sia chiaro. Voglio assolutamente denunziare quanto avvenuto stasera e puntare un indice accusatore alla Kipsta ed alla sua fornitura. Non è possibile per un professionista serio rischiare in questo modo la vita durante la partita, non è possibile che la Kipsta ci fornisca materiale che, mi sia concesso, appare evidentemente fallace. In particolare ci tengo a chiedere direttamente spiegazioni a chi, nelle settimane scorse, ha garantito personalmente sulla qualità del materiale Kipsta: mi sto riferendo a LUCIO, noto faccendiere dell'ambiente, che si era speso in lodi sconsiderate, a mio modo di vedere, sull'intero pacchetto fornito. Spero venga fatta chiarezza e che si evitino in futuro siffatti drammi o mancati tali.»
Dopo una tale denunzia non poteva mancare la risposta ufficiale della società in questione, la Kipsta. Tramite un comunicato stampa, lo sponsor tecnico cazzuto ha replicato:
«Siamo enormemente dispiaciuti per quanto accaduto a Fras, giocatore tesserato della DMCC Cannonieri Cazzuti, società con cui abbiamo l'onore di collaborare. Davanti alle sue (a nostro giudizio "eccessive ed inaudite") accuse, non possiamo però che replicare con estrema fermezza e decisione nel sostenere la qualità del nostro materiale e soprattutto delle scarpe, articolo che proprio LUCIO ha personalmente provato ed approvato. Se è accaduto quanto accaduto, probabilmente la colpa è da imputare alla società ed in particolare al Presidente Girolamo Fattanza: il patron, infatti, per limitare i costi ha voluto a tutti i costi equipaggiarsi con materiale scontato e non di nostra primissima scelta. Se si decide di tagliare le spese, è indubbio, bisogna farlo con oculatezza o si rischiano drammi come quello di ieri sera.»
La situazione insomma non è rosea da questo punto di vista. Voci di corridoio, intanto, sussurrerebbero che un noto personaggio del mondo calcistico (secondo indiscrezioni L.B. ndR) avrebbe offerto ai Cannonieri Cazzuti una sponsorizzazione Adidas che prevederebbe l'acquisto immediato del materiale originale utilizzato in "Fuga per la Vittoria", film del 1981 nel quale, ricordiamolo, campeggiavano Pelè e Sylvester Stallone. In attesa di ottenere e potervi quindi dare maggiori informazioni, ci limitiamo a controllarci le suole e ad andare in cronaca.
Lunghino il preambolo a 'sto giro.
Per la sfida contro il BAR H (prima in assoluto) mister Kennet e Danila (incravattati come si conviene all'eleganza ed allo spessore della partita e del torneo) possono fare finalmente i conti con una folta (folta?) panchina lunga. Agli ordini del duo tecnico si presentano infatti: Zambo e Derek per la porta, Fras tornato dal ritiro ceco, Igorgol, Pitão, Turkylmaz, Diego, BatMax, Molla in extremis ed ovviamente il Muflone. Biggo assente per una convocazione della nazionale di MaradonnaBenedetta (anche se alcuni sostengono di averlo visto giocare la partita prima con la maglia del Napoli), pubblico delle grandissime occasioni con Ceve, le signore Ceve-Pitão-Zambo con Smodis (il cane spettacolo di Zambo), lo Zio (nuovo papabile acquisto per la prossima stagione secondo alcuni) ed anche Mister Friccolin con il suo pargolo sempre più rock. Da sottolineare la consueta e fondamentale aspersione di Zen da parte del Maestro Verde che prima della gara regala fotografie ispiratrici ritraenti i Power Ranger, Maradona esultante nonchè Terry Savalas a torso nudo con catenazza da borazzissimo mentre si rade la capoccia pelata. Inebriante.
Comincia la gara e la partenza è come sempre scioc: non passano nemmeno 10 minuti che i Cazzuti sono già sotto di 3 gol a zero. Mister Kennet getta via l'autan che teneva nel taschino accusandolo di portare iazza e fa entrare Mus: la situazione cambia. Il Muflone appare subito in serata e dopo pochi secondi dalla sua entrata prende palla spalle alla porta, si gira e conclude di precisione nell'angolino basso. I Cazzuti hanno una spinta nuova ed in poco tempo accorciano ulteriormente le distanze, ancora una volta con Mus. Accade in questi momenti il dramma di Fras e la squadra ha uno scioc anafilattico, tant'è che il BAR H ne approfitta ed in contropiede si porta sul 4 a 2. Ma ancora una volta è Mus a rispondere colpo su colpo: COSTUCOST di Igorgol (sontuoso come sempre) che sprinta sulla fascia e mette in mezzo dove il bomber verde sigla la terza rete personale.
Finisce il primo tempo e i tecnici si raccomandano di mantenere la calma e far girare il pallone, anche poichè gli avversari alla lunga avranno un calo fisico e vista l'abbondanza cazzuta si potrà fare il forsing decisivo nel finale.
Così inizia il secondo tempo ed ovviamente i Cazzuti partono col botto, infatti dopo secondi 3 arriva la rete baracchiana che porta il risultato sul 5 a 3 con somma gioia dello staff tutto (soprattutto Kennet con le ascelle in via di ebollizione). Ma stasera il Muflone c'è senza se e senza ma, ed infatti è ancora lui, dopo un po' di buridone in area, a trovare il gol che riaccorcia le distanze. I Cannonieri finalmente entrano a regime (o forse il Bar H comincia a cedere) tant'è che aumenta la marea verde con inusitata sapienza. Il gol del pareggio è una perla di tecnica da rivedere e tramandare ai posteri e a Colomba: Molla prende palla a centrocampo saltando un uomo con una virtuosa piroetta, si decentra saltando con un preciso ed elegante dribbling il diretto avversario ed insacca con un preciso e letale rasoterra destro su cui nulla puote il forte portiere avversario. E' pareggio, è villa, è bellissimo. Neanche il tempo di mangiarsi un bonbon di malizia che però il BarH ancora una volta passa avanti: il loro esterno trova un tiro potente e preciso su cui nè difesa nè portiere possono onestamente poco. Potrebbe essere una pesante mazzata, ma ancora una volta i Cazzuti rispondono col piglio giusto e realizzano un'altra rete degna di essere raccontata: Turky recupera palla a centrocampo, scarica preciso su Mus che controlla di destra e rimette in mezzo di gran precisione dove proprio Turky può insaccare comodamente a porta vuota. Di nuovo pareggio e di nuovo emozioni VERI. Ma il meglio ha ancora davenì. Punizione da fuori area, sulla palla inutile dirlo si presenta il Muflone. Fischio dell'arbitro e palla a giro che si infila nell'angolino tra il boato del pubblico ed il salto modello cercopiteco di Kennet in panchina. I Cazzuti reggono (non senza qualche patema) fino a fine gara e si portano a casa una vittoria combattutissima e soffertissima, ma proprio per questo estremamente bella.
Negli spogliatoi parlano i tecnici.
Kennet: «Grandissimi i Cazzuti tutti, in particolar modo Mus che ha fatto una delle più belle partite di EVERENDEVER ed Igor che è sempre e comunque una sicurezza (nonchè bellezza). Ci tenevo inoltre a ringraziare particolarmente chi ha giocato meno (Diego) e nulla (Derek): purtroppo l'evolversi della partita richiedeva intOnsi voli pindarici tennico-tattici e non abbiamo voluto stravolgere un assetto di squadra che sembrava funzionare. A tal proposito ci tengo anche a ringraziare la mia collega Danila i cui consigli sono stati preziosissimi per il risultato finale. Detto ciò guardiamo con speranza ed orgoglio al futuro cercando magari di migliorare l'assetto difensivo e soprattutto il quibus mentale: molti gol li prendiamo in momenti di stendbai ancora inspiegabili. Ma nulla ci manca per migliorarci. Ora ci aspetta la prossima partita contro il Lopez Zigoni, mecc' che ci vede chiaramente sfavoriti. Non chiederò la difficilissima vittoria ma pretendo una prestazione degna della maglia e delle nostre possibilità, affinchè nessuno si permetta più di pasteggiare sulle nostre difese come è accaduto nella prima contro il Ceretolo».
Danila: «Abbiamo giocato bene, nonostante come al solito siamo partiti male andando subito sotto. Abbiamo però ritrovato in fretta il bandolo della partita ed abbiamo allargato la squadra invece che accentrarci e, guarda caso, quando abbiamo iniziato a passarci la palla di prima siamo arrivati in porta molte più volte di loro. Ottima partita di tutti, imprescindibile copertura di Igor e menzione d'onore a Molla per l'azione personale.»
D'obbligo anche un commento del Maestro Friccolin, apparso sotto forma di proiezione mentale in sala stampa, avvolto dalla consueta luce verde: «C'era molto Zen ieri sera, troppo per i pur bravi avversari che dopo aver lottato egregiamente hanno dovuto capitolare di fronte ad un Muss versione Zaitoichi. Purtroppo dovevo tornare al tempio per far suonare il gong e non ho potuto prsenziare fisicamente al completamento della rimonta, sappiate però che sono stati offerti fiori e incensi in segno di gaudio per questa importante vittoria. La nuova epoca cazzuta sotto la guida di Kennet San e Danila è sorta, lasciamoci quindi alla spalle il passato, perchè il cazzuto sa che lo spirito di un'epoca è qualcosa a cui non possiamo tornare. Esso tende a dissolversi, perchè si sta approssimando la fine del mondo. Non può, in effetti, essere sempre primavera o estate, e ugualmente non può essere sempre giorno; quindi anche se desiderassimo riportare il mondo allo spirito del secolo scorso, ciò non sarebbe possibile. E' importante trarre il meglio da ogni generazione.L'errore di chi ha nostalgia del passato sta nel fatto che non afferra questo principio.Ma coloro che mostrano considerazione solo per la realtà attuale, ostentando disprezzo per il passato, appaiono molto superficiali».
Con i brividi, chiudiamo.
La sfida della settimana prossima sarà proibitiva per i Cazzuti, ma forti di questa nuova primavera dello zen e di un gioco bello e ritrovato, siamo certi che il pubblico potrà essere fiero. E poi, come diceva quel tale che la sapeva lunga, impossibol is nazing.
Più o meno.

PREMIO COLONIX
Lucio e le scarpe Kipsta.
Lucio (che i più ricorderanno arrotolato nella rete di San MartinoZ qualche anno fa, disavventura che gli costò il soprannome di Luccio) sul Forumrossoblu era stato categorico: "Le scarpe Kipsta? assolutamente di ottimo livello". Ed infatti ieri la dimostrazione: il frombolone con cui Fras finisce per terra con scarpa da una parte e suola dall'altra, verrà ricordato per anni nella OLOFFEIM di San Martinoz. Noi, per ora, ci limitiamo a non farci consigliare scarpe da Lucio.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZAMBO 7: Praticamente incolpevole sui gol subiti, nel finale di partita è autore di grandi parate che salvano il risultato. Caricato da Smodis in curva, non sbaglia un intervento. SICUREZZA
DEREK 10: Riporto pari pari quanto detto da Molla: «Suggerisco un voto 10 a DerekJeter. Mi dicono (non c'ero) che la scorsa settimana ha fatto benissimo. Ieri sera, per insindacabili motivi tattici, non ha giocato nemmeno un minuto. Se n'è stato buono in panca per 50 minuti. Ha prestato le scarpe a Fras. E ci ha omaggiato di una buonissima torta al cioccolato. Senza fare una piega, anzi partecipando emotivamente alla gara e dandoci la carica. Qualcuno dirà E' normale, si fa così in un squadra o fra amici. Be', col cazzo. Conosco realtà amatoriali in cui se uno fa 20 secondi meno di un altro pianta la grana e fa casino. E' grazie a questo spirito che i Cazzuti sono e saranno sempre i Cazzuti. Derek ci ha dato l'esempio, ha illuminato la retta via. Un sentito grazie da chi, talvolta anche immeritatamente, fa molti minuti. E un grazie anche da parte del mio esofago». Nulla da aggiungere, se non un altro: GRAZIE!
IGORGOL 8: Non è una novità che da quando è rientrato stabile in difesa c'è stata una notevole registrata. Oltre però ad essere arcigno in marcatura e sapiente nel guidare la difesa, sfoggia anche una qualità ed una tecnica che diventano fondamentali quando, esplodendo la sua potenza fisica, fa ripartire l'azione. Non arriva il gol per sfortuna, ma è sempre fondamentale per la squadra. CUORE PULSANTE
FRAS 7,5: Rientrato dalle lande ceche pieno di villa e gioia per l'ottimo risultato ottenuto dalla Fortitudo Baseball, sfoggia una prestazione come sempre generosa e utilissima per gli equilibri in campo. Dove non arriva talvolta la tecnica, arriva però il suo grande cuore cazzuto. Scarpe a parte. FRAS COME LA BEFANA
BATMAX 6,5: Non è nella sua serata migliore (problemi con schegge di legno, pare) tuttavia rimane un punto fondamentale dello scacchiere cazzuto. Capace nel gestire e difendere palla, si applica anche e soprattutto in copertura. Gli manca parecchio il gol, ma siamo certi tornerà a breve. MALEDETTE SCHEGGE
PITÃO 7: Nonostante la sua lusitanità, soffre parecchio il clima afoso della San MartinoZ Arena e non riesce ad avere una grande autonomia. Quando però scende in campo è sempre capace di fare la differenza poichè, anche se non segna, è uno dei pochi capaci di cambiare passo e creare superiorità numerica. Esce dagli spogliatoi in ciabatte. AFANNÃO
DIEGO 7: La sua netta e schietta propensione ad offendere più che difendere purtroppo non gli permettono di ottenere più minutaggio di gioco, soprattutto quando c'è un Mus Mundial come quello di questa sera. E' comunque generoso e parecchio veloce, la rimonta Cazzuta del primo tempo è anche opera sua. TALENTO
TURKY 7,5: Seconda partita, terzo gol. Non male per il neo acquisto di Salvatori27. Dotato di raffinato talento e classe cristallina, sa dare del tu alla palla ed in occasione del suo gol dà un assaggio delle sue doti (tra le quali probabilmente anche l'ipnotismo, visto che riesce a farsi passare la palla da Mus...eheheh...). Dalle tribune qualcuno afferma: "Avete fatto un colpaccio". Noi diciamo: sì. PARAMETRO ZERO DI GRAN LUSSO
MOLLA 8: Solo il gol vale il prezzo del biglietto. No aspetta, forse il prezzo del biglietto non è un gran complimento. Meglio: il suo gol vale una serata di sudore, zanzare ed autan. In difficoltà alla lunga sul piano atletico, quando ha la palla tra i piedi però sa sempre regalare grandi emozioni. La sua rete un assolo di rara classe e bellezza. SCIAPO'
MUS 9,5: Onestamente, cosa si può dire dopo una partita del genere? 5 gol ed un assist, scarpe lucide da Villa delle Rose ed una generosità imperiosa ed imperiale. Il Muflone che trainava i Cazzuti è tornato, i Nuggets mangiati a pranzo forse il trucco che v'è dietro. Nel finale crolla al suolo esausto: "Sono un po' stanchino". MARGHERITONI DE NOANTRI
KENNET E DANILA 7: Brividi ad inizio gara, poi tanto cuore e tanta spinta da gettare in campo. Kennet salta (e suda, tanto, parecchio) a bordo campo, Danila supporta (e sopporta) e dà consigli tattici importantissimi sui cambi da fare che portano alla vittoria. Un tandem che pare funzionare per la squadra, un delirio di pura ignoranza che fa il bene del calcetto. Da segnalare il fescion: se Kennet porta la consueta miiis camicia e cravatta (approvata dal padre con uno sconsolato "Te ti megga nurmèl..." prima di uscire di casa), Danila sfoggia una miis estiva su cui sfoggia la cravatta consegnata dalla società, un terribile ibrido post-olocausto realizzato con materiali appartenuti a sarti di corte di Assurbanipal ed assemblato proprio dal culone di Porretta in una notte buia e tempestosa. ELEGANZA E TATTICA PER TUTTI
IL PUBBLICO 10: Curva foltissima, Friccolini che serpeggiano nell'aere, Smodis che corre e (giustamente) mira la pinza di Derek. Un grande pubblico caloroso a cui dedichiamo una vittoria importante e sofferta. GRAZIE A TUTTI (SMODIS IN PRIMIS)
ARBITRO 6,5: Arbitraggio tranquillo senza troppi intoppi, qualche decisione sbagliata da una parte e dall'altra ma nel complesso niente da dire. Aiutato dalla correttezza delle due squadre in campo, passa una serata tutto sommato di relags. CATARSI
BAR H 7,5: Onestamente una sorpresa. Sanno giocare molto bene a calcetto, senza troppi fronzoli o individualità devastanti, ma con un bel gioco di squadra compatto e funzionale che li porta ad attaccare e difendere compatti. Calano nel finale dal punto di vista fisico, tuttavia restano protagonisti di una bella partita. Applausi a scena aperta per Lajos Detari e i suoi ragazzi. ALLA PROSSIMA (...CON BIRRA CRUDA ANNESSA)
LA PINZA DI DEREK 10: Oltre a quanto detto su Derek, vogliamo giustamente anche segnalare la clamorosa pinza (o se preferite, da veri esteti della culinaria, "brazadèla") da lui preparata, un nirvana di nutella e gusto che emoziona e sollazza i cazzuti e tutto lo staff nel dopo partita. Una risposta secca alle Brigate Bottero che nei giorni precedenti avevano avuto da dire sul nuovo primo tifoso (e portiere). M'HAI PROVOCATO...E NOI SE LA MAGNAMO
IL DRAMMA AL DUELUNE 2: Ci sarebbero indubbiamente tantissime altre ghegs della serata su cui andrebbe dato un voto, ma purtroppo chi vi scrive non ha potuto essere testimone di tutto ciò. Eniuei, riportiamo con sdegno quanto riferito da alcuni presenti sul luogo. Pare infatti che al TUMUN, nella consueta sfondazza post-gara, una cameriera piuttosto smemorata abbia non solo negato le fragole a Danila, Elena (la signora Zambo) e Mus, ma abbia addirittura portato via (!!!!!!!!) quanto rimasto della pinza di Derek che Danila, con coraggio, aveva protetto fino a quel momento dalle AVANS di Smodis. Noi, davanti a tutto ciò, non possiamo fare altro che restare indignati ed in aperta polemica verso chi, senza un minimo d'onore, deruba clienti affezionati di siffatte primizie. VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA!

Alla prossima

Bello & Forte

domenica 6 giugno 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Ritorno alla vittoria per i Cazzuti, 9-3 nel recupero con lo Sputnik
FINALMENTE CAZZUTI
Prova di carattere, Mus straripante, Igorgol una certezza. La prima vittoria di Mr. Kennet: «Lagrime»

DAL NOSTRO RECUPERATO - Le 15 pesche colte nella prima sfida del girone contro il Ceretolo non avevano certamente rassicurato l'ambiente e fatto spirare venti di gioia, tutt'altro: solite amnesie difensive, squadra a tratti molle, l'inesperienza del mister in panchina. Tuttavia la storia cazzuta insegna che dopo ogni tracollo è obbligo di chi indossa la camiseta verde rialzarare immantinente la testa e rigettarsi nella lotta con più foga di prima. E così è stato: i Cazzuti hanno risposto con decisione e piglio alla prima sconfitta e si sono imposti con un buon 9-3 contro lo Sputnik nella seconda gara del girone di qualificazione. Certo, siamo a primi a sapere che l'avversario era indubbiamente alla portata dei verdi e non si è trattato di un'impresa, ad ogni modo stiamo tutti quanti assai certi che non in tempi lontani i Cannonieri si sono distinti ahinoi per avere buttato nel, concedetecelo, vater tante partite sulla carta ancora più abbordabili di questa. E' comunque un segno di carattere ed una indubbia iniezione di fiducia per il futuro: aver portato a casa un risultato positivo nonostante le tantissime assenze non può che essere fonte di orgoglio ed una spinta a guardare il futuro con meno patemi. Essere consci che non è tutto da buttare (come l'ambiente sussurrava fino a qualche settimana fa) è il biglietto da visita per la prossima stagione che, a detta di molti, segnerà una sorta di "rifondazione" per il cleb verde. Ma tant'è. Non ci sta a dire niente ma volevo scriverlo, ora possiamo andare in cronaca.
Venerdì sera di recupero per i Cazzuti che si presentano a ranghi ridotti e con pesanti assenze all'appuntamento contro lo Sputnik. Alla chiamata di Mister Kennet (ancora orfano della sua collega Danila, impegnata in uno stage di calcetto) rispondono con indomita passione: Derek Jeter tra i pali, Pitão, Igorgol al suo esordio nel torneo, ZioPuffo, El Pocho BiggoBanghe, Mus e, per squisiti motivi di supporto alla squadra, lo stesso Kennet che per l'occasione sfoggia la maglia numero 14 in onore di Guana. Nello scacchiere organizzato dal culone dei monti si nota immantinente che ZioPuffo torna a ricoprire il ruolo di trequartista proprio come aveva preannunciato il mister in conferenza stampa ("ZioPuffo è il nostro CICCIGNO verde, a lui il compito di inventare bel giuoco ed emozionare il pubblico"). Proprio il fromboliere di Rastignano è vittima di un momento di violenza quando per l'ennesima volta non porta la bandiera del centenario a Mister Friccolin e questi, arrivato come sempre con il bellissimo erede a portare sostegno alla squadra, cerca di inseguirlo con un ramo spezzato in mano. Agli ordini dell'arbitro DarioZ comincia la gara ed i verdi partono col piede giusto, facendo girare la palla ed evitando il più possibile di ricorrere ai lanci lunghi per il Muflone davanti. I frutti si vedono poichè nel giro di breve tempo prima con Pitão poi due volte Mus portano in vantaggio i verdi cannonieri e sfiorano poi più volte il gol con il Puffo (traversa clamorosa da 2 cm) e BiggheBanghe (in ritardo di poco su un filtrante di Kennet). Lo Sputnik cerca di reagire ma dietro le difese reggono grazie ad un sontuoso Igorgol che quando può si sgancia in avanti e, come in occasione del quarto gol, si prodiga in discese impetuose che si concludono col tiro. Il gol che accorcia le distanze arriva su punizione quando (eh be') il tiro in porta viene deviato dallo stinco di Kennet e beffa Derek. Nell'intervallo il Mister tenta di tenere alta la concentrazione, tuttavia c'è ancora qualcosa da registrare da questo punto di vista poichè i Verdi partono mosci e subiscono un gol (più un palo clamoroso) rischiando di vanificare quanto di buono fatto nel primo tempo. Kennet si trasforma per qualche secondo in Friccolin, poi però ci pensa Mus a risolvere la situazione: prima trasforma una punizione dal limite guadagnata da Igorgol (potato brutalmente dal portiere in uscita), poi buca il portiere con un potente diagonale dalla destra ed infine trova un tiro al volo che incornicia una serata di grazia e fa respirare i Cazzuti. Gli avversari alla distanza calano (cosa dovuta anche al fatto di essere in 5 contati) e nonostante trovino un altro gol con un missile deviato dal polpaccio di ZioPuffo, devono nel finale ancora cedere 2 volte a Pitão. Prima del fischio finale c'è anche il tempo per un momento di gran classe offerto da Mus che sfiora, su punizione, il gol capolavoro su scavetto che vede però la palla appoggiarsi clamorosamente sull'incrocio dei pali (per la cronaca: lo stesso della punizione bomba della prima partita). Tuttavia triplice fischio e ritorno alla vittoria meritato per i verdi.
Negli spogliatoi Kennet gronda acqua a causa della doccia fredda fattagli fare dalla squadra a fine partita: «Freschello. Sono inutile dirlo molto soddisfatto e molto emozionato dalla prima vittoria della mia gestione. Non posso fare altro che ringraziare tutta la squadra che si è comportata davvero alla grande ed ha risposto con carattere e convinzione alla sconfitta pesante dell'ultima volta. Indubbiamente qualcosa su cui lavorare c'è ancora, soprattutto dal punto di vista della testa: non riesco a capire perchè all'inizio dei secondi tempi andiamo in banana completa e regaliamo robe clamorose ai nostri avversari. Ma ci lavoreremo. Per il resto vorrei sottolineare la prova di Igorgol, ma non avevo dubbi, ed anche la VERV del Puffo che ha regalato momenti intonsi e secsi. La mia cravatta? Tornerà dalla prossima partita, statene certi, ed anzi ve ne anticipo 2 poichè avrò finalmente in panchina con me anche la mia collega Danila. Ci sarà del gran fescion. Per il futuro? Io ho il compito solo di traghettare la squadra fino al nuovo campionato, poi vedrò cosa sarà di me. Posso solo anticiparvi che con la società e Salvatori27 (un uomo bellissimo ndr) coadiuvati da Max abbiamo già messo a segno un colpo eccezionale. Non vi dirò altro ma posso anticiparvi che con questo giocatore si andrà a coprire alla grande un ruolo fondamentale che ci manca da anni.»
Dichiarazioni a freddo anche proprio per Danila, rintracciata telefonicamente:« Grande soddisfazione e faccio i complimenti ai ragazzi, una vittoria è sempre una cosa di cui essere orgogliosi. Non vedo l'ora di esordire in panchina, in questo uichend avrò un corso di aggiornamento a Cesenatico e spero di portare la mia esperienza e quanto imparato già dalla prossima partita.»
Infine un messaggio Zen da Friccolin: «Un vero cazzuto non cerca solo la vittoria, ma è pronto ad ogni situazione e sa sempre cosa deve essere fatto.»

Si conclude così questo venerdì trionfale, tuttavia il tempo per i festeggiamenti durerà poco poichè a pochi giorni ci sarà una nuova partita, questa volta contro il BAR H. Partita abbordabile ma non certo da prendere sottogamba. Tuttavia, dopo questa sera, un po' più di fiducia c'è.


PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
ZioPuffo e la mamma impietosa
Il Puffo deve consegnare la bandiera del centenario a Friccolin già da parecchio tempo. Questa sera però è la serata giusta: «Avrai la tua bandiera, garantito!». Il Mister arriva così al campo, ma ZioPuffo è piotasamente rannicchiato in un angolino e quasi singhiozzando ammette: «Non ho la bandiera... la avevo nel baule ma dev'essere passata mia mamma è l'ha buttata via...». Mentre Friccolin così cerca di prendere a bastonate il genio e sregolatezza verde, noi non possiamo fare altro che pensare che le mamme, a volte, non hanno cuore.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
DEREK 7: se cercate un portiere spettacolare fatto di tuffi ed acrobazie non dovete certamente rivolgervi a lui, se però cercate una sicurezza tra i pali allora avete trovato la persona giusta. Statuario, imponente, essenziale: Derek è questo. Quando smorza un missile avversario con un tranquillissima manata, è apoteosi. TEO SELLERS
PITÃO 8: 3 gol e tantissima sostanza. Questa sera l'astro lusitano banchetta nelle difese avversarie e trova nuovamente la via della rete. Rapido, veloce, talvolta eccede nei dribbling (soprattutto dietro) ma la squadra sa che può sempre contare su di lui. BENTORNÃO
IGORGOL 8: Un valore aggiunto che quando è in campo si fa sentire eccome. Registra notevolmente la difesa e quando parte palla al piede non lo fermano neanche con l'autovelox. Il gol in solitaria e la fuga terminata con potata del portiere al limite sono solo due esempi della straordinaria classe di questo giocatore. INTERCEPTOR
ZIOPUFFO 7: Tantissimo lavoro oscuro in difesa e qualche buon passaggio ai compagni, la prova del Ciccigno Verde si può riassumere così. Riposizionato dal mister in mezzo al campo, il funambolo regala belle giocate ma non riesce a trovare il gol nonostante lo sfiori in diverse occasioni (clamorosa la traversa colpita da 2 cm). Si disintegra un polpaccio sullo sfortunato autogol. PUFFO SFORTUNELLO
BIGGO 6,5: Il Pocho Verde regala una gara ricca di sacrificio e fisicità ma non riesce a bissare il gol dell'esordio. Quando viene impiegato da boa offensiva si lascia un po' prendere dall'emozione in certe situazioni, nonostante tutto però sfiora la rete più di una volta. Terribile sotto la doccia. MANOVRIERO
MUS 9: Serata di grazia per il Muflone che inquadra la porta come ai tempi d'oro e fa la differenza per la squadra. Segna di potenza, di precisione ed anche di acrobazia, segno che gli astri sono dalla sua. Farebbe esplodere San MartinoZ se non fosse che il suo clamoroso scavetto su punizione finisce di pochissimo sull'incrocio dei pali. Termina la partita con un buco nella scarpa. ISPIRATO
KENNET 6,5: Da mister cerca di dare indicazioni alla squadra durante tutta la partita, quando viene impiegato in campo si limita a fare il suo lavoro di tamponamento rischiando però anche due assist a Mus prima e Biggo poi. Prima vittoria, finisce vestito sotto la doccia (ghiacciata). SCRAVATTATO
CEVE 10: Primo tifoso ed assistente alla panchina, Ceve continua a rappresentare una bandiera indiscussa per la squadra tutta. Preso dall'emozione, a fine partita, negli spogliatoi, spegne la luce per qualche secondo sfiorando il dramma sotto le docce. VIZIOSO
SPUTNIK 6: Squadra che annovera qualche buona individualità tecnica ma che fatica a giocare di squadra. Pagano molto il fatto di essere contati e di non avere un fuoriclasse in porta e possono lamentare anche due pali clamorosi più qualche altra occasione sprecata, tuttavia la sconfitta ci sta. SPALMATI
ARBITROZ 6: Partita senza infamia e senza lode per il Gran Visir di San MartinoZ, arbitra tranquillamente una partita tutto sommato calma e senza particolari difficoltà. Rischia la radiazione dall'albo quando, nel primo tempo, non resiste e, alle parole di Kennet alla squadra ("se qualcuno è stanco faccia un fischio"), replica appunto con il suo fischietto. PROTAGONISTA
IL BRACCIO DI CEVE 3: Come si sa Mus è sempre foriero di aneddoti e ghegs di svariato genere, tuttavia è bene sapere che stargli vicino durante i suoi racconti è una esperienza al limite del cruento. Se non ci credete potete chiedere a Ceve che, durante una parabola mussiana in spogliatoio, riceve tre schiaffoni (chiaramente di corredo al racconto) sul braccio tali da intorpidirlo. QUANDO SI DICE "FARSI SENTIRE"
I BAMBINI IMPAZZITI 1: Il dopogara è ovviamente al Tumùn dove Kennet, Mus, Pitão, Ceve, Biggo ed in un secondo momento Danila, si ritrovano per il consueto mattatoio pizzettiano. Tutto come da prassi se non fosse però che la serata è animata (è il caso di dirlo) da bambini posseduti da demoni atzechi che corrono, saltano, si nascondono e imperversano per tutta la sala. Dopo accorati appelli (Kennet: "sto bevendo la birra" - Derek: "Attenti che poi Gennaro si arrabbia") ci penserà il cameriere a fermare l'orda barbarica (secondo alcuni con un NUNCIACU - si scrive così sono sicuro). Sarà Mus a concludere, proprio col cameriere: "Non si preoccupi, tanto tra qualche anno passeranno alla gnocca.... e alla pleistescion". SOS TATA
IL BRIVIDO DEL GIOCO 4: La pizzata è alla conclusione, la sala è pressochè vuota ed i camerieri attuano strategie di guerriglia vietcong per fare uscire i cazzuti festanti. All'improvviso Danila si illumina: dietro al sordido Kennet appare una macchinetta distributrice di pupazzetti uinnipuiani, tra cui anche il noto Oscarino. Ce ne sono di 4 tipi: Oscarino appunto, Uinnipu, Tigro e un maialO che non abbiamo mica capito se si chiama Piggy, Piggo o Grufen. Tentare è un dovere. Primo lancio: Uinnipu. Secondo lancio: Tigro. Terzo lancio: il maialo. Dopo 5 euri buttati nell'infernale trabiccolo (più un tentativo di scasso provato da Kennet), i cazzuti devono cedere alla sorte. Il cameriere assassino (quello col nunciacu) comunque mosso a compassione promette, per la settimana successiva, di far trovare pronto un Oscarino da consegnare a Danila. GHEMBLING
CAMERIERI POCO RACCOMANDABILI 1: Se dopo una pizza si vuole farsi una birra i posti non mancano, soprattutto vicino allo stadio. E' sempre bene però controllare chi lavora in questi posti, poichè se la persona in questione è molto magra, aggraziata, con movimenti femminei, sculettante ma con il piccolo problema di essere un uomo... be', non è bello. Soprattutto se vicino a voi avete Ceve e Pitão che non perderanno occasione per tormentarvi senza sosta. GHEI BAR
LE PERVERSIONI DI BIGGO 2: El Pocho Biggobanghe è stato preso dalla società cazzuta per dare una alternativa veemente al Muflone Mus, certo però non si poteva immaginare a quali torbide perversioni sessuologgiche fosse soggetto. Poichè possiamo chiudere un occhio al suo feticcio delle ginocchiere sotto la doccia e gesti inequivocabili, possiamo forse strizzarne uno e mezzo davanti alla sua propensione maniacale a voler mettere dita nelle piaghe altrui, ma di certo non possiamo restare in silenzio davanti ai suoi atti di libido davanti a poveri e teneri conigli indifesi. E se non riuscite ad immaginare cosa può accumunare Freddy Mercury ad uno o due conigli, ebbene: siatene felici, è meglio non sapere. E' UN BRUTTO MONDO
BIGGO 10: una persona che sa scherzare e stare allo scherzo come lui non si merita altro voto. CAZZUTO VERO

Alla prossima

Bello & Forte