mercoledì 29 aprile 2009

Corriere dello Sport-StadioZ

Playout: Verdi vittoriosi per 4 a 2 sulle Lasagne e giovedì sarà ritorno
CAZZUTI, IL PRIMO PASSO E' FATTO
Prestazione di squadra, Friccolin: «Così anche giovedì». E in spogliatoio è dramma.


DAL NOSTRO VONGOLATO - Tempo da lupi, tempo cazzuto. Il pazzo meteo di questa stagione degna di UOTERUORLD e forse anche di Chevincostner (con piedi palmati) può deprimere gli animi più deboli, ma di certo è combustibile per il verde fuoco cazzuto che dal primo dei tifosi all'ultimo degli scarponi torna ad ardere imperioso. Quella di ieri era una partita campale, una di quelle gare che possono decidere una stagione: 40 minuti contro le Lasagne per conquistarsi la possibilità di un ritorno oppure tornarsene a casa, 40 minuti di battaglia con la vittoria come solo ed unico risultato utile. La chiamata alle armi del redivivo Mister Friccolin (critico e col pugno di ferro in settimana per defibrillare l'ambiente) ha rinsaldato la squadra che ha risposto in massa ed ha lottato col coltello ed il cotechino tra i denti per tutta la gara. Badate bene, non che ce ne fosse troppo bisogno: in fin dei conti la partita con le Lasagne è in grado di creare da sola le motivazioni (citofonare Mus), tuttavia l'aver ritrovato lo spirito cazzuto e la comunione d'intenti è un notevole passo avanti. Certo poi l'aver vinto a termine di una partita combattutissima è una notevole carica per il ritorno di giovedì, ma non diremo nulla affinchè voi, nostri affezionati lettori, evitiate di toccarvi ripetutamente colà ove il sole non batte mai.
Anche noi a dirla tutta. Ma vabbe'.
Come dicevamo quindi tempo ovviamente cazzuto, con i pallidi raggi di sole della giornata presto rimpiazzati da un uragano di fantozziana memoria che si abbatte su San Martinoz ad un'ora esatta dal fischio d'inizio, riducendo così il campo in una distesa di muschio in cui gli anatroni e i Kennet possono sguazzare felici. Mentre via via anche la torçida verde prende vita sugli spalti guidata dalle Brigate Bottero, i Cazzuti si contano: Pavaro (con camion) e Gardo in porta, Fras e Ceve in difesa, Pitão con Kennet e Puffo nella terra di mezzo, Gerry col redivivo Mus (tornato dalla squalifica) e Mister Friccolin come bocche di fuoco in avanti. La partita inizia sotto lo sguardo attento ma soprattutto simpatico del Signor Tasso e si evince subito che sarà tirata: le Lasagne possono contare su alcuni elementi di buon livello ma sono senza panchina, i Cazzuti fanno del numero la propria forza e la buttano tutta sulla corsa e sull'agonismo. Le occasioni si sprecano da ambo le parti anche se quelle più clamorose sono di marca cazzuta, sempre (neanche a dirlo) ad opera dell'imbufalito Mus: prima un colpo ravvicinato deviato miracolosamente dal portiere, poi un tiro a botta sicura che si stampa sul palo tanto per non perdere le vecchie abitudini. Il primo tempo si conclude così sullo zero a zero, con sinistri corvacci che cominciano ad aleggiare nelle teste verdi vista l'inviolabilità della porta avversaria. Friccolin comunque continua a ribadire il suo credo di Umildad y Concretésa ed esorta ogni singolo componente della squadra a dare tutto poichè i cambi ci sono e vanno sfruttati.
I Cazzuti tornano in campo col piglio giusto e così, dopo cinque minuti, arriva la rete che sblocca il risultato: calcio di punizione di Mus, Fras è in mezzo all'area e colpisce forse di chiappa o forse di scapola, ma tanto basta a far danzare la palla in rete per l'uno a zero. L'esultanza è ovviamente molto composta, gli abbracci si sprecano e qualcuno tira una ditata su un dente a Kennet che comunque fa finta di niente e festeggia imperterrito. La rete ha effetto catalizzante sulla squadra verde che raggiunge pochi minuti dopo anche il raddoppio (degno di un film di Sylvester Stallone): palla in profondità per Mus marcato dal roccioso Montelli che lo istiga con dei "ma dove vuoi andare, dove vuoi andare?", il Muflone lascia scorrere e poi di giustezza insacca alle spalle del portiere. Tripudio maximo con Mus che urla in faccia all'avversario "A SEGNARE, ECCO DOVE VADO, A SEGNARE!". Sono emozioni veri e difficilmente riusciamo a trattenere le lagrime. Ma i Cazzuti sono tali per tanti motivi ed infatti come sempre c'è un principio di bleccaut: la troppa generosità spinge la squadra in avanti ma una palla persa innesca il contropiede lasagnico che sfocia così con una rete che riapre le danze. In partite precedenti sarebbe stato l'inizio dell'ennesima Caporetto, ma stasera i Cazzuti hanno al loro comando Mister Friccolin che scende in campo e prende per mano la squadra. Il Vate Verde tra uno sfanculamento al Puffo ed un dribbling "tacco-suola" di Ardilesiana memoria porta fiducia alla squadra e poco dopo sigla anche il terzo gol: numero di Pitão a centrocampo che vede Friccolin libero sulla destra, il Mister si accentra e di giustezza beffa sotto le gambe il portiere delle Lasagne. E' l'esultanza dei grandi momenti, tutta la panchina e la squadra che abbraccia Mister Friccolin in quello che è un chiaro segnale alla società e a tutte le malelingue che sibilavano una rottura insanabile tra le parti. Ma è un vero derby e le Lasagne non ci stanno assolutamente a perdere: folata offensiva, Silver Socmel riceve palla spalle alla porta e con una stupenda girata infila l'angolino destro basso rendendo vano qualsivoglia intervento del Pavaro. 3 a 2 e la partita diventa parecchio spigolosa e qualcuno ne paga un po' le conseguenze (faxare caviglia di Pitão e ginocchione di Kennet), tuttavia i Cazzuti reggono l'urto ed anzi trovano la forza poco dopo per chiudere la partita: calcio d'angolo, Pitão riceve palla in area e nella mischia riesce ad infilare il portiere delle Lasagne. 4 a 2, al triplice fischio può scattare la festa cazzuta. Certo, l'importante sarà giovedì, ma già essersi guadagnati la possibilità di avere un ritorno è cosa buona.
Negli spogliatoi Mister Friccolin è visibilmente soddisfatto: «Prestazione convincente che ha visto la squadra concentrata e reattiva, la possibilità di poter contare su quasi tutta la rosa ha infatti consentito di mantenere il ritmo più alto dei nostri ostici avversari e alla fine questo fattore ha avuto il suo peso visto anche il campo pesante. Adesso occorre riproporsi giovedi con la stessa voglia e intensità evitando allo stesso tempo alcuni comportamenti un po' sopra le righe che potrebbero passare per inutili provocazioni, i Cazzuti devono parlare con il gioco e non con le parole o i gesti quello lasciamo farlo a altre compagini. Riprendendo il discorso sul match direi che a parte qualche sbavatura, che però stavolta non ci ha fatto pagar dazio, la squadra si è mossa benino, i cambi hanno funzionato e tutti hanni giocato per la squadra, qualcuno deve ancora calarsi nella realtà di un play out, certe leziosità come lo scavetto a metà campo in un match dentro o fuori non vorrei più vederle a meno di non esser nati a Lanùs, e occorre un miglior bilanciamento tra ardore e flemma nel corso della partita però direi che tutta la squadra stavolta è promossa a pieni voti.» Ennesimo attacco a qualcuno della squadra? Friccolin è categorico:
«Ho già detto che su certi argomenti se parlerò sarà solo a fine stagione, quindi le sue belle provocazioni se le può mettere nel sitarino che ben conosce. Voglio invece ringraziare il pubblico e i nostri tifosi che so esser arrivati in ritardo a causa di queste leggi anti -ultras che li fanno sottostare a controlli inconcepibili. Chiudo infine stigmatizzando il fatto che mi ha visto colpito da un accendino lanciatomi, pare, da un tesserato della squadra avversaria che gode di impunità presso le stanze dei bottoni.» Su quest'ultima affermazione la LegaZ ha già aperto un fascicolo.
Molto, molto soddisfatto anche Bomber Mus: «E' inutile dire che sentivo questa partita in maniera feroce: la gara di qualche settimana fa mi ha lasciato le Lasagne piuttosto indigeste, soprattutto in qualche suo elemento. Tra l'altro è curioso passare da provocatore quando il tuo marcatore fa trashtalking per tutta la partita... ma tant'è, succede. Stasera comunque abbiamo giocato con piglio cazzuto e non ho dubbi che se anche giovedì saremo capaci di mantenere questa condizione potremo dire la nostra. Detto ciò un GRAZIE grande come una casa a Derek Jeter, che oltre che venirci a vedere ha portato un dolce spettacolare a fine gara, a Gardo che ha festeggiato il compleanno con un bel cabarettone di paste e il Borghetti, alle Brigate Bottero e alle due ragazze che sotto quest'acqua ci sono venute a vedere. Avete un gran cuore!».
Si conclude così questa serata trionfale, ma tempo per festeggiare non c'è poichè all'orizzonte, precisamente domani giovedì 30/4, i Cazzuti sono chiamati a fare il secondo passo per superare le Lasagne affinchè il sogno continui.

ULTIM'ORA - Dramma nello spogliatoio Cazzuto. Secondo alcuni testimoni che hanno preferito restare anonimi, parrebbe infatti che un vero e proprio fatto di cronaca nera abbia avuto luogo nello spogliatoio verde. Da quanto emerge, sembra che un controllo della Guardia di Finanza abbia avuto luogo al termine della partita contro le Lasagne ed abbia trovato una falla nei conti della società di Girolamo Fattanza. Restii ad ogni spiegazione o alibi alcuno, gli ufficiali avrebbero fatto irruzione nello spogliatoio cazzuto chiedendo immediatamente il pagamento della somma incriminata pena il sequestro del Borghetti e della carta igienica presente. Costretto dalla forza bruta, sembrerebbe quindi che il malcapitato Kennet (noto plumone umanamente riconosciuto in tutte le terre conosciute) abbia dovuto aprire il suo umile catuino per esborsare il danaro richiesto, secondo indiscrezioni circa 20 euri. Mentre il livello della pioggia aumentava esponenzialmente ad ogni centimetro di banconota che usciva dal portafoglio, chi era presente sostiene che il Cinghiale Porrettano abbia via via perso colorito, cominciato a perdere capelli e sia caduto preda di deliri e tic nervosi. Tra una frase in aramaico ed una poesia in venusiano, pare che il culoide abbia pronunciato frasi nefaste e maledette circa vendette e teste di porco in giardino. Sempre i testimoni sostengono che il muro dello spogliatoio abbia cominciato a trasudare Borghetti mentre un 57 scritto col sangue si sia formato nel cerchio di centrocampo del terreno da gioco lì vicino. La polizia, la Guardia di Finanza ed il Vaticano (sezione esorcisti) si sono già messi in moto per fare luce su questa incresciosa ed inquietante vicenda.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
PAVARO 7,5: Il Portierone di Porretta non viene chiamato ad interventi miracolosi come in altre gare, tuttavia quando è chiamato all'opera risponde sempre presente evitando parecchi grattacapi. Best moment: uscita bassa su un avversario, scontro furtuito ed il lasagnico cade a terra: "Tutto a posto dado? Oh dado!". Impagabile. PAVARO! PAVARO! PAVARO!
CEVE 7: Torna dalla squalifica e si posiziona dietro in pianta stabile, facendo il suo compito eccellentemente e dimostrandosi sempre guida e punto di riferimento della squadra. Se la ghigna e si diverte marcando il mitico Silver Socmel. CAPITANO MORALE
FRAS 7,5: Il Frangiflutti cazzuto oltre al suo impagabile lavoro difensivo si conferma anche bomber, andando a rete per la seconda volta consecutiva. Suo è infatti il gol che sblocca il risultato e poco importa se abbia bollato di chiappa, di scapola, di coppa o di duodeno. LICENZA DEL GOL
KENNET 6,5: Campo allagato con alte probabilità di ruzzole, quale miglior ambiente per il Cinghiale Porrettano? Il culoide si mette l'elmetto ed offre una gara di quantità, tamponando in difesa ed aiutando davanti in base alle necessità. Nel finale potrebbe segnare ma il portiere dice no due volte (la seconda deviando sul palo un salfradone ustionante). LUI STA CON GLI IPPOPOTAMI
PITÃO 7,5: il lusitano dalle grandi doti tecniche dimostra ancora una volta che non è un semplice funambolo ma un vero e proprio giocatore, offrendo quantità e qualità a pari dosi. Emozionanti le sue discese palle al piede ed emozionante il suo colpo a smarcare Friccolin nel terzo gol. Prende una botta alla caviglia ma si rifà siglando il quarto gol. CAZZUTÃO
ZIOPUFFO 6,5: In dubbio fino all'ultimo, il genio e sregolatezza Cazzuto risponde presente al richiamo di Mister Friccolin e si immola per la causa. In fase offensiva è piuttosto evanescente (tralasciamo gli scavetti) ma in difesa è sempre piuttosto attento (a parte una torre smarcante per un avversario) e dimostra sempre di crederci. In spogliatoio ruba le ciabatte a Kennet facendolo piangere. PRIMADONNA
GERRY 6,5: Questa volta l'astro nascente cazzuto deve fare posto al titolare Mus, ma quando viene chiamato in azione anche se non realizza si sacrifica completamente per la squadra pressando e recuperando sul portatore di palla avversario. Prima della gara, viene nominato ufficialmente Fornitore Ufficiale di Bagigi Magici per SuperPippoFriccolin. BAGIGERRY
MUS 8: Il Muflone ritorna e ancora una volta si prende sulle spalle il peso dell'attacco cazzuto. Sportella a piene mani con le Lasagne (soprattutto col simpatico Montelli), sponda per i compagni ed è carico al punto giusto. L'esultanza al suo gol lo porta a venire panchinato precauzionalmente per un po' da Mister Friccolin, ma ciò non toglie che sia stata una scena d'alta scuola. MA DOVE VAAAI... MA DOVE VAAAAAAI... A SEGNARE.
FRICCOLIN 8: Il Vate Cazzuto è tornato, l'intera squadra ne trae beneficio ed i risultati si vedono. Le sue alchimie tecnico-tattiche sono fonte di illuminata saggezza calcistica a cui i cazzuti possono abbeverarsi e quando è chiamato in campo risponde con la consueta classe che è la risposta a chi chiede perchè sia il Mister. Sigla il terzo gol, quello che toglie la squadra dal brivido di antiche paure. ILLUMINATO
BOTTERO, DANILA, JULIE, MISTER T 10: Sono loro il pubblico Cazzuto, sono loro che nonostante il diluvio in corso (e l'acqua alta Venezia-stail) seguono e sostengono la squadra. Quando ci sono i Cazzuti offrono le migliori prestazioni. Sarà un caso? GRAZIE DI ESISTERE!
GARDO 10+ : Il vice-portiere cazzuto deve lasciare il posto all'Uomo Pavaro, ma dalla panchina il suo apporto è sempre prezioso ed importante per la squadra. Per festeggiare il suo compleanno porta in spogliatoio un sontuoso cabaret di paste ed una bottiglia di Borghetti. GRAZIE, AUGURI E 100 di QUESTI GIORNI (CON BORGHETTI!)
DEREK JETER 10 E LODE: Ora, onestamente. Già diventare tifoso cazzuto senza avere parentele/relazioni con membri della squadra è degno di inchini ed ovazioni in eterno. Già venire a vedere i Cazzuti, nonostante il tempo osceno, è prova di inestimabile attaccamento e tifo. Ma addirittura preparare anche un dolce con nutella (STREPITOSO) da portare nello spogliatoio nel dopo-gara è qualcosa che trascende nel mistico. Grazie Derek, idolo indiscusso! CAPOCUOCO CAZZUTO
LE LASAGNE 6: I cugini sono piuttosto strani: nel senso che annoverano elementi da estrema balotta quali Giangio, Silver Socmel (gran pera tra l'altro, complimenti) e Rubio ed altri invece piuttosto "simpatici" che diciamo non sono proprio il massimo. Ma vabbe'. Ad ogni modo sulla carta si equivalgono ai Cazzuti, il ritorno sarà perciò sicuramente tirato come l'andata. ANDATA E RITORNO
IL TASSO ARBITRO 2: Magari siamo ripetitivi però in effetti a livello arbitrale quest'anno non è che ci sia troppo da stare allegri. Questa volta la critica non è da ottica cazzuta ma da ottica lasagnica. Durante la gara un giocatore delle Lasagne viene ammonito dopo aver mandato a... spendere... l'arbitro. Fin qui niente di che. Il problema sta nel fatto che l'arbitro poi aggiunge "Cosa protestate che tanto siete scarsi?", cosa che non ci sembra troppo carina e "arbitrale". E' ufficiale, DarioZ ce l'ha fatta: rimpiangiamo tutti Buonasera! MIRACULE
CALCETTO VIOLENTO 3: Si parla tanto di calcio violento e di norme antiviolenza negli stadi, ma i politici e chi di dovere dovrebbero prestare maggiore attenzione a quanto avviene nei campi di calcetto. Prima infatti del fischio d'inizio, il dramma si consuma a bordocampo: Friccolin chiede a Rubio l'accendino, questi acconsente e glielo lancia prendendolo però in testa. I versi del Mister (già sotto effetto bagigico) sono udibili in tutto il circondario "BEH!ME L'HAI TIRATO IN TESTAA OOH IN TESTAAA OOOH!". Si attendono sviluppi. TORNELLI A SAN MARTINOZ
I CORI DA SPOGLIATOIO 9: Tra un borghetti ed un raglio i Cazzuti festeggiano in spogliatoio la vittoria ottenuta. E così, sulle note del coro tormentone "LA LA LA" nato in Curva Andrea Costa, nasce un sentitissimo "FINO ALLA FINE FORZA CAZZUTI!". Il coro dura un po', poi Mus propone una variante gradita: "VIVA LA FIGA E FORZA CAZZUTI!". Infine Kennet, seraficamente in accappatoio intento a bersi il suo bicchierino di Borghetti, conclude così: "...e per chi non ha la figa... VIVA IL BORGHETTI E FORZA CAZZUTI!". Emozioni. CANTI A CAPPELLA
LA FILOSOFIA DEL MISTER 9: Mister Friccolin è vate ed ancormèn cazzuto, può dilettare la squadra in spogliatoio con monologhi di vita vissuta o riguardo fatti d'attualità capaci di ribaltare i presenti. Tuttavia si dimostra anche fine pensatore politico. Alla domanda del Puffo sul "Perchè mister ce l'ha sempre con me?", la risposta di Friccolin è da targa ricordo: "I Cazzuti non sono una democrazia ma bensì una dittatura illuminata. Pertanto non ci sono spiegazioni ma occorre una serena, piena e cieca aderenza a quanto viene disposto nei propri e altrui confronti. Tutto ciò che ti occorre sapere è che quanto deciso è per il bene della squadra." AMEN
I 20 EURI DI KENNET n.g.: eravate giovani, nel pieno della vita, belli distesi ed assopiti dentro al portafoglio. Eravate lì, a fare compagnia a qualche spicciolo e a qualche fratellino avizzito da 5 euri. Poi, improvvisamente, ve ne siete andati.Impossibile dimenticarvi. NON VI DIMENTICHEREMO MAI

Alla prossima

Bello & Forte

venerdì 24 aprile 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta 9-4 nel derby con il Mulino ed ora Playoff con le Lasagne
CAZZUTI, IL DERBY E' SERVITO
Verdi rimaneggiati, ma Friccolin tuona: «A stagione finita le mie verità»


DAL NOSTRO IMBERLATO - La stagione regolare cazzuta si conclude con l'ennesima sconfitta, questa volta nel derby di sempre con il Mulino Langouste (o Langustè come luminari linguisti di questi tempi sostengono). Inutile dire che le previsioni della vigilia sono state confermate, considerato che i Verdi Cannonieri si sono presentati alla gara senza pedine importanti quali Mus (campocannoniere, squalificato), Ceve (Bandiera di sempre, squalificato) e Sloth (Baluardo difensivo, infortunato), oltre a tante altre assenze che hanno ridotto la panchina ai minimi sindacali. Già, la panchina. Ad inizio stagione tutta la stampa sportiva aveva inneggiato alla campagna acquisti del Patron Fattanza, capace di mettere a disposizione di Mister Friccolin una rosa con più di dieci elementi ed in grado quindi, secondo le intenzioni della società, di sopperire ai limiti tecnici con corsa, grinta e fiato. Ma la realtà dei fatti è stata che durante il campionato solo in rare occasioni questa panchina si è palesata, lasciando per il resto i Verdi in emergenza e con gli stessi problemi degli anni passati. Le cause di tutto ciò si possono trovare in tanti fattori, e tante comunque sono le voci che accusano la società di non essere stata presente e di essersi nascosta come sempre dietro la granitica figura di Mister Friccolin, Friccolin che quest'anno per tanti problemi personali non ha potuto essere sempre presente. Proprio il vate cazzuto, pungolato dalla stampa, ha confidato di avere parecchio da dire ma che non lo farà fino al triplice fischio dell'ultima partita stagionale per non minare l'ambiente. Verità scottanti? Retroscena inquietanti? Rivelazioni che potrebbero stravolgere il futuro dei verdi? Questo non ci è dato saperlo per ora. Ciò che è certo è il malcontento dei tifosi (sempre meno presenti sugli spalti) che accusano la squadra di avere al suo interno mercenari incapaci di onorare la maglia che portano. E' questo insomma il clima con cui si conclude la stagione regolare cazzuta. Clima talmente rigido da far quasi passare in secondo piano la sconfitta col Mulino Langouste.
I Cannonieri come detto si presentano a ranghi ridotti ma con Mister Friccolin forte al comando. L'assenza del Pavaro riporta Gardo titolare tra i pali mentre a rimpinguare la difesa orfana di Ceve e Sloth, a far compagnia a Fras ritorna Killer Memenko (con collirio). Comincia la gara e nonostante i primi minuti piuttosto equilibrati a passare in vantaggio sono i giallorossi, con un tiro da fuori area. I verdi provano la reazione con Kennet e Pitão, ma l'assenza di bomber Mus si fa sentire e la mancanza di peso in attacco (in tutti i sensi) è tangibile. Il Mulino continua ad orchestrare e con dei veloci uno-due arriva il raddoppio che potrebbe schienare definitivamente i Cazzuti, tuttavia tra le fila verdi entra il redivivo Gerry e la situazione si sblocca: punizione dal limite, Friccolin appoggia a Kennet che spiattona verso la porta dove proprio il bebifeis cazzuto è scavezzacollo al punto giusto per deviare di tacco in rete per il 2 a 1. L'orda verde continua nel tentativo di raddrizzare la partita, tuttavia il divario tecnico c'è ed il Mulino arriva a siglare anche il 3 a 1. Ma i Cazzuti sanno cos'è il cuore e si rigettano a testa bassa alla pugna e riescono ad accorciare le distanze: Gerry stoppa ed allarga palla su Kennet che modello valanga arriva fino al fondo e riesce (distruggendosi un dito della mano destra contro la rete) a mettere la palla in mezzo dove Fras è abile ad anticipare tutti e siglare il 3 a 2. Finisce il primo tempo ed in panchina i Cazzuti si esibiscono in intensi momenti spirituali, con Fras che mette in salvo una coccinella trovata sotto la panchina e con Ceve (in tribuna) che, vedendo il cazzuto carponi, istiga Memenko a fare il proprio dovere sodomita.Fras è lestissimo a rialzarsi. Kennet rutta spaghetti pepe e olio.
Comincia il secondo tempo e lentamente i cugini prendono il largo bucando la difesa verde con veloci uno-due, qualche rimpallo fortunello e sassate da fuori (soprattutto del portiere che portiere non è). I Cazzuti da par loro provano a fare il possibile per restare in partita ed hanno qualche buona occasione con Gerry ("nucata" e piena traversa), con Meme (piattone da fuori esortato dallo "STUPRA!" di Fras) e con Kennet che, sbradaslato per terra dopo aver tirato un'orbitata (leggasi botta all' orbita) al suolo è quasi sul punto di segnare con una palla che gli viene spedita sulla chiappa da non si sa chi. Belle cose. I Cazzuti comunque chiudono in crescendo, con Friccolin capace di realizzare un rigore da lui procuratosi dopo un invitante pallone messo in mezzo dal Cinghiale di Porretta, e con Pitão bravo a trovare l'angolino basso dopo un'azione ben manovrata dalla squadra. Finisce così 9 a 4 in un clima tutto sommato disteso, coi Cazzuti che ora possono e devono pensare al pleioff che li vedrà affrontare gli altri cugini, le Lasagne.
Negli spogliatoi Friccolin è un fiume in piena: «Al di là del risultato e di come è maturato è chiaro che l'analisi parte da questa ultima partita ma si allarga a tutto il campionato. Pur non demeritando anche nella seconda fase possiamo dire che ci siamo sparati nei coglioni da soli buttando via punti che ci avrebbero permesso se non altro una posizione di classifica migliore per evitare di giocarci in un andata e ritorno insidioso la permanenza nel giorne d'elite. La sostanza in fondo è sempre la stessa se riusciamo ad essere in numero sufficente, e questo significa che ci sia almeno un cambio per ogni uomo in campo, ho la superbia di affermare che siamo competitivi anche con le migliori, non significa alla pari ma significa giocare e impegnare l'avversario, quando ahimè le risorse umane scarseggiano arriviamo al secondo tempo frusti sia nelle gambe che nella testa e nei nervi e buttiamo via partite impossibili. Quest'anno abbiamo cacciato nel rusco almeno sei partite nel finale o in secondi tempi al limite della decenza. Il discorso è al plurale e è rivolto in primo luogo a chi, come me, è più responsabile del risultato finale di altri, la scelta di puntare su una rosa più ampia e giovine era stata fatta per ovviare appunto alle croniche "assenze" dei campionati precedenti, adesso come nelle cicles si prende atto del Ritenta sarai più fortunato e questo non va bene, significa che l'obbiettivo è stato mancato, il risultato finale a mio avviso è dipeso da questo e pertanto sul mio ruolo è giusto che il presidente giudichi e decida per il futuro. Però occorre che la squadra prenda le proprie responsabilità, le colpe me le prendo io, e si metta la mano sulla coscienza e ognuno si chieda se abbia rispettato l'impegno preso una volta che ha deciso di indossare la maglia verde della D.M.C.C., perchè se, al di là di emergenze, questa deve sempre essere seconda a tutto, dalla serata in poltrona coi poppecorne alla pizza con gli amici fino alla riunione di condominio non va bene, io chiedo solo disponibiltà e conseguente rispetto delle eventuali scelte del turn over, non piacevoli ma sicuramente meglio di dover essere costretto a schierarmi in campo per un tempo.»
Ma per Friccolin non è questo il momento dei processi: «Comunque sia adesso ci aspetta una sfida impegnativa che mi augurerei di affrontare a ranghi completi e che deve vedere in campo cuore e orgoglio cazzuto, poi per verifiche e esperimenti il torneo estivo è a nostra disposizione. Avanti Cazzuti!».
Un vero e proprio attacco in grande stile verso anche alcuni elementi della squadra? Friccolin non si scompone: «I panni sporchi si lavano nello spogliatoio, da qui al fischio finale della seconda partita contro le Lasagne non voglio leggere commenti di un cazzuto nei confronti di un compagno di squadra altrimenti si va in silenzio stampa e verranno prese misure disciplinari oltre che divieto di cena con i clubs! Di sicuro la caviglia di Gerri ha dimostrato più capacità di recupero di altre caviglie e certe assenze in concomitanza con le Pussycat Dolls in televisione o certi concerti in luoghi di deboscio cittadino sono perlomeno sospetti. Ma chiudiamo qui la polemica ribadendo che in vista del doppio scontro contro gli arancioni chi non si attiene alle consegne può andare in tribuna.»
Insomma, un'aria piuttosto turbolenta in casa verde, un'aria che avvicina nubi nerissime all'orizzonte in quella che potrebbe essere un'estate campale per i Cazzuti. Già, avete letto bene: i mesi che ci apprestiamo a vivere potrebbero in qualche modo stravolgere la squadra verde, forse già dal probabile torneo estivo. Intanto durante la partita si è visto chiaramente un giocatore del Mulino sedersi e scherzare con la panchina cazzuta, a suo completo agio. Avete capito di chi stiamo parlando? Immaginiamo proprio di sì. Esatto, è lui: AleSpeciale. Ma quel che bolle in pentola per ora non ci è dato saperlo, al momento l'unica cosa certa è che in tavola sono già pronte le Lasagne.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 7: Giocare alle spalle dell'allegrissima difesa Cazzuta non è mai piacevole, soprattutto perchè gli avversari spuntano a frotte da tutte le parti. Gardo tuttavia, nonostante un inizio un po' incerto, si rende protagonista nel corso della partita di alcune parate di livello altissimo, sopratuttto a terra. W LA DIGA
MEMENKO 6,5: Il Killer finalmente torna ai suoi standard e si rende protagonista di belle chiusure ed anche qualche sagace impostazione di manovra. Momento indimenticabile quando, davanti a ripetute finte di un avversario, sbotta con un "CHE DUE MARONI PERO'!". Rischia di segnare con il piattone per la gioia del pubblico. STUPRATORE
FRAS 7,5: Elargisce calci e sportellate a piene mani, trovando soprattutto in AleSpeciale il suo obiettivo prediletto. A parte ciò si esibisce in una buona prestazione difensiva condita anche da tanti inserimenti offensivi, uno di questi premiato con il gol. Salva coccinelle nell'intervallo. POLLICE VERDE
PITÃO 7: Il funambolo lusitano è autore di una partita di grande sacrificio, cosa che lo porta ad essere poco lucido in fase di manovra e presto a corto di fiato. Tuttavia come sempre dispensa la sua classe e nel finale sigla anche il quarto ed ultimo gol cazzuto. UMILDAD Y CONCRETÉSA.
KENNET 7: L'uomo che sussurrava ai cocomeri si prodiga in una partita come suo solito di grande cuore, questa volta riuscendo addirittura a mettere il suo zampino nei primi tre gol offrendo palloni lussuriosi ai compagni. Intento a ruttare spaghetti pepe ed olio per tutta la gara (alchimia bocciata per le prossime partite), rischia di entrare nella leggenda andando vicino a siglare, da sdraiato, un gol di chiappa. BUS DAL CUL AIUTUM
GERRY 8: Recuperato in ecstremis per un guaio alla caviglia, il bebifeis verde continua a convincere ed a candidarsi come vice Mus nel ruolo di centravanti. Molto più propenso al gioco di squadra rispetto al Muflone, il bimbo cazzuto delizia la platea con un gol di tacco, una traversa su "nucata" e tanti tanti "Gerroni" sparati verso la porta. SPERANZA
FRICCOLIN 7: Torna finalmente alla guida della sua squadra ed anche quando scende in campo lascia il suo marchio di fabbrica. Sebbene magari con limitata autonomia, il mister però fa vedere di saper dare del "tu" al FODBEL propiziando la prima rete, guadagnandosi il rigore (poi trasformato) e liberando Pitão sulla quarta realizzazione. Pensare ad una DMCC senza Mister Friccolin ci è impossibile. PROFETA
JULIE E CEVE 10: la signora Gardo e la Bandiera Verde restano sugli spalti a soffrire con la squadra fino alla fine. Non possono festeggiare una vittoria, tuttavia il loro apporto è come sempre fondamentale. VI VUGGHIAMO ABBENE
DORY 9: Anche lei resta sugli spalti a soffrire con la squadra, peccato che essendo SignoraSpeciale lo faccia per il Mulino. Ecco il perchè del voto in meno. DALL'ALTRA PARTE DEL FOSSO
IL MULINO 7: Squadra tranquilla e che sa giocare, con qualche elemento mooooolto pericoloso (ogni riferimento al portiere non portiere che tira dei banani violacei nell'angolino è voluto). In qualche occasione eccedono forse un po' in leziosismi, ma niente di trascendentale (tipo altre squadre...). LA PROSSIMA VOLTA PERO' LUI NON GIOCA
ALOSPAZIALO 7,5: Fulcro del gioco mulinico, si rende anche protagonista di un bel gol con sombrerore annesso. Prende qualche calcio (d'uopo visto il derby) ma non si lagna. Crea scalpore ed eiaculatio precox ai gossipari di calciomercato quando si siede sulla panchina cazzuta. EDIZIONE STRAORDINARIA
LA COPPIA ARBITRALE 2: Ci dispiace, ma non possiamo valutarla diversamente. Perchè possiamo anche chiudere gli occhi davanti a chi arbitra in maniera ignobile, a chi arbitra a senso unico, a chi arbitra estraendo cartellini per il gusto di fare dell'aria. Ma non possiamo fare finta di niente davanti a certi scempi: un arbitroZ che arbitra con fessa semi-aperta e pancia quasi scoperta come Raffaella Carrà, l'altro arbitro che condede un calcio d'angolo solo perchè impietosito da un giocatore quasi sul punto di siglare un gol di culo. Ci dispiace, a tutto c'è un limite. ARBITRO TU QUOQUE
IL DIGESTIVO N.G.: Succede che dopo la gara si possa finire a mangiare la pizza, in una tavolata mista di cazzuti e mulinici. Così può succedere che dopo il caffè vengano portati i digestivi e può succedere, chiaramente non sempre eh, che Kennet guardi con occhio da triglia le bottiglie portate: in una c'è del limoncello, nell'altro c'è un liquido scuro, denso, spacciato per "Grappa di Nero D'Avola". Gardo, noto uomo di mondo e di sagacia orientale, decide di spezzare gli indugi versando al Cinghiale porrettano entrambi i liquori. Ebbe'. Se per il limoncello ovviamente problemi non ve n'è, ecco invece che per quanto riguarda l'altra sostanza si scatena il panico: gusto amarognolo, forte, un po' acido, un po' liquirizico (questo termine l'ho inventato adesso), un po' umano e più vero, un po' cynar, un po' Socrate e un po' Lanna, un po' antani ed un po' spinterogeno. C'è chi sostiene sia grappa geneticamente modificata, c'è chi sostiene sia catrame, qualcuno che propende per il carburante diesel e altri che invece avanzano l'idea della miscela. Quel che è certo è che Kennet, tornando verso casa, all'altezza della rotonda Biagi a Casalecchio ha visto materializzarsi davanti a se' Adailton in posa benedicente vestito di vimini e circondato da tanti Coelho in equilibrio su monocicli. ALCOLISMO MISTICO
Alla prossima
BELLO & FORTE

mercoledì 8 aprile 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Ennesimo pareggio beffa, 3 a 3 contro lo Sputnik
CANNONIERI, FACCIAMOCI DEL MALE
Dal 3 a 0 al 3 a 3 ed il sogno s'allontana. Mus rovente: «Basta quell'arbitro!»


DAL NOSTRO EVIRATO - Ennesimo pareggio, ennesima beffa. I Cannonieri Cazzuti ancora una volta cadono nel loro solito difetto, ovvero quello di non riuscire a tenere il risultato per tutta la partita finendo per suicidarsi. Una settimana fa con le Lasagne andò più o meno così, ma è inutile dire che il pareggio per 3 a 3 contro lo Sputnik ultimo in classifica maturato ieri sera, sa veramente di beffa: partita comodamente in tasca con un rotondo 3 a 0 nel primo tempo, poi secondo tempo da brividi con pareggio finale su tiro libero. Certamente si potrebbero trovare tantissime spiegazioni, non ultime anche la presenza dell'arbitro già protagonista nella partita contro le Lasagne (e stasera coadiuvato da Darioz), ma non vogliamo nasconderci dietro un dito ed è giusto, a nostro parere sacrosanto, scrivere senza remore che la realtà è che i Cannonieri Cazzuti sono i primi artefici di questo clamoroso passo falso. Il secondo tempo praticamente non giocato e la grandissima confusione maturata in campo (confusione tra l'altro ingiustificata, visto il largo vantaggio) sono le vere cause dell'harakiri calcettistico cui abbiamo assistito, chiari segnali di una mentalità che a quanto pare ancora manca a questa squadra. Già, mentalità: i Cannonieri stanno dimostrando di non avere ancora quella mentalità vincente che ti porta a chiudere la partita con quadrupla mandata, e siamo certi che l'assenza di Mister Friccolin (alle prese con qualche problema in famiglia) e dei suoi sbraiti "purificatori" dalla panchina sicuramente non aiuti. Quel che è certo è comunque che ora come ora il sogno del secondo posto è lontanissimo e non lo è da meno quello della terza posizione, in una situazione in cui la rabbia è tanta poichè ci si rende conto che i primi artefici di tutto ciò sono stati proprio i verdi cannonieri. Ma veniamo alla cronaca.
Grande sgomento senso di perdizione nel pre-gara, quando incredibilmente c'è ancora la luce del sole e, ancora più incredibilmente, non ci sono uragani o tempeste equatoriali in arrivo. Per fortuna l'ambiente viene tranquillizzato quando alcuni soliti bene informati sostengono che a Bazzano fosse in corso una grandinata di quelle che fanno bene. Certe abitudini è sempre bene mantenerle. Il dramma comunque è nell'aria: pochi minuti prima del fischio d'inizio, infatti, SuperSloth durante un tiro plastico di tacco si procura una distorsione alla caviglia che lo costringe alla panchina con 46 atmosfere di ghiaccio spray sparato sulla zona incriminata. Tutta la squadra gli è vicino.
Minuto di silenzio sacrosanto per ricordare le vittime del terremoto in Abruzzo, dopodichè si può cominciare la partita. I Cazzuti sembrano ben messi in campo dal Capo Ultras Bottero e fin da subito danno l'impressione di poter arrivare facilmente in porta senza rischiare troppo, con Mus che a testa bassa carica la difesa avversaria. Il gol arriva dopo pochi minuti: il Muflone riceve palla, sportella con un difensore e lascia partire un trombone al plutonio su cui il portiere decide saggiamente di non intervenire per non rischiare la vita. Uno a zero e i Cazzuti ci sono. Sull'onda dell'entusiasmo l'orda verde continua a spingere e poco dopo arriva anche il secondo gol, sempre con Mus che è bravo a trovare l'angolino basso. Lo Sputnik prova a reagire ma i suoi attacchi non sono molto pericolosi e, quando serve, il Pavaro dimostra di esserci. I Cannonieri giocano bene ed arrivano spesso al tiro, così è nell'aere anche il terzo gol: Kennet riceve palla fuori area, avendo spazio decide di tirare e partorisce un trombino stitico che rasoterra si infila sotto al portiere. Partita che sembra già in discesa, coi Cazzuti che sbagliano anche tante altre occasioni ed il Pavaro che intanto si esibisce in qualche uscita d'autore. Fine primo tempo ed in panchina l'aria è serena, ma l'orrore deve arrivare.
I Cazzuti partono un po' contratti e subiscono la pressione dello Sputnik che dopo alcune azioni in cui era arrivato al tiro, imbrocca quella giusta e con 45 rimpalli a favore riesce a tirare in porta e a battere il Pavaro. 3 a 1 ed i Cazzuti sembrano tornare a giocare, tant'è che Mus ha buone occasioni davanti al portiere (parate o fuori) e Kennet su calcio d'angolo imbrocca un palo da 30 centimetri (con palla che finisce sulla coppa del portiere sdraiato ma anzichè entrare in rete resta lì). La sagra della salsiccia comunque continua ed i Cazzuti in difesa sbarellano con gioia e voluttuosità, tant'è che ancora una volta lo Sputnik riesce a perforare la retroguardia verde e a trovarsi a tu per tu col Pavaro che nulla può sul 3 a 2. I verdi potrebbero trovare ancora la via del gol, ma le polveri davanti sono parecchio bagnate e la rete della probabile sicurezza non arriva. Così come spesso accade arriva il gol avversario: fallo di Ceve (diffidato e quindi assente nella prossima gara), quinto fallo Cazzuto e tiro libero che l'attaccante sputnikiano insacca. Pareggio e doccia gelatissima. I Cazzuti tentano il tutto per tutto buttando la palla alla ricerca di Mus, ma proprio in una delle ultimissime azioni al centravantone verde viene fischiato un fallo in attacco discutibile, cosa che manda su tutte le furie il puntero che infamando platealmente l'arbitro riceve in regalo un rosso diretto. E' la chicca finale che chiude una partita a dir poco irreale.
Negli spogliatoi la stampa può entrare solo dopo che i caschi blu dell'ONU sono riusciti a placare le ire del Muflone Mus, intento a lanciare strali contro l'arbitro e piegare fotografi, armadietti e vecchine disperse negli spogliatoi a suon di manate e cartoni vari.
Nessuna dichiarazione da parte del mister occasionale Bottero, che però ha fatto pervenire un comunicato stampa tramite le BrigateBottero in cui si legge:
"3-3 dopo aver chiuso il I tempo 3-0. Crollo di gioco, nonostante l'ottimo allenatore le abbia provate davvero tutte per rivitalizzare i verdi. Un rigore a 2 minuti dalla fine ha tolto i 3 punti. Espulso Mousse a partita finita per screzi col suo arbitro preferito. Nonostante tutto, Forza Cazzuti."
Arriva davanti ai nostri microfoni Mus, vestito e "tranquillizzato" come Hannibal Lecter: «Io lui qua non lo voglio più, ha cominciato a fischiare a raglio delle robe che non stanno in cielo ne' in terra. Il fallo fischiatomi nel finale è qualcosa di allucinante, non è capace, non è capace... Si era anche scazzato nel tenere il conto dei falli, dandocene uno in più... addirittura DarioZ ha dovuto arbitrare con lui, rendetevene conto. A parte tutto comunque non si discute sul fatto che la partita l'abbiamo buttata nel cesso noi, e mi prendo le responsabilità della mia prestazione orrida... so che molte volte ho anticipato il tiro nonostante avessi spazio, ma sapendo che il loro portiere è bravo nelle uscite volevo tentare di fregarlo così. Adesso? Adesso niente, vediamo cosa arriva. Mi dispiace soltanto non essere presente alla prossima partita, col Mulino Langouste tra l'altro... Non so nemmeno se sarò agli eventuali playoff, dubito che mi beccherò solo una giornata. Mah...»
Si conclude così una serata allucinante per i colori Verdi. Ed in prospettiva si visualizza una partita contro il Mulino Langouste (tra 2 settimane) che definire problematica è poco: oltre alla pericolosità dell'avversario, infatti, i Cazzuti dovranno far fronte all'assenza quasi certa del Pavaro e alle assenze per squalifica di Ceve e Mus nonchè a quella per infortunio di GiubiSloth. Qualcuno, dalle fresche frasche del Parco Talòn, sussurra che dietro tutto potrebbe esserci un lavoro chirurgico del PalazzoZ, ma chi è ad oggi il vero nemico dei Cazzuti?

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

PAVARO 7,5: L'Uomo ritorna (in camion) a difendere la porta verde e come sempre è autore di una grande prestazione. Sventa numerosi contropiedi con uscite tempestive, sui gol onestamente può poco ed anzi, sfiora il miracolo. Dimostra ancora qualche piccolo problema quando Ceve gli urla di "lasciarla".... TE LA LASCI POI TE
CEVE 7: La Bandiera lotta come un leone ma viene anch'egli coinvolto nella banana split in cui finisce la squadra cazzuta. Nel primo tempo rischia anche di segnare un gol in contropiede ma purtroppo tra portiere e difensore avversario riescono a fermarlo. Si prende un giallo (che lo costringe al turno di stop) perchè quando fa fallo non chiede scusa... MI SCUSI, POSSO ENTRARLE SUL GINOCCHIO?
FRAS 7: Di ritorno dalle terre delle sud, il Caterpiller Cazzuto si presenta col naso tappatissimo e posseduto da un raffreddore di proporzioni mesozoiche. Nonostante ciò offre la consueta prestazione di muscoli e forza e nel finale è generoso nel cercare il gol della vittoria. Vince il premio "Altafini" entrando in campo per ben 1 secondo alla fine del primo tempo. BABBA BIA GOBE SDO
KENNET 6,5: Il Cinghiale di Porretta si esibisce in una prestazione di corsa e volontà, anche se sono più le volte che calcia i piedi avversari che il pallone. Cerca di difendere e di servire a Mus assist importanti, riesce addirittura a segnare con un rasoterra non impeccabile. Alla fine ha qualche svarione difensivo e soprattutto fallisce un'occasione importante a tu per tu col portiere. Senza contare il palo... SI CHIAMI UN ESORCISTA
PITÃO 6,5: Il funambolo lusitano è meno in palla rispetto a precedenti prestazioni, comunque anche se in fase offensiva non riesce a pungere, in difesa si fa sentire. Va un po' in debito d'ossigeno ma nonostante tutto combatte fino alla fine, anche mentre la barca cazzuta comincia ad affondare. LA VITA NON E' BELA SENZA IN FACCIA UNA TRIVELA
ZIOPUFFO 7: La croce e delizia Cazzuta si cimenta in una partita di spessore, rincorrendo e facendosi rispettare in difesa e lanciando fasci luminosi nell'aere con giocate di buon livello, forse anche galvanizzato dalla fascia di Capitano che porta questa sera. Peccato non riesca ad essere incisivo sotto porta e peccato decida di giocare con i bragotti dello Sputnik (facendo vedere anche le chiappe prima della partita). Si prende un'ammonizione quando gli viene fischiata una punizione incredibile e gli si chiude la vena. PUFFO INCOMPRESO
MUS 7: Continua la crisi del Muflone che non riesce più a trovare la porta come prima. Lascia le scarpe cabala e sembra che la cosa porti bene, tant'è che nel primo tempo sigla una doppietta imperiosa e con una rovesciata a fil di palo da boato. Poi cade il buio e le occasioni mangiate o parate dal portiere diventano tante. Viene espulso nel finale quando fa notare garbatemente il suo apprezzamento all'arbitro. Si rifarà smembrando gli spogliatoi. L'URLO DI MUS TERRORIZZA ANCHE L'OCCIDENTE
MISTER BOTTERO 7,5: Come prima volta sulla panchina cazzuta non c'è male, sfiora l'impresa di vincere al suo debutto. Fa ruotare i giocatori e predica calma col suo aplomb che nasconde però la rabbia di un reduce Ultras. Nel pre-gara stupisce la platea con colpi d'alta classe ed una BISICLETA che resterà nella storia di San MartinoZ. TI VOGLIAMO COSI'
GARDO & JULIE 10: Questa volta Gardo deve lasciare il posto all'Uomo Pavaro, tuttavia dalla panchina fa il suo incoraggiando e spronando i compagni assieme alla sua signora Julie. Attaccamento alla maglia e furore agonistico assolutamente da prendere come esempio. SIETE SEMPRE CON NOI
DEREKJETER 9: Una figura misteriosa si aggira al di fuori del campo prima e durante la partita, tuttavia rimane discreto da parte senza farsi notare per poi sparire nel nulla. Scopriremo più tardi trattavasi di DerekJeter, forumista rossoblu, arrivato ad assistere alle gesta dei Cazzuti. Meriterebbe un 10 per essere venuto a vederci, tuttavia il non essersi subito presentato ("prima non volevo deconcentrarvi, poi dopo la partita eravate troppo delusi") gli costa un voto. Ma sappiamo che ti rifarai alla prossima. CHI TROVA UN TIFOSO TROVA UN TESORO
SUPERSLOTH 10: Una iazza clamorosa, una distorsione su un tentativo di colpo di tacco (tra l'altro di pregevole fattura) nel riscaldamento (leggi: buridone) pre-gara. Assieme a Kennet, impara che il ghiaccio spray non va sparato a pochi centimetri dalla pelle nuda perchè potrebbe ustionare... SLOTH RITORN'...CHIST' SQUADR' ASPETT'A'TTE
LA COPPIA ARBITRALE 4,5: la situazione è semplice: un arbitro non cattivo, a nostro giudizio, ma semplicemente poco incline ad arbitrare (anche perchè non segue mai l'azione restando nel suo quadratino di campo) da voto 3, aiutato da DarioZ che comunque il suo lo sa fare e si becca un 6. Da parte del primo fischietto tante fischiate piuttosto discutibili ed un generale senso di insicurezza. RIMANDATO E BOCCIATO
SPUTNIK 6: Squadra indubbiamente alla portata Cazzuta ma che sembra avere influssi negativi sui verdi: all'andata fu sconfitta con clamorosa banana, questa volta è come se lo fosse. Forse magia nera o terribili pratiche vudù? Chissà. Nel complesso comunque non sono una squadra antipatica, hanno solo il difetto di avere un portiere che para troppo. VADE RETRO
IL CAMBIO DI SCARPE DEL PUFFO 3: Fine primo tempo ed il Puffo si accomoda in panchina dove, con orrore, lo si può scorgere intento a cambiarsi le scarpe: dal sandalo dorato della Naic alla scarpa da infermiera bianca della Lotto. Lo stupore è tanto: egli tenterà di scusarsi facendo vedere un buco enorme (sindrome di Mus?) apparso sul lato delle scarpe d'oro, ma tutti sanno che la realtà è che dietro quel cambio c'è solo una mera questione d'affari con gli sponsor. Tra l'altro il cambio ha pure portato sfiga. PUFFO SCHIAVO DEL DIO DENARO

Alla prossima
Bello e Forte

mercoledì 1 aprile 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Finisce con un brutto 5-5 il derby contro le Lasagne
LASAGNE INDIGESTE
Harakiri Cazzuto nella palude di San Martinoz. Sloth: «Facciamo cagare»


DAL NOSTRO AFFONDATO - Il meraviglioso clima primaverile che ci circonda ci vede fradici e scossi da brividi, brividi non aimè d'amor ma brividi di tristezza. Già, poichè con il brutto pareggio di ieri sera contro i cugini della Lasagne, il sogno secondo posto per i Cazzuti subisce un brusco stop, decisamente brutto se si considera come è maturato. Sicuramente il campo pesante (avvistato anche Sampei alla pesca dei Matsugoru) non ha contribuito al buon esito della partita, ma certamente i Cazzuti hanno denotato le solite recidive amnesie difensive e si sono impelagati anche in una pesante crisi di gioco, accentuata e sottolineata dalla serata non fortunata del bomber Mus. Ma è possibile per una squadra fare affidamento solo sulla vena realizzativa del proprio centravanti? E' possibile per una squadra andare in completa crisi se la palla non entra e gli avversari si limitano a crederci e a colpire in contropiede? Noi che svolgiamo il ruolo di opinionisti non possiamo fare altro che opinare e porre all'attenzione della collettività quanto emerso (è il caso di dirlo, visto il campo allagato) dalla partita e girare il dubbio a società e staff tecnico. Sì, avete letto bene: anche staff tecnico, poichè nel derby di ieri sera nessun allenatore (da Friccolin alla vice vice vice Danila) era presente, lasciando la squadra fautrice del proprio destino in tutto e per tutto. Ulteriori domande a cui noi tutti chiediamo risposta.
Passiamo alla cronaca e nonostante numerosi tsunami si abbattano sulla San MartinoZ Arena, il PalazzoZ decide che s'ha da giocare (a dire il vero c'è un tentativo di rinvio ad un'ora e mezza dal fischio d'inizio, ma l'allarme rientra onde evitare scuoiamenti poco graditi) e così alle 21 e un po' comincia l'attesissimo match. Lasagne in 5 contati (con il portierone Giangio out per problemi alla schiena) e Cazzuti in 7 con pesanti defezioni (Fras e Gerry su tutti) e senza nessun allenatore, ma con in rosa il ritrovato Killer Memenko. Comincia la partita e davanti a Gardo (stoico nel giocare con punti di sutura all'avambraccio) si posizionano Sloth centralissimo, quindi Pitão e Kennet sugli esterni e Mus centravantissimo. Nei primi minuti ci sono alcuni buoni tentativi per entrambe le squadre, anche se appare evidente che la difesa delle Lasagne è particolarmente sensibile alle avanzate del Muflone Verde. Al quinto minuto i Cannonieri alzano il tiro: Pitão a seguito di una bella azione lascia partire un siluro che finisce sulla traversa, poi sulla faccia del portiere ed infine fuori con sommo stupore dei presenti. Le Lasagne comunque non stanno a guardare e colpiscono poco dopo un palo anch'essi: tiro da fuori, palo interno e pallone miracolosamente sul fondo. Poi i verdi passano: azione alla Gascoigne (leggi: ubriacante) di Pitão sulla destra e palla secca nell'angolino. 1 a 0 per i Cazzuti che cominciano a giocare con scioltezza in avanti ma sprecando tantissime occasioni, la più clamorosa con Kennet che dopo un uno-due con Mus ha fretta di tirare e partorisce una sbananata che definiremmo blasfema nei confronti del calcetto. Mentre Capitan Findus veleggia sulla fascia, comunque i Cannonieri riescono a raddoppiare grazie a Mus, bravo nel trovare la porta. Le Lasagne sembrano ormai cotte, tuttavia a pochi minuti dalla fine del tempo riescono ad indovinare un tiro da fuori area che beffa Gardo e sigla il 2 a 1, rete che pare un po' innervosire i verdi.
Comincia il secondo tempo ed i Cazzuti scendono in campo parecchio frenetici ed ancora una volta ingaggiano una sfida col portiere avversario (che para di piede i tiri tutti rasoterra) e stupiscono la platea con Kennet che, vittima della proverbiale sfiga, vede scivolare il suo piede d'appoggio al momento del tiro in una ghiotta occasione davanti al portiere che si conclude con un tuffo artistico d'alta scuola. I Cannonieri cominciano ad andare in evidente stato confusionale e le Lasagne ne approfittano: nel giro di 10 minuti infatti i cugini sono capaci, giocando di contropiede, di pareggiare prima e addirittura passare in vantaggio poi con un'azione solitaria del proprio portiere che dalla loro area arriva fino alla battuta in porta. La partita intanto si inasprisce pesantemente, grazie anche all'arbitro che non si muove dal suo quadrato di 10 cm per paura, presumiamo, di bagnarsi troppo. Time-out per le Lasagne, ma ad usufruirne sono soprattutto i Cazzuti che, rientrati in campo, tornano finalmente a giocare. Nel giro di pochissimi minuti entra in funzione l'asse Kennet-Pitão: prima il culoide appoggia sul portoghese libero che con un tiro da fuori area pareggia, poi sempre il Cinghiale si ricorda del nome che porta e confeziona una torre di testa al lusitano che, solo davanti al portiere, infila sicuro la palla in rete. 4 a 3 ma ovviamente i Cazzuti cadono nel solito problema e si lasciano pareggiare a seguito di un contropiede insistito delle Lasagne dopo una palla persa a centrocampo. I Cazzuti comunque non mollano ed ancora Pitão la fa da padrone: tiro a rientrare dalla sinistra ed il portiere è nuovamente battuto. Clamoroso poker per il lusitano! Ma i Cannonieri come detto si confermano zemaniani fino al midollo e così poco dopo, per troppa generosità offensiva (diciamo così) si espongono ad un contropiede evitabilissimo che porta al pareggio delle Lasagne. I verdi potrebbero ulteriormente portarsi avanti, ma la scarsa mira sotto rete e qualche non fischiata dell'arbitro, porta la partita sul finale di 5 a 5 con tanta rabbia cazzuta.
Negli spogliatoi a parlare è Mus: «Mi sento in dovere di scusarmi con la squadra, questa sera ho fornito una prestazione horror e mi dispiace... certo non è stata una mossa saggia giocare con le scarpe cabala che sì, sono cabala, però hanno anche un buco così nella suola e dopo 2 minuti avevo uno stagno nel piede. Peccato, peccato davvero per stasera, dovevamo vincere. Comunque boccio in pieno questo arbitro che oltre a non seguire mai l'azione, non mi ha fischiato dei falli evidenti perchè, dice lui, sono "grande e grosso". Che ragionamento è? Mah... Ora comunque basta, dobbiamo guardare avanti e anche se la cosa si complica parecchio, nulla è impossibile. Credere.»
Caustico Sloth: «La verità è che abbiamo giocato di cagarona, ecco cos'è. In certi frangenti sembravamo rincoglioniti... Abbiamo buttato via una partita».

Si conclude così l'ennesima occasione persa dei Cazzuti, squadra capace di clamorose imprese ma anche di roboanti zappate sui piedi. A due partite dalla fine del gironcino tutto è perduto per il secondo posto? L'unica certezza è che ora l'unica cosa da fare è giocare per vincere, non pensando che l'ultima partita sarà contro quel Mulino Langouste del mai dimenticato Ale Speciale.Emozioni.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 8,5: C'è poco da dire: solo per il fatto di aver giocato con 4 punti di sutura al braccio si meriterebbe una menzione speciale, ma anche sul campo da gioco si è fatto valere. Sicuro e carico, si rende protagonista di un paio di parate miracolose, una di queste da terra e decisiva ai fini del risultato. EROICO
SLOTH 6,5: Il Baluardo Cazzuto offre una prestazione di fisico e cuore, ma spesso finisce in difficoltà dovendo affrontare da solo i contropiedi lasagnici. Se la cava comunque bene e cerca di scuotere i compagni piuttosto in banana. CAZZUTO DENTRO
CEVE 6,5: Come sempre è un punto di riferimento per i compagni, cerca di organizzare la difesa al meglio che può. Non riesce a spingersi in avanti ma deve fare gli straordinari dietro, spesso ricorrendo anche alla sua esperienza per non incappare in un cartellino giallo che gli costerebbe la squalifica. ESPERTO ED ASTUTO
MEMENKO 6: Ritorno dopo parecchio tempo per il Killer cazzuto, il verde col più alto tasso di frantumazioni tibiali della storia. Finchè regge il fiato riesce a difendere bene e qualche volta anche a lanciarsi in avanti, poi dalla panchina si fa sentire con consigli e commenti ai compagni. THE VOICE
KENNET 6: I due gol sbagliati davanti alla porta gli dovrebbero garantire 230 frustate giornaliere fino a Natale, e nel complesso la sua partita è piuttosto confusa ed incerta. Pochissimi spunti, riesce almeno a regalare a Pitão i due palloni per il terzo ed il quarto gol. ANNACQUATO
PITÃO 9: Cosa vogliamo dire di un giocatore che segna quattro gol in una partita? Gara ottima nonostante il campo risaia, autentica spina nel fianco della difesa e grande concretezza davanti. Se non fosse sfortunato in certe occasioni potrebbe segnare anche più reti. OBRIGADO
MUS 6,5: Uno dei voti più bassi della stagione, il Muflone sigla solo un gol e per uno come lui è veramente poco. Si sbatte, sportella, viene sportellato e calciato pesantemente (ma essendo grande e grosso secondo l'arbitro va bene così), però sotto porta non riesce ad essere incisivo. Avere il piede in apnea indubbiamente non ha aiutato. GRANDE GROSSO E BUCATO
JULIE 10: la signora Gardo resta sotto il diluvio ad assistere alla partita e viene ricompensata con una prestazione super del suo compagno (degli altri un po' meno...). Encombiabile. GRAZIE!
L'ARBITRO SFAVATO 3: a parte l'abbigliamento con cui si presenta che lo fa assomigliare preoccupantemente a Vultus 5, appare piuttosto svogliato nell'arbitrare ed il fatto che non si muova dal suo quadratino di dieci centimetri di campo ne è la prova. La perla a Mus "Non ho fischiato perchè sei grande e grosso" è il requiem finale. Peccato comunque perchè non sembrerebbe antipatico. NON FARE COSI'
LE LASAGNE 5,5: Sicuramente rispetto all'andata appaiono piuttosto rodate, anche se indubbiamente i Cazzuti ci mettono del loro. Perdono un portiere d'altissimo livello (Giangio) per un portiere improvvisato (indubbiamente fortunello) ma forte coi piedi e lo fa vedere in certi contropiedi. Per il resto qualche personaggio un po' troppo fumantino ed i soliti bellissimi e straripantemente secsi Rubio e Silver Socmel. BESCIAMELLA INDIGESTA
INVASIONI DI CAMPO 7: Sta per iniziare il secondo tempo. I giocatori sono schierati in campo, l'arbitro è appena tornato dal cesso, il clima è sempre più primaverile e i tonni nuotano felici a bordo campo. Poi, il dramma. Rubio indica, col volto terrorizzato. E parla. "C'è un verme qui per terra!". Ebbene sì, un facinorosissimo vermicello ultras ha invaso il campo, al fine di protestare forse per questo calcetto moderno che si sa, non piace. Poliziotti, Daspo, Questura? Macchè. Si gioca comunque. E considerati i leggerissimi pedavelli in campo, siamo poco fiduciosi che l'indomito vermicello sia riuscito a portare a termine la sua protesta. NON TI SCORDEREMO MAI
LA TRIVELA IMPAZZITA 9: I riscaldamenti Cazzuti sono sempre molto caratteristici, con gente che palleggia e Mus che cerca di terminare il malcapitato portiere verde con sivelle killer calciate solo per il gusto di uccidere. Non tutti sanno però che nel contempo Kennet si diverte a tirare in porta con la famosa "trivéla", cioè un normalissimo calcio d'esterno destro che però un pornostar portoghese spacciatosi per calciatore (ed acquistato dall'inter) ha portato alla ribalta della stampa. Ecco però che si consuma il dramma: Kennet col paradenti in bocca vede il pallone avvicinarsi ed esclama un "AAAIIIIEEVVAIVEEEEEAAA!" (cioè "arriva la trivèla!!"). Pitão si trova davanti alla porta, ma avvertendo il pericolo è lesto a fuggire dalla traiettoria della palla lanciandosi sulla destra. Quello che però non sa è che i tiri di Kennet non hanno traiettoria: vanno a random nell'iperspazio. Accade così che il siluro lanciato dal Cinghiale porrettano lisci completamente la traccia della porta e si abbatta con inusitata violenza proprio sul fuggitivo Pitão, colpendolo in pieno volto e costringendolo ad accasciarsi nei pressi della rete di recinzione del campo. Scuse e ghignate generali. Quel che conta però è che Pitão intanto però gioca e segna 4 pere. Sarà un caso?... TRIVELONE CABALISTICO

Alla prossima
Bello & Forte