mercoledì 7 luglio 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Finisce il sogno Cazzuto, 8 a 3 contro il Lopez Zigoni
CAZZUTI, GRAZIE LO STESSO
Avversario forte, non basta il Grande Cuore Verde. Kennet: «Il mio tempo è finito»

DAL NOSTRO ELIMINATO - Una lezione importante che lo Zen e la vita stessa insegnano è che c'è sempre qualcuno più forte di noi. Si lotta, si suda, si dà tutto ciò che si ha ma è sempre dietro l'angolo l'avversario capace di superarci. E' quello che è successo ieri ai Cazzuti, generosi e guerrieri come sempre, che hanno però incontrato uno scoglio assai impervio rappresentato dal Lopez Zigoni, squadra ostica e sempre ardua da affrontare per i Cannonieri da sempre. La maggiore qualità della squadra nera (soprattutto in fase offensiva) ha avuto la meglio su un team verde con qualche assenza importante (soprattutto dietro) che ha comunque gettato sul campo tutto il cuore e la generosità che fanno parte del suo DNA. Non è bastato per raggiungere la semifinale, ma ciò non significa che sia una sconfitta completa. Poichè le basi per il futuro sono state gettate, perchè lo Spirito Verde è stato ritrovato e perchè da ogni sconfitta, il Maestro Friccolin lo insegna, si può trarre sempre la forza e la saggezza per affrontare le nuove sfide e sì, vincere domani.
Commozione.
Andiamo in cronaca.
Serata ovviamente caliente, la tensione si taglia a fette ma i Cazzuti si presentano alla sfida non con l'atteggiamento della vittima sacrificale ma col piglio di chi è pronto a giocarsi il tutto per tutto. Agli ordini di mister Kennet (in tenuta da battaglia nel caso ci fosse bisogno di fiato e senza il vice poichè impegnata con Fras in uno stage con Pep Guardiola a Barcellona) si presentano: Zambo e Derek per la porta, BatMax, Pitão, Molla, Turkylmaz, ZioPuffo (capitano per l'occasione), Diego, El Pocho Biggo e ovviamente il Muflone Mus. Sugli spalti solo Elena (senza Smodis) a fare il tifo per i Verdi. Il Lopez Zigoni si presenta con gli uomini contati e in cuor proprio i Cazzuti cominciano a pensare che forse l'impresa non è impossibile.Comincia la partita ma subito si vede che i neri hanno una qualità offensiva di tutto rispetto, con un numero 4 capace di giocare a tutto campo in rapidità, tecnica e potenza. Dopo 10 minuti così i verdi si trovano sotto di due gol, tuttavia l'innesto di Molla porta qualità ai Cazzuti che, come la settimana scorsa, agguantano arrivano al gol con un tiro flàflà proprio dell'artista verde che imbarbaglia Cacioppo in porta per la successiva ribattuta di Mus. I Cannonieri tentano di attaccare senza disunirsi, tuttavia la velocità della punta zigoniana è devastante e presto si finisce sul 3 a 1 (risultato anche stretto visti i 2 pali colpiti dalla squadra nera). I verdi non ci stanno e accorciano nuovamente le distanze con Pitão che batte una punizione di rabbia e tecnica che si insacca in porta e manda una cartolina sempre a Cristiano Ronaldo. Finisce così il primo tempo ma non prima che ancora il Lopez insacchi il quarto gol e non senza che El Pocho Biggo sfiori un gol clamoroso con la palla che colpisce però ancora il palo.
Nell'intervallo Kennet cerca di professare calma e tranquillità, facendo leva sul fatto che per quanto forti gli altri sono contati e alla lunga caleranno sul piano fisico, quindi sarà importante farsi trovare pronti e soprattutto ancora in partita.
Comincia la seconda frazione di gara ed i Cazzuti scendono in campo disposti a dare il tutto per tutto, galvanizzati anche dal fatto che il Lopez ha un giocatore infortunato e che quindi si può provare a sfondare dal suo lato. Ma la grande spinta verde deve infrangersi davanti alla grande esperienza del centrale zigoniano (ex primavera del Bologna) che domina Mus e davanti, all'occorrenza, alle parate di Cacioppo che sventa più di un'occasione. Col passare dei minuti le forze cazzute calano e le sortite del funambolo zigoniano fanno sempre più male tant'è che il risultato si stabilizza sull'8 a 2. I verdi nonostante tutto non mollano la presa e gettano il cuore oltre l'ostacolo senza risparmiarsi. L'occasione ghiotta arriva quando Diego, in area, fa carambolare la palla sulla mano del difensore facendo così decretare all'arbitro il rigore. Il Puffo guarda speranzoso verso la panchina e Kennet acconsente: che sia data la possibilità al CICCIGNO verde di lasciare il suo marchio sul campionato. L'emozione è tanta, il numero 10 con la fascia da capitano si sistema la palla sul dischetto e punta Cacioppo. Si ferma il tempo, si ferma lo spazio. Salto all'indietro. Siamo a Pasadena, USA, 1994. Il numero 10 col codino batte il rigore, è alto. Idem per il Puffo. E' finita. Oddio, già da un po'.
Il Puffo si prende gli insulti del caso di tutta la panchina e si rimette sul campo di battaglia. Pochi minuti dopo comunque ci pensa Turky a salvare l'onore: Cacioppo fa un'uscita avventatissima su Diego fuori dall'area, la palla arriva al neo-acquisto verde che da metà campo mira ed insacca. 8 a 3 e finisce così la partita ed il torneo dei Cazzuti.
Negli spogliatoi parla Mister Kennet, ufficialmente dimissionario dalla guida della squadra verde: «Penso ci sia poco da dire, riconoscere la superiorità dell'avversario certamente non ridimensiona la nostra comunque ottima prestazione. Usciamo a testa alta comunque, consci di avere disputato un ottimo torneo e di esserci riabilitati dopo quel disastroso ed incomprensibile finale di campionato. Voglio ringraziare tutti i giocatori che ho avuto la fortuna di allenare, ringraziarli per la grande disponibilità dimostratami anche nell'accettare scelte a volte sofferte e crudeli, ma sempre mirate al bene della squadra. Voglio ringraziare il mio staff, Danila particolarmente che ha dimostrato grandissima professionalità, acume tattico e irreprensibile attaccamento alla squadra cazzuta. Le auguro di poter allenare questa squadra a pieno titolo nel prossimissimo futuro perchè se lo merita ed ha tutte le qualità per farlo. Voglio ringraziare Mister Friccolin, mio Sensei, che mi ha dato l'opportunità di mettermi alla prova nelle vesti di timoniere e mi è stato vicino nei momenti difficili infondendomi di zen e saggezza. Ringrazio tutti i tifosi, nessuno escluso, che mi sono stati vicini ed hanno dimostrato grande pazienza.E chiaramente ringrazio la società ed il Presidente Girolamo Fattanza per la grandissima disponibilità e responsabilità accordatami. E poi sì... ringrazio anche il Puffo che ha sì scazzato il rigore, ma in fin dei conti è un bravo cinno e gli vogliamo bene. Poi ringrazio anche Larissa Riquelme per altri motivi.» Va in iperventilazione e si asciuga una mezza lacrima. Continua:
«Appendo la cravatta al chiodo, felice comunque per questa straordinaria esperienza. Il mio compito di timoniere è finito, mi auguro che la nuova era Cazzuta possa così cominciare e spero, immodestamente lo so, che il mio contributo possa essere stato importante anche per il futuro. Sento il bisogno di lasciare la cabina di comando per tornare nuovamente a calcare il campo di battaglia nelle vesti di soldato semplice. Spero di poter trovare ancora un posto nei Cazzuti di domani ma, anche se così non fosse, voglio che sia chiaro che qualsiasi maglia dovessi mai vestire, il mio cuore resterà sempre e solo Verde. Grazie a tutti. Vado in bagno.»
Ci asciughiamo tutti quanti le solerti lacrime che ci giungono agli occhi poi restiamo abbagliati da una luce verde, ormai chiaro segnale che il Maestro Friccolin sta apparendo in sala stampa in tutto il suo fulgido splendore zen per permearci di saggezza:
«Il torneo è finito, l'estate è cominciata e la nuova barca cazzuta è salpata verso nuovi orizzonti. Che Porcedda sia con voi!».
Sparisce.
Termina così questa serata che pone la parola fine su questa stagione Cazzuta. Tirando le somme è innegabile che il torneo è stato senza dubbio positivo, non solo per il miglior risultato di sempre ottenuto (i quarti), ma anche per il gioco ed il carattere espressi sul campo. La nuova stagione porterà forse qualche novità e qualche innesto mirato, ma siamo certi che si continuerà all'insegna dell'Umildad e della Concretésa, pronti a scrivere nuove pagine di storia e pronti ancora a far risplendere il campo da giuoco di vivida luce verde.Fino alla prossima quindi... AVANTI CAZZUTI!

PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
Elena ed il tempismo perfetto
La serata è brensa di situazioni allettanti (riguardanti soprattutto il Puffo), tuttavia ciò che accade al Due Lune fa sì che la giuria Colonix regali il premio ad Elena, la signora Zambo. Vediamo il motivo. Il clima, nonostante la sconfitta patita, è inebriante al Tumùn poichè ormai è ufficiale: Porcedda è il nuovo presidente del BFC. Al tavolo si sprecano quindi i riferimenti alla sardegna, i canti isolani e ogni più scontata macchietta riguardante la terra natìa del neo-presidente rossoblu. Al momento di pagare però Mus scorge, nel cameriere presente in sala, una LEGGERISSIMA inflessione sarda. Gelo in studio, Kennet si ritira di mezzo metro, la grezza ormai è fatta e tanto vale tacere. Fuori dal locale si confabula della cosa ed Elena, nel pieno della sua innocenza, sortisce con un "Ma quindi era sardo? ma dite che si è offeso?". I ragazzi provano a spiegarle la situazione e magari (soprattutto Kennet) spinge per far sì che la ragazza magari rientri nel locale per spiegare al cameriere che non erano prese in giro alla sua sardità bensì giubilo per il nuovo corso bolognese. Ma Elena imbrocca la giocata: "Eh sì addio...Però in effetti forse era sardo" poi alza il tono e con chiaro accento sardo fa: "EH! CE LLLI HAI DEGLI SPICCCCI?". Tutto molto bello, peccato che proprio in quel preciso istante il cameriere in questione, proprio lui, fosse appena uscito dal locale e si trovasse ad un metro dalla scena. EPIC FAIL

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZAMBO 7,5: Ancora una volta decisivo in tantissime situazioni, deve affrontare un avversario temibilissimo che perdona poco. Dove non arriva lui a volta arriva il palo. FORTUNELLO
BATMAX 7,5: Si sbatte e si rabatta in un ruolo che notoriamente non gradisce, ovvero quello di centrale difensivo. Lo fa comunque alla grandissima e riesce anche in qualche sortita offensiva che per poco non gli regala il gol. Imprescindibile come sempre. SACRIFICATO
PITÃO 8: Prestazione come sempre impagabile dal punto di vista della tenacia e della generosità, questa volta impreziosisce il tutto con un bellissimo gol su punizione. Si sacrifica come centrale difensivo, dimostrando per l'ennesima volta la sua dedizione alla causa. EROICO
MOLLA 7: Il suo innesto in squadra è sempre un catalizzatore di qualità ed ordine nella manovra, tant'è che ancora una volta è da una sua iniziativa che scaturisce la prima rete cazzuta. Alla lunga cala sul piano fisico e commette qualche piccolo errore d'impostazione, tuttavia non può non essere considerato un elemento importantissimo dei Cazzuti. Peccato che illuda il mister dicendogli di avere Larissa Riquelme nel baule... PERFIDO
TURKYLMAZ 7,5: Patisce particolarmente la forza dell'avversario e la conseguente propensione cazzuta a restare più coperti, cosa deleteria per un giocatore come lui che predilige la fase offensiva e gli inserimenti in area. Nel finale agguanta comunque un gol di pregevole fattura, il quarto nel suo primo torneo verde. Non male insomma. BOMBER
DIEGO 7: Anche per lui, giocatore avezzo all'assalto anzichè alla difesa, la partita è ricca di insidie tuttavia riesce a disimpegnarsi benissimo con il suo grande cuore e la sua grandissima corsa. Sfiora il gol in qualche occasione e si guadagna il rigore che poi il Puffo, ignominiosamente, sprecherà. CUORE CAZZUTO
ZIOPUFFO 2: Un rigore sbagliato che costringe la squadra alla sconfitta e costa la panchina del suo mister. Altra da aggiungere non c'è.
NO DAI SCHERZO 7,5: Puffo volenteroso e combattente come sempre, si infila in diverse occasioni in area avversaria ed è sempre prontissimo a chiudere in difesa. Peccato per quel rigore che avrebbe posto la sua firma nel torneo cazzuto, tuttavia siamo certi avrà modo di rifarsi. PUFFO NON AVER PAURA... DI SBAGLIARE UN CALCIO DI RIGORE (quando non c'è il Fricco)
BIGGO 7,5: El Pocho non riesce per poco ad arrivare alla via del gol anche questa sera, ma il coraggio ed il cuore espressi in campo gli valgono un voto più che soddisfacente. Emblematico ed eroico quando, nel finale di partita a risultato pressochè compromesso, si esibisce in una rincorsa generosa per fermare un avversario lanciato in contropiede, riuscendoci tra l'altro. POCHO POR SIEMPRE
MUS 7,5: Partita di grande sofferenza per il Muflone che deve fronteggiare un centrale di tutto rispetto e che gli fa vedere pochi palloni. Nonostante tutto però il Delantero Verde trova un gol ed indovina due punizioni clamorose che solo la bravura del Cacioppo-portiere riesce a disinnescare. MUFLONE DOMATO
KENNET 6,5: Il Mister Cazzuto, orfano della sua vice, può poco questa volta contro un avversario di spessore e con qualche assenza importante. Tenta tuttavia di dare tranquillità alla squadra e c può senza dubbio ritenersi soddisfatto visto lo spettacolo offerto dai suoi ragazzi. Appende la cravatta al chiodo e torna in cerca di contratto come giocatore per l'anno prossimo, magari (lo spera) sempre nei cazzuti. Chissà. GUBAI... GUBAI.
DEREK 10: Sì ci ripetiamo, ma non si può non sottolineare un giocatore che dà la massima diposnibilità ben sapendo che con il portiere titolare in porta è difficile giocare. Tuttavia rimane e tifa per la squadra. Potrebbe giocare 5 minuti nel finale, ma preferisce declinare. GRAZIE MILLE
ELENA 10: Un grazie è d'uopo a chi ci assiste e ci tifa durante la partita. Rischia anche di venire reclutata dal Lopez, ma declina l'offerta poichè in ciabatte... GRAZIE PURE A TE
ARBITRI 6: Il voto totale alla coppia arbitrale è dato dalla media tra DarioZ (7) e l'arbitro chiamato, per via delle sue occhiaie clamorose, Oc' Vèsp (5). Se il signore di San MartinoZ è come sempre equilibrato e pacato nel gestire la partita anche nei momenti di comprensibile nervosismo, non può dirsi lo stesso del suo collega che, oltre al fastidioso "PORTIE'!" di inizio partita, dimostra anche di essere troppo permissivo in certi frangenti (non fischiato un fallo pesante subito da Max) e troppo fiscale in altri, come quando vuole fare riprendere la partita in tempi brevi nonostante il Lopez sia con un uomo in meno (bellissima la replica di un zigoniano: "se vuoi rispettare il regolamento allora puoi farci anche sdraiare per terra e poi sparare"). Attitudine leggermente da serial killer, un po' fa paura. PSYCHO(CCHIAIE)
LOPEZ ZIGONI 8: C'è poco da dire, squadra di livello superiore. Arcigna e coperta in fase difensiva, devastante in attacco con un giocatore che da solo può e sa fare la differenza. Tutto sommato sono abbastanza tranquilli, a parte quando hanno qualche minuto di arterio scriteriato e a parte Cacioppo che non apprezziamo particolarmente. Tra le pretendenti alla semifinale forse era, per la panchina cortissima, quella più abbordabile per i Cazzuti, ma alla fine ha vinto la squadra più forte (non a caso hanno preso almeno 5 pali). Rivedibili le mirabolanti mocasse rosse del loro mister, degne del miglior Benedetto XVI. FORTI MA SENZA FESCION
RITI SARDI 8: Porcedda è il nuovo presidente Rossoblu, è chiaro che i Cazzuti devono festeggiare a dovere. E allora come fare, a parte cantare modello MENNEU MENNEU in spogliatoio o fare del sano revival del mitico Nico di Aldo Giovanni e Giacomo? E' evidente, taffiare. E così ecco che, con sprezzo del pericolo, i cazzuti ordinano al TUMUN una pizza gigante SARDA, ovvero un agglomerato dal peso specifico del Colon di Galeazzi farcito di mozzarella, pomodoro, pecorino e salame di cinghiale. Il tutto come contorno alla consueta metrata di pizza e seguita, più tardi, da sorbetto, caffè e ovviamente mirto. Momenti di panico quando quando il cameriere porta una pizza saracena anzichè sarda a causa di un errore di trascrizione. Che gli arabi siano ancora dietro al Bologna? MENNEEEEU MENNEEEEU LLAAAAAaaAAAA DIIIIiiGGGESTIOOOooOOOONNNNNNE NOOOONNNONONONOOO C'EEEEEE'
GOSSIP SPICCIOLO 4: La birra imperversa, la zivolla anche, così ecco che prende largo del sano gossip. Elena nebulizza i suoi ormoni nell'aere (per la gioia di Zambo) parlando di calciatori giovani e carini per il Bologna e non più vecchie cariatidi. Il discorso finisce chiaramente su Cristiano Ronaldo, il gran visir di tutti i maragli. Come si sa il giovane è avezzo ad utilizzare il suo apparato riproduttivo con le più svariate bertone del globo terracqueo, ma pare che ultimamente sia diventato padre. Padre ok, ma la madre viene definita da Elena "surrogata", cioè (dopo 5 minuti di sbigottimento al tavolo) messa incinta con la fecondazione artificiale. Il discorso è ben presto degenerato ovviamente al tavolo: poichè se prima si ipotizzava ad un Ronaldo che spara sperma con la cannuccia, ben presto si è pensato ad un CR9 che ingravida su punizione, a gambe aperte, con le tre dita. Non fatevi domande, semplicemente venite al Due Lune coi Cazzuti. GOLLLE! GOLLE!!!
IL CANONE RAI 8: Come si può non pagare il canone Rai quando la mamma di tutti gli italiani ci presenta Galeazzi vestito con un tendone da circo (meravigliosa giacca BEEES dal diametro di Capo Horn) ed un Maurizio Costanzo intento a schiacciare le zanzare, in diretta, con la manina giocattolo per applaudire? Questa è TV. ZE SCIO MAST GO ON

Alla prossima

Bello & Forte

giovedì 1 luglio 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Vittoria epica contro lo Yoox di Pane Unto per 5-3
CAZZUTI NELLA STORIA
Verdi per la prima volta ai quarti. Kennet commosso: «Non sono solo»

DAL NOSTRO INVIUNTO - Si narra che la momentanea pausa dei Mondiali abbia provocato in molti soggetti i tipici sintomi dell'ormai famosa "anemia calcistica": secchezza delle fauci, sistema nervoso in tilt, sbalzi ormonali, lingua felpata e involuzione repetina da Homo Sapiens a Homo Habilis (per taluni addirittura a Cercopiteco). Ma chi ci segue e in fondo ci ama sa che per tutto questo una soluzione c'è: seguire le vicende della San MartinoZ League e soprattutto dei Cannonieri Cazzuti. Proprio qua infatti, dove l'equatore passa esattamente sopra il campanile della chiesa e dove le terribili vuvuzela sono rimpiazzate da altrettanto terribili zanzare preistoriche dalle dimensioni di un SUV, si compiono imprese che vengono iscritte nell'albo delle leggende di umana memoria. E' il caso, sissignori, dei Cazzuti. La squadra dei Verdi Guerrieri, che aveva dato segni di ripresa nelle settimane scorse, è riuscita infatti contro ogni pronostico a superare un avversario ostico da sempre, lo Yoox dell'arci-nemico Pane Unto, e a qualificarsi per la prima volta nella sua storia ai quarti di finale del torneo estivo. Siamo fortemente convinti che alla base di tutto ciò non ci siano incredibili stravolgimenti tennico-tattici o alchimie tali da aver rigenerato una squadra che a fine campionato sembrava defunta, quanto più da un rinnovato spirito cazzuto innescato dalla decisione SCIOC di Friccolin e alimentato volta per volta dalla consapevolezza delle propria forza al susseguirsi di risultati importanti. L'innesto poi di nuove energie da parte della società e la responsabilizzazione dei veterani verdi ha messo infine le basi per un cammino che comunque e dovunque si concluderà, sarà da ritenersi un successo. Una squadra finalmente compatta, una squadra che seppur soggetta ancora ad alcune amnesie e paure in certi momenti della gara, è capace di riprendersi e non di affossarsi. Dove vogliono arrivare i Cannonieri Cazzuti? Non possiamo saperlo. Certo è che un noto maestro Zen, che poi fece anche pubblicità, disse "E' più importante il viaggio che la meta". Sicuramente viaggiamo in prima classe.
Sono profondo e sensuale, non ce n'è per nessuno. Direi che possiamo anche andare in cronaca.
Serata muy caliente y afosa in quel di San Martinoz, con le zanzare che fanno tafferugli sugli spalti ed un boa che parcheggia in doppia fila a pochi metri dal campo. La torçida Cazzuta prende vita con Ceve, Elena (la signora Zambo) e ovviamente Smodis. Appaiono poi come sempre, per dare fiducia e spirito Zen, il Maestro Friccolin ed il suo erede con una spettacolare maglia di Batman. il vero colpo di scena si ha tuttavia quando appaiono, dalle brume del tempo, le Brigate Bottero. Evento casuale oppure segnale di una volontà di riavvicinarsi all'amore di un tempo? Ai posters l'ardua sentenza.
I Verdi Cannonieri si presentano compatti agli ordini di Kennet e Danila, accompagnati per la prima volta da LuSio, fratello di Danila, che secondo molto più di mere indiscrezioni potrebbe essere una nuova giovane stella della rosa cazzuta. I fortunelli sono: Zambo, Fras, Igorgol, Pitão, Diego, BatMax, ZioPuffo, Molla, El Pocho Bigghe e ovviamente il bomberissimo Mus. L'inizio anticipato alle 20.30 crea qualche problema spazio-temporale, tant'è che Zambo ritarda e tra i pali ci finisce momentaneamente il sempre ottimo Fras. La tensione è palpabile, il momento è brenso, tuttavia ci pensa Molla a spezzare il clima plumbeo portando un ritaglio di giornale con la foto di Larissa Riquelme, super tifosa paraguaiana con due bellissimi... occhi. La squadra apprezza, Kennet soprattutto. La sitauzione torna nella norma e asessuata quando si presenta l'arbitro Bortolotti con completo nero e pettorina fuxia. Fescion is necst.
Comincia la gara e si nota subito come i verdi siano ottimamente predisposti in campo, ordinati ed attenti e pronti a colpire in avanti con un buon giro di palla. Lo Yoox da par suo ribatte colpo su colpo lasciando intravedere individualità di primissimo livello ed un PaneUnto che dalla distanza prova spesso la botta. I Verdi però sono rapaci e passano in vantaggio: tiro flà flà di Molla dalla trequarti, Mus opera un vedo non vedo davanti alla porta ed il portiere è beffato dal pallone che si insacca in porta. Lo Yoox tenta una reazione immediata, ma i cannonieri sono attenti e guidati da un Igorgol che da generalissimo della difesa detta i tempi e fa la differenza. Il primo tempo finisce così con un 1 a 0 più che meritato.Comincia la ripresa e a chi pensa ci sarà il solito rilassamento Cazzuto arriva la risposta del Pocho: è calcio tango-tarantellico. I verdi cominciano alla grande così come avevano iniziato e con due ottimi contropiedi trovano nel Biggo d'o Sole il terminale offensivo che fa la differenza: prima è bravissimo a depositare in rete un bellissimo traversone rasoterra di Molla, poi duetta alla grande con BatMax e punisce con un bel diagonale il portiere yooxano. E' apoteosi, l'esultanza del Pocho è un momento di autentica poesia che fa sobbalzare la panchina tutta, Kennet corre per tutta la fascia ormai ridotto ad uno straccio dal caldo e dalla camicia oviesse (6 euro, materiale recuperato da una petroliera ugandese che non lascia traspirare NAZING). E' tripudio.
Ma esiste tripudio senza sofferenza con i Cazzuti? Ovvia risposta: no. I verdi incappano in un umano momento di rilassamento e subiscono il gol degli avversari che ben presto si trasforma nella prima nota di un requiem sinistro che porta i cazzuti a venire raggiunti sul 3 a 3 e a rischiare più volte il dramma se non fosse per Zambo che si prodiga in interventi da vero fuoriclasse. Dalla panchina Kennet e Danila cercano di mettere una toppa alla falla che si sta aprendo nella barca tentando di equilibrare meglio la squadra, tuttavia a salvare la situazione ci pensa lui: il Muflone. Non in evidenza fino a quel momento e autore, strano eh, dell'ennesimo palo del suo torneo e di tante sportellate con Pane Unto, Mus risponde presente alla chiamata del Pocho e si carica sulle spalle i Cazzuti come tante altre volte ha fatto: prima infila una flandeberga protozoica sotto la traversa, poi indovina un diagonale preciso che sancisce il definitivo 5 a 3 e avvia i festeggiamenti cazzuti.
Negli spogliatoi Kennet è sudato e felice: «Credo che stasera ancora una volta ci sia stata una dimostrazione di vero spirito Cazzuto, quello che sembrava fosse sparito ma io ero certo ci fosse ancora nella squadra. Abbiamo saputo affrontare con la giusta concentrazione una partita molto difficile e ci siamo buttati nella lotta come veri guerrieri zen senza paura ne' timori reverenziali. Ringrazio tutta la squadra per l'impegno e la grandissima disponibilità anche nell'accettare scelte difficili e vorrei porre sugli scudi le prestazioni di BiC e Mus (due bomber di razza) e soprattutto quella di Igorgol, autentico mastino difensivo ma anche metronomo di gioco sapiente e sagace.» Si strizza i capelli e lascia una mastella di sudore sul pavimento, poi continua:«Ci terrei a ringraziare la mia vice, Danila, che è stata importantissima nell'aiutarmi a scegliere le mosse da fare nei momenti cruciali del mecci. Sapevo perfettamente che avrei trovato in lei un tecnico di primissimo livello e direi che questa è la risposta migliore a chi aveva sollevato qualche dubbio circa la sua assunzione come mia collega in questa avventura. A conclusione di tutto inoltre, ci terrei a ringraziare anche una persona (di cui per motivi logistici penso sia meglio mantenere l'anonimatoZ) che a pochi minuti dalla fine mi ha consigliato più che bene facendomi evitare di commettere una boiata di proporzioni immani: stavo infatti pensando di sostituire Mus a pochi minuti dalla fine e se non fosse stato per questa personaZ mi sarei giocato la vittoria. D'altrocanto si sa: di calcio non capisco una nerchia. Ma anche questo è Zen, ora lo vedo chiaramente. Adesso? Andiamo avanti per la nostra strada, consapevoli della nostra forza e soprattutto del nostro cuore che non può, come quello di Goldrake, essere piegato. Non ci poniamo nessun limite, consci che la strada verso lo Zen è fatta ogni giorno di illuminazione e conoscenza e che il posto tra i grandi Guerrieri del UALALLA ci è dovuto di diritto. E' bello sapere che non sono solo in tutto ciò. Vorrei ringraziare anche Larissa. Grazie. Grazie.»
Dovuta ribalta anche per Danila, in grandissima forma: «Bella prestazione nel primo tempo, compatti e concreti, abbiamo fatto le cose facili e ordinate: avevamo chiaro cosa dovevamo e potevamo fare e si è visto in campo. Poi ci siamo un po' disuniti in un paio di occasioni e abbiamo smesso per un attimo di tenere gli avversari a uomo, cosa che fino a quel momento ci aveva garantito il controllo della partita, e siamo stati puniti. Fortunatamente, abbiamo ripreso le redini della questione e non abbiamo, come facciamo solitamente, mandato in vacca (waka waka, ndR) tutto segno che forse stiamo un po' anche imparando dai nostri errori e maturando lievemente dal punto di vista tattico. Penso che stasera tutti abbiano dato il proprio apporto alla vittoria esaltando le proprie peculiarità di giocatore, e questo è sempre bello perchè tutti abbiamo qualcosa che possiamo dare alla partita, e tutti abbiamo contribuito nel migliore dei modi. Vorrei una bella colonna sonora per quest'ultima frase, se fosse possibile (parte in sottofondo il tema dell'Ultimo Samurai). Grazie. Dicevo, vorrei infine segnalare che il primo gol di Biggo è scaturito da un'imbeccata di Molla che lo ha servito sul secondo palo, e che avrebbe rischiato di segnarne uno uguale due secondi dopo. Quindi mi raccomando: non mi ascoltate quando sostengo la teoria del secondo palo.» Sembra accigliata, poi scoppia a ridere e continua: «Non faccio nomi per le prestazioni personali perchè devo dire che abbiamo giocato bene tutti, e poi perchè siccome tra le mie menzioni d'onore ci sarebbe ancora igorgol non vorrei che si montasse la testa.»
Parliamo di mercato. Sussurri aspirati di corridoio sostengono che a fine torneo, con la scadenza del contratto di Kennet, Danila sarebbe candidata più che papabile per diventare Tecnico Cazzuto a pieno titolo. Sentite cosa ne pensa la diretta interessata:
«Non nego che guidare la compagine verde sarebbe per me motivo di grande orgoglio, prima di tutto per motivi di fede calcistica, e secondariamente perchè significherebbe una bella conferma personale per quanto riguarda la mia carriera di tecnico. Non mi sono ancora state fatte proposte concrete dalla società, quindi aspetto paziente in un angolo, mi metto a completa disposizione, e nel frattempo continuo a dare tutto l'apporto possibile alla causa cazzuta.»
Come dire: se volete, io ci sono. La palla passa insomma alla società e, statene certi, in questa afosa estate si parlerà tanto e parecchio circa la nuova guida Verde.
E a proposito di allenatori, ecco apparire, in una sfavillante luce verde e fumosa, l'essenza di Mister Friccolin, unico Vero Vate Verde, che, come solito, ci illumina: «C'è molto zen nel nuovo corso Cazzuto. I quarti conquistati questa sera con una prova ad altissima densità di abnegazione, nel solco del classico Umildad y Concretésa, rappresentano il miglior risultato conseguito al torneo estivo. Se poi il cartellone ci riservasse la più accessibile delle prime classificate ecco che alla compagine di Kennet-san e Danila si potrebbero aprire orizzonti ampi come praterie. Ma al di là di questo con l'estate la squadra è rifiorita e, come previsto e nelle intenzioni, il cambio ha portato i frutti sperati; del resto ogni cosa ha il suo tempo e non ci sono uomini per tutte le stagioni.Mi auguro che, seguendo il mio esempio, anche l'altro spettatore di questa sera abbia compreso ciò e pure lui si decida ad abbandonare la scena invece di riciclarsi stancamente come già ha tentato di fare nel recente passato e si dedichi allo studio dell'orecchietta applicata.»
Un velatissimo riferimento alle BB? Chissà.
Ciò che ora appare chiaro è che i Cazzuti sono attesi ai Quarti di finale, pronti magari per scrivere un nuovo capitolo di questa favola. Poichè lo Zen è potente, lo spirito è verde e nulla è precluso a priori.
Sognare è Zen.
Then.

PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
IL WAKA WAKA DEL PUFFO
Il Premio Colonix della serata pare d'uopo darlo senza dubbio alcuno a ZioPuffo, autore dell'ennesima perla settimanale. Sebbene chi vi scrive non abbia potuto essere testimone oculare (Deo grathias) di quanto accaduto, soliti bene informati sosterrebbero che il Puffo, sotto la doccia, si sarebbe esibito, ignudo, in un WAKA WAKA di discutibile fattura. Tremendo il racconto di Molla, uno dei sfortunati astanti: «Denuncio la scena imbarazzante sotto la doccia, con Ziopuffo nudo e bagnato che cantava Waka Waka con tanto di balletto. Il pisello che sbatacchia a ritmo come un pendolo era brutalmente ipnotico. Poco Sha, molto Kira.»
Imbarazzante.


LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZAMBO 8,5: Arriva con qualche minuto di ritardo ma nel giro di poco entra subitoin clima partita. Nel secondo tempo è fenomenale nello sventare occasioni Yoox che avrebbero potuto porre un finale diverso alla partita. Una sicurezza. ZE SCILD
FRAS 8: Comincia in porta e finisce a dare tutto sulla fascia. Copre, sportella e se può si fa vedere davanti con la consueta generosità. Finisce in infradito a causa di un vescicone giurassico che gli appare sotto al piede. LA VENDETTA DELLA KIPSTA
IGORGOL 9,5: Può sembrare un voto esagerato, ma vi garantiamo che alla base delle grande prestazione verde c'è la prova di un Igorgol assolutamente perfetto o quasi. Sicuro nel guidare la difesa, implacabile, veloce nel ripartire e nel ribaltare la fase difensiva a quella offensiva. E oltre a ciò, un consueto sprono per i compagni. Monumentale. LEADER
BATMAX 8,5: Crescita esponenziale dell'acquisto cazzuto di inizio anno che vicino ad Igorgol riesce ad esprimersi alla grande. Ottimo in fase difensiva (è migliorato tanto anche secondo sua stessa ammissione) e quando si proietta in avanti è capace sempre di creare qualcosa di buono (non a caso un assist è suo). BAT-CONDIZIONE
ZIOPUFFO 7,5: Tornato al ruolo di fantasista cazzuto, dà il suo completo apporto alla causa con convinzione e applicazione piuttosto che sregolatezza. Quando non è in campo si fa comunque sentire dai compagni e soprattutto da Pane Unto che ricorda le sue barriere in campionato. Finirà la serata ubriaco di nocino. Finalmente riesce a consegnare la bandiera a Friccolin. MISSION ACOMPLISCED
PITÃO 7,5: Ancora una volta il funambolo lusitano si mette l'elmetto e combatte più di spadone che di fioretto, ringhiando e sbuffando sui garetti avversari. Una vera e propria risposta ad alcune figheire lusitane che pensano più ad ingellarsi anzichè giocare a calcio e, come risultato, escono agli ottavi di finale. RONALDO CIAPA SO'
DIEGO 7: Fresco fresco da una delle vittorie più importanti della sua vita (la maturità), si presenta al campo con la consueta voglia di far bene e grinta. Nonostante la buona volontà non riesce però ad esprimersi al meglio nella fase difensiva e dalla panchina devono sostituirlo provocandogli un momento di giusto scazzamento. La stima della società e dello staff è comunque sempre altissima ed il tempo e le qualità a Diego non mancano certamente per imparare e migliorarsi in tutte le fasi e diventare davvero un'arma segreta cazzuta. E COMUNQUE COMPLIMENTI MATURANDO!
MOLLA 8,5: Ormai gli aggettivi si sprecano per questo giocatore, capace di unire una grande tecnica ad un grande senso tattico e di squadra. Danila lo definisce "un uomo d'ordine" e non si può che essere d'accordo: capace di gestire il pallone e far ripartire l'azione, Molla possiede anche una grande esperienza che tranquillizza la squadra. Poi porta anche Larissa Riquelme al mister, perfetto (solo una foto, aimè). MOLLA CARICHISSIMA
BIGGHEBBANGHE 9: Che dire? El Pocho lo aveva detto: "voglio togliere il posto a Mus". Ed infatti fa di tutto per far ricredere i tecnici, questa volta addirittura una doppietta. Generoso e manovriero, dimostra un ottimo senso del gol sotto porta ed è lui a portare i Cazzuti sul clamoroso 3 a 0. E' anche autore di un Nocino altrettanto clamoroso, cosa che gli fa ottenere ulteriori punti stima da parte delle alte sfere cazzute. O BIGGO MIO
MUS 9: E come dicevamo nell'articolo, la rivalità che si sta scatenando tra i due centravanti fa benissimo al Muflone che, in questo torneo, sembra rinato e tornato ai fasti dei tempi migliori. Fresco ventinovenne (Auguri!), arranca e sportella per tutta la partita con Pane Unto poi, come solo i grandi campioni fanno, tira fuori dal cilindro due perle balistiche che consegnano i quarti ai cazzuti. Odia i bidoni. BOMBÉR! (cit.)
KENNET & DANILA 8: Kennet sapeva, quando decise di fare da traghettatore, che avrebbe avuto bisogno di una spalla di alto livello per aiutarlo nell'intricato mondo dei mister. E non è un caso quindi che abbia chiesto a Danila di aiutarlo. I Lagerback e Sodeberg cazzuti funzionano alla grande, con Kennet che si occupa della fase motivazionale e Danila di quella tecnica. Quando poi le cose si fanno difficili, qualcunoZ consiglia dall'esternoZ. GIOCO DI SQUADRA(Z)
LUSIO 10: Il futuro è verde per LuSio? Noi siamo sicuri di sì. Il fratello minore di Danila, giovane Warrior dal fisico preopotente e dalla genialità e demenza di livello eccelso, è venuto per la prima volta a vedere i Cazzuti e pare ne sia rimasto piacevolmente impressionato. Kennet vede già per lui un destino Cazzuto, il resto sarà una decisione degli dei. Intanto dalla prossima viene in cravatta. CAZZUTI 2.0
CEVE, ELENA, BB, DEREK 10: Con un pubblico così, abbiate pazienza, non si può non dare sempre il centopeccento. Calorosi e sempre presenti, con le Brigate Bottero che addirittura quasi sfondano la rete di recinzione al momento della doppietta (AI UOS ZEEER) di Biggo e con Derek che arriva giusto in tempo per gustarsi i gol vittoria di Mus. SEMPRE CON NOI!
SMODIS 10: Il cane di Zambo ed Elena resta sempre al top del tifo organizzato. Scorazza col suo paltò di pelo per tutto San MartinoZ, fregandosene se lo sparge ovunque. Smodis è bello, sempre. Soprattutto quando punta le raviole. SMODIS PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO
FRICCOLIN E FRICCO JR 10: Inutile dire che anche questa è una coppia fantastica. Oltre al fatto che Friccolino è sempre più spettacolare, gli scambi tra i due sono ormai leggenda. Ecco alcune perle di ieri:
«Visto? Il papà sa fare i cartocci con la bocca...» (...)
«Arbitro:"signori potete mettervi più vicini possibile alla rete?"
Frikko: "vieni, dobbiamo andare fuori"
Frikko JR: "ma perche papà??"
Frikko: SIAMO STATI ESPULSI»
GRAZIE DI ESISTERE
L'ARBITRO BORTOLOTTI 5,5: Non ha inciso particolarmente sulla partita, tuttavia a nostro giudizio qualche fischiata è sembrata troppo severa verso i Cazzuti che sono comunque riusciti a mantenere la concentrazione e a non eccedere coi falli (e di conseguenza a subire tiri liberi). A dire il vero la cosa che ci ha più colpito è stata la pettorina rosa. BRIVIDI
YOOX 7,5: Squadra parecchio migliorata dal punto di vista tecnico che ha integrato alcune individualità di livello assoluto (clamoroso una mossa modello Higuain che ha ferito moralmente il Puffo. "ci sono rimasto male" confermerà più tardi) che hanno alzato la competitività della squadra. Ovviamente fari puntato su Pane Unto che comunque, nonostante rimanga uno dei nemici storici Cazzuti, si è rivelato avversario duro ma corretto (e con una certa ammirazione per Mus, detto O' Bombèr). Essere passati è una grande soddisfazione. IL PANE E' BISUNTO (cit.)
ESULTANZE AUSTERE 10: Le esultanze dopo i gol di San Martinoz restano sempre un momento di grande arte e catarsi sensoriale, quando poi i protagonisti sono i centravanti si raggiungono livelli di emozione unici. Se prima infatti ci pensa Biggo a festeggiare i suoi gol con la sua tipica Taunt (l'avambraccio passato voluttuosamente sulla bocca, a ricordo di intOnsi momenti di giubilo in doccia), ci pensa poi Mus a concludere con un urlo "SEEEEEEEEEE" al quarto gol ed una serie di cancheri ed un calcione al povero bidone del rusco (storico) all'angolo al divenire della quinta rete. "Aspetta che lo rimetto a posto..." confiderà al mister una volta sbollita la carica agonistica... CALCIO(NE) VIOLENTO
IL LATINO PER TUTTI 5: A dire il vero questa voce avrebbe meritato il premio Colonix, ma essendo che l'autore è la prima volta che si presenta sul palco Cazzuto, abbiamo deciso di risparmiarlo. Parliamo di Lucio. Durante la partita c'è un momento di nervosismo, Fras dalla panchina urla in gheg: "Elena, sguinzaglia Smodis!". Il fratello dell'allenatrice cazzuta sgrana e gli occhi e chiede alla sorella: "Ma Fras parla in latino?". Danila rimane sbigottita e LuSio spiega: "elenas guinzaglias modis... che cacchio vuol dire?". Autstendin. LOTITO MANIA
DIETA DA CAMPIONI 8: La rosa Cazzuto è rinomata in tutti i luoghi e in tutti i laghi per essere ligia ad una dieta austera e ferrea capace di risaltare e valorizzare le doti di ogni guerriero verde. Ed infatti nello spogliatoio verde spuntano, nel dopo gara, nocini di Biggo, Caffè Borghetti e raviole portate da Molla per festeggiare il compleanno di Mus e terminate al TUMUN dopo i consueti mezzimetri di pizza tra fiumi di birra e coca (+ insalate per il Puffo e grissini per Meme). Il benessere è qui. LEGGIADRIA E SOBRIETA'
MEME 10: Onestamente Meme è un idolo assoluto. Sebbene non riesca a venire a giocare per problemi di lavoro, si presenta comunque puntuale al tumùn dove viene preso in mezzo in tutti i modi, specialmente dal Puffo che lo tortura con tubetti di maionese. Chi è veramente Meme? Una drag queen? Un distruttore di caviglie e carriere altrui? Un cameriere del Mulino Bruciato? Un fine dicitore di nick altrui (Obelicsbass, Bic etc.)? Un trafficante di maionese? Noi non lo sappiamo, ma siamo certi che sia il numero uno. MEME IDOLO
CALIPPI GALEOTTI 8: Cosa succede quando ad una tavolata vicino una procace e stivalata donzella ha la sagace idea di prendersi un gelato? Niente, direte voi. Cosa succede quando questa tavolata è vicino a quella Cazzuta? Tremate già eh? Cosa succede quando la donzella in questione decide di mangiarsi un CALIPPO? Ok avete capito. Succede, tra tutto, che Mus quasi sfondi il tavolo con una testata e che Kennet cada in uno stato di semi-incoscienza che lo paralizza per circa 10 secondi. Sono cose che fanno bene. MALIZIA CALIPPO D'INTESA
ALZHAIMER DA CAMPO DI CALCETTO 1: Ok non c'entra niente, però se uno prenota un campo per giocare a 7 ed improvvisamente, giunto al campo, il vècio che gestisce tutto candidamente confessa di essersi dimenticato di segnare il campo e che per questo l'ha già dato ad altri, ecco, magari ci si resta male. E magari Kennet deve sfogarsi addentando il volante della macchina. NON SI FA, BRUTTI CATTIVI

Alla prossima

Bello & Forte