giovedì 26 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Ennesima pesante sconfitta: 10 a 1 contro il Marronaro
CAZZUTI, L'ARIA E' PESANTE
E non solo in spogliatoio. Friccolin: «E' il momento di fare valutazioni»


DAL NOSTRO INCIPOLLATO - Dicono che una rondine non faccia primavera, ma considerato il freddo che continua a fare oseremmo dire che le rondini, adesso, sono tutte ai Caraibi. Cosa c'entra quanto appena scritto con quest'articolo è un segreto che forse solo dalla stanza dei bottoni possono svelare, tuttavia quel che resta di concreto e tangibile è che i Cazzuti incappano nell'ennesima sconfitta. Sconfitta che ci poteva stare visto il gap tra i verdi ed il Marronaro, ma indubbiamente sconfitta bruciante poichè pesante (10 a 1) e pervenuta a seguito dell'ennesima partita sconfusionata ed incerta. Cosa sta succedendo ai Cazzuti? Momento di flessione dovuto alla mancanza di stimoli in questo finale di prima fase oppure problematiche di spogliatoio? Statene certi, siamo pronti a credere che c'entrino entrambe le ipotesi. Già, poichè è sotto gli occhi di tutti che nelle ultime partite, abbandonato il sogno del settimo posto e quindi del primo girone, i Cazzuti si siano mostrati in campo piuttosto "bailanti" (dimenticandosi l'imperativo principe di Friccolin "Umildad y Concretésa") e con disponibilità di giocatori piuttosto risibile rispetto alla tanto decantata "panchina lunga" preparata in estate dalla società. E cosa dire poi dello spogliatoio, che oltre alle solite voci di parrucche in libertà lascia intravedere qualche crepa? Ne siamo certi, avrete già intuito: che fine ha fatto l'Uomo Pavaro? Il portiere titolare, il miglior guardiano della scorsa stagione, l'uomo dei miracoli, uno dei pilastri cazzuti è infatti sparito senza lasciare più traccia. Inutili sembrano essere le continue ed assidue ricerche della società di Fattanza, tuttavia a furia di bollire la pentola d'acqua calda sta per far saltare via il coperchio, rischiando di creare ancora più danni. Capiteci: senza ombra di dubbio Gardo è un degno sostituto, ma l'Uomo Pavaro è da sempre un punto di forza della squadra Verde. Inutile dire che la sua prolungata assenza forse sta minando anche quell'invisibile e fragile equilibrio di spogliatoio che, lo sappiamo bene, è fondamentale per ogni squadra. E poi, parliamo anche del pubblico: sono lontani i tempi delle Brigate Bottero e della torcida verde, quando ad assistere alle gesta cazzute si potevano ammirare frotte di fans. Ora invece a resistere sono soltanto le fidanzate dei giocatori verdi, chi non è supportato dal fuoco dell'amore adesso non si vede più. Anche MisterT, centravanti infortunato e vice-vice allenatore è sparito nell'oblio generale. Appare evidente, insomma, che la situazione è greve e grave.
Davanti a tutto questo clima post-olocausto passa quindi in secondo piano la cronaca della partita, un match incanalato fin da subito nel binario del Marronaro e che non ha mai visto cambi (o almeno tentativi di cambio) di inerzia. Inizia la gara e dopo appena cinque minuti infatti gli uomini di Friccolin sono subito in svantaggio: rimpallo sfortunato al limite dell'area e Gardo è battuto. I Cazzuti tentano la reazione d'orgoglio, ma come sempre è il cuore a dettare legge anzichè la testa, sicchè seppur volenterosa la manovra verde appare priva di efficacia. Oltre a tutto ciò il Muflone Verde Mus nonostante il fantasmino non sembra essere in serata (forse incide il cambio di scarpe?) e quando la porta viene inquadrata va detto che il portiere avversario si dimostra molto reattivo ed attento. Ne consegue così che il Marronaro può prodigarsi in un gioco di contropiede fluido e ficcante che nel giro di poco porta il risultato sul 3 a 0. I Cazzuti tentano la via dell'orgoglio e nel finale di tempo prendono in mano il pallino del gioco, riuscendo finalmente a sverginare la rete avversaria: Mus tira da posizione defilata, il portiere non riesce a bloccare e la palla vagante in area viene raccolta da Kennet che da pochi passi (e con l'aiuto del palo) padella in porta. Fine primo tempo, ma solo ai devoti alla religione del Petrus potrebbe apparire una partita recuperabile. Comincia così la seconda frazione di gioco e nonostante i Verdi abbiano due discrete occasioni con Mus, il Marronaro sigla anche il quarto gol: punizione dal limite, tiro potente sotto la traversa su cui Gardo nulla può (ma probabilmente avrebbe potuto poco anche il Dottor Octopus di Spiderman). L'uscita anticipata di Mus (chiamato a muflonare anche nella sua squadra ad undici) incide con la definitiva resa Cazzuta: la confusione tattica diventa ancora più accentuata, con il ruolo di centravanti che viene ricoperto prima da Friccolin, poi Pitão, passando per Kennet e finendo con Fras e con la conseguenza che anche in difesa le cose vanno a ramengo e gli uomini del Marronaro spuntano in area come funghi sui piedi dopo una camminata scalzi per il Lido di Casalecchio. La morale della favola è che il Marronaro sigla altri 6 gol in contropiede e che i Cazzuti riescono a costruire poco (a parte un esaltante colpo di testa di Kennet, servito egregiamente da Friccolin, parato miracolosamente dal portiere e sulla cui respinta l'accorrente Fras non riesce a ribadire in porta).
Cala il sipario e sotto il cielo stellato di San MartinoZ (con l'inquietante Orsa Maggiore proprio sopra il campo... alla faccia di Hokuto) termina così l'ennesima tragedia verde.Negli spogliatoi Mister Friccolin è piuttosto rabbuiato: «Continua il digiuno di punti e la serie negativa si allunga... se poi a questo si aggiunge che questa sconfitta arriva contro una squadra che sfoderava una "splendida" replica della seconda maglia dell'Inter si può intuire la felicità che albergava nel cuore a fine partita. Non siamo partiti neanche male ma abbiamo concesso fin da subito troppa libertà di palleggio ad una squadra che ci era superiore fisicamente non riuscendo ad essere pericolosi a nostra volta, così facendo il match si è subito indirizzato a loro favore. Poi abbiamo colpevolmente mollato nel finale cosa che ahimè sta già capitando un po' troppo spesso e che sicuramente dipende dal fatto che oramai la prima fase per noi è terminata in anticpo però non va bene, noi siamo i Cazzuti e non dobbiamo mai mollare. Dobbiamo rientrare in carreggiata e recuperare entusiasmo e fiducia per la seconda fase dove non dovremo perdere concentrazione e voglia di lottare, userò il finale del girone di andata per vedere su chi si potrà contare per il finale del torneo, alle parole e alle promesse di qualche elemento ora devono seguire i fatti senza se e senza ma.»
In mancanza di Mus, si presenta davanti alla carta stampata Kennet, inusitato marcatore cazzuto della serata. Sulle note di "All'improvviso uno sconosciuto" parla il Cinghiale di Porretta: «Mah insomma, c'è poco da stare allegri qua. Più che altro è che questa continua raffica di sberle partita dopo partita sta facendo piegare il morale... e poi perdere non piace a nessuno, neanche a me. La confusione tattica? Indubbiamente c'è, soprattutto in difesa dove capita spesso di lasciare l'uomo solo in area. Sembra la pubblicità dei preservativi di qualche anno fa: "Di chi è questo? - E' mio - E' mio - E' mio"... Il gol? era una palla vagante capitata dalle mie parti, sono contento di aver segnato anche se non è servito a niente. E' tutto molto bello. Dobbiamo ritornare a vincere, così rischiamo solo di deprimerci... ed è l'ultima cosa che dobbiamo fare."
L'odore di piedi è così tutto quel che rimane alla fine di ogni cosa. Ma oltre al destino dell'Uomo Pavaro, anche un altro dubbio ci assale: che ne è di Pataça, l'estrosissimo attaccante brasiliano croce e delizia di Friccolin che in passato tanto ha dato alla causa verde? Siamo certi che le sue serpentine e la sua capacità di saltare l'uomo sarebbero essenziali in questa squadra volenterosa ma spesso arida tecnicamente. I soliti bene informati sostengono di averlo visto sul campo intento a cimentarsi in qualche amichevole, e sostengono di averlo visto parecchio in forma. Tornerà, magari per il gironcino finale? Speranze e dubbi che si confondono nell'aria pregna di effluvi mefistofelici originati dalle ciabatte cazzute.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 6,5: Onestamente può poco. Uno perchè gli avversari sono molto forti, due perchè gli spuntano da tutte le parti ed in tutta sincerità più che un portiere sembra un condannato davanti al plotone d'esecuzione. Comunque sia fa il suo ed alcune parate sono di grande livello. IMMOLATO
SLOTH 6: Si presenta vestito da rapper ma al momento di scendere in campo indossa la consueta fiera divisa Cazzuta. Come sempre fa il suo lavoro di fisico e mestiere, ma davanti alle incurisioni barbariche in corso può poco, soprattutto poichè molto rapide e ficcanti. Si diletta in qualche scorribanda offensiva e sfiora il gol con un siluro da fuori area. DIFENS! DIFENS!
CEVE 6,5: Come sempre è l'esempio da seguire: lotta, combatte su ogni pallone, non molla mai e guida i compagni. Fatica a proporsi in avanti poichè sempre sotto assedio, tuttavia dietro si fa rispettare fin quando la squadra sembra poter reggere. Alla fine deve cedere al clima da balera generale. FARO
FRAS 6: Dopo la parentesi in porta della volta scorsa, il Caterpiller Verde torna fuori dai pali e lo fa mettendo il fisico a servizio della squadra. In difesa argina a dovere anche se appare poco lucido quando deve impostare l'azione. Si esibisce in qualche scorribanda sulla fascia e viene impiegato anche centravanti, ruolo in cui appare poco a suo agio ma in cui si fa rispettare a chili e centimetri. Nel finale va vicino al gol ed ha qualche momento di tensione con i versi di mister Friccolin. RABBIOSO
PITÃO 6,5: L'astro lusitano cazzuto anche questa sera dimostra di non avere soltanto del fumo flà flà ma anche tanto arrosto. Combatte su ogni palla e si propone in avanti spesso con serpentine d'altissimo livello, anche se la fortuna non gli dice giusto. Quando c'è da spazzare spazza, senza badare tanto ai fronzoli. ARROSTÃO MERAVIGLIAO
KENNET 6,5: Ennesima partita da podista, il Cinghiale Cazzuto grufola e ravana per il campo come neanche la mai dimenticata Georgie dell'omonimo cartone animato made in Japan. Tenta qualche progressione palla al piede e si rende pericoloso sotto porta con una padella di sinistro centrale ed un bel colpo di testa nel finale. Sigla la rete della bandiera cazzuta assistito per una volta dalla dea bendata. BUS DAL CUL AIUTUM
MUS 6: Questa sera purtroppo il Muflone Verde non riesce ad essere letale come al solito, cosa che ovviamente si ripercuote sul resto della squadra che senza il suo terminale offensivo perde in fiducia. Nel tempo e 10 minuti in cui sta in campo cerca a testa bassa la via del gol più volte e si rende protagonista di un assit volante di tacco per Kennet. Certo, per chi ci ha abituato bene come lui, un po' poco. A VOLTE CAPITA
FRICCOLIN 6: Il mister Cazzuto non riesce in questo momento a trasmettere la sua filosofia alla squadra, quel famoso Umildad y Concretésa che tanto avevano stupito il mondo del calcetto moderno in tempi non lontani. Sul campo cerca di dare la scossa ai suoi ma spesso non riesce ad intendersi con la squadra. Nota di merito per il cross millimetrico del colpo di testa di Kennet. INCOMPRESO
JULIE e DANILA 10: Restano lì al ghiaccio ad assistere i propri cari fidanzati e la squadra in genere. Visto lo spettacolo, diremmo che hanno della buccia. ZE PAUER OF LOV
MARRONARO 7: Squadra indubbiamente di livello superiore ai Cazzuti ma non certo in proporzioni abissali come per Ceretolo e Zona Malippo. Buon portiere e buon gioco offensivo, anche se probabilmente giocare contro i Cazzuti aiuta... Peccato per la maglia crociata modello inter che non ci piace per niente (soprattutto questa settimana). CAMBIATEVI
ARBITRO 6: Qualche fischiata un po' così ma in fin dei conti niente da dire. Certo che scazzare nell'arbitraggio di una partita del genere è impresa da pochi eletti... tipo Buonasera... COMPARSA
LE STELLE DI SAN MARTINOZ 9: Con il campo non ancora illuminato lo spettacolo che si presenta sopra San Martinoz è degno di nota: orsa maggiore e tante altre costellazioni nel cielo nero e freddo di febbraio. Momento d'alto romanticismo rovinato crudelmente da Mus: "Socmel, sarebbe quasi da limonare eh?". Brutte cose. CIABATTANDO CON LE STELLE
PLAY FOR YOUR CLUB 4: Ormai è una droga per tutti i cazzuti, portare alla vittoria il Bologna in questa competizione è diventata l'unica ragione di vita. Per questo il momento è d'alto sconforto quando entrando in spogliatoio prima della gara si può ammirare Gardo che col portatile tenta la via del gol sul diabolico giochino. Ok, la realtà di cotale astio è data dal fatto che chi vi scrive, colpa rigori sbagliati, non riesce mai ad arrivare oltre i 2500 punti. Che tristezza. HSSSSSSSSSSSSSS I'M A SNAKE!
IL DUE LUNE 8: Dopo partita Cazzuto d'obbligo, i sopravvissuti decidono di trascorrerlo in quel del famoso Due Lune. Il bollettino di guerra prevede una pizza americana per Ceve (cioè un piatto di patate fritte sopra una pizza), una pizza sarda per Sloth (peso specifico superiore al mercurio), una tirolese a testa per Julie e Pitão (cioè tre chili di insalata messi sopra una pizza), una carbonara per Gardo (un concentrato d'uovo posto su pizza perseguibile a termini di legge) e la temibile pizza ERCOLINO per Kennet (ovvero un residuato bellico di Hiroshima con salame piccante, cipolla e prosciutto nonchè qualche scaglia di Uranio qua e là). A tutto ciò si aggiungano 4,5 litri di birra (Vi prego di alzarvi dalle vostre sedie ed applaudire: QUATTRO LITRI E MEZZO DI BIRRA) spolverati nel giro di due ore nonchè caffè e ammazza caffè d'obbligo. Ed alla fine lacrime dolci con lo sconto di ben 10 euri sul totale. TU CHIAMALE SE VUOI... FOGNE.
LE BRUTTE COMPAGNIE 3: Accade che mentre si sta mangiando un eco-mostro spacciato per pizza in divertente compagnia, si abbia la sfortuna di incappare in brutti momenti. Se infatti da un tavolo di bulbomani incalliti si alza un "forza juve" sparato da un boscimano con sciarpa bianconera, poco dopo ecco spuntare anche l'abbronzatissimo Filippo Cotti con balotta caratteristica al seguito. Per fortuna un tavolo di signorine piacenti ha stemperato un po' il clima plumbeo. VOGLIAMO LA SELEZIONE
IL CRIMINOLOGO DI VESPA 2: Dopo gli orrori della "Cocoon" Ferrari e di "Piacione" Tombolini, ecco arrivare finalmente in tv l'Highlander Vespa con una puntata pizza e fichi sull'omicidio di Garlasco e sugli stupri dell'ultimo periodo. Inutile sottolineare il movimento compulsivo delle mani dell'uomo dai cento nei (in evidente catarsi orgasmica), ma pare d'uopo citare la bicicletta, il sapone ed il portatile posti nella sua postazione a significare quello che solo la mente diabolica del Brunone nazionale può sapere. Tra i vari ospiti in studio va però segnalato il criminologo: baffetto da chi la sa lunga, occhiale fumè, ciuffo ribelle e camicia FUXIA partorita dal peggiore degli incubi di Dario Argento. Un personalino insomma misto tra Nino Frassica ed Umberto Smaila. Secondo una nutrita fetta degli astanti, capitanati da Sloth, il tale criminologo aveva la faccia di una che faceva la puzzette quando non inquadrato. BIUTIFUL PIPOL
IL GENIO DEL MALE 10: Ore 1.10, i Cazzuti sono nel parcheggio dietro alla pizzeria, sferzati dal freddo ma soprattutto dalla digestione in corso. Dall'altra parte della strada ecco uscire dal locale un gruppo di persone, quand'all'improvviso, il dramma: un boato di proporzioni planetarie scuote l'aere, una deflagrazione imperiosa riempie l'innocente silenzio della notte. Una bomba? Un attacco missilistico? Un colpo di testa di Britos? No amici, niente di ciò: solo un rutto di meravigliosa fattura lanciato da uno dei membri del gruppetto. Kennet è in visibilio, gli applausi scrosciano sinceri. E' vita. ...COME UNA BOMBA IL RUTTO ESPLODERA'...
Alla prossima
Bello & Forte

martedì 17 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Ennesimo stop per i Cazzuti, battuti 9-3 dal simpatico Oilalà terzo in classifica
SAZIAMI, MA DI CALCI STRAZIAMI
Partita ultra-ruvida scandita dal "toc" dei calci verdi. Mus: «Il trucco? Chiedere subito scusa»


DAL NOSTRO AZZOPPATO - Come dicevamo la settimana scorsa, c'è modo e modo di vincere. Si può essere superiori tecnicamente e prevalere senza inutili ricami o momenti fenominisia (vedi la Zona Malippo la settimana scorsa), oppure si può essere indubbiamente superiori all'avversario ed irriderlo con inutili veroniche, tacchi e onanismi tecnici di meghniana memoria. Quest'ultimo è proprio il caso dell'Oilalà, squadra rivelatasi al primo posto nella lista "Simpatia" del torneo di San Martinoz. Inutile dire che agli orgogliosi Cazzuti questo atteggiamento di solito non piace troppo, quindi non c'è da stupirsi se dove non può la palla, arriva il calcagno. Resta tuttavia il fatto che in questo 2009 i Verdi non sono ancora riusciti a trovare la vittoria: certo, il calendario impietoso che li vede affrontare tutte le prime della classe non aiuta, ma indubbiamente qualche scricchiolio dallo spogliatoio si avverte, soprattutto se come ierisera i disponibili per la partita sono contati e se soprattutto mancano tutti e tre i portieri in rosa. Se poi manca anche il Vate Friccolin, indubbiamente qualcosa che non va c'è. Crollo annunciato oppure una semplice tattica attendista al fine di conservare le energie per quello che sarà il proseguo della stagione cazzuta, ovvero il Girone B? Uno stregone potrebbe leggere nei lividi delle gambe degli oilaliani la risposta, ma noi statene certi non ne siamo capaci.
La serata inizia subito nel dramma: alle assenze già annuciate di Gardo e Zambo, si aggiunge infatti anche quella dell'Uomo Pavaro, irraggiungibile ai messaggi e sordo davanti all'estremo sacrificio di Kennet che mette a repentaglio il suo credito sul cellulare per tentare di chiamarlo. Sparito nel nulla. L'unica soluzione possibile è così quella di mettere Fras in porta (eccellente portiere) rinunciando però al Frangiflutti Verde in difesa. Agli ordini della vice-vice-vice allenatrice Danila (stoica nel resistere alla buriana siberiana che sferza il campo) si presentano così Mus, Kennet, Ceve, Pitão, Gerry, Memenko (ritornato in maglia verde dopo l'ultima partita giocata nel 1975) ed in porta Fras, appunto, felice come Arrigoni dopo Cagliari-Bologna e non certo aiutato dalla oscena pettorina fuxia che deve indossare.
Prima del fischio d'inizio viene rispettato un doveroso minuto di silenzio in memoria dell'indimenticabile Bandiera del Bologna Giacomo Bulgarelli, al cui ricordo i Cazzuti partecipano ulteriormente giocando con il lutto al braccio.
Comincia la gara e dopo pochi minuti i Cannonieri sono già in svantaggio: l'Oilalà è molto rapido e con una discreta tecnica, così in una delle veloci percussioni offensive trovano il gol. I Cazzuti provano a reagire e tentano la via del gol prima con Mus e poi con Kennet, tuttavia il portiere avversario è bravo a sventare. Il clima intanto si inasprisce in campo ed alcune decisioni arbitrali non aiutano di certo, visto che spesso si mostra fiscalissimo coi Cazzuti e piuttosto permissivo con l'Oilalà. La difesa verde intanto non riesce ad arginare a dovere le scorribande oilaliane e nonostante le clamorose parate di Fras presto il risultato si mette sul 2 a 0. Passano pochi minuti ed i Cannonieri potrebbero accorciare le distanze: Mus scartabella con un difensore avversario, l'arbitro fischia punizione e mentre si crea un capannello di giocatori tra il Muflone e l'avversario, Pitão è lesto a battere in fretta e a beffare il portiere andato nel frattempo a dare manforte ai compagni. Il gol sarebbe regolare, ma l'arbitro annulla dicendo di non aver visto. E' la scintilla che fa incendiare il barile di rum, momenti di tensione con le lapidarie parole di Fras dalla porta: "OI BERTOCCAAAAAH!! (riferito all'arbitro con piacente cuffia in testa) ERA GOOOOOOL!! ALORAAAAAAAH!". La vena verde cazzuta si chiude e da quel momento la gara diventa un incontro di wrestling, con Mus cacciatore di caviglie avversarie che regala "STOCC" a destra e manca mentre i compagni cominciano ad indurire il gioco, aiutati sicuramente dall'atteggiamento degli avversari che ormai sul 4 a 0 irridono velatamente l'Orda verde. L'orgoglio cazzuto così non si fa attendere e proprio li Muflone (chi se no?) trova la rete con un beffardo e sinuoso sfialoppo angolato da posizione defilata che beffa il portiere avversario. Si potrebbe sperare in una sorta di ripresa, ma prima del fischio di fine primo tempo l'Oilalà trova anche la rete del 5 a 1.
Nell'intervallo gli animi sono agitati e certamente il tentativo di spiegazione da parte dell'arbitro ("no ma come sbagliate voi sbaglio io... cioè non ho visto...le cavallette, forse anche uno snorky...") non fa raffreddare gli animi. La seconda frazione comincia così sulla falsa riga della prima, con l'Oilalà che continua a fare inutili sofismi e a segnare (6 a 1) ed i Cazzuti che la buttano sul fisico e sull'orgoglio. E' una Guerra Santa e Fras ne è il Muezzin; dai suoi pali indica la via da seguire: "BASTA CON 'STE PIROETTE E PUGNETTEEE!! ZACCAGNATELI!!!!". Tra una roncola ed un'altra così si ha anche il tempo per il secondo gol cazzuto (beffarda trivela sassonata di Pitão da posizione defilatissima) ed anche per un clamoroso colpo di nuca di Gerry che chiama il portiere avversario al super intervento plastico in calcio d'angolo. Continuano tuttavia le folate offensive oilaliane e si aggiunge anche la consueta sfiga cazzuta, sfiga che fa sì che il prode Mus colpisca 3 (diconsi 3) pali. Ma ancora il Bomberone Verde trova la via del gol: punizione dal limite, sassone rasoterra di punta ed il portiere avversario si fa miseramente infilare sotto le gambe. E' il terzo gol cazzuto, ma a poco serve davanti alle reti avversarie che nel frattempo sono salite a 9. Momento emblematico della partita: uno due ticchettato davanti alla porta cazzuta, il giocatore sfenomeneggia e sta per tirare a rete quando Ceve sente l'odore del sangue e rifila un calcionissimo d'antologia in area. Sarebbe rigore anche per Stivi Uonder, ma l'arbitro ormai provato da tanta violenza decide per il quieto vivere e manda tutti negli spogliatoi.
Nel dopo-gara si presenta ai nostri microfoni Danila, tecnico verde in questa serata: «Alla base di tutto credo ci sia stata parecchia disorganizzazione difensiva. Certamente loro erano molto tecnici e veloci, per questo motivo la scelta di pressare alto e spesso di raddoppiare sul giocatore con la palla mi è sembrata suicida: quasi sempre loro si ritrovavano in due soli davanti alla porta. Credo poi che dietro abbiamo fatto anche tanta confusione, con giocatori che a volte non sapevano cosa fare e soprattutto dove stare. Forse si potrebbe cominciare ad iniziare un discorso sulla difesa a zona o a uomo.» Ma ha fatto presente alla squadra queste critiche?: «No, ed infatti mi dispiace perchè magari avrei potuto farlo. Solo che ho visto gli animi parecchio agitati e non volevo fare la figura della saccente e soprattutto non volevo sembrare irrispettosa nei confronti di Mister Friccolin. Mi scuso di questo e prometto che se sarò chiamata nuovamente sulla panchina cazzuta tenterò di essere più decisa.»
Si presenta ai nostri microfoni come sempre Mus "The Ankle Killer" «Eh, bella partita eh? (ride) Come sempre l'Oilalà si dimostra squadra simpaticissima ai Cazzuti, probabilmente da quando non c'è più la Magggica di Fazio sono loro al top della classifica Simpatia al San Martinoz. Sì stasera ho tirato parecchie falciate, però è bene che sappiano loro e tutti che con noi certi atteggiamenti è meglio non averli. Poi il trucco per non farsi punire dall'arbitro è chiedere subito scusa... me lo insegnò il mio primo mister calcistico. Per il resto sono contento dei due gol, anche se il mancato fescion del fantasmino mi ha portato a prendere tre legni... consueta sfiga. Ora più che mai siamo proiettati a dare tutto per la seconda fase, nel Girone B.»
Arriva in conferenza stampa anche Fras, stasera portiere cazzuto: «Sono piuttosto incazzato, posso giocare in porta ma almeno vorrei essere avvertito prima in modo da portare la mia roba e prepararmi: è come chiedere ad un operaio specializzato di lavorare con gli attrezzi di altri. Spero comunque che queste pesanti defezioni in rosa non siano l'inizio di una crisi. Per il resto posso dire che loro sono stati fortunati: se avessi giocato fuori garantisco personalmente che sarei stato molto meno tenero dei miei compagni. Sarà per la prossima.» Se ne va addentando uno stipite.

Finisce quindi così, con i Cazzuti campioni di wrestling ma aimè di nuovo sconfitti nel calcetto. Avrà fine questa crisi? Ed è solo di risultati oppure dietro c'è anche una imminente crisi di spogliatoio? Le voci di mercato di cui vi accennavamo qualche settimana fa (in anteprima su tutti, badate bene) si stanno forse tramutando in qualcosa di più che flebili sussurri? Non possiamo fare altro che stare a guardare ed attendere, sperando che la squadra possa riprendersi.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
FRAS 8: Con il suo utilizzo tra i pali si perde il suo indiscutibile apporto difensivo, tuttavia come portiere se la cava più che egregiamente. Pettorina fuxia a parte. Guida i compagni con autorità e si esibisce in interventi ottimi, spesso anche killer verso gli avversari. Memorabili i suoi sbraiti in Klingoniano ed i calci ai pali della porta. Da rivedere qualche rilancio con palla finita nella Galassia di Andromeda... BELLA GHANDI
CEVE 6,5: Non è una novità, ma c'è poco da fare: quando sei la bandiera cazzuta un motivo c'è. Punto di riferimento per i compagni, si prodiga in una partita di sacrificio con spirito battagliero e mai domo che si conclude con la potata dell'ultimo secondo. Non molla mai. Si registra brufolo apparso sulla fronte di Sua Santità Benedetto XVI a seguito del bestemmione (con chiara inflessione modenese) che lascia partire nel primo tempo. AMEN FRATELLI!
MEMENKO 6: Rientra dopo un lungo periodo di lontananza dai campi e indubbiamente non si trova nella partita più semplice possibile. Il suo spirito assassino non riemerge come ai vecchi tempi, tuttavia quando è chiamato in causa fa il suo. Dalla panchina si fa sentire ma viene sovrastato dalla follia omicida di Mus. In spogliatoio ha qualche problema con salsicce di non ben precisata natura... MI RITOOOORNI IN MEMEEEE
PITÃO 7: Chi lo pensava un fromboliere tutto fumo e niente arrosto deve presto ricredersi: il funambolo du Portugal ha lo spirito caliente e se c'è da usare lo spadone anzichè il fioretto non si tira di certo indietro. Zaccagna a destra e a manca guadagnandosi un giallo, si prodiga per tutto il campo e rischia di mordere alla giugulare un intimorito Mus per avergli stoppato una palla diretta in porta. Oltre a tutto ciò sigla anche un bel gol di violenza e precisione. ANCHE I PITÃO SI INCAZZÃO
KENNET 6: Parte bene, con un tiro nello specchio (ALLELUJA!) e qualche sgroppata, dopodichè viene squizzato nel Titanic cazzuto e cerca di dare supporto soprattutto in difesa, correndo alla Forrest Gump per il campo alla ricerca di una risposta. Verso la fine tenta anche due assist per Mus che purtroppo non vanno a segno. La critica è divisa: attaccante o difensore? Malelingue vorrebbero rispondere come rispose Ulivieri qualche anno fa parlando di Nervo: "...'un si sa che ruolo gli ha quel ragazzo. E corre troppo, corre troppo perchè..." POLMONE... D'ACCIAIO.
GERRY 6,5: Il Giovane Astro Cazzuto continua come sempre a dare il suo apporto fisico e muscolare alla causa verde, tuttavia non disdegna nemmeno questa volta di regalare colpi di classe come la "nucata" che richiede una paratona del portiere avversario. Consolida la sua fama di BEBIFEIS restando il più possibile fuori dai delitti in corso sul terreno di gioco, arrivando addirittura a ringraziare un avversario per aver concesso la rimessa ai Cazzuti nonostante l'arbitro l'avesse assegnata all'Oilalà. BRAVO RAGAZZO
MUS 8: Come sempre è lo sbocco di ogni azione offensiva ed anche questa sera trova il gol per due volte ed in altre tre occasioni deve arrendersi alla sfiga galattica che gli destina la palla sui legni. Inizia un vero e proprio incontro di Wrestling contro i simpatici avversari che lo porterà a cibarsi di caviglie oilaliane. Il top lo raggiunge quando davanti agli sbraiti di un giocatore avversario (di chiare origini altoatesine) risponde con un "non ti capisco, è inutile che parli". IAR CAMS ZE PEIN
DANILA 9: Si meriterebbe il massimo dei voti per essere rimasta esposta ai ghiacciai eterni di San Martinoz per tutta la partita (rimediando probabilmente l'influenza), tuttavia la sua scelta di non esprimere il suo parere alla squadra per paura non ci piace e lo facciamo notare. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Mister Cazzuto. PROMOSSA CON DEBITO FORMATIVO
OILALA' 3: Sicuramente meritano la posizione che hanno, ma come abbiamo già detto il loro atteggiamento non piace: troppo irrispettosi nei confronti degli avversari. Alcuni personaggi della squadra sfoderano una simpatia fuori dal comune, come quello che dopo il gol vuole andare da Fras "pecchè ci vogghio dir' ch'ha ffatte". Anche il tipo che prende il calcione finale di Ceve non è male: dopo la gara va dal difensore cazzuto e gli dice "Be' a me non mi saluti?". SEMPATICAAAA...PROPRI COME UN GAT 'TACHÉ I MARÁN
ARBITRO 4: A dire la verità non ci sembra neanche in malafede, semplicemente appare piuttosto confuso ed incerto. Ed in campo si vede. L'unica scelta giusta probabilmente la fa alla fine quando dichiara conclusa la gara dopo l'assassinio di Ceve. Nel nostro personale "Buonaserometro" gli dedichiamo un bel 7/10. NON CI PIACI
IL BOILER DI SAN MARTINO -2: E' molto bello finire una partita, sudati e stanca, e potersi completamente abbandonare al piacere di una tonificante doccia calda. Già. Peccato che la doccia calda se la possano godere in 5 poichè il simpatico BOILER decide di dire basta proprio mentre stanno entrando in doccia gli ultimi degli stronzi, nella fattispecie Mus ma soprattutto Kennet. Accade così che i due cazzuti debbano tentare un lavaggio drammatico tra scaglie di ghiaccio e pinguini, in quella che sembra un remake della famosa scena di Rambo appena catturato dai poliziotti. TEMPRATI NELLO SPIRITO
GLI ASCIUGAMANI DI MUS 3: Mus esce dalla doccia gelata e si asciuga lesto. Peccato che non abbia un accappatoio o un enorme telo, bensì sfoderi un fazzoletto da naso azzurro spacciato per asciugamano con cui procede all'asciugatura del suo corpo a piccole dosi. Uno spettacolo indubbiamente erotico di cui avremmo volentieri fatto a meno tutti. AI UONNA BI LAVD BAAAIU'... GIAST IU... NOBADI MUS.
LA PADRONANZA LINGUISTICA DI MEME 8: Branca di parrucche, non pensate male! Ci riferiamo alla pronuncia raffinata ed audace del Killer Cazzuto, non certo alle vostre perversioni erotomani. Accade infatti che vada scelta una pizzeria dove poter portare scompiglio nel dopocena: Buco e Due Lune sono chiuse per turno, servono idee nuove. Tutti propongono quand'ecco che Meme lancia un "Proviamo il LANGUSTÉ". Gelo. Che sia un nuovo locale? O forse un nuovo te cinese? O magari una nuova tecnica di pranoterapia congolese? Macchè, si svela l'arcano: "Sì dai, quella pizzeria in Via A. Costa". Trattavasi del "Langouste", abilmente tradotto come LANGUSTÉ. NU VOLEUAN SAUAR
IL CALCETTO MODERNO 2: I Cazzuti sopravvissuti stanno uscendo dagli spogliatoi, quand'ecco che Memenko si ferma e confabula con Darioz. Cosa sta accadendo? Nessuno può immaginare la terribile visione che sta per manifestarsi di lì a poco: Meme esce con la borsa del MULINO, l'odiata squadra rivale. Si giustificherà dicendo che aveva bisogno di una borsa, ma nessuno può perdonare il suo grave reato (specie l'aver sovvenzionato il nemico). MEME TU QUOQUE
LA PIZZATA CAZZUTA 9: Finalmente il dopogara a tavola, dove partecipano Mus, Kennet, Meme, Fras e Danila. Si consuma una ricerca disperata di una pizzeria aperta al lunedì sera, così dopo interminabili carovanate e sinuose serpetine, finalmente via Andrea Costa regala la pizzeria San Gennaro (ebbe'...). Qui si consuma l'ennesimo delitto con 6 pizze (una a testa + una divisa in quattro mentre Danila si butta su delle patate fritte). E' soprattutto con i dolci però che si raggiunge l'apice: prima Mus ne ordina due sotto gli occhi allibiti del cameriere ("è inappetente" specifica Kennet), dopodichè Meme ordina "quello là in mezzo, bianco e marrone" tra il panico generale. Best moment ever: Fras che ordina un caffè "al sangue". BIUTIFUL MOMENTS
LA SIGNORA AL TAVOLO DI FIANCO 9: Oh magari non c'entra niente, però al tavolo di fianco c'era una signora anziana che spalozzava di gusto il suo piatto. Sono cose che onestamente mi fanno sempre piacere. NONNA CAZZUTA UNA DI NOI

GIACOMO BULGARELLI 10: Ok, di solito su queste pagine scherziamo e ridiamo, però mi sembra opportuno anche qui ricordare la Bandiera del nostro Bologna, giocatore di gran classe e persona straordinaria che come pochi ha saputo essere simbolo di bolognesità sotto le due torri ed in tutta Italia. Da lassù, tra un palleggio ed un buon piatto di tortellini, spero che continuerai a guardare con affetto alla tua città ed alla tua squadra. E magari, perchè no, anche a noi Cazzuti. Ciao Capitano!

Bello & Forte

mercoledì 11 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta onorevole per 9-5 (4?) contro la Zona Malippo Capolista
CAZZUTI, SCONFITTA CON ONORE
Friccolin «Puntiamo alla seconda parte del torneo ». Mus sempre più capocannoniere con 3+1 gol


DAL NOSTRO IMPARRUCCATO - Sicuramente il 2009 non è partito bene per i Cannonieri Cazzuti, incappati ierisera nella terza sconfitta consecutiva. Ma c'è modo e modo di perdere: se infatti una settimana fa contro lo Sputnik era stata una autentica Caporetto, questa volta contro la Zona Malippo i Verdi hanno dovuto cedere il passo davanti ad un avversario tremendamente più forte (capolista con miglior attacco e miglior difesa del campionato), ma hanno lottato sul campo senza paura e a viso aperto. Davanti ad una squadra che seppur rimaneggiata, senza portiere e senza 3 titolari, riesce a giocare ad una velocità clamorosa e con una concretezza impressionante, infatti, la sconfitta non è un'onta.
La serata già ardua di suo si pone ancora più in salita quando il Pavaro ad un'ora dal match comunica (con la consueta signorilità) di essere nelle terre della Riviera Romagnola per lavoro e di non poter quindi presenziare alla gara, ma soprattutto il dramma vero si ha quando Kennet arriva al parcheggio ed assiste ad un momento lesbico (oseremmo dire quasi presbite) tra Gardo e Ceve. Il dolore è vivo. I Cazzuti scendono in campo agli ordini di Mister Friccolin (in dubbio fino all'ultimo) e lo stupore è tanto quando tra le fila verdi si può notare Puffo LePuffaglie, il Cazzuto ombra (nel senso che non c'è mai), che torna a solcare il campo di battaglia dimenticandosi però il cabaret di paste promesso (c'è chi sostiene che qualcuno avrebbe preferito le paste anzichè il Puffo). Fin dai primi minuti appare evidente il gap tecnico tra le due formazioni, con il Malippo che brucia l'erba sintetica a suon di scatti, diagonali e penetrazioni, ed i Cazzuti che un po' sportellano davanti con Mus e un po' ruminano ai piedi del ruscello con Kennet. Alla fine del primo tempo non è quindi incredibile che la campolista conduca con un rotondo 6 a 0, a seguito di azioni veloci concluse con tiri letali su cui Gardo può poco. Per i Cazzuti solo qualche occasione e la consapevolezza che non c'è proprio storia. All'insegna della balotta quindi comincia il secondo tempo, con i Cazzuti che come la squadra del mitico Bulldozer decidono che sarà vittoria se riusciranno a segnare una sola rete. I Verdi si tuffano così nella mischia con le sfrappole nel cuore, giusto il tempo per prendere un altro gol per gradire (7-0), dopodichè il gioco diventa bailante alla Branca Leone (o alla "checcefrega" in base ai gusti) ed anche per i Cannonieri arrivano alcune occasioni da gol. La rete della vittoria arriva circa al decimo, quando Gerry dalla trequarti lascia partire un simpatico sassone che si infila nell'angolino basso beffando il portiere. E' esultanza maxima, con Mus che dalla panchina raglia i suoi "SONO COTTI! SONO COTTI!" tra le ghigne generali. E proprio il Muflone Verde sale in cattedra qualche minuto dopo, quando imbeccato egregiamente da un parabolone del Puffo conclude di prima intenzione in porta. Momenti di autentica euforia. Il Malippo per non perdere le buone abitudini intanto decide di fare un altro gol (8-2) e di mangiarsi circa 5 occasioni da gol nitide sventati da Gardo ed anche dai pali: samba! Mus è finalmente entrato a regime ed ancora una volta trova la via del gol con un gesto tecnico di pregevolissima fattura: rinvio del portiere, apertura del coscione modalità airone ed il rimpallo contro il piedone fa rotolare lemme lemme la palla in porta. 8 a 3 ed il commento del bomber è solenne: "Avere un 47 di piedi serve". Continuano i momenti sagra della salsiccia ed ancora i Verdi trovano la via del gol, ancora col sempre più capocannoniere Mus: punizione dal limite, il Muflone batte tra le grida di terrore della barriera ("oh fai piano oh!") e lascia partire un sassone rasoterra che passa tra le gambe degli avversari, sguscia a pochi passi da Kennet e si infila nell'angolino. 8-4, Aim driming. Kennet confesserà: "Quando ho visto passare il pallone credevo fosse una Gig Nikko, mi sono spostato con deferenza". La Zona Malippo alla novecentosettantaseiesima azione offensiva sigla anche il nono gol (9-4), ma lo spettacolo non è ancora finito: pallone alto in area, Mus da posizione angolatissima si inventa una soletta volante clamorosa che solo il sacrificio umano del difensore malippiano (sbradaslato dentro la rete dopo essersi stracciato probabilmente ogni tessuto muscolare degli arti inferiori) riesce a sventare. L'arbitro però è emozionato e regala a referto il gol al bomberone cazzuto, dopodichè decide che si potrebbe anche andare a mangiare ed emette il triplice fischio sul risultato insolito di 9 a 4+1. Ou ies.
Negli spogliatoi Friccolin è tranquillo: «Di fronte alla squadra più forte finora incontrata dai Cazzuti nella storia del Torneo si è fatto il possibile, abbiamo tenuto il campo pur se era inevitabile subire la loro superiorità poi nel secondo tempo non abbiamo mollato e abbiamo reso onorevole la sconfitta. Ho preferito far ruotare tutti gli uomini a disposizione proprio per garantire che venisse mantenuta la stessa intensità durante tutto il match ma sapevamo già fin dall'inizio che sarebbe stato inevitabile andare incontro alla terza sconfitta consecutiva. A discolpa parziale posso solo dire che la squadra puntava molto sul surplus energico che il cabaret di paste promesso da Le Puffaglie avrebbe garantito, ma ahimè le paste di Le Puffaglie sono meno presenti di Pataca... Il calendario da qui alla fine del girone di andata ci vede opposti alle squadre della parte alta della classifica, cercheremo di giocarci le nostre oramai ridotte chances fino all'ultimo perchè i Cazzuti hanno lotta e orgoglio nel loro dna, nel caso mancassimo la qualificazione in questa prima fase assicuro che saremo sicuramente fra i protagonisti della seconda parte del torneo.»
Rilassato e soddisfatto anche Mus, con un bulbo cotonatissimo: «Non c'è mai stata storia, però ho apprezzato il fatto che anche se sopra di parecchi gol hanno continuato a giocarsi la loro partita senza attacchi di "fenomenismo" come accade in altre squadre molto più triste... Direi che sono i più forti che abbiamo mai incontrato qui a San MartinoZ, per la vittoria finale farò il tifo per loro. La nostra prestazione? Discreta, sono contento di avere segnato e ringrazio anche qui i miei compagni che mi permettono di rimanere in testa alla classifica marcatori, cosa che non mi era mai successa in carriera. Il mio obiettivo comunque è vincere la Lega B, lo scriva lo scriva...»
Qualche battuta anche con il redivivo Puffo: «Sono contento, non giocavo da un mese ma credo di essermela cavata bene. Loro? 8 spanne sopra di noi, niente da dire. Le paste? Nonostante si millanti tanto in spogliatoio, non le ho portate perchè sono uscito tardi dal lavoro, spero la prossima di farcela... Comunque vorrei che venisse messo a referto che ho pagato 2 quote per la partita... giusto per far capire chi è il Puffo...»
Si conclude così questa giornata di campionato e all'orizzonte per i Verdi si presenta lo scontro con la terza forza del campionato: l'Oilalà. L'impegno è indubbiamente proibitivo, tuttavia se i Cazzuti sapranno esprimere il loro spirito combattivo e se soprattutto Odino farà discendere 4 metri di neve su queste lande, chissà che non ci vengano riservate sorprese...
LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 7: Non era per niente facile ritrovarsi titolare a pochi minuti dal match contro la capolista, tuttavia il neo-portiere cazzuto se l'è cavata bene contro avversari di alto livello. Forse qualche incertezza ma anche tanti buoni interventi. Peccato quel duo presbite con Ceve nel pre-gara... BRAVO MA CHE PARRUCCA
CEVE 7: Come sempre è autentico leader in campo, guidando la difesa ed i movimenti della squadra. Fatica a trovare proiezioni offensive poichè il pericolo con questi avversari è sempre presente, tuttavia in una di queste sfiora il gol con un clamoroso colpo di testa. Sarebbe consigliabile cancellasse certe foto dal suo cellulare... CARA QUESTI SONO I MIEI COMPAGNI DI SQUADRA
SLOTH 6,5: Il centralone Cazzuto dimostra di essere tornato a regime e si esibisce in una partita solida e sostanziosa. Soffre un po' la velocità avversaria, ma dove non può la rapidità arriva il fisico. Si lancia in qualche sortita offensiva di buona fattura emozionando il pubblico che lo paragona a Jancker. KARSTENSLOTH
KENNET 6,5: Il Forrest Gump verde si prodiga in una partita decente, a parte un mezzo cappellone sul settimo gol avversario che vabbe'. Prova ad impostare, tenta il tiro in due occasioni ed è autore di qualche discesa a valanga sulla fascia stile Lavecchia ma terminata con cross stile Antonazzo. Mèi che gninta. LAVECCHIAZZO (ECCHECCAZZO)
PITÃO 6,5: Il fromboliere lusitano si presenta sul campo molto più nervoso del solito, segno che non ci sta a farsi prendere in giro da questi avversari. Autore di qualche buono spunto, fatica a trovare la via della porta e deve spesso infrangersi contro la barriera malippiana. La treccia alla nutella lo terminerà. NERVOSÃO
PUFFO 7: Lontano dai campi da un po', torna in grande stile pennellando assist prima a Ceve e poi a Mus. Con umiltà si pone al servizio della squadra difendendo ed impostando. Diventa fan dello "scavetto" e gioca tutta la partita regalando i suoi paraboloni, il migliore dei quali è un campanile a metà campo molto caratteristico. Avesse portato anche le paste... LO SCAVETTO DOVE LO METTO
JERRY 7,5: Come sempre grande grinta e dedizione, ringhia sui garetti avversari e dimostra di aver migliorato l'intesa col suo compagno di CAN-po Friccolin. Trova il gol che sblocca il tabellino cazzuto con una gran pietrata (che potremmo ribatezzare JERRONE) dalla trequarti che si infila nell'angolino basso. E sono già cinque in questa stagione! CINNOMERDO RIVELAZIONE
MUS 8,5: Tre pere vere ed una pera per gentile concessione sono la prova di quanto questo bomber sia in forma. Oltre al suo apporto in fase offensiva, inoltre, è come sempre autore di recuperi stoici e di immolazioni fisiche d'alto grado (chiedere al suo ginocchio bordò nel dopo-gara). Ha sempre le scarpe bucate. CAPOCANNONIERE
FRICCOLIN 6,5: Amministra bene la partita e tiene comunque i ragazzi carichi al fine di evitare clamorose sbaraccate come in altri anni in situazioni simili. Sul campo ha qualche lampo di genialità ma la perla della serata rimane, ad un passaggio del Puffo sbagliato, la sua faccia verso la panchina con la stessa espressione di Andreotti durante lo smalvino a Buona Domenica. PRESIDENTE? PRESIDENTE?...
L'ARBITRO IMOLA 7: Onestamente il calcetto perde tutto il suo fascino quando ad arbitrare c'è un personaggio losco, insicuro, moralmente corrotto e di malaffare. I Cazzuti avrebbero vinto a mani basse se non ci fosse stato un arbitraggio così di parte. E' uno schifo. Si salva solo perchè è un bell'uomo. COM'E' POSSIBILE CHE SIA UN COLLEGA DI BUONASERA?
ZONA MALIPPO 8: La squadra più forte mai vista a San MartinoZ. Giocano veloci, con buona circolazione di palla ed ottima tecnica, sempre tranquilli e sereni senza atteggiamenti sbagliati verso l'avversario. Kennet a fine gara "Soccia ragazzi, la prossima volta se giocate un po' più piano magari vediamo palla anche noi" "Ma no dai, stasera eravamo lentissimi! Poi ci mancavano 3 titolari e la loro assenza si è sentita parecchio". A POSTO COSI' REGAZ
LO SPOGLIATOIO CAZZUTO 1: Finita la gara è il momento delle docce ed è qui che si scatenano i drammi. Fricco che urla al Puffo che "non si parla con la bocca piena", Gardo appoggiato a Ceve senza mani, vapore a tonnellate con Pita che suadente come Cicciolina con la stipsi invita Kennet in doccia, Kennet che urla di raccapriccio e sbatte la testa contro il muro, porta dello spogliatoio aperta, Mus completamente ignudo che fa vedere a Darioz il ginocchio e tutto il resto, Imola che saluta tutti dicendo "divertitevi dopo al Due Lune". PARRUCCHIERI CAZZUTI
LE SCARPE DEL PUFFO 3: Il Puffo non solo si presenta senza le paste, ma addirittura persevera presentandosi con un paio di scarpe nere, lucide, con lo strappo e di una truzzeria quasi angosciante: un misto tra una scarpa da tip-tap ed un sandalo. Il commento di Mus dice tutto: "Se andassi ad Amici con quelle scarpe ti squalificherebbero". 3 voti in più solo perchè sono un regalo della sua signora a cui va il nostro rispetto. FESCION IS PUFFO
IL MALIPPIANO PARTENOPEO 4: Tra i malippiani si nascondeva un tifoso del nabule subito smascherato dal sapiente Imola. Nel dopogara entra in spogliatoio chiedendo il Fon a Kennet e mentre si asciuga i capelli comincia a parlare di calcio. Bruttissimo. "Uè mi raccumand' sabato che avimm' bisogne di punti eh!" "Eh ma con l'Udinesss siete stat' sfortunat!" "Dai dai però il Bbbbologne mi sembra in ripresss'!". Mani sui maroni per tutti e momenti di terrore per Kennet quando, dopo l'uscita del tipo, si paventa l'idea che gli avesse fatto su il Fon. PAISA'
IL BUCO 9: Con il Due Lune in quarantena causa serata parrucche (ciao Meme), i Cazzuti after-match (Kennet, Gardo, Pitão e Ceve) ripiegano sul leggendario Buco (e asteniamoci da battute e battutine di dubbio gusto, grazie). Come sempre la birra è copiosa, la pizza è gigante e la treccia impalugantissima, ma a farla da padrone è ovviamente l'arredamento. Questa volta l'attenzione si sofferma su: due borsoni da sella appesi al muro, un lazo, delle bolas, un guscio di tartaruga, un orologio avanti di un quarto d'ora ma soprattutto una balestra incastrata in una staccionata sopra la porta (incredibile ma vero). GRAZIE DI ESISTERE
IL PIRATA 10: E' lui l'idolo, lo sciostopper dell'intera serata. Sempre più coi capelli tinti di nero ed unti, con l'occhiale parabolico ed il vocione tenorile, duetta alla grande con Pitão a colpi di "YES" e "OUI". Ma la perla resterà sempre la sua battuta, battuta che fa da commento a questo voto: OBAMA HA DETTO "YES WE CAN", MA GLI ITALIANI HANNO CAPITO "YES, WEEK-END"
LA CAMERIERA 15: uoff uoff, bau bau! arf miaaaaaao, ding e dong, cippiricippiri, auuuuuuuuuu, aaaaaAAAAAAaaaAa-aaaah!, frrrrr, muuuuuuuuuuuu, snort. BASCHET
L'INTERPRETAZIONE DI KENNET 8: Succede che i Cazzuti per ottere un tavolo più grande al Buco (considerate le pizze con la circonferenza uguale a quelle di Urano) mentano spudoratamente e dicano di essere in 5 anzichè 4. Ma come fare per ordinare ed intanto spiegare che il quinto non c'è? Ci pensa il torbido Kennet con un'interpretazione degna del miglior ScionConneri: finta telefonata del Pavaro impreziosita da momenti di grande teatro quali "A-ah..." oppure "sì sì ho capito!". Alla fine non è servita a niente, però è stato bello. SEI STATO NOMINESCION AGLI OSCHER.
Alla prossima
Bello & Forte

mercoledì 4 febbraio 2009

Intervista al Presidentissimo


Girolamo intervistato a Radio Maria:
-la sconfitta di ieri e' pesante pres.....?!?-
"..ufffffh..."
-ma insomma come c'e' rimasto?-
"...du maro'....."
-Presidente ma frikkolin rischia?.....-
"....ancora qua'?....."
-almeno una dichiarazione...-
"...FORZA CAZZUTI! ...."
grazie.

Corriere dello Sport - StadioZ

Caporetto cazzuta: sconfitti 9-5 contro lo Sputnik, dopo un ottimo avvio
BANANA VERDE
Friccolin «Mi prendo la responsabilità». Monumentale Mus: 5 gol per lui

DAL NOSTRO ANNEGATO - Com'è il calcetto: una settimana fa una prestazione sontuosa dei Cannonieri Cazzuti, sconfitti sì ma con un orgoglio e contro una squadra ben più forte; oggi invece ancora una sconfitta, ma contro una squadra probabilmente inferiore (stando alla classifica) ma soprattutto a seguito di una prestazione confusionaria e a tratti parsa quasi svogliata o rassegnata. E dire che la partenza era stata ottima, visto che dopo il primo gol subìto i verdi erano riusciti, trascinati da un monumentale Mus, a portarsi sopra di due. Poi, il bleccaut: 10 minuti di puro autolesionismo che hanno portato lo Sputnik a compiere il sorpasso ed hanno piombato i cazzuti nella crisi più nera dalla quale non sono più riusciti ad uscire. Trovare la scusa del campo pesante non sembra assolutamente appropriato, statene certi, considerato che anche per gli avversari era presente e considerato che in passato proprio su campi di questo genere i Cazzuti hanno dato prova di grande potenza. Ed allora cosa può essere accaduto? Forse un calo vertiginoso di concentrazione? Oppure la querellona sul caso Puffo, giocatore che sembra in rotta con la società? Forse l'allontanamento dei tifosi, in primis delle Brigate Bottero ormai disperse? O magari chissà, echi di mercato che tornano a farsi un pochino sempre più sussurrati e di cui vi terremo aggiornati nelle prossime settimane? La risposta è presente forse solo nella stanza dei bottoni o magari in spogliatoio, noi non possiamo che limitarci a prendere atto di una prestazione assolutamente non da Cazzuti.
Campo meravigliosamente in condizione tanto da sembrare una zuppa di spinaci, i melodici "cif ciaf" che si possono auscultare sotto la tribuna Brigoli sono autentica poesia mentre si consuma il dramma Pavaro: scordatosi la tenuta da gioco in quel di Porretta, infatti, viene praticamente vestito dai compagni in quello che è l'esempio lampante della solidarietà cazzuta. Inizia la partita e dopo i primi minuti di innaffiate (segnaliamo al minuto 5 Fras che sparisce per qualche secondo sotto la superficie dell'erba) è lo Sputnik a passare in vantaggio, con un tiro angolato su cui il Pavaro non può nulla. La reazione verde è tuttavia immediata e dopo poco basta una discesa di Kennet (stile libero) sulla fascia destra con passaggio in mezzo per consentire a Mus di siglare il pareggio. I Verdi prendono coraggio e continuano a spingere con Kennet che si fa respingere un tiro da pochi passi, ma ancora Mus è letale: palla defilata e sassone che piega le mani al portiere per il 2 a 1. Entra nei verdi Pitão per far respirare (o forse asciugare) Fras e si presenta con la consueta classe lusitana tra dribbling ed accelerazioni. Il terzo gol di Mus è così poesia: fraseggi e triangoli tra il Fromboliere ed il Muflone con stoccata vincente di quest'ultimo per il 3 a 1. L'onda Verde è veemente ed il suo puntero è in serata di grazia, lo si capisce quando dopo aver subito un fallo al limite (non sanzionato dall'arbitro Darioz) conclude comunque da terra con palla che finisce fuori di poco. Poi, appunto il bleccaut. Forse troppi cambi in una volta sola, forse la inconscia certezza di avercela già fatta, ma tant'è che lo Sputnik prende coraggio e con qualche incursione centrale riesce in pochi minuti a pareggiare e poi a sorpassare i Cannonieri, ormai in confusione ed incapaci di avere peso in attacco senza Mus. Il finale di primo tempo si conclude così su un clamoroso 5-3. Friccolin in panchina chiede calma e concentrazione ai ragazzi, rassicurandoli che la partita si può raddrizzare. Inizia la seconda frazione ed i verdi partono col piglio giusto, con Mus di nuovo davanti a comandare le offensive e ad instaurare un vero e proprio duello col portiere avversario, capace di respingere ogni pallone. Arriva così il gol che accorcia le distanze: Ceve recupera un ottima palla a centrocampo, la serve a Mus che con un delizioso mestolone cucchiaiato beffa l'uscita dell'estremo difensore. Segnali di ripresa? Magari, poichè pochi minuti dopo è ancora lo Sputnik a segnare riallungando. Cazzuti in evidente crisi, ma davanti è sempre il Muflone a fare il bello ed il cattivo tempo, entrando in modalità berserk e sportellando senza pietà la difesa avversaria con cucci, culate e qualcuno narra anche morsi alle giugulari. In una di queste azioni Mus aggancia palla sulla trequarti, tenta di girarsi ma il difensore lo ferma e di tutta risposta il Muflone esegue un perfetto German Suplex sul poveretto che viene contato out dai tritoni a bordocampo; la palla intanto finisce a Fras che entra in area e viene atterrato dal portiere: rigore netto. Mus sul dischetto, Darioz fischia ma in un raptus di follia il portiere si tuffa modello baseball sulla palla non ancora calciata (secondo alcuni urlando anche "SALVO!"). Battibecchi tra Mus e lo Sputnik, Darioz fa ribattere e questa volta il Muflone lascia partire un meteorite di punta che rischia di sfigurare il catcher, scusate, il portiere, che sancisce il 6 a 5. Ma la disfatta è prossima, perchè nell'azione immediatamente successiva è con semplicità quasi imbarazzante che lo Sputnik sfonda centralmente e si riporta in avanti. Da lì in poi si consuma un autentico tiro al bersaglio verso la porta sputnika (?), con il portiere capace di incredibili parate e/o rimpalli fortunosi che scoprono i verdi a rapidi contropiedi non sempre (per fortuna) letali. C'è ancora il tempo per un pestone di Mus ad un avversario e per altri 2 bimbi con pizzetto del portiere, dopodichè il triplice fischio sancisce il 9-5.
Negli spogliatoi Friccolin è amareggiato: «Come al solito la "partita di merda" prima o poi arriva, purtroppo anche quest'anno sfoderiamo la peggior prestazione contro una squadra assai più dietro a noi in classifica. Avevamo messo la partita sul binario giusto e poi è accaduto il patatrac di cui mi prendo per primo la responsabilità, siamo stati pessimi come atteggiamento, un po' supponenti e anche quando all'inizio del secondo tempo siamo tornati sotto di un goal ne abbiamo peso subito uno appena battuta la palla al centro. Errori personali a parte abbiamo giocato al di sotto del nostro livello, gli avversari sicuro valgono più della loro classifica ma la nostra partita li ha agevolati nel fare tutto bene.» Qualche segnale dalla società? Risponde Friccolin «Ho sentito ora il presidente che è più incazzato di Zamparini io gli ho ricordato che chi decide è lui e che prima dei ragazzi il colpevole sono io, al momento ha detto che voleva dormirci su ma di sicuro non ha digerito l'assenza di Le Puffaglie aggiungendo "se preferisce giocare in altri giorni della settimana ci sono tante squadre che lo stanno facendo" poi l'ho visto parlottare con un giornalista...» Incredibili retroscena di mercato? Staremo a vedere.
Si presenta anche lo strepitoso Mus di questa sera, 5 reti in una sola partita ed una prestazione sensazionale. «Mah,» risponde il Muflone «sinceramente me ne faccio poi il giusto della prestazione se poi alla fine ce lo prendiamo nel cul... ecco. Siamo andati completamente in banana dopo l'ottimo avvio e non siamo più riusciti a venirne fuori. Certo comunque tanti tiri in porta come questa sera non me li ricordo... abbiamo avuto un gatto nero attaccato ai maroni, tra rimpalli e paratissime non entrava neanche a spingerla. Ad ogni modo amen, non è successo niente: meglio che questa partita banana sia arrivata adesso anzichè ai Playoff. Ci rifaremo. Ho un attimo di amarezza però perchè quando bollo io la squadra non vince... mah...»
Spietato SuperSloth, ritornato in campo dopo molto tempo: «Siamo stati indecenti, voglio la contestazione dei tifosi. Eravamo mosci, io ho provato a fare un urlo per svegliare la squadra ma ho fatto solo prendere paura a Kennet che era in panchina vicino a me. E' stato brutto. La mia prestazione? Boh, considerato che non mi muovevo da più di un mese, sono anche soddisfatto...»
Si spengono così le luci sul palcoscenico cazzuto, dopo una tragedia che ha lasciato parecchio amaro in bocca, soprattutto in società. Si attendono sviluppi nelle prossime ore per sapere se ci saranno forti prese di posizione, intanto tra una settimana per l'Orda Verde si presenta un impegno proibitivo: sfida con la Zona Malippo, prima in classifica. Poche speranze, certo, ma indubbiamente sarà un'ottima occasione per gettare il cuore oltre l'ostacolo e dimostrare che il Fuoco Cazzuto brucia ancora. Sempre se non ci piove sopra.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
PAVARO 6,5: Un voto inusitatamente basso per l'Uomo, portierissimo verde. In qualche occasione appare incerto, tuttavia riesce comunque ad esibirsi in qualche paratona di livello. Paga forse il campo bagnato ma soprattutto l'abbigliamento piuttosto casual... S-GRIFFATO
CEVE 6,5: Come sempre è uno degli ultimi a mollare, lottando su ogni palla e richiamando la squadra. Puntuale e coriaceo in difesa, si esibisce anche in una sortita offensiva che vale l'assist per il quarto gol di Mus. Alla fine davanti alle parate del portiere si lascia prendere dallo sconforto. FATALISTA
FRAS 6,5: Punto fermo là dietro, fa sempre il suo lavoro fisico condito da qualche ripartenza modello caterpiller. Da vero sportivo, prima si fa una vasca stile rana sprofondando nel campo allagato, poi (dopo il contatto col portiere) si esibisce in un tuffo carpiato di discreta difficoltà che vale il rigore. TRIATHLON
SLOTH 6: Rientrato dopo un lungo periodo di inattività, ha bisogno di qualche minuto per tornare al ritmo partita e nel clima cazzuto. Dà tutto quello che ha e si esibisce anche in qualche buona avanzata, una delle quali terminata con un tiro da fuori area di poco a lato. BIENTURNE'
PITÃO 6: Ha una partenza spaventosa, con dribbling e fraseggi che mandano letteralmente nei matti gli avversari. Poi accusa particolarmente il bleccaut cazzuto e da lì in poi perde in lucidità, forse per la troppa foga di voler far bene e forse anche perchè riceve due stecche dagli avversari non male. Anche lui deve arrendersi davanti a rimpalli e portiere indemoniato. SCALOGNÃO
KENNET 5,5: Solita storia, il "vorrei ma non riesco". Buona partenza con assist per Mus e tiro parato dal portiere, poi cade nelle profondità marine. Utile in qualche chiusura difensiva ma nullo davanti, quando il suo tiro di punta entra nel flipper sputnik capisce che non ce n'è. L'aver dimenticato il paradenti a casa lo agita. CINGHIALE IN UMIDO
JERRY 5,5: Prima prestazione un po' sotto tono per la giovane speranza cazzuta, che nonostante metta la consueta fisicità e grinta non riesce stavolta ad incidere. Appare un po' in confusione tattica, soprattutto quando deve convinvere con Mister Friccolin. CAPITA
MUS 9: Fate voi, un attaccante che segna 5 gol non credo abbia bisogno di tante spiegazioni. Oltre a questo aiuta i compagni in difesa e si esibisce in clamorosi recuperi. Eccellente anche come wrestler: il suo suplex e le varie sportellate con gli avversari sono degni di Wrestlemania. DI ENIMOL
MISTER FRICCOLIN 5,5: Aimè questa volta il Vate Cazzuto non riesce a leggere bene la partita e a motivare bene i suoi ragassi. Anche sul campo non riesce ad esprimersi al meglio, forse anche a causa del campo acquitrinato. Quando a pochi minuti dal termine mette fuori un invitante pallone da pochi passi, si capisce che non è serata. Si sussurra che forse negli spogliatoi possa esserci la risposta a tutto quanto... FUMOSO
FRAS JR. 10: Con un clima chiaramente cazzuto e davanti ad una partita dell'orrore, l'unico tifoso verde che presenzia imperterrito è il fratello minore di Fras. Il ragazzo si dimostra competente ed attento al match, anche se forse alcune dinamiche di spogliatoio gli sono sconosciute (il che, forse, è un bene). La nostra speranza è di poter presto avere il suo contributo in campo anzichè dagli spalti. INDOMITO
ARBITROZ 6: Partita senza infamia e senza lode, l'arbitroZ cerca di gestire la situazione soprattutto quando le scintille Mus-Sputnik diventano importanti. E' comunque saggio nel non estrarre cartellini. Qualche errorino ma niente di che. SALOMONICOZ
SPUTNIK 6: Una formazione molto abbordabile, tuttavia capace di alcuni spunti in velocità che possono diventare letali. Quando poi il karma rimpallico propende dalla tua ed in porta ti ritrovi la Dea Khalì, c'è poco da fare. Qualche atteggiamento simpatia che fa rientrare questa compagine nella lista nera cazzuta. CI RIVEDREMO
LA TENUTA DEL PAVARO 10: Come dicevamo il Pavaro è nel dramma, si dimentica ogni cosa a Porretta e tutto sembra perduto. Ma la solidarietà cazzuta è grande, così ecco che nell'ordine arrivano: mutande di Sloth, calzini del 1965 modello Gus Binelli nano di Kennet, braga verde simil-pigiama appartenuta a Nabucondosor e capitata a Kennet, scarpa da calcetto bianca e con suola liscia con odore "marmotta rancida" sempre di Kennet, felpone da portiere multicolore con striature verdi e versetti satanici mimetizzati di Mus, guanti da portiere usurati di Fras. Se a tutto questo si aggiunge il copricapo blu da guelfo-ghibellino (o da meccanico ToroRosso) in testa a Friccolin, si capisce perchè i cazzuti sono stilisticamente di tendenza. FESCION, IAR UI AR!
LE SCARPE DI MUS 8: Oltre al consueto stile fantasmino sì-e-uno-no (si parla di un Beckam livido di invidia per non averlo inventato lui), il Muflone inaugura anche la nuova moda della scarpa bucata. Avete letto bene: prima della gara il centravantissimo rende partecipe la squadra della propria scarpa bucata nel lato. Il risultato sono 5 pere. Si narra che Capitan Findus, di passaggio da San MartinoZ, abbia riempito le stive per un anno dopo aver svuotato le scarpe del Muflone. ALLA PROSSIMA IN INFRADITO
LA SAGACIA DI KENNET 5: Il dramma del Pavaro si consuma nel pomeriggio, l'unico contatto tra l'Uomo e la squadra è Kennet con il suo cellulare. Il problema è che Kennet è in ufficio e non appare carino stare al telefono col Pavaro mentre il capo ti guarda con sguardo di pernice ferita. Ecco così che l'abile culoide dei monti decide di effettuare il contatto col Pavaro dal cesso dell'ufficio, finendoci per la cronaca 3 volte in un'ora. Ma il successo dell'operazione cancella il pensiero delle possibili accuse di cagotto da parte dei colleghi. IL CESSO, LA TUA VOCE
IL DRAMMA DI MUS 9: Quando la doccia è fatta, hai fretta e non c'è tempo da perdere ma ti accorgi che hai dimenticato le mutande di ricambio... è il dramma. Solo il vero eroe può decidere di fare senza, mettendosi la braga a dispetto del crudele destino. E' nei pochi attimi in cui la zip passa sulle "zone che contano" che il tempo si ferma e tutti i compagni di squadra tengono il respiro, terrorizzati dall'idea che l'irreparabile possa capitare. Ma Mus ce l'ha fatta. EROE
Alla prossima
Bello & Forte