martedì 17 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Ennesimo stop per i Cazzuti, battuti 9-3 dal simpatico Oilalà terzo in classifica
SAZIAMI, MA DI CALCI STRAZIAMI
Partita ultra-ruvida scandita dal "toc" dei calci verdi. Mus: «Il trucco? Chiedere subito scusa»


DAL NOSTRO AZZOPPATO - Come dicevamo la settimana scorsa, c'è modo e modo di vincere. Si può essere superiori tecnicamente e prevalere senza inutili ricami o momenti fenominisia (vedi la Zona Malippo la settimana scorsa), oppure si può essere indubbiamente superiori all'avversario ed irriderlo con inutili veroniche, tacchi e onanismi tecnici di meghniana memoria. Quest'ultimo è proprio il caso dell'Oilalà, squadra rivelatasi al primo posto nella lista "Simpatia" del torneo di San Martinoz. Inutile dire che agli orgogliosi Cazzuti questo atteggiamento di solito non piace troppo, quindi non c'è da stupirsi se dove non può la palla, arriva il calcagno. Resta tuttavia il fatto che in questo 2009 i Verdi non sono ancora riusciti a trovare la vittoria: certo, il calendario impietoso che li vede affrontare tutte le prime della classe non aiuta, ma indubbiamente qualche scricchiolio dallo spogliatoio si avverte, soprattutto se come ierisera i disponibili per la partita sono contati e se soprattutto mancano tutti e tre i portieri in rosa. Se poi manca anche il Vate Friccolin, indubbiamente qualcosa che non va c'è. Crollo annunciato oppure una semplice tattica attendista al fine di conservare le energie per quello che sarà il proseguo della stagione cazzuta, ovvero il Girone B? Uno stregone potrebbe leggere nei lividi delle gambe degli oilaliani la risposta, ma noi statene certi non ne siamo capaci.
La serata inizia subito nel dramma: alle assenze già annuciate di Gardo e Zambo, si aggiunge infatti anche quella dell'Uomo Pavaro, irraggiungibile ai messaggi e sordo davanti all'estremo sacrificio di Kennet che mette a repentaglio il suo credito sul cellulare per tentare di chiamarlo. Sparito nel nulla. L'unica soluzione possibile è così quella di mettere Fras in porta (eccellente portiere) rinunciando però al Frangiflutti Verde in difesa. Agli ordini della vice-vice-vice allenatrice Danila (stoica nel resistere alla buriana siberiana che sferza il campo) si presentano così Mus, Kennet, Ceve, Pitão, Gerry, Memenko (ritornato in maglia verde dopo l'ultima partita giocata nel 1975) ed in porta Fras, appunto, felice come Arrigoni dopo Cagliari-Bologna e non certo aiutato dalla oscena pettorina fuxia che deve indossare.
Prima del fischio d'inizio viene rispettato un doveroso minuto di silenzio in memoria dell'indimenticabile Bandiera del Bologna Giacomo Bulgarelli, al cui ricordo i Cazzuti partecipano ulteriormente giocando con il lutto al braccio.
Comincia la gara e dopo pochi minuti i Cannonieri sono già in svantaggio: l'Oilalà è molto rapido e con una discreta tecnica, così in una delle veloci percussioni offensive trovano il gol. I Cazzuti provano a reagire e tentano la via del gol prima con Mus e poi con Kennet, tuttavia il portiere avversario è bravo a sventare. Il clima intanto si inasprisce in campo ed alcune decisioni arbitrali non aiutano di certo, visto che spesso si mostra fiscalissimo coi Cazzuti e piuttosto permissivo con l'Oilalà. La difesa verde intanto non riesce ad arginare a dovere le scorribande oilaliane e nonostante le clamorose parate di Fras presto il risultato si mette sul 2 a 0. Passano pochi minuti ed i Cannonieri potrebbero accorciare le distanze: Mus scartabella con un difensore avversario, l'arbitro fischia punizione e mentre si crea un capannello di giocatori tra il Muflone e l'avversario, Pitão è lesto a battere in fretta e a beffare il portiere andato nel frattempo a dare manforte ai compagni. Il gol sarebbe regolare, ma l'arbitro annulla dicendo di non aver visto. E' la scintilla che fa incendiare il barile di rum, momenti di tensione con le lapidarie parole di Fras dalla porta: "OI BERTOCCAAAAAH!! (riferito all'arbitro con piacente cuffia in testa) ERA GOOOOOOL!! ALORAAAAAAAH!". La vena verde cazzuta si chiude e da quel momento la gara diventa un incontro di wrestling, con Mus cacciatore di caviglie avversarie che regala "STOCC" a destra e manca mentre i compagni cominciano ad indurire il gioco, aiutati sicuramente dall'atteggiamento degli avversari che ormai sul 4 a 0 irridono velatamente l'Orda verde. L'orgoglio cazzuto così non si fa attendere e proprio li Muflone (chi se no?) trova la rete con un beffardo e sinuoso sfialoppo angolato da posizione defilata che beffa il portiere avversario. Si potrebbe sperare in una sorta di ripresa, ma prima del fischio di fine primo tempo l'Oilalà trova anche la rete del 5 a 1.
Nell'intervallo gli animi sono agitati e certamente il tentativo di spiegazione da parte dell'arbitro ("no ma come sbagliate voi sbaglio io... cioè non ho visto...le cavallette, forse anche uno snorky...") non fa raffreddare gli animi. La seconda frazione comincia così sulla falsa riga della prima, con l'Oilalà che continua a fare inutili sofismi e a segnare (6 a 1) ed i Cazzuti che la buttano sul fisico e sull'orgoglio. E' una Guerra Santa e Fras ne è il Muezzin; dai suoi pali indica la via da seguire: "BASTA CON 'STE PIROETTE E PUGNETTEEE!! ZACCAGNATELI!!!!". Tra una roncola ed un'altra così si ha anche il tempo per il secondo gol cazzuto (beffarda trivela sassonata di Pitão da posizione defilatissima) ed anche per un clamoroso colpo di nuca di Gerry che chiama il portiere avversario al super intervento plastico in calcio d'angolo. Continuano tuttavia le folate offensive oilaliane e si aggiunge anche la consueta sfiga cazzuta, sfiga che fa sì che il prode Mus colpisca 3 (diconsi 3) pali. Ma ancora il Bomberone Verde trova la via del gol: punizione dal limite, sassone rasoterra di punta ed il portiere avversario si fa miseramente infilare sotto le gambe. E' il terzo gol cazzuto, ma a poco serve davanti alle reti avversarie che nel frattempo sono salite a 9. Momento emblematico della partita: uno due ticchettato davanti alla porta cazzuta, il giocatore sfenomeneggia e sta per tirare a rete quando Ceve sente l'odore del sangue e rifila un calcionissimo d'antologia in area. Sarebbe rigore anche per Stivi Uonder, ma l'arbitro ormai provato da tanta violenza decide per il quieto vivere e manda tutti negli spogliatoi.
Nel dopo-gara si presenta ai nostri microfoni Danila, tecnico verde in questa serata: «Alla base di tutto credo ci sia stata parecchia disorganizzazione difensiva. Certamente loro erano molto tecnici e veloci, per questo motivo la scelta di pressare alto e spesso di raddoppiare sul giocatore con la palla mi è sembrata suicida: quasi sempre loro si ritrovavano in due soli davanti alla porta. Credo poi che dietro abbiamo fatto anche tanta confusione, con giocatori che a volte non sapevano cosa fare e soprattutto dove stare. Forse si potrebbe cominciare ad iniziare un discorso sulla difesa a zona o a uomo.» Ma ha fatto presente alla squadra queste critiche?: «No, ed infatti mi dispiace perchè magari avrei potuto farlo. Solo che ho visto gli animi parecchio agitati e non volevo fare la figura della saccente e soprattutto non volevo sembrare irrispettosa nei confronti di Mister Friccolin. Mi scuso di questo e prometto che se sarò chiamata nuovamente sulla panchina cazzuta tenterò di essere più decisa.»
Si presenta ai nostri microfoni come sempre Mus "The Ankle Killer" «Eh, bella partita eh? (ride) Come sempre l'Oilalà si dimostra squadra simpaticissima ai Cazzuti, probabilmente da quando non c'è più la Magggica di Fazio sono loro al top della classifica Simpatia al San Martinoz. Sì stasera ho tirato parecchie falciate, però è bene che sappiano loro e tutti che con noi certi atteggiamenti è meglio non averli. Poi il trucco per non farsi punire dall'arbitro è chiedere subito scusa... me lo insegnò il mio primo mister calcistico. Per il resto sono contento dei due gol, anche se il mancato fescion del fantasmino mi ha portato a prendere tre legni... consueta sfiga. Ora più che mai siamo proiettati a dare tutto per la seconda fase, nel Girone B.»
Arriva in conferenza stampa anche Fras, stasera portiere cazzuto: «Sono piuttosto incazzato, posso giocare in porta ma almeno vorrei essere avvertito prima in modo da portare la mia roba e prepararmi: è come chiedere ad un operaio specializzato di lavorare con gli attrezzi di altri. Spero comunque che queste pesanti defezioni in rosa non siano l'inizio di una crisi. Per il resto posso dire che loro sono stati fortunati: se avessi giocato fuori garantisco personalmente che sarei stato molto meno tenero dei miei compagni. Sarà per la prossima.» Se ne va addentando uno stipite.

Finisce quindi così, con i Cazzuti campioni di wrestling ma aimè di nuovo sconfitti nel calcetto. Avrà fine questa crisi? Ed è solo di risultati oppure dietro c'è anche una imminente crisi di spogliatoio? Le voci di mercato di cui vi accennavamo qualche settimana fa (in anteprima su tutti, badate bene) si stanno forse tramutando in qualcosa di più che flebili sussurri? Non possiamo fare altro che stare a guardare ed attendere, sperando che la squadra possa riprendersi.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
FRAS 8: Con il suo utilizzo tra i pali si perde il suo indiscutibile apporto difensivo, tuttavia come portiere se la cava più che egregiamente. Pettorina fuxia a parte. Guida i compagni con autorità e si esibisce in interventi ottimi, spesso anche killer verso gli avversari. Memorabili i suoi sbraiti in Klingoniano ed i calci ai pali della porta. Da rivedere qualche rilancio con palla finita nella Galassia di Andromeda... BELLA GHANDI
CEVE 6,5: Non è una novità, ma c'è poco da fare: quando sei la bandiera cazzuta un motivo c'è. Punto di riferimento per i compagni, si prodiga in una partita di sacrificio con spirito battagliero e mai domo che si conclude con la potata dell'ultimo secondo. Non molla mai. Si registra brufolo apparso sulla fronte di Sua Santità Benedetto XVI a seguito del bestemmione (con chiara inflessione modenese) che lascia partire nel primo tempo. AMEN FRATELLI!
MEMENKO 6: Rientra dopo un lungo periodo di lontananza dai campi e indubbiamente non si trova nella partita più semplice possibile. Il suo spirito assassino non riemerge come ai vecchi tempi, tuttavia quando è chiamato in causa fa il suo. Dalla panchina si fa sentire ma viene sovrastato dalla follia omicida di Mus. In spogliatoio ha qualche problema con salsicce di non ben precisata natura... MI RITOOOORNI IN MEMEEEE
PITÃO 7: Chi lo pensava un fromboliere tutto fumo e niente arrosto deve presto ricredersi: il funambolo du Portugal ha lo spirito caliente e se c'è da usare lo spadone anzichè il fioretto non si tira di certo indietro. Zaccagna a destra e a manca guadagnandosi un giallo, si prodiga per tutto il campo e rischia di mordere alla giugulare un intimorito Mus per avergli stoppato una palla diretta in porta. Oltre a tutto ciò sigla anche un bel gol di violenza e precisione. ANCHE I PITÃO SI INCAZZÃO
KENNET 6: Parte bene, con un tiro nello specchio (ALLELUJA!) e qualche sgroppata, dopodichè viene squizzato nel Titanic cazzuto e cerca di dare supporto soprattutto in difesa, correndo alla Forrest Gump per il campo alla ricerca di una risposta. Verso la fine tenta anche due assist per Mus che purtroppo non vanno a segno. La critica è divisa: attaccante o difensore? Malelingue vorrebbero rispondere come rispose Ulivieri qualche anno fa parlando di Nervo: "...'un si sa che ruolo gli ha quel ragazzo. E corre troppo, corre troppo perchè..." POLMONE... D'ACCIAIO.
GERRY 6,5: Il Giovane Astro Cazzuto continua come sempre a dare il suo apporto fisico e muscolare alla causa verde, tuttavia non disdegna nemmeno questa volta di regalare colpi di classe come la "nucata" che richiede una paratona del portiere avversario. Consolida la sua fama di BEBIFEIS restando il più possibile fuori dai delitti in corso sul terreno di gioco, arrivando addirittura a ringraziare un avversario per aver concesso la rimessa ai Cazzuti nonostante l'arbitro l'avesse assegnata all'Oilalà. BRAVO RAGAZZO
MUS 8: Come sempre è lo sbocco di ogni azione offensiva ed anche questa sera trova il gol per due volte ed in altre tre occasioni deve arrendersi alla sfiga galattica che gli destina la palla sui legni. Inizia un vero e proprio incontro di Wrestling contro i simpatici avversari che lo porterà a cibarsi di caviglie oilaliane. Il top lo raggiunge quando davanti agli sbraiti di un giocatore avversario (di chiare origini altoatesine) risponde con un "non ti capisco, è inutile che parli". IAR CAMS ZE PEIN
DANILA 9: Si meriterebbe il massimo dei voti per essere rimasta esposta ai ghiacciai eterni di San Martinoz per tutta la partita (rimediando probabilmente l'influenza), tuttavia la sua scelta di non esprimere il suo parere alla squadra per paura non ci piace e lo facciamo notare. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Mister Cazzuto. PROMOSSA CON DEBITO FORMATIVO
OILALA' 3: Sicuramente meritano la posizione che hanno, ma come abbiamo già detto il loro atteggiamento non piace: troppo irrispettosi nei confronti degli avversari. Alcuni personaggi della squadra sfoderano una simpatia fuori dal comune, come quello che dopo il gol vuole andare da Fras "pecchè ci vogghio dir' ch'ha ffatte". Anche il tipo che prende il calcione finale di Ceve non è male: dopo la gara va dal difensore cazzuto e gli dice "Be' a me non mi saluti?". SEMPATICAAAA...PROPRI COME UN GAT 'TACHÉ I MARÁN
ARBITRO 4: A dire la verità non ci sembra neanche in malafede, semplicemente appare piuttosto confuso ed incerto. Ed in campo si vede. L'unica scelta giusta probabilmente la fa alla fine quando dichiara conclusa la gara dopo l'assassinio di Ceve. Nel nostro personale "Buonaserometro" gli dedichiamo un bel 7/10. NON CI PIACI
IL BOILER DI SAN MARTINO -2: E' molto bello finire una partita, sudati e stanca, e potersi completamente abbandonare al piacere di una tonificante doccia calda. Già. Peccato che la doccia calda se la possano godere in 5 poichè il simpatico BOILER decide di dire basta proprio mentre stanno entrando in doccia gli ultimi degli stronzi, nella fattispecie Mus ma soprattutto Kennet. Accade così che i due cazzuti debbano tentare un lavaggio drammatico tra scaglie di ghiaccio e pinguini, in quella che sembra un remake della famosa scena di Rambo appena catturato dai poliziotti. TEMPRATI NELLO SPIRITO
GLI ASCIUGAMANI DI MUS 3: Mus esce dalla doccia gelata e si asciuga lesto. Peccato che non abbia un accappatoio o un enorme telo, bensì sfoderi un fazzoletto da naso azzurro spacciato per asciugamano con cui procede all'asciugatura del suo corpo a piccole dosi. Uno spettacolo indubbiamente erotico di cui avremmo volentieri fatto a meno tutti. AI UONNA BI LAVD BAAAIU'... GIAST IU... NOBADI MUS.
LA PADRONANZA LINGUISTICA DI MEME 8: Branca di parrucche, non pensate male! Ci riferiamo alla pronuncia raffinata ed audace del Killer Cazzuto, non certo alle vostre perversioni erotomani. Accade infatti che vada scelta una pizzeria dove poter portare scompiglio nel dopocena: Buco e Due Lune sono chiuse per turno, servono idee nuove. Tutti propongono quand'ecco che Meme lancia un "Proviamo il LANGUSTÉ". Gelo. Che sia un nuovo locale? O forse un nuovo te cinese? O magari una nuova tecnica di pranoterapia congolese? Macchè, si svela l'arcano: "Sì dai, quella pizzeria in Via A. Costa". Trattavasi del "Langouste", abilmente tradotto come LANGUSTÉ. NU VOLEUAN SAUAR
IL CALCETTO MODERNO 2: I Cazzuti sopravvissuti stanno uscendo dagli spogliatoi, quand'ecco che Memenko si ferma e confabula con Darioz. Cosa sta accadendo? Nessuno può immaginare la terribile visione che sta per manifestarsi di lì a poco: Meme esce con la borsa del MULINO, l'odiata squadra rivale. Si giustificherà dicendo che aveva bisogno di una borsa, ma nessuno può perdonare il suo grave reato (specie l'aver sovvenzionato il nemico). MEME TU QUOQUE
LA PIZZATA CAZZUTA 9: Finalmente il dopogara a tavola, dove partecipano Mus, Kennet, Meme, Fras e Danila. Si consuma una ricerca disperata di una pizzeria aperta al lunedì sera, così dopo interminabili carovanate e sinuose serpetine, finalmente via Andrea Costa regala la pizzeria San Gennaro (ebbe'...). Qui si consuma l'ennesimo delitto con 6 pizze (una a testa + una divisa in quattro mentre Danila si butta su delle patate fritte). E' soprattutto con i dolci però che si raggiunge l'apice: prima Mus ne ordina due sotto gli occhi allibiti del cameriere ("è inappetente" specifica Kennet), dopodichè Meme ordina "quello là in mezzo, bianco e marrone" tra il panico generale. Best moment ever: Fras che ordina un caffè "al sangue". BIUTIFUL MOMENTS
LA SIGNORA AL TAVOLO DI FIANCO 9: Oh magari non c'entra niente, però al tavolo di fianco c'era una signora anziana che spalozzava di gusto il suo piatto. Sono cose che onestamente mi fanno sempre piacere. NONNA CAZZUTA UNA DI NOI

GIACOMO BULGARELLI 10: Ok, di solito su queste pagine scherziamo e ridiamo, però mi sembra opportuno anche qui ricordare la Bandiera del nostro Bologna, giocatore di gran classe e persona straordinaria che come pochi ha saputo essere simbolo di bolognesità sotto le due torri ed in tutta Italia. Da lassù, tra un palleggio ed un buon piatto di tortellini, spero che continuerai a guardare con affetto alla tua città ed alla tua squadra. E magari, perchè no, anche a noi Cazzuti. Ciao Capitano!

Bello & Forte

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