giovedì 26 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Ennesima pesante sconfitta: 10 a 1 contro il Marronaro
CAZZUTI, L'ARIA E' PESANTE
E non solo in spogliatoio. Friccolin: «E' il momento di fare valutazioni»


DAL NOSTRO INCIPOLLATO - Dicono che una rondine non faccia primavera, ma considerato il freddo che continua a fare oseremmo dire che le rondini, adesso, sono tutte ai Caraibi. Cosa c'entra quanto appena scritto con quest'articolo è un segreto che forse solo dalla stanza dei bottoni possono svelare, tuttavia quel che resta di concreto e tangibile è che i Cazzuti incappano nell'ennesima sconfitta. Sconfitta che ci poteva stare visto il gap tra i verdi ed il Marronaro, ma indubbiamente sconfitta bruciante poichè pesante (10 a 1) e pervenuta a seguito dell'ennesima partita sconfusionata ed incerta. Cosa sta succedendo ai Cazzuti? Momento di flessione dovuto alla mancanza di stimoli in questo finale di prima fase oppure problematiche di spogliatoio? Statene certi, siamo pronti a credere che c'entrino entrambe le ipotesi. Già, poichè è sotto gli occhi di tutti che nelle ultime partite, abbandonato il sogno del settimo posto e quindi del primo girone, i Cazzuti si siano mostrati in campo piuttosto "bailanti" (dimenticandosi l'imperativo principe di Friccolin "Umildad y Concretésa") e con disponibilità di giocatori piuttosto risibile rispetto alla tanto decantata "panchina lunga" preparata in estate dalla società. E cosa dire poi dello spogliatoio, che oltre alle solite voci di parrucche in libertà lascia intravedere qualche crepa? Ne siamo certi, avrete già intuito: che fine ha fatto l'Uomo Pavaro? Il portiere titolare, il miglior guardiano della scorsa stagione, l'uomo dei miracoli, uno dei pilastri cazzuti è infatti sparito senza lasciare più traccia. Inutili sembrano essere le continue ed assidue ricerche della società di Fattanza, tuttavia a furia di bollire la pentola d'acqua calda sta per far saltare via il coperchio, rischiando di creare ancora più danni. Capiteci: senza ombra di dubbio Gardo è un degno sostituto, ma l'Uomo Pavaro è da sempre un punto di forza della squadra Verde. Inutile dire che la sua prolungata assenza forse sta minando anche quell'invisibile e fragile equilibrio di spogliatoio che, lo sappiamo bene, è fondamentale per ogni squadra. E poi, parliamo anche del pubblico: sono lontani i tempi delle Brigate Bottero e della torcida verde, quando ad assistere alle gesta cazzute si potevano ammirare frotte di fans. Ora invece a resistere sono soltanto le fidanzate dei giocatori verdi, chi non è supportato dal fuoco dell'amore adesso non si vede più. Anche MisterT, centravanti infortunato e vice-vice allenatore è sparito nell'oblio generale. Appare evidente, insomma, che la situazione è greve e grave.
Davanti a tutto questo clima post-olocausto passa quindi in secondo piano la cronaca della partita, un match incanalato fin da subito nel binario del Marronaro e che non ha mai visto cambi (o almeno tentativi di cambio) di inerzia. Inizia la gara e dopo appena cinque minuti infatti gli uomini di Friccolin sono subito in svantaggio: rimpallo sfortunato al limite dell'area e Gardo è battuto. I Cazzuti tentano la reazione d'orgoglio, ma come sempre è il cuore a dettare legge anzichè la testa, sicchè seppur volenterosa la manovra verde appare priva di efficacia. Oltre a tutto ciò il Muflone Verde Mus nonostante il fantasmino non sembra essere in serata (forse incide il cambio di scarpe?) e quando la porta viene inquadrata va detto che il portiere avversario si dimostra molto reattivo ed attento. Ne consegue così che il Marronaro può prodigarsi in un gioco di contropiede fluido e ficcante che nel giro di poco porta il risultato sul 3 a 0. I Cazzuti tentano la via dell'orgoglio e nel finale di tempo prendono in mano il pallino del gioco, riuscendo finalmente a sverginare la rete avversaria: Mus tira da posizione defilata, il portiere non riesce a bloccare e la palla vagante in area viene raccolta da Kennet che da pochi passi (e con l'aiuto del palo) padella in porta. Fine primo tempo, ma solo ai devoti alla religione del Petrus potrebbe apparire una partita recuperabile. Comincia così la seconda frazione di gioco e nonostante i Verdi abbiano due discrete occasioni con Mus, il Marronaro sigla anche il quarto gol: punizione dal limite, tiro potente sotto la traversa su cui Gardo nulla può (ma probabilmente avrebbe potuto poco anche il Dottor Octopus di Spiderman). L'uscita anticipata di Mus (chiamato a muflonare anche nella sua squadra ad undici) incide con la definitiva resa Cazzuta: la confusione tattica diventa ancora più accentuata, con il ruolo di centravanti che viene ricoperto prima da Friccolin, poi Pitão, passando per Kennet e finendo con Fras e con la conseguenza che anche in difesa le cose vanno a ramengo e gli uomini del Marronaro spuntano in area come funghi sui piedi dopo una camminata scalzi per il Lido di Casalecchio. La morale della favola è che il Marronaro sigla altri 6 gol in contropiede e che i Cazzuti riescono a costruire poco (a parte un esaltante colpo di testa di Kennet, servito egregiamente da Friccolin, parato miracolosamente dal portiere e sulla cui respinta l'accorrente Fras non riesce a ribadire in porta).
Cala il sipario e sotto il cielo stellato di San MartinoZ (con l'inquietante Orsa Maggiore proprio sopra il campo... alla faccia di Hokuto) termina così l'ennesima tragedia verde.Negli spogliatoi Mister Friccolin è piuttosto rabbuiato: «Continua il digiuno di punti e la serie negativa si allunga... se poi a questo si aggiunge che questa sconfitta arriva contro una squadra che sfoderava una "splendida" replica della seconda maglia dell'Inter si può intuire la felicità che albergava nel cuore a fine partita. Non siamo partiti neanche male ma abbiamo concesso fin da subito troppa libertà di palleggio ad una squadra che ci era superiore fisicamente non riuscendo ad essere pericolosi a nostra volta, così facendo il match si è subito indirizzato a loro favore. Poi abbiamo colpevolmente mollato nel finale cosa che ahimè sta già capitando un po' troppo spesso e che sicuramente dipende dal fatto che oramai la prima fase per noi è terminata in anticpo però non va bene, noi siamo i Cazzuti e non dobbiamo mai mollare. Dobbiamo rientrare in carreggiata e recuperare entusiasmo e fiducia per la seconda fase dove non dovremo perdere concentrazione e voglia di lottare, userò il finale del girone di andata per vedere su chi si potrà contare per il finale del torneo, alle parole e alle promesse di qualche elemento ora devono seguire i fatti senza se e senza ma.»
In mancanza di Mus, si presenta davanti alla carta stampata Kennet, inusitato marcatore cazzuto della serata. Sulle note di "All'improvviso uno sconosciuto" parla il Cinghiale di Porretta: «Mah insomma, c'è poco da stare allegri qua. Più che altro è che questa continua raffica di sberle partita dopo partita sta facendo piegare il morale... e poi perdere non piace a nessuno, neanche a me. La confusione tattica? Indubbiamente c'è, soprattutto in difesa dove capita spesso di lasciare l'uomo solo in area. Sembra la pubblicità dei preservativi di qualche anno fa: "Di chi è questo? - E' mio - E' mio - E' mio"... Il gol? era una palla vagante capitata dalle mie parti, sono contento di aver segnato anche se non è servito a niente. E' tutto molto bello. Dobbiamo ritornare a vincere, così rischiamo solo di deprimerci... ed è l'ultima cosa che dobbiamo fare."
L'odore di piedi è così tutto quel che rimane alla fine di ogni cosa. Ma oltre al destino dell'Uomo Pavaro, anche un altro dubbio ci assale: che ne è di Pataça, l'estrosissimo attaccante brasiliano croce e delizia di Friccolin che in passato tanto ha dato alla causa verde? Siamo certi che le sue serpentine e la sua capacità di saltare l'uomo sarebbero essenziali in questa squadra volenterosa ma spesso arida tecnicamente. I soliti bene informati sostengono di averlo visto sul campo intento a cimentarsi in qualche amichevole, e sostengono di averlo visto parecchio in forma. Tornerà, magari per il gironcino finale? Speranze e dubbi che si confondono nell'aria pregna di effluvi mefistofelici originati dalle ciabatte cazzute.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 6,5: Onestamente può poco. Uno perchè gli avversari sono molto forti, due perchè gli spuntano da tutte le parti ed in tutta sincerità più che un portiere sembra un condannato davanti al plotone d'esecuzione. Comunque sia fa il suo ed alcune parate sono di grande livello. IMMOLATO
SLOTH 6: Si presenta vestito da rapper ma al momento di scendere in campo indossa la consueta fiera divisa Cazzuta. Come sempre fa il suo lavoro di fisico e mestiere, ma davanti alle incurisioni barbariche in corso può poco, soprattutto poichè molto rapide e ficcanti. Si diletta in qualche scorribanda offensiva e sfiora il gol con un siluro da fuori area. DIFENS! DIFENS!
CEVE 6,5: Come sempre è l'esempio da seguire: lotta, combatte su ogni pallone, non molla mai e guida i compagni. Fatica a proporsi in avanti poichè sempre sotto assedio, tuttavia dietro si fa rispettare fin quando la squadra sembra poter reggere. Alla fine deve cedere al clima da balera generale. FARO
FRAS 6: Dopo la parentesi in porta della volta scorsa, il Caterpiller Verde torna fuori dai pali e lo fa mettendo il fisico a servizio della squadra. In difesa argina a dovere anche se appare poco lucido quando deve impostare l'azione. Si esibisce in qualche scorribanda sulla fascia e viene impiegato anche centravanti, ruolo in cui appare poco a suo agio ma in cui si fa rispettare a chili e centimetri. Nel finale va vicino al gol ed ha qualche momento di tensione con i versi di mister Friccolin. RABBIOSO
PITÃO 6,5: L'astro lusitano cazzuto anche questa sera dimostra di non avere soltanto del fumo flà flà ma anche tanto arrosto. Combatte su ogni palla e si propone in avanti spesso con serpentine d'altissimo livello, anche se la fortuna non gli dice giusto. Quando c'è da spazzare spazza, senza badare tanto ai fronzoli. ARROSTÃO MERAVIGLIAO
KENNET 6,5: Ennesima partita da podista, il Cinghiale Cazzuto grufola e ravana per il campo come neanche la mai dimenticata Georgie dell'omonimo cartone animato made in Japan. Tenta qualche progressione palla al piede e si rende pericoloso sotto porta con una padella di sinistro centrale ed un bel colpo di testa nel finale. Sigla la rete della bandiera cazzuta assistito per una volta dalla dea bendata. BUS DAL CUL AIUTUM
MUS 6: Questa sera purtroppo il Muflone Verde non riesce ad essere letale come al solito, cosa che ovviamente si ripercuote sul resto della squadra che senza il suo terminale offensivo perde in fiducia. Nel tempo e 10 minuti in cui sta in campo cerca a testa bassa la via del gol più volte e si rende protagonista di un assit volante di tacco per Kennet. Certo, per chi ci ha abituato bene come lui, un po' poco. A VOLTE CAPITA
FRICCOLIN 6: Il mister Cazzuto non riesce in questo momento a trasmettere la sua filosofia alla squadra, quel famoso Umildad y Concretésa che tanto avevano stupito il mondo del calcetto moderno in tempi non lontani. Sul campo cerca di dare la scossa ai suoi ma spesso non riesce ad intendersi con la squadra. Nota di merito per il cross millimetrico del colpo di testa di Kennet. INCOMPRESO
JULIE e DANILA 10: Restano lì al ghiaccio ad assistere i propri cari fidanzati e la squadra in genere. Visto lo spettacolo, diremmo che hanno della buccia. ZE PAUER OF LOV
MARRONARO 7: Squadra indubbiamente di livello superiore ai Cazzuti ma non certo in proporzioni abissali come per Ceretolo e Zona Malippo. Buon portiere e buon gioco offensivo, anche se probabilmente giocare contro i Cazzuti aiuta... Peccato per la maglia crociata modello inter che non ci piace per niente (soprattutto questa settimana). CAMBIATEVI
ARBITRO 6: Qualche fischiata un po' così ma in fin dei conti niente da dire. Certo che scazzare nell'arbitraggio di una partita del genere è impresa da pochi eletti... tipo Buonasera... COMPARSA
LE STELLE DI SAN MARTINOZ 9: Con il campo non ancora illuminato lo spettacolo che si presenta sopra San Martinoz è degno di nota: orsa maggiore e tante altre costellazioni nel cielo nero e freddo di febbraio. Momento d'alto romanticismo rovinato crudelmente da Mus: "Socmel, sarebbe quasi da limonare eh?". Brutte cose. CIABATTANDO CON LE STELLE
PLAY FOR YOUR CLUB 4: Ormai è una droga per tutti i cazzuti, portare alla vittoria il Bologna in questa competizione è diventata l'unica ragione di vita. Per questo il momento è d'alto sconforto quando entrando in spogliatoio prima della gara si può ammirare Gardo che col portatile tenta la via del gol sul diabolico giochino. Ok, la realtà di cotale astio è data dal fatto che chi vi scrive, colpa rigori sbagliati, non riesce mai ad arrivare oltre i 2500 punti. Che tristezza. HSSSSSSSSSSSSSS I'M A SNAKE!
IL DUE LUNE 8: Dopo partita Cazzuto d'obbligo, i sopravvissuti decidono di trascorrerlo in quel del famoso Due Lune. Il bollettino di guerra prevede una pizza americana per Ceve (cioè un piatto di patate fritte sopra una pizza), una pizza sarda per Sloth (peso specifico superiore al mercurio), una tirolese a testa per Julie e Pitão (cioè tre chili di insalata messi sopra una pizza), una carbonara per Gardo (un concentrato d'uovo posto su pizza perseguibile a termini di legge) e la temibile pizza ERCOLINO per Kennet (ovvero un residuato bellico di Hiroshima con salame piccante, cipolla e prosciutto nonchè qualche scaglia di Uranio qua e là). A tutto ciò si aggiungano 4,5 litri di birra (Vi prego di alzarvi dalle vostre sedie ed applaudire: QUATTRO LITRI E MEZZO DI BIRRA) spolverati nel giro di due ore nonchè caffè e ammazza caffè d'obbligo. Ed alla fine lacrime dolci con lo sconto di ben 10 euri sul totale. TU CHIAMALE SE VUOI... FOGNE.
LE BRUTTE COMPAGNIE 3: Accade che mentre si sta mangiando un eco-mostro spacciato per pizza in divertente compagnia, si abbia la sfortuna di incappare in brutti momenti. Se infatti da un tavolo di bulbomani incalliti si alza un "forza juve" sparato da un boscimano con sciarpa bianconera, poco dopo ecco spuntare anche l'abbronzatissimo Filippo Cotti con balotta caratteristica al seguito. Per fortuna un tavolo di signorine piacenti ha stemperato un po' il clima plumbeo. VOGLIAMO LA SELEZIONE
IL CRIMINOLOGO DI VESPA 2: Dopo gli orrori della "Cocoon" Ferrari e di "Piacione" Tombolini, ecco arrivare finalmente in tv l'Highlander Vespa con una puntata pizza e fichi sull'omicidio di Garlasco e sugli stupri dell'ultimo periodo. Inutile sottolineare il movimento compulsivo delle mani dell'uomo dai cento nei (in evidente catarsi orgasmica), ma pare d'uopo citare la bicicletta, il sapone ed il portatile posti nella sua postazione a significare quello che solo la mente diabolica del Brunone nazionale può sapere. Tra i vari ospiti in studio va però segnalato il criminologo: baffetto da chi la sa lunga, occhiale fumè, ciuffo ribelle e camicia FUXIA partorita dal peggiore degli incubi di Dario Argento. Un personalino insomma misto tra Nino Frassica ed Umberto Smaila. Secondo una nutrita fetta degli astanti, capitanati da Sloth, il tale criminologo aveva la faccia di una che faceva la puzzette quando non inquadrato. BIUTIFUL PIPOL
IL GENIO DEL MALE 10: Ore 1.10, i Cazzuti sono nel parcheggio dietro alla pizzeria, sferzati dal freddo ma soprattutto dalla digestione in corso. Dall'altra parte della strada ecco uscire dal locale un gruppo di persone, quand'all'improvviso, il dramma: un boato di proporzioni planetarie scuote l'aere, una deflagrazione imperiosa riempie l'innocente silenzio della notte. Una bomba? Un attacco missilistico? Un colpo di testa di Britos? No amici, niente di ciò: solo un rutto di meravigliosa fattura lanciato da uno dei membri del gruppetto. Kennet è in visibilio, gli applausi scrosciano sinceri. E' vita. ...COME UNA BOMBA IL RUTTO ESPLODERA'...
Alla prossima
Bello & Forte

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