mercoledì 11 febbraio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta onorevole per 9-5 (4?) contro la Zona Malippo Capolista
CAZZUTI, SCONFITTA CON ONORE
Friccolin «Puntiamo alla seconda parte del torneo ». Mus sempre più capocannoniere con 3+1 gol


DAL NOSTRO IMPARRUCCATO - Sicuramente il 2009 non è partito bene per i Cannonieri Cazzuti, incappati ierisera nella terza sconfitta consecutiva. Ma c'è modo e modo di perdere: se infatti una settimana fa contro lo Sputnik era stata una autentica Caporetto, questa volta contro la Zona Malippo i Verdi hanno dovuto cedere il passo davanti ad un avversario tremendamente più forte (capolista con miglior attacco e miglior difesa del campionato), ma hanno lottato sul campo senza paura e a viso aperto. Davanti ad una squadra che seppur rimaneggiata, senza portiere e senza 3 titolari, riesce a giocare ad una velocità clamorosa e con una concretezza impressionante, infatti, la sconfitta non è un'onta.
La serata già ardua di suo si pone ancora più in salita quando il Pavaro ad un'ora dal match comunica (con la consueta signorilità) di essere nelle terre della Riviera Romagnola per lavoro e di non poter quindi presenziare alla gara, ma soprattutto il dramma vero si ha quando Kennet arriva al parcheggio ed assiste ad un momento lesbico (oseremmo dire quasi presbite) tra Gardo e Ceve. Il dolore è vivo. I Cazzuti scendono in campo agli ordini di Mister Friccolin (in dubbio fino all'ultimo) e lo stupore è tanto quando tra le fila verdi si può notare Puffo LePuffaglie, il Cazzuto ombra (nel senso che non c'è mai), che torna a solcare il campo di battaglia dimenticandosi però il cabaret di paste promesso (c'è chi sostiene che qualcuno avrebbe preferito le paste anzichè il Puffo). Fin dai primi minuti appare evidente il gap tecnico tra le due formazioni, con il Malippo che brucia l'erba sintetica a suon di scatti, diagonali e penetrazioni, ed i Cazzuti che un po' sportellano davanti con Mus e un po' ruminano ai piedi del ruscello con Kennet. Alla fine del primo tempo non è quindi incredibile che la campolista conduca con un rotondo 6 a 0, a seguito di azioni veloci concluse con tiri letali su cui Gardo può poco. Per i Cazzuti solo qualche occasione e la consapevolezza che non c'è proprio storia. All'insegna della balotta quindi comincia il secondo tempo, con i Cazzuti che come la squadra del mitico Bulldozer decidono che sarà vittoria se riusciranno a segnare una sola rete. I Verdi si tuffano così nella mischia con le sfrappole nel cuore, giusto il tempo per prendere un altro gol per gradire (7-0), dopodichè il gioco diventa bailante alla Branca Leone (o alla "checcefrega" in base ai gusti) ed anche per i Cannonieri arrivano alcune occasioni da gol. La rete della vittoria arriva circa al decimo, quando Gerry dalla trequarti lascia partire un simpatico sassone che si infila nell'angolino basso beffando il portiere. E' esultanza maxima, con Mus che dalla panchina raglia i suoi "SONO COTTI! SONO COTTI!" tra le ghigne generali. E proprio il Muflone Verde sale in cattedra qualche minuto dopo, quando imbeccato egregiamente da un parabolone del Puffo conclude di prima intenzione in porta. Momenti di autentica euforia. Il Malippo per non perdere le buone abitudini intanto decide di fare un altro gol (8-2) e di mangiarsi circa 5 occasioni da gol nitide sventati da Gardo ed anche dai pali: samba! Mus è finalmente entrato a regime ed ancora una volta trova la via del gol con un gesto tecnico di pregevolissima fattura: rinvio del portiere, apertura del coscione modalità airone ed il rimpallo contro il piedone fa rotolare lemme lemme la palla in porta. 8 a 3 ed il commento del bomber è solenne: "Avere un 47 di piedi serve". Continuano i momenti sagra della salsiccia ed ancora i Verdi trovano la via del gol, ancora col sempre più capocannoniere Mus: punizione dal limite, il Muflone batte tra le grida di terrore della barriera ("oh fai piano oh!") e lascia partire un sassone rasoterra che passa tra le gambe degli avversari, sguscia a pochi passi da Kennet e si infila nell'angolino. 8-4, Aim driming. Kennet confesserà: "Quando ho visto passare il pallone credevo fosse una Gig Nikko, mi sono spostato con deferenza". La Zona Malippo alla novecentosettantaseiesima azione offensiva sigla anche il nono gol (9-4), ma lo spettacolo non è ancora finito: pallone alto in area, Mus da posizione angolatissima si inventa una soletta volante clamorosa che solo il sacrificio umano del difensore malippiano (sbradaslato dentro la rete dopo essersi stracciato probabilmente ogni tessuto muscolare degli arti inferiori) riesce a sventare. L'arbitro però è emozionato e regala a referto il gol al bomberone cazzuto, dopodichè decide che si potrebbe anche andare a mangiare ed emette il triplice fischio sul risultato insolito di 9 a 4+1. Ou ies.
Negli spogliatoi Friccolin è tranquillo: «Di fronte alla squadra più forte finora incontrata dai Cazzuti nella storia del Torneo si è fatto il possibile, abbiamo tenuto il campo pur se era inevitabile subire la loro superiorità poi nel secondo tempo non abbiamo mollato e abbiamo reso onorevole la sconfitta. Ho preferito far ruotare tutti gli uomini a disposizione proprio per garantire che venisse mantenuta la stessa intensità durante tutto il match ma sapevamo già fin dall'inizio che sarebbe stato inevitabile andare incontro alla terza sconfitta consecutiva. A discolpa parziale posso solo dire che la squadra puntava molto sul surplus energico che il cabaret di paste promesso da Le Puffaglie avrebbe garantito, ma ahimè le paste di Le Puffaglie sono meno presenti di Pataca... Il calendario da qui alla fine del girone di andata ci vede opposti alle squadre della parte alta della classifica, cercheremo di giocarci le nostre oramai ridotte chances fino all'ultimo perchè i Cazzuti hanno lotta e orgoglio nel loro dna, nel caso mancassimo la qualificazione in questa prima fase assicuro che saremo sicuramente fra i protagonisti della seconda parte del torneo.»
Rilassato e soddisfatto anche Mus, con un bulbo cotonatissimo: «Non c'è mai stata storia, però ho apprezzato il fatto che anche se sopra di parecchi gol hanno continuato a giocarsi la loro partita senza attacchi di "fenomenismo" come accade in altre squadre molto più triste... Direi che sono i più forti che abbiamo mai incontrato qui a San MartinoZ, per la vittoria finale farò il tifo per loro. La nostra prestazione? Discreta, sono contento di avere segnato e ringrazio anche qui i miei compagni che mi permettono di rimanere in testa alla classifica marcatori, cosa che non mi era mai successa in carriera. Il mio obiettivo comunque è vincere la Lega B, lo scriva lo scriva...»
Qualche battuta anche con il redivivo Puffo: «Sono contento, non giocavo da un mese ma credo di essermela cavata bene. Loro? 8 spanne sopra di noi, niente da dire. Le paste? Nonostante si millanti tanto in spogliatoio, non le ho portate perchè sono uscito tardi dal lavoro, spero la prossima di farcela... Comunque vorrei che venisse messo a referto che ho pagato 2 quote per la partita... giusto per far capire chi è il Puffo...»
Si conclude così questa giornata di campionato e all'orizzonte per i Verdi si presenta lo scontro con la terza forza del campionato: l'Oilalà. L'impegno è indubbiamente proibitivo, tuttavia se i Cazzuti sapranno esprimere il loro spirito combattivo e se soprattutto Odino farà discendere 4 metri di neve su queste lande, chissà che non ci vengano riservate sorprese...
LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 7: Non era per niente facile ritrovarsi titolare a pochi minuti dal match contro la capolista, tuttavia il neo-portiere cazzuto se l'è cavata bene contro avversari di alto livello. Forse qualche incertezza ma anche tanti buoni interventi. Peccato quel duo presbite con Ceve nel pre-gara... BRAVO MA CHE PARRUCCA
CEVE 7: Come sempre è autentico leader in campo, guidando la difesa ed i movimenti della squadra. Fatica a trovare proiezioni offensive poichè il pericolo con questi avversari è sempre presente, tuttavia in una di queste sfiora il gol con un clamoroso colpo di testa. Sarebbe consigliabile cancellasse certe foto dal suo cellulare... CARA QUESTI SONO I MIEI COMPAGNI DI SQUADRA
SLOTH 6,5: Il centralone Cazzuto dimostra di essere tornato a regime e si esibisce in una partita solida e sostanziosa. Soffre un po' la velocità avversaria, ma dove non può la rapidità arriva il fisico. Si lancia in qualche sortita offensiva di buona fattura emozionando il pubblico che lo paragona a Jancker. KARSTENSLOTH
KENNET 6,5: Il Forrest Gump verde si prodiga in una partita decente, a parte un mezzo cappellone sul settimo gol avversario che vabbe'. Prova ad impostare, tenta il tiro in due occasioni ed è autore di qualche discesa a valanga sulla fascia stile Lavecchia ma terminata con cross stile Antonazzo. Mèi che gninta. LAVECCHIAZZO (ECCHECCAZZO)
PITÃO 6,5: Il fromboliere lusitano si presenta sul campo molto più nervoso del solito, segno che non ci sta a farsi prendere in giro da questi avversari. Autore di qualche buono spunto, fatica a trovare la via della porta e deve spesso infrangersi contro la barriera malippiana. La treccia alla nutella lo terminerà. NERVOSÃO
PUFFO 7: Lontano dai campi da un po', torna in grande stile pennellando assist prima a Ceve e poi a Mus. Con umiltà si pone al servizio della squadra difendendo ed impostando. Diventa fan dello "scavetto" e gioca tutta la partita regalando i suoi paraboloni, il migliore dei quali è un campanile a metà campo molto caratteristico. Avesse portato anche le paste... LO SCAVETTO DOVE LO METTO
JERRY 7,5: Come sempre grande grinta e dedizione, ringhia sui garetti avversari e dimostra di aver migliorato l'intesa col suo compagno di CAN-po Friccolin. Trova il gol che sblocca il tabellino cazzuto con una gran pietrata (che potremmo ribatezzare JERRONE) dalla trequarti che si infila nell'angolino basso. E sono già cinque in questa stagione! CINNOMERDO RIVELAZIONE
MUS 8,5: Tre pere vere ed una pera per gentile concessione sono la prova di quanto questo bomber sia in forma. Oltre al suo apporto in fase offensiva, inoltre, è come sempre autore di recuperi stoici e di immolazioni fisiche d'alto grado (chiedere al suo ginocchio bordò nel dopo-gara). Ha sempre le scarpe bucate. CAPOCANNONIERE
FRICCOLIN 6,5: Amministra bene la partita e tiene comunque i ragazzi carichi al fine di evitare clamorose sbaraccate come in altri anni in situazioni simili. Sul campo ha qualche lampo di genialità ma la perla della serata rimane, ad un passaggio del Puffo sbagliato, la sua faccia verso la panchina con la stessa espressione di Andreotti durante lo smalvino a Buona Domenica. PRESIDENTE? PRESIDENTE?...
L'ARBITRO IMOLA 7: Onestamente il calcetto perde tutto il suo fascino quando ad arbitrare c'è un personaggio losco, insicuro, moralmente corrotto e di malaffare. I Cazzuti avrebbero vinto a mani basse se non ci fosse stato un arbitraggio così di parte. E' uno schifo. Si salva solo perchè è un bell'uomo. COM'E' POSSIBILE CHE SIA UN COLLEGA DI BUONASERA?
ZONA MALIPPO 8: La squadra più forte mai vista a San MartinoZ. Giocano veloci, con buona circolazione di palla ed ottima tecnica, sempre tranquilli e sereni senza atteggiamenti sbagliati verso l'avversario. Kennet a fine gara "Soccia ragazzi, la prossima volta se giocate un po' più piano magari vediamo palla anche noi" "Ma no dai, stasera eravamo lentissimi! Poi ci mancavano 3 titolari e la loro assenza si è sentita parecchio". A POSTO COSI' REGAZ
LO SPOGLIATOIO CAZZUTO 1: Finita la gara è il momento delle docce ed è qui che si scatenano i drammi. Fricco che urla al Puffo che "non si parla con la bocca piena", Gardo appoggiato a Ceve senza mani, vapore a tonnellate con Pita che suadente come Cicciolina con la stipsi invita Kennet in doccia, Kennet che urla di raccapriccio e sbatte la testa contro il muro, porta dello spogliatoio aperta, Mus completamente ignudo che fa vedere a Darioz il ginocchio e tutto il resto, Imola che saluta tutti dicendo "divertitevi dopo al Due Lune". PARRUCCHIERI CAZZUTI
LE SCARPE DEL PUFFO 3: Il Puffo non solo si presenta senza le paste, ma addirittura persevera presentandosi con un paio di scarpe nere, lucide, con lo strappo e di una truzzeria quasi angosciante: un misto tra una scarpa da tip-tap ed un sandalo. Il commento di Mus dice tutto: "Se andassi ad Amici con quelle scarpe ti squalificherebbero". 3 voti in più solo perchè sono un regalo della sua signora a cui va il nostro rispetto. FESCION IS PUFFO
IL MALIPPIANO PARTENOPEO 4: Tra i malippiani si nascondeva un tifoso del nabule subito smascherato dal sapiente Imola. Nel dopogara entra in spogliatoio chiedendo il Fon a Kennet e mentre si asciuga i capelli comincia a parlare di calcio. Bruttissimo. "Uè mi raccumand' sabato che avimm' bisogne di punti eh!" "Eh ma con l'Udinesss siete stat' sfortunat!" "Dai dai però il Bbbbologne mi sembra in ripresss'!". Mani sui maroni per tutti e momenti di terrore per Kennet quando, dopo l'uscita del tipo, si paventa l'idea che gli avesse fatto su il Fon. PAISA'
IL BUCO 9: Con il Due Lune in quarantena causa serata parrucche (ciao Meme), i Cazzuti after-match (Kennet, Gardo, Pitão e Ceve) ripiegano sul leggendario Buco (e asteniamoci da battute e battutine di dubbio gusto, grazie). Come sempre la birra è copiosa, la pizza è gigante e la treccia impalugantissima, ma a farla da padrone è ovviamente l'arredamento. Questa volta l'attenzione si sofferma su: due borsoni da sella appesi al muro, un lazo, delle bolas, un guscio di tartaruga, un orologio avanti di un quarto d'ora ma soprattutto una balestra incastrata in una staccionata sopra la porta (incredibile ma vero). GRAZIE DI ESISTERE
IL PIRATA 10: E' lui l'idolo, lo sciostopper dell'intera serata. Sempre più coi capelli tinti di nero ed unti, con l'occhiale parabolico ed il vocione tenorile, duetta alla grande con Pitão a colpi di "YES" e "OUI". Ma la perla resterà sempre la sua battuta, battuta che fa da commento a questo voto: OBAMA HA DETTO "YES WE CAN", MA GLI ITALIANI HANNO CAPITO "YES, WEEK-END"
LA CAMERIERA 15: uoff uoff, bau bau! arf miaaaaaao, ding e dong, cippiricippiri, auuuuuuuuuu, aaaaaAAAAAAaaaAa-aaaah!, frrrrr, muuuuuuuuuuuu, snort. BASCHET
L'INTERPRETAZIONE DI KENNET 8: Succede che i Cazzuti per ottere un tavolo più grande al Buco (considerate le pizze con la circonferenza uguale a quelle di Urano) mentano spudoratamente e dicano di essere in 5 anzichè 4. Ma come fare per ordinare ed intanto spiegare che il quinto non c'è? Ci pensa il torbido Kennet con un'interpretazione degna del miglior ScionConneri: finta telefonata del Pavaro impreziosita da momenti di grande teatro quali "A-ah..." oppure "sì sì ho capito!". Alla fine non è servita a niente, però è stato bello. SEI STATO NOMINESCION AGLI OSCHER.
Alla prossima
Bello & Forte

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