giovedì 18 febbraio 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Da 3 a 0 a 4 a 3, i Cazzuti stendono il Cafè Jamaica
JAMAICA FAREWELL
Vittoria in rimonta sui seguaci di Merola, ZioPuffo protagonista. Friccolin: «Perdere non era ammesso»

DAL NOSTRO PASTICCIATO - Nelle terre del lontano Oriente, colà dove i misteri si sprecano ed il riso non scuoce mai, la saggezza scorre impetuosa ed i saggi ne hanno catturato un po' infondendola nello Zen. E così lo Zen rivela grandi verità, illumina le menti di chi ne perpetra i segreti e consente di giungere là dove normalmente non si potrebbe arrivare. I Cazzuti, come noto, sono seguaci dello Zen (il Maestro Friccolin indica la via) e la partita di ieri sera potrebbe essere un grande insegnamento brenso dell'antica disciplina. Un insegnamento magari su come la Grande Bilancia cosmica pareggi a lungo andare i pesi dei suoi piatti (dai 9 pali dell'ultima partita alla grande rimonta di ieri), o su come magari la Via della Rettitudine alla lunga prevalga sulla Falsità. Noi ci fermiamo a meditare profondamente assorti e contemplativi, ma indubbiamente non possiamo non sottolineare come quella di ieri sera sia stata una vittoria assolutamente da ricordare per i Verdi. In primo luogo perchè venuta a seguito di una rimonta da veri Cazzuti (da 3 a 0 fino a metà ripresa a 4 a 3 finale), in secondo luogo perchè ottenuta contro la squadra dell'antagonista di sempre, Fazio, che come sempre ha fatto della sceneggiata la sua arma principe. Sono quelle vittorie che danno un senso al nuovo sole che sorge, sono quelle vittorie che ci fanno ricordare con inusitato piacere che no, non siamo ancora in andropausa.
Lo so, dovrei bere meno e dormire di più, ma lasciateci sognare così. Stiamone certi. Cronaca? Eccovela.
Dopo circa tre settimane il pack che ricopre San MartinoZ si scioglie (si narra la neve avesse fatto sparire il campanile della chiesa) e come nei migliori documentari ritorna la vita ma soprattutto il calcetto che conta. I Cazzuti sono attesi dalla sfida contro il Cafè Jamaica, bar della Casalecchio fighetta nonchè squadra del ben noto Fazio (quello del "sei disturbato" di Friccolin). Proprio il tecnico cazzuto è il grande assente della serata (problemi di motore parrebbe) tuttavia nessun problema, poichè a prendere le redini della squadra c'è l'allenatrice in seconda (nonchè tifosa) Danila. Agli ordini della bionda vice si presentano così: Fras (in porta ma solo per un tempo). Molla, BatMax, Kennet, ZioPuffo, Pitão, Diego, Mus e finalmente Igorgol, il forte uzbeco che finalmente torna a vestire l'ambita maglia verde. La tensione è alle stelle, la neve a bordocampo dà quel senso di Bundesliga che piace ed infervora gli animi. La tuta blu di mus un po' stona ma glielo perdoniamo. Comincia la partita e sulla collina del Talon si posiziona un'orchestra di 80 elementi che comincia a sottolineare ciò che avviene in campo. L'inizio è "Profondo Rosso" poichè i cannonieri appaiono parecchio spaesati e con qualche difficoltà a trovare le posizioni in campo tant'è che il Jamaica comincia a farsi pericolosamente presente in area verde e a creare qualche grattacapo che Fras riesce a fermare con le buone (e con le cattive). La banana cazzuta è tuttavia evidente e non passa troppo tempo prima che gli avversari colpiscano e passino in vantaggio con un'azione che mette in evidenza i limiti della difesa. Mus e compagni tentano la riscossa immediata, ma le azioni sono confuse e poco "ariose" ed i pericoli alla porta avversaria praticamente inesistenti. Così sono ancora i Jamaicani a colpire: errore in disimpegno e palla persa a centrocampo per i Cannonieri con conseguente autostrada per l'attaccante avversario che non ha difficoltà a siglare il 2 a 0. Dalla panchina si tenta di dare una iniezione di corsa inserendo Pitão, Diego e Kennet ma a parte una piccola occasione con il giovane cazzuto, la musica non cambia. Anzi no, cambia: l'orechestra parte con la colonna sonora di Titanic ed il Caffè Jamaica sigla il 3 a 0: tiro da fuori area di un giocatore lasciato libero, Fras non è irreprensibile nella risposta (la palla viscida non aiuta) e la palla si infila in porta. Parrebbe la disfatta totale, anche perchè il Jamaica non perde occasione per perdere tempo e simulare falli con tuffi clamorosi ai quali l'arbitro abbocca con sistematica regolarità. Finisce il primo tempo e l'Orchestra attacca un requiem che non ha niente di bene augurante. I Cazzuti tuttavia in panchina sono determinati e sia Danila che Molla provano a dare la carica, suggerendo il gioco sugli esterni e semplicità nelle giocate poichè gli avversari non sono irresistibili. Viene ufficializziato anche il cambio tra i pali: esce Fras per dare chili alla difesa ed entra ZioPuffo, con meravigliosa maglia arancione (larghissima) e bertocco bianco modello gelataio: ufficiale, nei Cazzuti è entrato Campos. Comincia la seconda frazione di gara e l'Orchestra attacca con "ZAPPATORE" di Mario Merola: il Jamaica dà prova di grandi interpretazioni da sceneggiata con tuffi, rantolii a terra ed attacchi di cuore in giro per il campo. La panchina verde perde la pazienza per le continue ed insostenibili performance da stuntmen ed il meglio che riesce a fare l'arbitro Bortolotti è redarguire Molla dicendogli "Lei deve stare attaccato alla rete a bordocampo, non deve muoversi", il tutto in un clima da mercato del pesce mentre Fras, in attesa di battere la rimessa laterale, esplode in un "Arbitro diamoci una mossa che a giugno ci sono i mondiali". Il clima è nervosissimo, e se anche il bovino Kennet è in preda scatti di rabbia è segno che è veramente pesante. Tuttavia è in questi momenti che la scintilla verde si manifesta ed accende il fuoco dell'ardore Cazzuto, è in questi momenti che si spiega perchè i Cannonieri sono Cazzuti, è in questi momenti che il cuore verde comincia a pulsare. Dio quanto sono fico quando scrivo così.
Scusate.
Dicevamo, l'Orchestra comincia a suonare "Going the Distance" del famoso Rocky ed i Verdi iniziano a macinare gioco duri e tignosi. Calcio d'angolo: Kennet batte largo su BatMax che tira-scodella in mezzo all'area dove Mus è veloce ad anticipare il diretto avversario con un bel colpo di tacco. 3 a 1, non è finita. L'orchestra ci dà dentro di brutto ed i Cazzuti rispondono ancora presente: azione offensiva verde, BatMax avanza con Kennet e Mus ai lati che gli portano via gli avversari e gli permettono di battere a rete con un preciso rasoterra che beffa il portiere. 3 a 2, l'impresa non è impossibile. Ma il Lato Oscuro è terribile, ed i Jamaicani sono dei terribili Seeth: a furia di tuffi e sceneggiate fanno raggiungere ai Cazzuti il limite di falli e si guadagnano il tiro libero. Fras perde le staffe e torna in panchina urlando: "Basta, basta sceneggiate.... Merola è morto!". Il clima è pesante, il quarto gol potrebbe tagliare le gambe ai Cazzuti. In porta c'è il Puffo, completamente fuori posizione e intento a sculettare come il più famoso Bruce Grobbelaar nella finale di Coppa dei Campioni dell'84 tra il suo Liverpool e la Roma. Il Puffo nel suo tutone arancione che sculetta contro Fazio. In panchina non c'è speranza, ma Kennet crede nel miracolo: ha visto "Fuga per la Vittoria", ZioPuffo non ricorda proprio Silvester Stallone ma ci può stare. Fazio batte e la palla clamorosamente (con un Miaaooo in sottofondo) si schianta sul palo ed esce. Lo Zen, la Bilancia Cosmica, Silvester Stallone: tutto prende vita e senso adesso. Kennet è illuminato, ci crede e dalla panchina comincia ad urlare ed incitare i compagni. C'è voglia d'impresa e l'Orchestra comincia a darci dentro con Fuga per la Vittoria. Ed il terzo gol cazzuto è degno di quel film. Mus difende palla nella trequarti verde, improvvisamente un razzo travestito da Igorgol gli sfreccia accanto ed il Muflone lo serve in profondità con una mezza rovesciata: l'uomo della steppa sfrutta la sua corsa elegante e potente superando in velocità il diretto avversario e beffando il portiere con un preciso colpo in diagonale. E' pareggio, è giubilo e la panchina intera insorge. 3 a 3 e momenti intensi con l'Orchestra che si scatena. I Cazzuti prendono il pallino della partita, mentre il Jamaica perde completamente la bussola e le trame ottime del primo tempo e si affida ormai solo alle simulazioni. Il clima ormai è rovente e qualche scambio di amicizia e amore tra Fazio e Mus (F: "Levati coglione" - M: "Ammazzati") sottolinea il tutto. Ma è tempo di eroi e ovviamente il supereroe verde risponde presente: mentre l'Orchestra attacca col tema principale di Batman, Max si incunea sulla sinistra e da posizione defilata lascia partire un tiro che tocca un polpaccio jamaicano e si insacca nell'angolino basso della porta avversaria. E' 4 a 3, è sorpasso, è impresa. L'esplosione di gioia della squadra è impetuosa e l'intera panchina si riversa in campo per abbracciare il goleador. Tutto molto bello se non arrivasse Bortolotti ad intimare ai panchinari cazzuti di tornare al posto con muso duro. Noi commentiamo con un "Mah". I Cazzuti si applicano stando attenti a non commettere falli e a non cadere nelle provocazioni avversarie e potrebbero segnare il 5 a 3 in due occasioni: prima con Mus che non riesce a segnare dopo un bel contropiede orchestrato da Igorgol, poi con Fras che sfiora il gol leggenda di tacco su imbeccata di Mus. Mancano pochi minuti ma si scatena il dramma: falletto veniale di Pitão a centrocampo che il jamaicano ingigantisce guadagnandosi il tiro libero. Ancora una volta tutto è nelle mani del Puffo. Ancora una volta il Puffo sculetta. Ancora una volta Kennet crede. E ancora una volta è miracolo: il tiro libero finisce fuori per la gioia cazzuta. Da lì a poco è simpatia e l'arbitro sancisce la fine delle ostilità, con un po' di bagarre ma anche tanto sano godimento per i Cannonieri Cazzuti.
Alla stampa a parlare è Danila: «Partita nervosissima e poco tecnica... nel secondo tempo ci siamo ricordati che possiamo giocare anche in fascia senza fare solo la danza del serpente e la situazione è un po' migliorata. Piuttosto spaesati nel primo tempo, abbiamo fatto un po' fatica a prendere il ritmo partita mentre gli altri ci hanno saccagnato dal primo minuto sprecando anche molto. Nel secondo tempo loro hanno pagato tantissimo più il nervosismo che la panchina corta e il pareggio in pochi secondi li ha buttati definitivamente nella fossa.»
Seconda partita come mister e seconda vittoria. Danila non ha dubbi su cosa ricordare della serata: «Il gol di Igorgol è stato qualcosa di favoloso (assist compreso). Al gol di BatMax non ne parliamo... Fortunatamente i ragazzi si sono ricordati come ci chiamiamo e hanno tirato fuori due attributi così senza farsi spaventare dal parziale, facendo le cose semplici. Bravi! Menzione d'onore allo sculetto dello Zio sui liberi (e al fatto che loro li tirassero sul palo dove stava lui, geni del male).»
Nota di colore: si parla di una possibile nuova e speciale divisa verde per l'anno prossimo, realizzata proprio da Danila. «Per ora no comment». Vedremo.
Nessun giocatore cazzuto si presenta in sala stampa (nell'ambiente si narra di ripetuti e continui atti di onanismo sfrenato nello spogliatoio cazzuto) tuttavia improvvisamente una nube di fumo (non a caso) si manifesta in sala e al suo interno appare il viso del Grande Maestro Zen Friccolin che con voce profonda (e passamontagna) parla: «Al momento di partire mi sono reso conto che ero senz'automobile e ho la moto fuori uso. Visto che avrei dovuto portarmi dietro il gremlin ho dovuto desistere dal venire dato che a piedi è impresa improba e per il bibino il campo è un po' lontano. Non ho dubitato della vittoria contro chi rimane in assoluto la squadra più "fetente" del torneo, ma non solo di questo dato che storicamente le squadre di Fazio sono come le canzoni dei Pooh brutte e lamentose, e sono contento di percepire che abbiamo vinto così. I nuovi cazzuti hanno toccato con mano i motivi per i quali perdere stasera NON era ammesso, ringrazio loro per l'impegno e i goal schiaffati nella musta loro, Bottero continua a leggere la targa come un vigile urbano e su queste parole di gioia vi saluto. Ah, tra l'altro stasera è il mercoledì delle ceneri...».
Un lampo verde e il viso scompare, ma ancora la voce di Friccolin aleggia nell'aere: «...Urge che ritorni in possesso di almeno un paio di numeri telephonici per situazioni di emergenza come quelle di stasera... il contatto telepatico non è il massimo...»

Finisce così una serata storica (non senza qualche strascico post-partita) che ripaga i Cazzuti dopo una lotta contro il Male. Ora i verdi sono attesi da un ciclo proibitivo contro le prime della classe, con un calendario parecchio pieno dovuto alla necessità di recuperare le partite annullate causa glaciazione. Ma la vittoria di stasera e la consapevolezza di essere una squadra, infonde ai cuori cazzuti la tranquillità e la serenità per affrontare a testa alta e con orgoglio qualsiasi sfida.E sulle note del tema principe di "Conan il Barbaro" abilmente interpretato dall'Orchestra sempre assiepata sulla collina del Talòn, chiudiamo così questo report.

PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
La giuria questa sera si è trovata parecchio in difficoltà, poichè i pretendenti al premio Colonix erano molteplici. In un primo tempo si è pensato di aggiudicare il premio a Mus per la tutona blu elettrico clamorosamente sfoggiata per la partita (dal bragotto inguinale alla tuta, il tempo passa per tutti) poi i giurati si sono resi conto che farsi picchiare da Mus non è bello così hanno desistito. Si è pensato quindi alle infradito arancio a fiori del Puffo sfoggiate in spogliatoio, ma poi si è pensato che visto il ruolo determinante dell'astro cazzuto nella vittoria del match non era giusto (solo per questa settimana) insignirlo dell'ambito premio. La giuria decide così di premiare l'arbitro Bortolotti, non tanto per le continue abboccate ai tuffi giamaicani, quanto più per la DEVASTANTE cuffia giallo-nera sfoggiata per la serata. Il direttore di gara infatti ha arbitrato portando sulla testa un copricapo dai forti contorni avveneristici e con un tema psichedelico ai limiti del buongusto, un indumento degno forse dei peggiori incubi partoriti da Dario Argento. Noi ne prendiamo atto, consegnamo il premio e cerchiamo di superare questo shock psico-visivo.


LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

FRAS 7: Comincia in porta e fa quel che può con praticamente la difesa Mar Rosso davanti. Sul terzo gol non è irreprensibile, ma non gli si possono chiedere sempre i bambini coi mustacchi. Quando esce porta la sua grinta e sfiora un gol da cineteca di tacco. Si sgrattugia con classe anche sulla neve a fondocampo. Fantastico il suo "Basta sceneggiate, Merola è morto!". E' MORTO MEROLA
ZIOPUFFO 9: Non si può assolutamente vietargli la palma di uomo serata. Comparsata incolore nel primo tempo in mezzo al campo, diventa dominatore della scena quando si piazza tra i pali nella ripresa. Parate brivido, uscite spericolate, respinte degne del miglior Higuita e soprattutto la sua danza sfrenata per irretire l'avversario. Il tutto col suo cappellino e tutina arancio. Inizio di una nuova era? CAMPOS CAZZUTO
MOLLA 6,5: Comincia da titolare e denota qualche problema di grip, dovuto al campo viscido e alle scarpe fosse troppo LISSIE. Nella ripresa comunque torna ad essere importante come punto di riferimento e guida in campo della squadra, cosa molto positiva se si considera che voci di corridoio vorrebbero i Cazzuti in proncino di esercitare il diritto di riscatto sul suo cartellino. Intanto affronta il terribile Bortolotti che lo marca a uomo. STIA LI' CONTRO LA RETE CON UN DITO SULLA TESTA E IMITI L'IPPOPOTAMO
KENNET 6: L'uomo che vagava nei canali cerca di dare il suo apporto in termini di corsa con però scarsi risultati, anche se vaccate almeno non ne combina. Sente particolarmente il match contro una squadra scorretta e che porta il nome di uno dei bar più fighetti di casalecchio e lo si capisce quando prima tira due crocche alla rete, poi parla da solo e infine incita e guida la squadra dalla panchina. QUESTIONE DI PRINCIPIO
BATMAX 8: Primo tempo un po' in affanno, con qualche difficoltà dettata dal fatto che il centrale di difesa non è il suo ruolo. Nella ripresa comunque cresce come tutta la squadra e sforna l'assist per il primo gol di Mus e poi sigla il secondo e il quarto nonchè decisivo gol della partita. Prima personale doppietta in maglia verde e autentico cuore cazzuto dedito alla causa. GLI MANCA SOLO IL MANTELLO
PITÃO 6: Non è al massimo della forma (forse un po' d'influenza) e si vede, tuttavia quando entra in campo dà il suo contributo questa volto solo d'esperienza e quantità evitando dribbling e serpentine. Si infervora non poco durante le sceneggiate avversarie e a stento trattiene colpi di kapoeira per terminare i nemici. CUORE CAZZUTO
DIEGO 6,5: Il giovane talento cazzuto si prodiga nella consueta gara straripante di corsa, sudore ed impegno, sfiorando il gol in qualche occasione. Quando viene schierato punta denota qualche problema nel tenere la posizione (la troppa voglia di fare lo spinge a muoversi molto), sull'esterno si esprime meglio ma non c'è dubbio che ha doti assolutamente importanti e vitali per la squadra. Grande fairplay quando rinuncia ad una punizione invitante confessando di essere scivolato e non colpito da un avversario. LA DIFFERENZA TRA NOI E LORO
IGORGOL 7,5: Niente da fare, quando l'uomo della steppa c'è lascia sempre il segno. Applicato difensivamente, abile offensivamente, forte e concreto ma con movenze eleganti senza eccedere in tocchi troppo ricercati. Porta palla, serve i compagni, segna e si applica completamente per la squadra. Un grande acquisto, Salvatori27 si compiace. E LE QUOTAZIONI SALGONO
MUS 7: Sconcerto e raccapriccio quando sfodera la tutona blu abbandonando l'ormai storico bragotto-tanga, tuttavia alla lunga dimostra che il monaco c'è anche se cambia l'abito. Primo tempo con scarsi rifornimenti, nel secondo tempo sigla un gol (sbagliandone anche un altro abbastanza clamoroso) di tacco e sfodera un assist da cineteca (in rovesciata) per la corsa di Igorgol. Il tutto come sempre condito dalla solita grinta e sportelleria applicata con gli avversari per difendere palla. TUTONEEE
DANILA 8,5: Come sempre solo per il fatto che viene a tifare nonostante il tempo un po' così le varrebbe il 10, comunque stasera prende il voto anche come mister. Capisce la partita e cerca di dare i suoi consigli, anche se rimane fuori dal campo e non riesce per questo (e per non perdere una tonsilla) a farsi troppo sentire (spesso per questo dalla panchina "amplificano" i suoi dettami). Non si mette dei problemi a farsi valere coi Meroliani e con Bortolotti, il tutto ad impreziosire il fatto che 2 partite da mister 2 vittorie. Un ottimo score. MISTER CON MEGAFONO
BRIGATE BOTTERO 10: La partita è in corso e improvvisamente spuntano le Brigate Bottero, i famosi traditori della telenovela che già tutti conoscete. Potremmo pensare che fossero lì per gufare, potremmo gioire del fatto che nonostante i loro gufamenti i Cazzuti abbiano vinto, potremmo schernirli. Ma non lo faremo. Perchè ci piace pensare che in fondo, sotto sotto, certi amori non muoiano mai. E pensarlo ci fa bene e ci fa sentire anche persone MEGLIO. E tra poco è primavera. E allora ringraziamo. A VOLTE RITORNANO.
BORTOLOTTI 5: Della cuffia abbiamo già parlato, resta da giudicare l'arbitraggio. Non è stato scandaloso, ma il suo continuo abboccare ai tuffi avversari non è il massimo della vita, soprattutto anche perchè poi inscena una diatriba con la panchina verde che non si sa bene che senso abbia. Il top lo raggiunge quando, dopo il quarto gol verde, i cazzuti festeggiano abbracciandosi in campo e lui richiama all'ordine i membri della panchina. Dubbi amletici. SCUSI POSSO ESULTARE?
CAFE JAMAICA 3: La squadra più irritante del torneo, con personaggi capaci di sceneggiare falli e tuffi come la peggior juventus. Certo non tutti gli elementi (per fortuna) sono così, ma la maggioranza (capitanta da Fazio) è davvero insostenibile. E' comprensibile quindi come la vittoria ottenuta sia ancora più gratificante, orgasmica e inebriante. VADO IN BAGNO
LA PANCHINA DI SAN MARTINOZ 4: Fras è irritato, questi continui riferimenti al "Zappatore" lo hanno davvero stancato ed allora esce piccato. Si siede così nervosamente quando all'improvviso il dramma: SBRAC! Un rumore terribile. La panchina, incolpevole testimone, non regge alla furia delle chiappe cazzute e perde un pezzo che finisce ignominiosamente per terra. Caustico DarioZ: "fanno le feste della parrocchia e me la rompono". Coraggio. IKEA PENSACI TU
I DUBBI DI MOLLA 9: La bagarre è in corso, i giamaicani rompono le balle perchè la panchina cazzuta insorge, Bortolotti affronta a muso duro Molla. Ma proprio l'esperto cazzuto espone un dubbio campale all'arbitro: "Scusi, mi spiega perchè se nel secondo tempo abbiamo sempre noi la palla, noi abbiamo 6 falli contro e loro 2?". Mistero. Anche SCECSPIR cominciò così. TU BI OR NOT TU BI
L'ESULTANZA PACATA DI MUS 9: BatMax si invola, lascia partire un flobergo, è 4 a 3. Tutti esultano, tutti si abbracciano. Ma in un primo momento manca qualcuno: Mus. Il Muflone è infatti vicino a Fazio al momento della rete e quale migliore occasione per un raglio con espressione distorta in piena faccia dello storico avversario? SFIGURATO
IL PACIFICO KENNET 5: Kennet si sa, è uomo di mondo. Quando il nervosismo esplode si lascia trasportare e dà segni di squilibirio, tuttavia è poi il primo a ricercare il controllo per usare la capoccia (o quel che ne rimane). Così finisce la gara, è vittoria, quando ovviamente comincia il solito bombardamento di insulti da una parte e dall'altra. Il più agitato sembra (eh be'...) Mus, così Kennet capisce che se venisse squalificato sarebbero casini e va per portarlo via dalla ressa. "Merda!" "Vieni qui a dirlo!" "Andiamo Mus andiamo" "Vaffanculo!" "Dai Mus glielo abbiamo messo nel sitarino, andiamo" "Vergognatevi, come siete messi!". Mus si divincola, Kennet cerca di tenerlo "Bona Mus, dai andiamo!" Mus si divincola più forte "Dai Mus!" "Oh!" insorge il puntero "Mi fai prendere la borsa o no che l'ho lasciata lì?" "Ah...". PROVACI ANCORA GHANDI
LO SPOGLIATOIO CAZZUTO 10: Quando lo spettacolo è (soprattutto) fuori dal campo. La vittoria è brensa, si festeggia con gioia. Abbracci al Puffo, gran villa, Kennet e Mus simulano la chiusura in bagno per gesti di autoerotismo sfrenato, a Kennet sanguina una gengiva, doccia, è morto Merola, è morto Merola versione "Figaro" cantata da Kennet, il cappellino Panini di Mus, Igor che rischia di sguillare, le infradito del Puffo. SCIOTAIM
IL TERZO TEMPO 7: Finita la gara, il terzo tempo post partita è degno di nota. Fras è fuori dagli spogliatoi con Danila assieme ad Igorgol, Molla, Darioz ed il Puffo quand'ecco che si avvicina il numero 5 giamaicano, un simpatico soggetto che tra l'altro aveva tirato anche una mezza gomitata proprio a Fras.
5: (rivolto a Fras): " oh tutto a posto?, la gomitata tutto bene?"
Fras: " ah io sono a posto, e tu?"
5: " se se dai va la"
Fras: " dai vai ben via, fenomeno"
5: " hanno parlato loro, siete davvero fortissimi"
Igor: "Buona serie B bello"
5: risata sarcastica " ma siete dei pagliacci"
Igor: " si si ciao ciao bello" (mima il segno del 4, modello Totti)
5: "continuate ancora?" e fa per tornare indietro
Molla: "SEI INZUCCHI QUI CONTRO, TI VAI A FAR MALE, NE SONO SICURO"
Darioz: " Dai ragazzi buoni..."

E andiamo! CIAC NORRIS FIARS CAZZUTI
LA SAGGEZZA DI IGORGOL 8: Igorgol non è solo abile con la palla tra i piedi, ma è anche un fornitore ufficiale ed instancabile di perle e saggezza. Così dal battagliero "Sì sì, fate pur gol su tiro libero che noi ve ne facciamo altri due", si passa al mistico "Si sa, San Giovanni rivela gli inganni" del dopopartita, e si conclude infine con una perla di rara bellezza: il numero 5 giamaicano fuori dagli spogliatoi continua a fare simpatia, ma Igorgol lo annichilisce con un "Dai valà, siete passati dal 3 a 0 al 4 a 3... ce l'aveva fatto solo il PARMA CON L'HELSINGBORG!". ALMANACCO VIVENTE
RITORNO AL DUELUNE 9: Dopo un mese d'assenza probabilmente il TUMUNS stava seriamente pensando alla chiusura per fallimento, così ecco che l'arrivo del popolo Cazzuto è visto con gioia e senso di appagamento spirituale. Mus, Kennet, DarioZ, Max e la sua signora Eva raggiunti poi da Fras e la Dani fanno così gli onori di casa a suon di metri di pizza nel consueto pasto parco e leggerissimo. Le gheg abbondano e la cocacola scorre impetuosa, poi arriva anche l'ammazzacaffè e tutto diventa ancora più bello. Clima perfetto, talmente perfetto che non si fa caso ad un tipo seduto qualche tavolo più in là che guarda fisso verso la tavolata cazzuta (e talmente perfetto che Kennet non si deprime troppo davanti ad una tardona di 230 chili che lo guarda con insistenza dal tavolo vicino). BENTORNATI
IL PRINCIPE DI MILANO MARITTIMA E NEDO 10: Come sempre dopo la pizzata (usciti dal locale prima che sguinzagliassero i dobermann) è il momento dell'ignoranza di gruppo, quando cioè si digerisce l'amaro e gli effluvi fanno emergere storie clamorose. E così Fras racconta di Nedo, mentre Mus del Principe. Non vi staremo a riportare tutto, ma vi possiamo dire che esistono personaggi veramente incredibili. E' PAZZESCO E' PAZZESCO...

Alla prossima
Bello e Forte