mercoledì 7 luglio 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Finisce il sogno Cazzuto, 8 a 3 contro il Lopez Zigoni
CAZZUTI, GRAZIE LO STESSO
Avversario forte, non basta il Grande Cuore Verde. Kennet: «Il mio tempo è finito»

DAL NOSTRO ELIMINATO - Una lezione importante che lo Zen e la vita stessa insegnano è che c'è sempre qualcuno più forte di noi. Si lotta, si suda, si dà tutto ciò che si ha ma è sempre dietro l'angolo l'avversario capace di superarci. E' quello che è successo ieri ai Cazzuti, generosi e guerrieri come sempre, che hanno però incontrato uno scoglio assai impervio rappresentato dal Lopez Zigoni, squadra ostica e sempre ardua da affrontare per i Cannonieri da sempre. La maggiore qualità della squadra nera (soprattutto in fase offensiva) ha avuto la meglio su un team verde con qualche assenza importante (soprattutto dietro) che ha comunque gettato sul campo tutto il cuore e la generosità che fanno parte del suo DNA. Non è bastato per raggiungere la semifinale, ma ciò non significa che sia una sconfitta completa. Poichè le basi per il futuro sono state gettate, perchè lo Spirito Verde è stato ritrovato e perchè da ogni sconfitta, il Maestro Friccolin lo insegna, si può trarre sempre la forza e la saggezza per affrontare le nuove sfide e sì, vincere domani.
Commozione.
Andiamo in cronaca.
Serata ovviamente caliente, la tensione si taglia a fette ma i Cazzuti si presentano alla sfida non con l'atteggiamento della vittima sacrificale ma col piglio di chi è pronto a giocarsi il tutto per tutto. Agli ordini di mister Kennet (in tenuta da battaglia nel caso ci fosse bisogno di fiato e senza il vice poichè impegnata con Fras in uno stage con Pep Guardiola a Barcellona) si presentano: Zambo e Derek per la porta, BatMax, Pitão, Molla, Turkylmaz, ZioPuffo (capitano per l'occasione), Diego, El Pocho Biggo e ovviamente il Muflone Mus. Sugli spalti solo Elena (senza Smodis) a fare il tifo per i Verdi. Il Lopez Zigoni si presenta con gli uomini contati e in cuor proprio i Cazzuti cominciano a pensare che forse l'impresa non è impossibile.Comincia la partita ma subito si vede che i neri hanno una qualità offensiva di tutto rispetto, con un numero 4 capace di giocare a tutto campo in rapidità, tecnica e potenza. Dopo 10 minuti così i verdi si trovano sotto di due gol, tuttavia l'innesto di Molla porta qualità ai Cazzuti che, come la settimana scorsa, agguantano arrivano al gol con un tiro flàflà proprio dell'artista verde che imbarbaglia Cacioppo in porta per la successiva ribattuta di Mus. I Cannonieri tentano di attaccare senza disunirsi, tuttavia la velocità della punta zigoniana è devastante e presto si finisce sul 3 a 1 (risultato anche stretto visti i 2 pali colpiti dalla squadra nera). I verdi non ci stanno e accorciano nuovamente le distanze con Pitão che batte una punizione di rabbia e tecnica che si insacca in porta e manda una cartolina sempre a Cristiano Ronaldo. Finisce così il primo tempo ma non prima che ancora il Lopez insacchi il quarto gol e non senza che El Pocho Biggo sfiori un gol clamoroso con la palla che colpisce però ancora il palo.
Nell'intervallo Kennet cerca di professare calma e tranquillità, facendo leva sul fatto che per quanto forti gli altri sono contati e alla lunga caleranno sul piano fisico, quindi sarà importante farsi trovare pronti e soprattutto ancora in partita.
Comincia la seconda frazione di gara ed i Cazzuti scendono in campo disposti a dare il tutto per tutto, galvanizzati anche dal fatto che il Lopez ha un giocatore infortunato e che quindi si può provare a sfondare dal suo lato. Ma la grande spinta verde deve infrangersi davanti alla grande esperienza del centrale zigoniano (ex primavera del Bologna) che domina Mus e davanti, all'occorrenza, alle parate di Cacioppo che sventa più di un'occasione. Col passare dei minuti le forze cazzute calano e le sortite del funambolo zigoniano fanno sempre più male tant'è che il risultato si stabilizza sull'8 a 2. I verdi nonostante tutto non mollano la presa e gettano il cuore oltre l'ostacolo senza risparmiarsi. L'occasione ghiotta arriva quando Diego, in area, fa carambolare la palla sulla mano del difensore facendo così decretare all'arbitro il rigore. Il Puffo guarda speranzoso verso la panchina e Kennet acconsente: che sia data la possibilità al CICCIGNO verde di lasciare il suo marchio sul campionato. L'emozione è tanta, il numero 10 con la fascia da capitano si sistema la palla sul dischetto e punta Cacioppo. Si ferma il tempo, si ferma lo spazio. Salto all'indietro. Siamo a Pasadena, USA, 1994. Il numero 10 col codino batte il rigore, è alto. Idem per il Puffo. E' finita. Oddio, già da un po'.
Il Puffo si prende gli insulti del caso di tutta la panchina e si rimette sul campo di battaglia. Pochi minuti dopo comunque ci pensa Turky a salvare l'onore: Cacioppo fa un'uscita avventatissima su Diego fuori dall'area, la palla arriva al neo-acquisto verde che da metà campo mira ed insacca. 8 a 3 e finisce così la partita ed il torneo dei Cazzuti.
Negli spogliatoi parla Mister Kennet, ufficialmente dimissionario dalla guida della squadra verde: «Penso ci sia poco da dire, riconoscere la superiorità dell'avversario certamente non ridimensiona la nostra comunque ottima prestazione. Usciamo a testa alta comunque, consci di avere disputato un ottimo torneo e di esserci riabilitati dopo quel disastroso ed incomprensibile finale di campionato. Voglio ringraziare tutti i giocatori che ho avuto la fortuna di allenare, ringraziarli per la grande disponibilità dimostratami anche nell'accettare scelte a volte sofferte e crudeli, ma sempre mirate al bene della squadra. Voglio ringraziare il mio staff, Danila particolarmente che ha dimostrato grandissima professionalità, acume tattico e irreprensibile attaccamento alla squadra cazzuta. Le auguro di poter allenare questa squadra a pieno titolo nel prossimissimo futuro perchè se lo merita ed ha tutte le qualità per farlo. Voglio ringraziare Mister Friccolin, mio Sensei, che mi ha dato l'opportunità di mettermi alla prova nelle vesti di timoniere e mi è stato vicino nei momenti difficili infondendomi di zen e saggezza. Ringrazio tutti i tifosi, nessuno escluso, che mi sono stati vicini ed hanno dimostrato grande pazienza.E chiaramente ringrazio la società ed il Presidente Girolamo Fattanza per la grandissima disponibilità e responsabilità accordatami. E poi sì... ringrazio anche il Puffo che ha sì scazzato il rigore, ma in fin dei conti è un bravo cinno e gli vogliamo bene. Poi ringrazio anche Larissa Riquelme per altri motivi.» Va in iperventilazione e si asciuga una mezza lacrima. Continua:
«Appendo la cravatta al chiodo, felice comunque per questa straordinaria esperienza. Il mio compito di timoniere è finito, mi auguro che la nuova era Cazzuta possa così cominciare e spero, immodestamente lo so, che il mio contributo possa essere stato importante anche per il futuro. Sento il bisogno di lasciare la cabina di comando per tornare nuovamente a calcare il campo di battaglia nelle vesti di soldato semplice. Spero di poter trovare ancora un posto nei Cazzuti di domani ma, anche se così non fosse, voglio che sia chiaro che qualsiasi maglia dovessi mai vestire, il mio cuore resterà sempre e solo Verde. Grazie a tutti. Vado in bagno.»
Ci asciughiamo tutti quanti le solerti lacrime che ci giungono agli occhi poi restiamo abbagliati da una luce verde, ormai chiaro segnale che il Maestro Friccolin sta apparendo in sala stampa in tutto il suo fulgido splendore zen per permearci di saggezza:
«Il torneo è finito, l'estate è cominciata e la nuova barca cazzuta è salpata verso nuovi orizzonti. Che Porcedda sia con voi!».
Sparisce.
Termina così questa serata che pone la parola fine su questa stagione Cazzuta. Tirando le somme è innegabile che il torneo è stato senza dubbio positivo, non solo per il miglior risultato di sempre ottenuto (i quarti), ma anche per il gioco ed il carattere espressi sul campo. La nuova stagione porterà forse qualche novità e qualche innesto mirato, ma siamo certi che si continuerà all'insegna dell'Umildad e della Concretésa, pronti a scrivere nuove pagine di storia e pronti ancora a far risplendere il campo da giuoco di vivida luce verde.Fino alla prossima quindi... AVANTI CAZZUTI!

PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
Elena ed il tempismo perfetto
La serata è brensa di situazioni allettanti (riguardanti soprattutto il Puffo), tuttavia ciò che accade al Due Lune fa sì che la giuria Colonix regali il premio ad Elena, la signora Zambo. Vediamo il motivo. Il clima, nonostante la sconfitta patita, è inebriante al Tumùn poichè ormai è ufficiale: Porcedda è il nuovo presidente del BFC. Al tavolo si sprecano quindi i riferimenti alla sardegna, i canti isolani e ogni più scontata macchietta riguardante la terra natìa del neo-presidente rossoblu. Al momento di pagare però Mus scorge, nel cameriere presente in sala, una LEGGERISSIMA inflessione sarda. Gelo in studio, Kennet si ritira di mezzo metro, la grezza ormai è fatta e tanto vale tacere. Fuori dal locale si confabula della cosa ed Elena, nel pieno della sua innocenza, sortisce con un "Ma quindi era sardo? ma dite che si è offeso?". I ragazzi provano a spiegarle la situazione e magari (soprattutto Kennet) spinge per far sì che la ragazza magari rientri nel locale per spiegare al cameriere che non erano prese in giro alla sua sardità bensì giubilo per il nuovo corso bolognese. Ma Elena imbrocca la giocata: "Eh sì addio...Però in effetti forse era sardo" poi alza il tono e con chiaro accento sardo fa: "EH! CE LLLI HAI DEGLI SPICCCCI?". Tutto molto bello, peccato che proprio in quel preciso istante il cameriere in questione, proprio lui, fosse appena uscito dal locale e si trovasse ad un metro dalla scena. EPIC FAIL

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZAMBO 7,5: Ancora una volta decisivo in tantissime situazioni, deve affrontare un avversario temibilissimo che perdona poco. Dove non arriva lui a volta arriva il palo. FORTUNELLO
BATMAX 7,5: Si sbatte e si rabatta in un ruolo che notoriamente non gradisce, ovvero quello di centrale difensivo. Lo fa comunque alla grandissima e riesce anche in qualche sortita offensiva che per poco non gli regala il gol. Imprescindibile come sempre. SACRIFICATO
PITÃO 8: Prestazione come sempre impagabile dal punto di vista della tenacia e della generosità, questa volta impreziosisce il tutto con un bellissimo gol su punizione. Si sacrifica come centrale difensivo, dimostrando per l'ennesima volta la sua dedizione alla causa. EROICO
MOLLA 7: Il suo innesto in squadra è sempre un catalizzatore di qualità ed ordine nella manovra, tant'è che ancora una volta è da una sua iniziativa che scaturisce la prima rete cazzuta. Alla lunga cala sul piano fisico e commette qualche piccolo errore d'impostazione, tuttavia non può non essere considerato un elemento importantissimo dei Cazzuti. Peccato che illuda il mister dicendogli di avere Larissa Riquelme nel baule... PERFIDO
TURKYLMAZ 7,5: Patisce particolarmente la forza dell'avversario e la conseguente propensione cazzuta a restare più coperti, cosa deleteria per un giocatore come lui che predilige la fase offensiva e gli inserimenti in area. Nel finale agguanta comunque un gol di pregevole fattura, il quarto nel suo primo torneo verde. Non male insomma. BOMBER
DIEGO 7: Anche per lui, giocatore avezzo all'assalto anzichè alla difesa, la partita è ricca di insidie tuttavia riesce a disimpegnarsi benissimo con il suo grande cuore e la sua grandissima corsa. Sfiora il gol in qualche occasione e si guadagna il rigore che poi il Puffo, ignominiosamente, sprecherà. CUORE CAZZUTO
ZIOPUFFO 2: Un rigore sbagliato che costringe la squadra alla sconfitta e costa la panchina del suo mister. Altra da aggiungere non c'è.
NO DAI SCHERZO 7,5: Puffo volenteroso e combattente come sempre, si infila in diverse occasioni in area avversaria ed è sempre prontissimo a chiudere in difesa. Peccato per quel rigore che avrebbe posto la sua firma nel torneo cazzuto, tuttavia siamo certi avrà modo di rifarsi. PUFFO NON AVER PAURA... DI SBAGLIARE UN CALCIO DI RIGORE (quando non c'è il Fricco)
BIGGO 7,5: El Pocho non riesce per poco ad arrivare alla via del gol anche questa sera, ma il coraggio ed il cuore espressi in campo gli valgono un voto più che soddisfacente. Emblematico ed eroico quando, nel finale di partita a risultato pressochè compromesso, si esibisce in una rincorsa generosa per fermare un avversario lanciato in contropiede, riuscendoci tra l'altro. POCHO POR SIEMPRE
MUS 7,5: Partita di grande sofferenza per il Muflone che deve fronteggiare un centrale di tutto rispetto e che gli fa vedere pochi palloni. Nonostante tutto però il Delantero Verde trova un gol ed indovina due punizioni clamorose che solo la bravura del Cacioppo-portiere riesce a disinnescare. MUFLONE DOMATO
KENNET 6,5: Il Mister Cazzuto, orfano della sua vice, può poco questa volta contro un avversario di spessore e con qualche assenza importante. Tenta tuttavia di dare tranquillità alla squadra e c può senza dubbio ritenersi soddisfatto visto lo spettacolo offerto dai suoi ragazzi. Appende la cravatta al chiodo e torna in cerca di contratto come giocatore per l'anno prossimo, magari (lo spera) sempre nei cazzuti. Chissà. GUBAI... GUBAI.
DEREK 10: Sì ci ripetiamo, ma non si può non sottolineare un giocatore che dà la massima diposnibilità ben sapendo che con il portiere titolare in porta è difficile giocare. Tuttavia rimane e tifa per la squadra. Potrebbe giocare 5 minuti nel finale, ma preferisce declinare. GRAZIE MILLE
ELENA 10: Un grazie è d'uopo a chi ci assiste e ci tifa durante la partita. Rischia anche di venire reclutata dal Lopez, ma declina l'offerta poichè in ciabatte... GRAZIE PURE A TE
ARBITRI 6: Il voto totale alla coppia arbitrale è dato dalla media tra DarioZ (7) e l'arbitro chiamato, per via delle sue occhiaie clamorose, Oc' Vèsp (5). Se il signore di San MartinoZ è come sempre equilibrato e pacato nel gestire la partita anche nei momenti di comprensibile nervosismo, non può dirsi lo stesso del suo collega che, oltre al fastidioso "PORTIE'!" di inizio partita, dimostra anche di essere troppo permissivo in certi frangenti (non fischiato un fallo pesante subito da Max) e troppo fiscale in altri, come quando vuole fare riprendere la partita in tempi brevi nonostante il Lopez sia con un uomo in meno (bellissima la replica di un zigoniano: "se vuoi rispettare il regolamento allora puoi farci anche sdraiare per terra e poi sparare"). Attitudine leggermente da serial killer, un po' fa paura. PSYCHO(CCHIAIE)
LOPEZ ZIGONI 8: C'è poco da dire, squadra di livello superiore. Arcigna e coperta in fase difensiva, devastante in attacco con un giocatore che da solo può e sa fare la differenza. Tutto sommato sono abbastanza tranquilli, a parte quando hanno qualche minuto di arterio scriteriato e a parte Cacioppo che non apprezziamo particolarmente. Tra le pretendenti alla semifinale forse era, per la panchina cortissima, quella più abbordabile per i Cazzuti, ma alla fine ha vinto la squadra più forte (non a caso hanno preso almeno 5 pali). Rivedibili le mirabolanti mocasse rosse del loro mister, degne del miglior Benedetto XVI. FORTI MA SENZA FESCION
RITI SARDI 8: Porcedda è il nuovo presidente Rossoblu, è chiaro che i Cazzuti devono festeggiare a dovere. E allora come fare, a parte cantare modello MENNEU MENNEU in spogliatoio o fare del sano revival del mitico Nico di Aldo Giovanni e Giacomo? E' evidente, taffiare. E così ecco che, con sprezzo del pericolo, i cazzuti ordinano al TUMUN una pizza gigante SARDA, ovvero un agglomerato dal peso specifico del Colon di Galeazzi farcito di mozzarella, pomodoro, pecorino e salame di cinghiale. Il tutto come contorno alla consueta metrata di pizza e seguita, più tardi, da sorbetto, caffè e ovviamente mirto. Momenti di panico quando quando il cameriere porta una pizza saracena anzichè sarda a causa di un errore di trascrizione. Che gli arabi siano ancora dietro al Bologna? MENNEEEEU MENNEEEEU LLAAAAAaaAAAA DIIIIiiGGGESTIOOOooOOOONNNNNNE NOOOONNNONONONOOO C'EEEEEE'
GOSSIP SPICCIOLO 4: La birra imperversa, la zivolla anche, così ecco che prende largo del sano gossip. Elena nebulizza i suoi ormoni nell'aere (per la gioia di Zambo) parlando di calciatori giovani e carini per il Bologna e non più vecchie cariatidi. Il discorso finisce chiaramente su Cristiano Ronaldo, il gran visir di tutti i maragli. Come si sa il giovane è avezzo ad utilizzare il suo apparato riproduttivo con le più svariate bertone del globo terracqueo, ma pare che ultimamente sia diventato padre. Padre ok, ma la madre viene definita da Elena "surrogata", cioè (dopo 5 minuti di sbigottimento al tavolo) messa incinta con la fecondazione artificiale. Il discorso è ben presto degenerato ovviamente al tavolo: poichè se prima si ipotizzava ad un Ronaldo che spara sperma con la cannuccia, ben presto si è pensato ad un CR9 che ingravida su punizione, a gambe aperte, con le tre dita. Non fatevi domande, semplicemente venite al Due Lune coi Cazzuti. GOLLLE! GOLLE!!!
IL CANONE RAI 8: Come si può non pagare il canone Rai quando la mamma di tutti gli italiani ci presenta Galeazzi vestito con un tendone da circo (meravigliosa giacca BEEES dal diametro di Capo Horn) ed un Maurizio Costanzo intento a schiacciare le zanzare, in diretta, con la manina giocattolo per applaudire? Questa è TV. ZE SCIO MAST GO ON

Alla prossima

Bello & Forte

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