mercoledì 29 aprile 2009

Corriere dello Sport-StadioZ

Playout: Verdi vittoriosi per 4 a 2 sulle Lasagne e giovedì sarà ritorno
CAZZUTI, IL PRIMO PASSO E' FATTO
Prestazione di squadra, Friccolin: «Così anche giovedì». E in spogliatoio è dramma.


DAL NOSTRO VONGOLATO - Tempo da lupi, tempo cazzuto. Il pazzo meteo di questa stagione degna di UOTERUORLD e forse anche di Chevincostner (con piedi palmati) può deprimere gli animi più deboli, ma di certo è combustibile per il verde fuoco cazzuto che dal primo dei tifosi all'ultimo degli scarponi torna ad ardere imperioso. Quella di ieri era una partita campale, una di quelle gare che possono decidere una stagione: 40 minuti contro le Lasagne per conquistarsi la possibilità di un ritorno oppure tornarsene a casa, 40 minuti di battaglia con la vittoria come solo ed unico risultato utile. La chiamata alle armi del redivivo Mister Friccolin (critico e col pugno di ferro in settimana per defibrillare l'ambiente) ha rinsaldato la squadra che ha risposto in massa ed ha lottato col coltello ed il cotechino tra i denti per tutta la gara. Badate bene, non che ce ne fosse troppo bisogno: in fin dei conti la partita con le Lasagne è in grado di creare da sola le motivazioni (citofonare Mus), tuttavia l'aver ritrovato lo spirito cazzuto e la comunione d'intenti è un notevole passo avanti. Certo poi l'aver vinto a termine di una partita combattutissima è una notevole carica per il ritorno di giovedì, ma non diremo nulla affinchè voi, nostri affezionati lettori, evitiate di toccarvi ripetutamente colà ove il sole non batte mai.
Anche noi a dirla tutta. Ma vabbe'.
Come dicevamo quindi tempo ovviamente cazzuto, con i pallidi raggi di sole della giornata presto rimpiazzati da un uragano di fantozziana memoria che si abbatte su San Martinoz ad un'ora esatta dal fischio d'inizio, riducendo così il campo in una distesa di muschio in cui gli anatroni e i Kennet possono sguazzare felici. Mentre via via anche la torçida verde prende vita sugli spalti guidata dalle Brigate Bottero, i Cazzuti si contano: Pavaro (con camion) e Gardo in porta, Fras e Ceve in difesa, Pitão con Kennet e Puffo nella terra di mezzo, Gerry col redivivo Mus (tornato dalla squalifica) e Mister Friccolin come bocche di fuoco in avanti. La partita inizia sotto lo sguardo attento ma soprattutto simpatico del Signor Tasso e si evince subito che sarà tirata: le Lasagne possono contare su alcuni elementi di buon livello ma sono senza panchina, i Cazzuti fanno del numero la propria forza e la buttano tutta sulla corsa e sull'agonismo. Le occasioni si sprecano da ambo le parti anche se quelle più clamorose sono di marca cazzuta, sempre (neanche a dirlo) ad opera dell'imbufalito Mus: prima un colpo ravvicinato deviato miracolosamente dal portiere, poi un tiro a botta sicura che si stampa sul palo tanto per non perdere le vecchie abitudini. Il primo tempo si conclude così sullo zero a zero, con sinistri corvacci che cominciano ad aleggiare nelle teste verdi vista l'inviolabilità della porta avversaria. Friccolin comunque continua a ribadire il suo credo di Umildad y Concretésa ed esorta ogni singolo componente della squadra a dare tutto poichè i cambi ci sono e vanno sfruttati.
I Cazzuti tornano in campo col piglio giusto e così, dopo cinque minuti, arriva la rete che sblocca il risultato: calcio di punizione di Mus, Fras è in mezzo all'area e colpisce forse di chiappa o forse di scapola, ma tanto basta a far danzare la palla in rete per l'uno a zero. L'esultanza è ovviamente molto composta, gli abbracci si sprecano e qualcuno tira una ditata su un dente a Kennet che comunque fa finta di niente e festeggia imperterrito. La rete ha effetto catalizzante sulla squadra verde che raggiunge pochi minuti dopo anche il raddoppio (degno di un film di Sylvester Stallone): palla in profondità per Mus marcato dal roccioso Montelli che lo istiga con dei "ma dove vuoi andare, dove vuoi andare?", il Muflone lascia scorrere e poi di giustezza insacca alle spalle del portiere. Tripudio maximo con Mus che urla in faccia all'avversario "A SEGNARE, ECCO DOVE VADO, A SEGNARE!". Sono emozioni veri e difficilmente riusciamo a trattenere le lagrime. Ma i Cazzuti sono tali per tanti motivi ed infatti come sempre c'è un principio di bleccaut: la troppa generosità spinge la squadra in avanti ma una palla persa innesca il contropiede lasagnico che sfocia così con una rete che riapre le danze. In partite precedenti sarebbe stato l'inizio dell'ennesima Caporetto, ma stasera i Cazzuti hanno al loro comando Mister Friccolin che scende in campo e prende per mano la squadra. Il Vate Verde tra uno sfanculamento al Puffo ed un dribbling "tacco-suola" di Ardilesiana memoria porta fiducia alla squadra e poco dopo sigla anche il terzo gol: numero di Pitão a centrocampo che vede Friccolin libero sulla destra, il Mister si accentra e di giustezza beffa sotto le gambe il portiere delle Lasagne. E' l'esultanza dei grandi momenti, tutta la panchina e la squadra che abbraccia Mister Friccolin in quello che è un chiaro segnale alla società e a tutte le malelingue che sibilavano una rottura insanabile tra le parti. Ma è un vero derby e le Lasagne non ci stanno assolutamente a perdere: folata offensiva, Silver Socmel riceve palla spalle alla porta e con una stupenda girata infila l'angolino destro basso rendendo vano qualsivoglia intervento del Pavaro. 3 a 2 e la partita diventa parecchio spigolosa e qualcuno ne paga un po' le conseguenze (faxare caviglia di Pitão e ginocchione di Kennet), tuttavia i Cazzuti reggono l'urto ed anzi trovano la forza poco dopo per chiudere la partita: calcio d'angolo, Pitão riceve palla in area e nella mischia riesce ad infilare il portiere delle Lasagne. 4 a 2, al triplice fischio può scattare la festa cazzuta. Certo, l'importante sarà giovedì, ma già essersi guadagnati la possibilità di avere un ritorno è cosa buona.
Negli spogliatoi Mister Friccolin è visibilmente soddisfatto: «Prestazione convincente che ha visto la squadra concentrata e reattiva, la possibilità di poter contare su quasi tutta la rosa ha infatti consentito di mantenere il ritmo più alto dei nostri ostici avversari e alla fine questo fattore ha avuto il suo peso visto anche il campo pesante. Adesso occorre riproporsi giovedi con la stessa voglia e intensità evitando allo stesso tempo alcuni comportamenti un po' sopra le righe che potrebbero passare per inutili provocazioni, i Cazzuti devono parlare con il gioco e non con le parole o i gesti quello lasciamo farlo a altre compagini. Riprendendo il discorso sul match direi che a parte qualche sbavatura, che però stavolta non ci ha fatto pagar dazio, la squadra si è mossa benino, i cambi hanno funzionato e tutti hanni giocato per la squadra, qualcuno deve ancora calarsi nella realtà di un play out, certe leziosità come lo scavetto a metà campo in un match dentro o fuori non vorrei più vederle a meno di non esser nati a Lanùs, e occorre un miglior bilanciamento tra ardore e flemma nel corso della partita però direi che tutta la squadra stavolta è promossa a pieni voti.» Ennesimo attacco a qualcuno della squadra? Friccolin è categorico:
«Ho già detto che su certi argomenti se parlerò sarà solo a fine stagione, quindi le sue belle provocazioni se le può mettere nel sitarino che ben conosce. Voglio invece ringraziare il pubblico e i nostri tifosi che so esser arrivati in ritardo a causa di queste leggi anti -ultras che li fanno sottostare a controlli inconcepibili. Chiudo infine stigmatizzando il fatto che mi ha visto colpito da un accendino lanciatomi, pare, da un tesserato della squadra avversaria che gode di impunità presso le stanze dei bottoni.» Su quest'ultima affermazione la LegaZ ha già aperto un fascicolo.
Molto, molto soddisfatto anche Bomber Mus: «E' inutile dire che sentivo questa partita in maniera feroce: la gara di qualche settimana fa mi ha lasciato le Lasagne piuttosto indigeste, soprattutto in qualche suo elemento. Tra l'altro è curioso passare da provocatore quando il tuo marcatore fa trashtalking per tutta la partita... ma tant'è, succede. Stasera comunque abbiamo giocato con piglio cazzuto e non ho dubbi che se anche giovedì saremo capaci di mantenere questa condizione potremo dire la nostra. Detto ciò un GRAZIE grande come una casa a Derek Jeter, che oltre che venirci a vedere ha portato un dolce spettacolare a fine gara, a Gardo che ha festeggiato il compleanno con un bel cabarettone di paste e il Borghetti, alle Brigate Bottero e alle due ragazze che sotto quest'acqua ci sono venute a vedere. Avete un gran cuore!».
Si conclude così questa serata trionfale, ma tempo per festeggiare non c'è poichè all'orizzonte, precisamente domani giovedì 30/4, i Cazzuti sono chiamati a fare il secondo passo per superare le Lasagne affinchè il sogno continui.

ULTIM'ORA - Dramma nello spogliatoio Cazzuto. Secondo alcuni testimoni che hanno preferito restare anonimi, parrebbe infatti che un vero e proprio fatto di cronaca nera abbia avuto luogo nello spogliatoio verde. Da quanto emerge, sembra che un controllo della Guardia di Finanza abbia avuto luogo al termine della partita contro le Lasagne ed abbia trovato una falla nei conti della società di Girolamo Fattanza. Restii ad ogni spiegazione o alibi alcuno, gli ufficiali avrebbero fatto irruzione nello spogliatoio cazzuto chiedendo immediatamente il pagamento della somma incriminata pena il sequestro del Borghetti e della carta igienica presente. Costretto dalla forza bruta, sembrerebbe quindi che il malcapitato Kennet (noto plumone umanamente riconosciuto in tutte le terre conosciute) abbia dovuto aprire il suo umile catuino per esborsare il danaro richiesto, secondo indiscrezioni circa 20 euri. Mentre il livello della pioggia aumentava esponenzialmente ad ogni centimetro di banconota che usciva dal portafoglio, chi era presente sostiene che il Cinghiale Porrettano abbia via via perso colorito, cominciato a perdere capelli e sia caduto preda di deliri e tic nervosi. Tra una frase in aramaico ed una poesia in venusiano, pare che il culoide abbia pronunciato frasi nefaste e maledette circa vendette e teste di porco in giardino. Sempre i testimoni sostengono che il muro dello spogliatoio abbia cominciato a trasudare Borghetti mentre un 57 scritto col sangue si sia formato nel cerchio di centrocampo del terreno da gioco lì vicino. La polizia, la Guardia di Finanza ed il Vaticano (sezione esorcisti) si sono già messi in moto per fare luce su questa incresciosa ed inquietante vicenda.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
PAVARO 7,5: Il Portierone di Porretta non viene chiamato ad interventi miracolosi come in altre gare, tuttavia quando è chiamato all'opera risponde sempre presente evitando parecchi grattacapi. Best moment: uscita bassa su un avversario, scontro furtuito ed il lasagnico cade a terra: "Tutto a posto dado? Oh dado!". Impagabile. PAVARO! PAVARO! PAVARO!
CEVE 7: Torna dalla squalifica e si posiziona dietro in pianta stabile, facendo il suo compito eccellentemente e dimostrandosi sempre guida e punto di riferimento della squadra. Se la ghigna e si diverte marcando il mitico Silver Socmel. CAPITANO MORALE
FRAS 7,5: Il Frangiflutti cazzuto oltre al suo impagabile lavoro difensivo si conferma anche bomber, andando a rete per la seconda volta consecutiva. Suo è infatti il gol che sblocca il risultato e poco importa se abbia bollato di chiappa, di scapola, di coppa o di duodeno. LICENZA DEL GOL
KENNET 6,5: Campo allagato con alte probabilità di ruzzole, quale miglior ambiente per il Cinghiale Porrettano? Il culoide si mette l'elmetto ed offre una gara di quantità, tamponando in difesa ed aiutando davanti in base alle necessità. Nel finale potrebbe segnare ma il portiere dice no due volte (la seconda deviando sul palo un salfradone ustionante). LUI STA CON GLI IPPOPOTAMI
PITÃO 7,5: il lusitano dalle grandi doti tecniche dimostra ancora una volta che non è un semplice funambolo ma un vero e proprio giocatore, offrendo quantità e qualità a pari dosi. Emozionanti le sue discese palle al piede ed emozionante il suo colpo a smarcare Friccolin nel terzo gol. Prende una botta alla caviglia ma si rifà siglando il quarto gol. CAZZUTÃO
ZIOPUFFO 6,5: In dubbio fino all'ultimo, il genio e sregolatezza Cazzuto risponde presente al richiamo di Mister Friccolin e si immola per la causa. In fase offensiva è piuttosto evanescente (tralasciamo gli scavetti) ma in difesa è sempre piuttosto attento (a parte una torre smarcante per un avversario) e dimostra sempre di crederci. In spogliatoio ruba le ciabatte a Kennet facendolo piangere. PRIMADONNA
GERRY 6,5: Questa volta l'astro nascente cazzuto deve fare posto al titolare Mus, ma quando viene chiamato in azione anche se non realizza si sacrifica completamente per la squadra pressando e recuperando sul portatore di palla avversario. Prima della gara, viene nominato ufficialmente Fornitore Ufficiale di Bagigi Magici per SuperPippoFriccolin. BAGIGERRY
MUS 8: Il Muflone ritorna e ancora una volta si prende sulle spalle il peso dell'attacco cazzuto. Sportella a piene mani con le Lasagne (soprattutto col simpatico Montelli), sponda per i compagni ed è carico al punto giusto. L'esultanza al suo gol lo porta a venire panchinato precauzionalmente per un po' da Mister Friccolin, ma ciò non toglie che sia stata una scena d'alta scuola. MA DOVE VAAAI... MA DOVE VAAAAAAI... A SEGNARE.
FRICCOLIN 8: Il Vate Cazzuto è tornato, l'intera squadra ne trae beneficio ed i risultati si vedono. Le sue alchimie tecnico-tattiche sono fonte di illuminata saggezza calcistica a cui i cazzuti possono abbeverarsi e quando è chiamato in campo risponde con la consueta classe che è la risposta a chi chiede perchè sia il Mister. Sigla il terzo gol, quello che toglie la squadra dal brivido di antiche paure. ILLUMINATO
BOTTERO, DANILA, JULIE, MISTER T 10: Sono loro il pubblico Cazzuto, sono loro che nonostante il diluvio in corso (e l'acqua alta Venezia-stail) seguono e sostengono la squadra. Quando ci sono i Cazzuti offrono le migliori prestazioni. Sarà un caso? GRAZIE DI ESISTERE!
GARDO 10+ : Il vice-portiere cazzuto deve lasciare il posto all'Uomo Pavaro, ma dalla panchina il suo apporto è sempre prezioso ed importante per la squadra. Per festeggiare il suo compleanno porta in spogliatoio un sontuoso cabaret di paste ed una bottiglia di Borghetti. GRAZIE, AUGURI E 100 di QUESTI GIORNI (CON BORGHETTI!)
DEREK JETER 10 E LODE: Ora, onestamente. Già diventare tifoso cazzuto senza avere parentele/relazioni con membri della squadra è degno di inchini ed ovazioni in eterno. Già venire a vedere i Cazzuti, nonostante il tempo osceno, è prova di inestimabile attaccamento e tifo. Ma addirittura preparare anche un dolce con nutella (STREPITOSO) da portare nello spogliatoio nel dopo-gara è qualcosa che trascende nel mistico. Grazie Derek, idolo indiscusso! CAPOCUOCO CAZZUTO
LE LASAGNE 6: I cugini sono piuttosto strani: nel senso che annoverano elementi da estrema balotta quali Giangio, Silver Socmel (gran pera tra l'altro, complimenti) e Rubio ed altri invece piuttosto "simpatici" che diciamo non sono proprio il massimo. Ma vabbe'. Ad ogni modo sulla carta si equivalgono ai Cazzuti, il ritorno sarà perciò sicuramente tirato come l'andata. ANDATA E RITORNO
IL TASSO ARBITRO 2: Magari siamo ripetitivi però in effetti a livello arbitrale quest'anno non è che ci sia troppo da stare allegri. Questa volta la critica non è da ottica cazzuta ma da ottica lasagnica. Durante la gara un giocatore delle Lasagne viene ammonito dopo aver mandato a... spendere... l'arbitro. Fin qui niente di che. Il problema sta nel fatto che l'arbitro poi aggiunge "Cosa protestate che tanto siete scarsi?", cosa che non ci sembra troppo carina e "arbitrale". E' ufficiale, DarioZ ce l'ha fatta: rimpiangiamo tutti Buonasera! MIRACULE
CALCETTO VIOLENTO 3: Si parla tanto di calcio violento e di norme antiviolenza negli stadi, ma i politici e chi di dovere dovrebbero prestare maggiore attenzione a quanto avviene nei campi di calcetto. Prima infatti del fischio d'inizio, il dramma si consuma a bordocampo: Friccolin chiede a Rubio l'accendino, questi acconsente e glielo lancia prendendolo però in testa. I versi del Mister (già sotto effetto bagigico) sono udibili in tutto il circondario "BEH!ME L'HAI TIRATO IN TESTAA OOH IN TESTAAA OOOH!". Si attendono sviluppi. TORNELLI A SAN MARTINOZ
I CORI DA SPOGLIATOIO 9: Tra un borghetti ed un raglio i Cazzuti festeggiano in spogliatoio la vittoria ottenuta. E così, sulle note del coro tormentone "LA LA LA" nato in Curva Andrea Costa, nasce un sentitissimo "FINO ALLA FINE FORZA CAZZUTI!". Il coro dura un po', poi Mus propone una variante gradita: "VIVA LA FIGA E FORZA CAZZUTI!". Infine Kennet, seraficamente in accappatoio intento a bersi il suo bicchierino di Borghetti, conclude così: "...e per chi non ha la figa... VIVA IL BORGHETTI E FORZA CAZZUTI!". Emozioni. CANTI A CAPPELLA
LA FILOSOFIA DEL MISTER 9: Mister Friccolin è vate ed ancormèn cazzuto, può dilettare la squadra in spogliatoio con monologhi di vita vissuta o riguardo fatti d'attualità capaci di ribaltare i presenti. Tuttavia si dimostra anche fine pensatore politico. Alla domanda del Puffo sul "Perchè mister ce l'ha sempre con me?", la risposta di Friccolin è da targa ricordo: "I Cazzuti non sono una democrazia ma bensì una dittatura illuminata. Pertanto non ci sono spiegazioni ma occorre una serena, piena e cieca aderenza a quanto viene disposto nei propri e altrui confronti. Tutto ciò che ti occorre sapere è che quanto deciso è per il bene della squadra." AMEN
I 20 EURI DI KENNET n.g.: eravate giovani, nel pieno della vita, belli distesi ed assopiti dentro al portafoglio. Eravate lì, a fare compagnia a qualche spicciolo e a qualche fratellino avizzito da 5 euri. Poi, improvvisamente, ve ne siete andati.Impossibile dimenticarvi. NON VI DIMENTICHEREMO MAI

Alla prossima

Bello & Forte

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