venerdì 18 giugno 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Sconfitta 7-3 contro il forte Lopez Zigoni, ma il turno è passato
CUORE CAZZUTO
Verdi mai domi e autori di una prestazione tutto cuore. Kennet: «Questo è Zen»

DAL NOSTRO DEUMIDIFICATO - Secondo alcuni vecchi saggi GEDDAI può esserci anche onore nella sconfitta, quando cioè si perde ma dopo aver tenuto testa al proprio avversario fino all'ultimo. Indubbiamente in molti potrebbero ribattere che non c'è poi un gran onore se alla fine uno vince e l'altro perde, così come poi qualcuno potrebbe sostenere che spesso dopo una sconfitta è più utile un bidè che dell'onore. Noi non sappiamo da che parte schierarci e quindi restiamo nella terra di nessuno, tuttavia possiamo sostenere senza dubbio e fallo alcuno, che ieri i Cazzuti sono stati in grado di giocare a testa alta contro la squadra più forte del proprio girone, il Lopez Zigoni, rispondendo col cuore e con la grinta alla indubbia tecnica superiore avversaria e rimanendo in partita quasi fino alla fine. Finalmente, dopo tempo, i Cazzuti sono stati capaci di esprimere nuovamente quello spirito che pareva perduto, quello spirito ben irrorato di UMILDAD Y CONCRETÉSA che è sempre stato e deve essere il punto cardine di chi indossa questa maglia. Poichè si può perdere, certo, ma lottando fino alla fine.
(musica di breivart, cornamuse, bulbo scomposto dal vento di ponente. Grazie).
I Cazzuti insomma passano il girone di qualificazione e si gettano nella "NO OOLDS BARRED ZOON" del torneo, ovvero colà dove l'errore si paga con l'eliminazione. Avventarsi su pronostici è sempre difficile con i verdi, tuttavia è indubbio che l'obiettivo principe sia quello di arrivare il più avanti possibile rimanendo sempre concentrati e generosi come ieri affinchè, qualora sopraggiungesse l'eliminazione, non vi siano ne' rimorsi ne' rimpianti.
Fico. Andrei in cronaca.
Serata umidificata alla San MartinoZ Arena, dove il campo viene monitorato da pterodattili travestiti da zanzare coadiuvati dallo squasso d'acqua di poche ore prima. I Cazzuti sono un po' in emergenza (la partita anticipata di una settimana ha spiazzato molti) ma agli ordini di Mister Kennet (scravattato ed in tenuta da gioco alla bisogna) si presentano coraggiosi e possenti: PuffoCampos con bertocco rosso da bibino in gita tra i pali, Fras, BatMax, Diego, Pitão, Mus e LoZio Fabio, centravanti manovriero e rude consigliato da BatMax in persona e subito tesserato. Mentre DarioZ guarda su piccì la combattutissima partita tra Brasile e Corea del Nord, l'arbitro con le occhiaie più grandi del mondo dà il via alle ostilità. I Verdi partono convinti e compatti e sfiorano il gol in due occasioni, quando Mus prova la botta da fuori di poco a lato. Arriva però il gol avversario, ancora una volta però su contropiede purtroppo: calcio d'angolo sbagliato, contropiede 2 contro 1 e nulla può il Puffo. I Cannonieri non si perdono d'animo e continuano la loro partita, nonostante Diego chieda la sostituzione poichè l'arrosto prima di giocare non è il massimo della vita (massimo rispetto per te comunque, figliolo). C'è una buona circolazione di palla ed i duetti BatMax-Mus sono molto secsi e da applausi. Tuttavia l'imprecisione sfighevole sotto porta (alcuni palloni usciti di poco ed un palo clamoroso sempre di Mus) e una decisione non proprio corretta dell'arbitro (rigore abbastanza palese sul Muflone) fanno sì che i verdi restino al palo, sicchè il Lopez ne approfitta e raddoppia. Gli indomiti Cazzuti non ci stanno e accorciano con rabbia e determinazione: BatMax corona una prestazione di grande livello con una incursione in area, scarica in porta e sulla respinta del portiere ribadisce in rete per il 2 a 1. I verdi potrebbero pareggiare in qualche occasione ma la maggior capacità tecnico-tattica zigoniana si fa sentire ed arriva anche il terzo gol alla fine del tempo.
In panchina il morale è comunque alto, c'è la consapevolezza che ce la si sta giocando ed il Puffo, con sprezzo del pericolo, decide di continuare a rimanere in porta per non turbare gli equilibri psico-attitudinali della squadra.
La ripresa verde come sempre comincia nel migliore dei modi, tant'è infatti che dopo pochi minuti il Lopez sigla il quarto gol con una bella azione offensiva. La compagine cazzuta comunque non si scoraggia e prosegue il suo gioco sfiorando il gol con Mus in diverse occasioni ed in una con LoZio Fabio. Ci pensa tuttavia il Muflone ad accorciare le distanze: defilato sulla destra difende palla e con una girata veloce trafigge il portiere avversario per il 4 a 3. Il Lopez Zigoni comincia ad accusare il calo atletico (sono in 5 contati infatti) e concede spazi letali ai verdi che si propongono diverse volte in area di rigore senza però riuscire a guadagnarsi il punto. Ci pensano così gli avversari ad approfittarne: con due azioni ben costruite siglano due reti e rischiano di farne almeno altrettante. La partita è vivace ed i cazzuti non si tirano indietro, così dopo aver impegnato con qualche tiro dalla distanza il portiere, siglano nuovamente: Mus controlla in area, cicca la palla di sinistra ma manda in contretempo l'avversario che viene saltato permettendo così al Muflone di sbernacciare in porta con un fluido beneaugurante da pochi metri. Di lì a poco accade bene poco, a parte il Lopez che sigla il settimo gol (bellissimo stop e girata in area del loro attaccante) e l'arbitro che si scosta le occhiaie dalla faccia ed emette (si dirà "emette"?) il triplice fischio.Belli comunque, bravi regaz.
Negli spogliatoi (dopo aver scroccato una doccia gratis a San MartinoZ) parla Mister Kennet, comunque soddisfatto: «Prestazione di cuore e grinta, dove non arrivava la tecnica arrivava lo Zen, dove non arrivava la tattica arrivava aimè la sfiga.Ma tant'è. Chiudiamo il girone perdendo contro la squadra più forte, ma siamo consci di aver fatto una ottima prestazione. L'unico rammarico è quel 15 al passivo della prima partita, tuttavia se è vero che sbagliando s'impara (o imparando si sbaglia, non ricordo), direi che abbiamo imparato. E sbagliato. Insomma ci siamo capiti. Ora un momento di intOnsa pausa e poi pronti per entrare nella fase ad eliminazione diretta dove getteremo il cuore oltre l'ostacolo senza porci pensieri, dubbi e limiti.»

E così, mentre canti strani e cerimoniali giungono dallo spogliatoio cazzuto, loco ove pare la coniugazione del congiuntivo non sia un problema se si hanno altre aperture mentali, noi chiudiamo questo resoconto. Ora una settimana di pausa, poi sarà il momento del dentro o fuori.
Ma senza vuvuzela.


Premio Colonix della settimana
PassaparolaLa partita contro il Lopez Zigoni non è importantissima ai fini del passaggio di turno, in effetti, tuttavia è chiaro che il mondiale ha il suo fascino e tutti sono interessati. Così prima della gara il potente DarioZ si guarda in STRIMIN la partita tra Brasile e Corea del Nord, in pratica una cosa assai similare al Lopez Zigoni-Cazzuti della serata San Martiniana (scegliete voi chi fa il brasile e chi la corea). Finito il calcetto, in spogliatoio si freme per sapere il risultato finale. Le voci si rincorrono sempre sagacemente. Prima versione: 3 a 0 per il Brasile. Seconda versione: 2 a 1 per il brasile, marcatori Maicon, Robinho e autogol di Luis Fabiano. Terza versione: 2 a 1 per il brasile, marcatori Maicon, Luis Fabiano e "il tizio pelato che piangeva durante l'inno coreano". Alla fine ci ha pensato Darioz a dare il risultato esatto.Le voci dei soliti bene informati sono sempre preziose. E considerate che abbiamo due giornalisti in squadra.


LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI

ZIOPUFFO 8: Grande prestazione del Campos Cazzuto, col suo bel bertocco rosso e la tutina che fa molto Holly e Benji e indubbiamente ci piace. Parate spettacolari, bordate da un metro di distanza e nessun gol (udite udite) su tiro libero. Peccato non gli facciano battere nessun tiro libero. PUFFO INCOMPRESO
FRAS 7,5: Generoso e risoluto come sempre, ringhia e sbuffa sulle caviglie avversarie concedendo ben poco. Quando si proietta in avanti prova a lavorare qualche pallone, sebbene in una occasione si pesti un po' i piedi con Mus. Meraviglioso dopo aver potato un avversario lanciato a rete: «Lui mi salta, io faccio fallo e non devo rendere conto a nessuno.». BAD MAN
PITÃO 7: Consueta spina nel fianco di ogni difesa, si esibisce in belle discese e serpentine anche se in qualche occasione stasera pecca un po' di egoismo. E comunque sempre un punto di riferimento ed impeccabile a generosità, non si tira mai indietro anche a sbuffare nelle retrovie. ESEMPIO
DIEGO 7: Parte titolare e ripaga la scelta del mister con una gara attenta e di sacrificio. Paga però l'inesperienza: non tanto sul piano tattico quanto sul fatto che l'arrosto prima di giocare non è la soluzione migliore... Scongiurato il cagone, torna comunque a combattere. ARROSTO LETALE
BATMAX 8,5: Una delle più belle partite del talentuoso cazzuto (a sua detta la migliore) che non solo trova il gol (e non sottolineamo il fatto che da queste pagine lo avevamo predetto la settimana scorsa...) ma si sbatte alla grandissima sia da esterno sia da centrale dietro. BAT-ECCELLENZA
LO ZIO FABIO 6,5: Esordio non certo facilissimo per il neo-cazzuto che paga un po' l'emozione della prima ed il tasso tecnico avversario non riuscendo a dare tutto quello che può. Non si tira però certo indietro e si mette a disposizione della squadra sportellando e correndo senza paura. Se vorrà continuare, siamo certi saprà essere importantissimo per i Cazzuti. GUERRIERO
MUS 7,5: Doppietta per il Muflone che prova a segnare in tutti i modi nonostante sia la iazza sia il portiere facciano di tutto per non permetterglielo. Non in serata celestiale come la settimana scorsa, fa un po' fatica ad inquadrare la porta e non riesce a siglare su tiro libero nonostante ne abbia la possibilità, rimane comunque il centravanti cardine e lo dimostra con due gol molto belli. Continua la maledizione del palo: stesso palo, stessa porta da tre settimane. EXORCISM IS NEXT
KENNET 6,5: Scravattato, si mette in tenuta da gioco per dare fiato alla squadra, tuttavia vedendo che i ragazzi reggono alla grande decide di non intromettersi. Soddisfatto della prestazione della squadra, continua a provare pessimismo e fastidio per quanto riguarda i calci d'angolo che, quasi sempre battuti lunghi, provocano contropiedi avversari letali. Ma c'è fiducia e zen. Scrocco della doccia di gran classe. SCROKKENNET
ARBITRO BORSATO 5: La partita in se' sarebbe stata semplicissima vista l'indubbia disparità tecnica tra le due squadre, tuttavia l'arbitro riesce a non convincere del tutto. A parte le borse sotto gli occhi che non ci piacciono, infatti, il direttore di gara si dimostra un po' cervellotico nelle fischiate e non troppo sicuro. Questo, per la cronaca, per entrambe le parti. Rivedibile il suo, prima del fischio d'inizio di ogni tempo, "PORTIER, a posto?". AUANAGANA
LOPEZ ZIGONI 8: Squadra certamente forte e di categoria superiore per quanta riguarda alcuni elementi, paga nel finale un calo fisico dovuto alla mancanza di riserve. Sono comunque tranquilli e fanno la loro partita senza eccessivi isterismi e commenti fuori luogo del loro mister con accaduto certe volte in passato (il loro tecnico ci sembra comunque un baggiano e ci piace un tot). Unico neo: Cacioppo in porta. NESSUNO SIAM PERFETTI
IMMANUEL CASTO E LA SUA FILOSOFIA 10: Nello spogliatoio Cazzuto finita la gara regna la bella musica grazie ai mezzi tecnici di DarioZ che consentono di svariare dai più vari generi: dagli inni di Reggina ed Arezzo, arrivando alla cultura di Immanuel Casto. Non sapete chi sia costui? Aggiornatevi! E' il filosofo del nuovo millennio, il menestrello del futuro. Grazie alle sue delicatissime liriche riesce ad aprire il cuore (il cuore?) di chi l'ascolta e a trasportare in un mondo in cui la poesia ed il romanticismo la fanno da padrone. Se volete adentrarvi in tutto ciò, vi consigliamo di cercare su IUTUB le sue opere, in special modo "ESCORT 25" e "COM'E' BELLA LA CAPPELLA". Rischiata la scomunica. NON SO CONIUGARE IL CONGIUNTIVO PERO'...
NOTTI MONDIALI 10: Il mondiale vi emoziona? Tshabalala vi è entrato nel cuore e siete impazziti per le miiiiis mondiali di Diego Maradona? Be', preparatevi a lasciarvi tutto alle spalle, poichè nulla può essere meglio di: NOTTI MONDIALI. La Rai ancora una volta ci stupisce con una trasmissione di primissimo livello in cui appaiono gli zombies di raisport, su tutti "Vorrei essere star come Cesari" Tombolini e "Cocoon" Ferrari. Ma nulla può essere meglio delle punte di diamante della trasmissione: Maurizio Costanzo e Giampiero Galeazzi. Ebbene sì, la coppia del secolo si è formata. Da una parte il presentatore più viscido della storia, ormai ridotto a macchietta e praticamente sdraiato sulla sedia con un'espressione modello catalessi, dall'altra invece il giornalista sportivo più amato dalle osterie con tanto di Vuvuzela al seguito. Meravigliosi i loro duetti, meravigliose la camicie di Galeazzi (si narra di teloni scomparsi dall'entourage di Moira Orfei), meravigliose le interviste farlocche con tifosi fintissimi. L'ennesima perla di Mamma Rai. GIANNI E PINOTTO
BLATTER AL DUE LUNE 7,5: Il TUMUN è, notoriamente, luogo di grande classe e di rinomatissima importanza, sicchè non è difficile vedervi personaggi famosi a livello mondiale (non a caso i Cazzuti vanno lì). Così è che dopo il match, gli astanti (Mus, Kennet, BatMax e la sua Eva) hanno potuto, tra una carbonara ed un mezzo metro), assistere all'entrata in scena di nientepopodimeno che Blatter. Il famoso personaggio si è districato alla grande sul pavimento, schivano piedi e camerieri ed andando a posizionari sotto alla vetrina degli alcolici, probabilmente per farsi un cicchetto. Grande emozione. INDOVINA CHI TROVI A CENA
LE VUVUZELAS 0: Non c'entra niente, ma hanno rotto i maroni. Suonatele al cesso quelle trombe! ODIO E RANCORE

Alla prossima,

Bello & Forte

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