domenica 6 giugno 2010

Corriere dello Sport - StadioZ

Ritorno alla vittoria per i Cazzuti, 9-3 nel recupero con lo Sputnik
FINALMENTE CAZZUTI
Prova di carattere, Mus straripante, Igorgol una certezza. La prima vittoria di Mr. Kennet: «Lagrime»

DAL NOSTRO RECUPERATO - Le 15 pesche colte nella prima sfida del girone contro il Ceretolo non avevano certamente rassicurato l'ambiente e fatto spirare venti di gioia, tutt'altro: solite amnesie difensive, squadra a tratti molle, l'inesperienza del mister in panchina. Tuttavia la storia cazzuta insegna che dopo ogni tracollo è obbligo di chi indossa la camiseta verde rialzarare immantinente la testa e rigettarsi nella lotta con più foga di prima. E così è stato: i Cazzuti hanno risposto con decisione e piglio alla prima sconfitta e si sono imposti con un buon 9-3 contro lo Sputnik nella seconda gara del girone di qualificazione. Certo, siamo a primi a sapere che l'avversario era indubbiamente alla portata dei verdi e non si è trattato di un'impresa, ad ogni modo stiamo tutti quanti assai certi che non in tempi lontani i Cannonieri si sono distinti ahinoi per avere buttato nel, concedetecelo, vater tante partite sulla carta ancora più abbordabili di questa. E' comunque un segno di carattere ed una indubbia iniezione di fiducia per il futuro: aver portato a casa un risultato positivo nonostante le tantissime assenze non può che essere fonte di orgoglio ed una spinta a guardare il futuro con meno patemi. Essere consci che non è tutto da buttare (come l'ambiente sussurrava fino a qualche settimana fa) è il biglietto da visita per la prossima stagione che, a detta di molti, segnerà una sorta di "rifondazione" per il cleb verde. Ma tant'è. Non ci sta a dire niente ma volevo scriverlo, ora possiamo andare in cronaca.
Venerdì sera di recupero per i Cazzuti che si presentano a ranghi ridotti e con pesanti assenze all'appuntamento contro lo Sputnik. Alla chiamata di Mister Kennet (ancora orfano della sua collega Danila, impegnata in uno stage di calcetto) rispondono con indomita passione: Derek Jeter tra i pali, Pitão, Igorgol al suo esordio nel torneo, ZioPuffo, El Pocho BiggoBanghe, Mus e, per squisiti motivi di supporto alla squadra, lo stesso Kennet che per l'occasione sfoggia la maglia numero 14 in onore di Guana. Nello scacchiere organizzato dal culone dei monti si nota immantinente che ZioPuffo torna a ricoprire il ruolo di trequartista proprio come aveva preannunciato il mister in conferenza stampa ("ZioPuffo è il nostro CICCIGNO verde, a lui il compito di inventare bel giuoco ed emozionare il pubblico"). Proprio il fromboliere di Rastignano è vittima di un momento di violenza quando per l'ennesima volta non porta la bandiera del centenario a Mister Friccolin e questi, arrivato come sempre con il bellissimo erede a portare sostegno alla squadra, cerca di inseguirlo con un ramo spezzato in mano. Agli ordini dell'arbitro DarioZ comincia la gara ed i verdi partono col piede giusto, facendo girare la palla ed evitando il più possibile di ricorrere ai lanci lunghi per il Muflone davanti. I frutti si vedono poichè nel giro di breve tempo prima con Pitão poi due volte Mus portano in vantaggio i verdi cannonieri e sfiorano poi più volte il gol con il Puffo (traversa clamorosa da 2 cm) e BiggheBanghe (in ritardo di poco su un filtrante di Kennet). Lo Sputnik cerca di reagire ma dietro le difese reggono grazie ad un sontuoso Igorgol che quando può si sgancia in avanti e, come in occasione del quarto gol, si prodiga in discese impetuose che si concludono col tiro. Il gol che accorcia le distanze arriva su punizione quando (eh be') il tiro in porta viene deviato dallo stinco di Kennet e beffa Derek. Nell'intervallo il Mister tenta di tenere alta la concentrazione, tuttavia c'è ancora qualcosa da registrare da questo punto di vista poichè i Verdi partono mosci e subiscono un gol (più un palo clamoroso) rischiando di vanificare quanto di buono fatto nel primo tempo. Kennet si trasforma per qualche secondo in Friccolin, poi però ci pensa Mus a risolvere la situazione: prima trasforma una punizione dal limite guadagnata da Igorgol (potato brutalmente dal portiere in uscita), poi buca il portiere con un potente diagonale dalla destra ed infine trova un tiro al volo che incornicia una serata di grazia e fa respirare i Cazzuti. Gli avversari alla distanza calano (cosa dovuta anche al fatto di essere in 5 contati) e nonostante trovino un altro gol con un missile deviato dal polpaccio di ZioPuffo, devono nel finale ancora cedere 2 volte a Pitão. Prima del fischio finale c'è anche il tempo per un momento di gran classe offerto da Mus che sfiora, su punizione, il gol capolavoro su scavetto che vede però la palla appoggiarsi clamorosamente sull'incrocio dei pali (per la cronaca: lo stesso della punizione bomba della prima partita). Tuttavia triplice fischio e ritorno alla vittoria meritato per i verdi.
Negli spogliatoi Kennet gronda acqua a causa della doccia fredda fattagli fare dalla squadra a fine partita: «Freschello. Sono inutile dirlo molto soddisfatto e molto emozionato dalla prima vittoria della mia gestione. Non posso fare altro che ringraziare tutta la squadra che si è comportata davvero alla grande ed ha risposto con carattere e convinzione alla sconfitta pesante dell'ultima volta. Indubbiamente qualcosa su cui lavorare c'è ancora, soprattutto dal punto di vista della testa: non riesco a capire perchè all'inizio dei secondi tempi andiamo in banana completa e regaliamo robe clamorose ai nostri avversari. Ma ci lavoreremo. Per il resto vorrei sottolineare la prova di Igorgol, ma non avevo dubbi, ed anche la VERV del Puffo che ha regalato momenti intonsi e secsi. La mia cravatta? Tornerà dalla prossima partita, statene certi, ed anzi ve ne anticipo 2 poichè avrò finalmente in panchina con me anche la mia collega Danila. Ci sarà del gran fescion. Per il futuro? Io ho il compito solo di traghettare la squadra fino al nuovo campionato, poi vedrò cosa sarà di me. Posso solo anticiparvi che con la società e Salvatori27 (un uomo bellissimo ndr) coadiuvati da Max abbiamo già messo a segno un colpo eccezionale. Non vi dirò altro ma posso anticiparvi che con questo giocatore si andrà a coprire alla grande un ruolo fondamentale che ci manca da anni.»
Dichiarazioni a freddo anche proprio per Danila, rintracciata telefonicamente:« Grande soddisfazione e faccio i complimenti ai ragazzi, una vittoria è sempre una cosa di cui essere orgogliosi. Non vedo l'ora di esordire in panchina, in questo uichend avrò un corso di aggiornamento a Cesenatico e spero di portare la mia esperienza e quanto imparato già dalla prossima partita.»
Infine un messaggio Zen da Friccolin: «Un vero cazzuto non cerca solo la vittoria, ma è pronto ad ogni situazione e sa sempre cosa deve essere fatto.»

Si conclude così questo venerdì trionfale, tuttavia il tempo per i festeggiamenti durerà poco poichè a pochi giorni ci sarà una nuova partita, questa volta contro il BAR H. Partita abbordabile ma non certo da prendere sottogamba. Tuttavia, dopo questa sera, un po' più di fiducia c'è.


PREMIO COLONIX DELLA SETTIMANA
ZioPuffo e la mamma impietosa
Il Puffo deve consegnare la bandiera del centenario a Friccolin già da parecchio tempo. Questa sera però è la serata giusta: «Avrai la tua bandiera, garantito!». Il Mister arriva così al campo, ma ZioPuffo è piotasamente rannicchiato in un angolino e quasi singhiozzando ammette: «Non ho la bandiera... la avevo nel baule ma dev'essere passata mia mamma è l'ha buttata via...». Mentre Friccolin così cerca di prendere a bastonate il genio e sregolatezza verde, noi non possiamo fare altro che pensare che le mamme, a volte, non hanno cuore.

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
DEREK 7: se cercate un portiere spettacolare fatto di tuffi ed acrobazie non dovete certamente rivolgervi a lui, se però cercate una sicurezza tra i pali allora avete trovato la persona giusta. Statuario, imponente, essenziale: Derek è questo. Quando smorza un missile avversario con un tranquillissima manata, è apoteosi. TEO SELLERS
PITÃO 8: 3 gol e tantissima sostanza. Questa sera l'astro lusitano banchetta nelle difese avversarie e trova nuovamente la via della rete. Rapido, veloce, talvolta eccede nei dribbling (soprattutto dietro) ma la squadra sa che può sempre contare su di lui. BENTORNÃO
IGORGOL 8: Un valore aggiunto che quando è in campo si fa sentire eccome. Registra notevolmente la difesa e quando parte palla al piede non lo fermano neanche con l'autovelox. Il gol in solitaria e la fuga terminata con potata del portiere al limite sono solo due esempi della straordinaria classe di questo giocatore. INTERCEPTOR
ZIOPUFFO 7: Tantissimo lavoro oscuro in difesa e qualche buon passaggio ai compagni, la prova del Ciccigno Verde si può riassumere così. Riposizionato dal mister in mezzo al campo, il funambolo regala belle giocate ma non riesce a trovare il gol nonostante lo sfiori in diverse occasioni (clamorosa la traversa colpita da 2 cm). Si disintegra un polpaccio sullo sfortunato autogol. PUFFO SFORTUNELLO
BIGGO 6,5: Il Pocho Verde regala una gara ricca di sacrificio e fisicità ma non riesce a bissare il gol dell'esordio. Quando viene impiegato da boa offensiva si lascia un po' prendere dall'emozione in certe situazioni, nonostante tutto però sfiora la rete più di una volta. Terribile sotto la doccia. MANOVRIERO
MUS 9: Serata di grazia per il Muflone che inquadra la porta come ai tempi d'oro e fa la differenza per la squadra. Segna di potenza, di precisione ed anche di acrobazia, segno che gli astri sono dalla sua. Farebbe esplodere San MartinoZ se non fosse che il suo clamoroso scavetto su punizione finisce di pochissimo sull'incrocio dei pali. Termina la partita con un buco nella scarpa. ISPIRATO
KENNET 6,5: Da mister cerca di dare indicazioni alla squadra durante tutta la partita, quando viene impiegato in campo si limita a fare il suo lavoro di tamponamento rischiando però anche due assist a Mus prima e Biggo poi. Prima vittoria, finisce vestito sotto la doccia (ghiacciata). SCRAVATTATO
CEVE 10: Primo tifoso ed assistente alla panchina, Ceve continua a rappresentare una bandiera indiscussa per la squadra tutta. Preso dall'emozione, a fine partita, negli spogliatoi, spegne la luce per qualche secondo sfiorando il dramma sotto le docce. VIZIOSO
SPUTNIK 6: Squadra che annovera qualche buona individualità tecnica ma che fatica a giocare di squadra. Pagano molto il fatto di essere contati e di non avere un fuoriclasse in porta e possono lamentare anche due pali clamorosi più qualche altra occasione sprecata, tuttavia la sconfitta ci sta. SPALMATI
ARBITROZ 6: Partita senza infamia e senza lode per il Gran Visir di San MartinoZ, arbitra tranquillamente una partita tutto sommato calma e senza particolari difficoltà. Rischia la radiazione dall'albo quando, nel primo tempo, non resiste e, alle parole di Kennet alla squadra ("se qualcuno è stanco faccia un fischio"), replica appunto con il suo fischietto. PROTAGONISTA
IL BRACCIO DI CEVE 3: Come si sa Mus è sempre foriero di aneddoti e ghegs di svariato genere, tuttavia è bene sapere che stargli vicino durante i suoi racconti è una esperienza al limite del cruento. Se non ci credete potete chiedere a Ceve che, durante una parabola mussiana in spogliatoio, riceve tre schiaffoni (chiaramente di corredo al racconto) sul braccio tali da intorpidirlo. QUANDO SI DICE "FARSI SENTIRE"
I BAMBINI IMPAZZITI 1: Il dopogara è ovviamente al Tumùn dove Kennet, Mus, Pitão, Ceve, Biggo ed in un secondo momento Danila, si ritrovano per il consueto mattatoio pizzettiano. Tutto come da prassi se non fosse però che la serata è animata (è il caso di dirlo) da bambini posseduti da demoni atzechi che corrono, saltano, si nascondono e imperversano per tutta la sala. Dopo accorati appelli (Kennet: "sto bevendo la birra" - Derek: "Attenti che poi Gennaro si arrabbia") ci penserà il cameriere a fermare l'orda barbarica (secondo alcuni con un NUNCIACU - si scrive così sono sicuro). Sarà Mus a concludere, proprio col cameriere: "Non si preoccupi, tanto tra qualche anno passeranno alla gnocca.... e alla pleistescion". SOS TATA
IL BRIVIDO DEL GIOCO 4: La pizzata è alla conclusione, la sala è pressochè vuota ed i camerieri attuano strategie di guerriglia vietcong per fare uscire i cazzuti festanti. All'improvviso Danila si illumina: dietro al sordido Kennet appare una macchinetta distributrice di pupazzetti uinnipuiani, tra cui anche il noto Oscarino. Ce ne sono di 4 tipi: Oscarino appunto, Uinnipu, Tigro e un maialO che non abbiamo mica capito se si chiama Piggy, Piggo o Grufen. Tentare è un dovere. Primo lancio: Uinnipu. Secondo lancio: Tigro. Terzo lancio: il maialo. Dopo 5 euri buttati nell'infernale trabiccolo (più un tentativo di scasso provato da Kennet), i cazzuti devono cedere alla sorte. Il cameriere assassino (quello col nunciacu) comunque mosso a compassione promette, per la settimana successiva, di far trovare pronto un Oscarino da consegnare a Danila. GHEMBLING
CAMERIERI POCO RACCOMANDABILI 1: Se dopo una pizza si vuole farsi una birra i posti non mancano, soprattutto vicino allo stadio. E' sempre bene però controllare chi lavora in questi posti, poichè se la persona in questione è molto magra, aggraziata, con movimenti femminei, sculettante ma con il piccolo problema di essere un uomo... be', non è bello. Soprattutto se vicino a voi avete Ceve e Pitão che non perderanno occasione per tormentarvi senza sosta. GHEI BAR
LE PERVERSIONI DI BIGGO 2: El Pocho Biggobanghe è stato preso dalla società cazzuta per dare una alternativa veemente al Muflone Mus, certo però non si poteva immaginare a quali torbide perversioni sessuologgiche fosse soggetto. Poichè possiamo chiudere un occhio al suo feticcio delle ginocchiere sotto la doccia e gesti inequivocabili, possiamo forse strizzarne uno e mezzo davanti alla sua propensione maniacale a voler mettere dita nelle piaghe altrui, ma di certo non possiamo restare in silenzio davanti ai suoi atti di libido davanti a poveri e teneri conigli indifesi. E se non riuscite ad immaginare cosa può accumunare Freddy Mercury ad uno o due conigli, ebbene: siatene felici, è meglio non sapere. E' UN BRUTTO MONDO
BIGGO 10: una persona che sa scherzare e stare allo scherzo come lui non si merita altro voto. CAZZUTO VERO

Alla prossima

Bello & Forte

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