martedì 23 dicembre 2008

Corriere dello Sport-StadioZ

Cena di Natale, con un occhio al campionato ed uno alla pizza
CAZZUTI, A TAVOLA COME IN CAMPO
Fatti fuori 4 metri di Pizza al 2 Lune. Friccolin-show: «Io sono Leggenda»



DAL NOSTRO ANNEBBIATO - E' innegabile che se i Cannonieri Cazzuti potessero dare sul campo da gioco anche solo la metà del cuore e della classe che mettono a tavola, non ce ne sarebbe per nessuno. Triangolazioni di pizza nello stretto, fiumi di birra dalle fasce, generosità sul tagliere e tecnica sopraffina nello "spalozzo" del piatto: è questo lo spettacolo d'alta scuola che va in onda alla pizzeria "Due Lune", ormai quartier generale Cazzuto dopo il Buco. Badate bene, questa volta non va in onda nessun dopo-partita verde, bensì solo (solo?) la cena di squadra per festeggiare e cementare ulteriormente il gruppo al servizio del Vate Maximo Mister Friccolin.
Ritrovo alle 21.30 davanti alla pizzeria (con Mus che arriverà solo alle 22), la compagine Cazzuta, purtroppo non al completo, viene fatta accomodare nelle cripte segrete della pizzeria, in una inquietante saletta con palloncini rosa, bagsbanni alle pareti e cuoricione illuminato sopra la porta. Serafico il commento di Friccolin: "Meme, stanno tutti aspettando il tuo numero...".
E' il momento delle decisioni irrevocabili e sotto gli occhi intimoriti (ma al tempo stesso ammirati) del cameriere, si procede con le ordinazioni. Per stare leggeri si propende per andare direttamente con pizze al metro, tra le quali non può mancare l'ormai leggendaria (e leggerissima) Amatriciana con salsiccia. Birra? Aprite i boccaporti. Momenti di panico quando Mus e il redivivo Pataça si contendono la bottiglia di cocacola: tutto per fortuna rimane nella norma, anche se il brasiliano si ritrova 5 dita mussiane nella schiena ed un bronco nella pizza.
Comincia intanto il Friccolin-show. Come si sa, il Mister verde è un noto mattatore di serate e gli basta veramente poco per catalizzare su di se' l'attenzione dell'intera platea.
Aneddoto Leeds (raccontato in braccio a Lukelajos).
«Ero nella stazione della metropolitana di Londra con la mia ragazza di allora, ad un certo punto cala il silenzio e vedo tutte le persone presenti che restano immobili... tipo facebook per intenderci. Poi capisco il perchè: vedo spuntare... TRE INUMANI... tifosi del Leeds in trasferta... ubriachi di birra, probabilmente dalla settimana prima. Allora vi dico: il più inquietante di questi aveva un tatuaggio sul collo...una roba che se se lo fosse tolto io mi ci sarei fatto una maglietta da college, solo per dirvi che collo aveva lui qua. Mi ricordo che uno di questi tra l'altro tirò un rutto che aprì la fila della scala mobile, tipo Mosè... Beh allora, questi avanzano tra il silenzio generale fino a che all'improvviso non spunta un controllore. Bassino, con gli occhialini... si avvicina al tipo col tatuaggio e gli fa: "tickets, please". Questo lo guarda e fa "BUHAAAH-AAH!" (risata con bocca storta) "...FUCK-OFF!" e tira fuori una mano grande come un guantone da baseball e parte con una sberla che fa volare via il controllore. Beh, vi dico solo che ho aspettato 2 treni dopo, non uno, due, per non trovarmeli nelle stazioni successive.»
Arrivano intanto le metrate di pizza ed i velociraptor le fanno durare veramente poco, il tutto mentre la saletta si svuota (che strano) della coppietta e della famigliola con bibina al seguito. D'altrocanto si sa che il Cazzuti-stail è per pochi eletti. Mentre le mascelle sordide fanno il loro sporco lavoro, si scopre l'ennesimo tassello del complesso mosaico Friccolin: il Vate Maximo è praticante di Kendo, la disciplina di scherma giapponese. Kennet è estasiato, mentre certificati e tesserini apparsi dal portafoglio (con tanto di foto alla Michirurc dei bei tempi) testimoniano la veridicità delle parole del mister. Poi la promessa "Se volete l'ultima giornata di campionato vengo vestito così..." lavorata da Ceve "...be' ma anche prima dell'ultima!" e conclusa da Mus "...magari contro squadre simpatia come lo Yoox!". Tripudio.
Arriva il momento del dolce e dell'ammazza caffè (tra l'altro preso prima del caffè...omicidio premeditato?) con bottiglia di limoncello prosciugata in 5 nanosecondi. Mister Friccolin è ormai lanciatissimo e, se in un primo momento qualcuno tenta di sviarlo con una richiesta sugli obiettivi del 2009 abilmente sviata ("beh se ne vinciamo 2 proviamo a qualificarci per il primo girone..."), si raggiunge l'apogeo quando il discorso vola sulle politica bolognese ed il problema del sindaco. Qui il Fricco parte con un monologo sui problemi della città petroniana, problemi specialmente legati alla mania di costruire nuove case in zone non proprio agibilissime e soprattutto con una popolazione in calo rispetto a qualche anno fa. Tra autentici colpi di gran classe ("nel palazzo dove abitano i miei genitori i più giovani sono loro... sono gli hippies del condominio" oppure "la nonnina viene tumulata dentro l'appartamento mentre guarda la tivù...con in un mano il SALVANONNO BEGHELLI" ma soprattutto "quando ti chiamano in banca a parlare bisognerebbe sedersi, cagarsi nelle braghe mentre l'impiegato parla e poi chiedere "ha finito adesso?""), il massimo splendore si raggiunge con tale maestria:
«Qui si continua a costruire e aumentano i marocchini, tunisini, salentini fuorisede con cani scoreggioni...tra un po' ci troviamo ad uscire di casa alla mattina come in "Io sono Leggenda" (con tanto di sguardo a destra, sguardo a sinistra piegato sulle ginocchia)».
5 minuti di applausi ai quali si aggiunge il cameriere (rimasto in disparte ad ascoltare) mentre il coro "Fricco Sindaco!" riempie l'aere. E' mezzanotte quando la squadra esce dal locale.
Rimangono le chiacchiere di rito davanti alla pizzeria e quando si rompono le righe è ormai l'una e venti. Non male.
Il 2008 sta per andarsene, con i suoi dubbi, le sue certezze, i suoi sassoni, i suoi pali, le sue sgroppate, i suoi ragli, i suoi lisci, le sue scivolate, i suoi borghetti, i suoi dopopartita. Un anno intenso, a volte difficile, altre volte leggero. Cosa ci porterà il 2009 non è dato saperlo ancora, ma una certezza è scolpita a caratteri cubitali nel Libro del Fato: il 2009 sarà un anno VERDE.
Buone Feste, Cannonieri!

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI NATALIZI
GARDO 8: Si presenta con la sua signora Julie alla cena, indossando tra l'altro la sciarpa di Sinisa (lunga però solo 2 km anzichè i 5 dell'originale). Si difende bene a tavola e meriterebbe un voto più alto, tuttavia il suo aver promesso e poi non mantenuto un Caffè Borghetti incide pesantemente sulla valutazione. PROMETTI PROMETTI... E SE CI TIENI, POI MANTIENI
CEVE 9: Reduce dalla trasferta di Lecce, non si mette problemi e presenzia con la sua consueta classe alla cena sociale. Tra una birra ed una vagonata di pizza, si diverte ad infierire su Kennet con aneddoti poco graditi. La consueta bandiera. OVUNQUE NOI ANDREM, NOI TAFFIEREM COSI'
LOGOZZO 8,5: L'esperto centrale cazzuto, nonchè vice-allenatore, si gode la sua creatura taffiando e bevendo in compagnia. Voci malevole tuttavia sostengono che in un momento di massimo relax abbia tentato di inquinare l'aria già viziata di suo della saletta... CERNOBIL
MEMENKO 8,5: L'assassino di tibie torna sul luogo del delitto, laddove stroncò i sogni da fanciullo di Logozzo con rivelazioni... "alla mano". Non si fa pregare a tavola ma si fa pregare per il suo spettacolo con "Biancaneve". Il che, in effetti, è un bene. Conclude la serata con Pitão che gli immortala le chiappe sul cellulare. PAPARAZZATO
LUKELAJOS 8: Sparito dai campi da gioco (aimè) da parecchi mesi, rientra con gloria e motivazione alla cena di squadra. Presenza sempre discreta e mai fuori dalle righe, il buon Luke ha tuttavia un momento di brivido, durante il momento "ammazzacaffè", quando chiede di poter assaggiare "quel liquore arancione lì in bottiglia". Per fortuna il buon senso ha prevalso sul resto dei commensali. Luke aveva infatti chiesto di poter assaggiare l'olio piccante. AMMAZZACAFFE'...E NON SOLO.
KENNET 8: Si presenta in tenuta matrix, con tanto di cappottone di pelle e bulbo pettinato con petardi e girelle modello Toto Cutugno. Accusa la partenza ma con l'arrivo di Mus ritrova confidenza col piatto. Tra birra e limoncello ha la consueta serata alcolica e voci di corridoio sostengono che, passato il periodo di feste, per tornare a correre sulla fascia dovrà utilizzare un monopattino. LASCIATEMI MANGIAAAAREEEE...
PITÃO 9: Come sul campo da gioco la sua presenza è sempre foriera di classe ed ottimi spunti. Difendendo la pizza dagli assalti di Mus e bevendo birra, si gode la serata ghignando agli assoli di Mister Friccolin. A fine serata fotografa il lato B di Memenko e per punizione rischia di perdere i garetti per colpa di un automobilista dalla curva LEGGERMENTE stretta. IL GARETTO DOVE LO METTO
PATAÇA 8: Torna a farsi vedere coi Cazzuti, ma non sul campo da gioco. Il clima è quasi quello dei separati in casa, col brasiliano che deve reggere agli assalti dei compagni che lo accusano di essersi venduto al Mulino, ma soprattutto di essere astemio. Tiene comunque con classe anche dopo il manone di Mus che gli provoca la perdita di sensibilità della scapola per 3 quarti d'ora. ASTEMIO CON ONORE
MUS 9: Il Muflone è sempre il Muflone, anche in pizzeria. Come sempre offre una prestazione con la P maiuscola, il suo primo morso alla pizza provoca un'onda d'urto che spettina una signora del tavolo vicino. Dopo il tentato Pataçidio, dedica versi d'amore ai tranci di amatriciana rimasti soli sul tagliere e trova in Kennet una degna spalla. Fuori dal locale monopolizza l'attenzione coi suoi aneddoti sul BFC. IL CAMPIONE DEI CAMPIONI
FRICCOLIN 10: Non c'è altro da aggiungere. DIVINITA'
JULIE 10: Non porta il Borghetti (traviata dal temibile Gardo), ma presenziare ad una cena cazzuta e segno di grande tempra e forza interiore. Arriva addirittura ad assaggiare la temibile Amatriciana con salsiccia. Che dire? Brava! GIOVANI CAZZUTE CRESCONO
IL CAMERIERE DEL 2LUNE 8: Personaggio tranquillissimo, viene immediatamente rapito dall'Orda verde. Estasiato dalle ordinazioni prima ("ragazzi siete dei gran mangiatori"), poi dai discorsi del Fricco, si prende anche l'applauso ghignando quando fa cadere due taglieri vuoti. Il top lo raggiunge quando, ascoltando la ridda di voci che dava ufficiale il "rilascio" di Logozzo, accende il ventilatore. IDOLO
IL DOLCINO PER GARDO E JULIE 9: Il Mascarpone è finito (mattato da Kennet e Mus), per i poveri Gardo e Julie non resta niente. Ecco allora che il mitico cameriere interviene e porta una porzione di dolce con crema e cioccolato. Niente di che, se non fosse che la porzione probabilmente sfamerebbe mezzo Botswana. SBADILATE DI DOLCEZZA
GLI ADDOBBI NATALIZI DEL 2 LUNE 3: Ok, è Natale: tempo di festa, luci, festoni, colori ecc. Però a tutto c'è un limite. Fuori dal 2 Lune infatti sono presenti, oltre alle lucine psichedeliche modello epilettico, nell'ordine: 1) altalena con due babbinatali ai lati, che via via che la temperatura scende tende a rallentare 2) inquietante babbonatale con perno nel popò che gira su se stesso, con espressione indefinibile. Inutile dire che quest'ultimo ha pesantemente minato i rapporti tra Ceve e Kennet. END SO ZIS IS CRISTMAS...?
L'INCROCIO FANTASIA 7: L'incrocio davanti al DueLune è sempre molto fantasioso e ricco di intrattenimento. Nell'ora e mezzo in cui i Cazzuti congelano tra aneddoti e ghegs, passano nell'ordine: La Delorean di ritorno al futuro (stessa velocità), un macinino probabilmente a batteria con tanto di borazzi a bordo, macchina piena di signorine salutate con gioia dai cazzuti, umarello su panda sgasante che resta piantato in mezzo all'incrocio per circa 3 minuti guardando a destra e sinistra, genio del male su punto azzurra che prima fa una manovra omicida (con insulti del tipo dietro) poi passa l'incrocio tirando la prima fino ai limiti dell'universo. Momenti stupendi. LA PATENTE PER TUTTI
GLI ANEDDOTI DI MUS 8: Come si sa, il prode Muflone Verde è sempre ricco di aneddoti sul Bologna e sullo sport in generale. Così, tra i tanti, snocciola anche il ritorno con la squadra del BFC da Lecce, in aereo e con il vento a 100 km orari. Tralasciando le varie performans dei giocatori, quello che resta impresso è però il velivolo in questione, un bimotore battente bandiera slovacca il cui tecnico dei motori trattavasi di alcolizzato incassato nel sedile. COME IN PAPPA E CICCIA
L'ATTENTATO A MUS 4: Bologna è una città difficile, si sa. A farne le spese questa volta è Mus, che nella foga dei suoi racconti, pesta inavvertitamente una bovazza lasciata lì da un pitecantropo stitico del mesozoico. La reazione del Muflone è composta, tant'è che comincia a sbattere i piede e tenta anche di pulirsi sul povero Pataça. PORTA FORTUNA... MA ANCHE PUZZA

Alla prossima e Buone Feste

Bello & Forte Natalizio

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