mercoledì 6 maggio 2009

Corriere dello Sport - StadioZ

Finisce il sogno, 7 a 5 contro il Marronaro in una partita stoica
CAZZUTI, GRAZIE LO STESSO
Contro un avversario più forte i Verdi sfiorano l'impresa. E Friccolin si sfoga!

DAL NOSTRO ELIMINATO - Vasco, poeta alcolico che sempre un po' ci emoziona, nei bei tempi che furono cantava: "le stelle stanno in cielo/i sogni non lo so/ so solo che son pochi/quelli che si avverano". Con una melanconica lagrima che ci sporca la guancia e ci fa sentire dentro una puntata di "Sentieri", non possiamo fare altro che canticchiare questa canzone all'indomani della sconfitta dei Verdi Cannonieri contro il Marronaro, sconfitta che chiude la stagione cazzuta e che lascia la compagine di Girolamo Fattanza nella Serie B di San Martinoz. Ma non è il tempo della tristezza: i Cazzuti si sono dimostrati tali, lottando fino alla fine contro un avversario più forte e più numeroso nonostante un avvio gara di quelli che spezzano (4 a 0) e sfiorando un clamoroso pareggio che avrebbe consentito il ritorno e magari chissà... Che sia allora il tempo dei rimpianti? Non lo escluderemmo, statene certi. Forse più che per la partita di ieri, il rimpianto è grande per l'andamento della stagione: alle tante partite buttate via o alle tante partite in cui magari si sarebbe potuto lottare di più con una panchina lunga. Già, la panchina lunga: ad inizio stagione vanto e asso nella manica della società verde, ora solo triste e grassa utopia. Il grande sforzo economico di Girolamo Fattanza doveva garantire almeno 10 effettivi per ogni partita, in modo da consentire un'alta intensità di gioco per tutto l'arco della gara e sopperendo così alle non eccelse qualità tecniche del gruppo (o di parte di esso). A giochi fatti è emerso invece che la panchina lunga è stata disponibile solo per poche gare (con risultati importanti), mentre per il resto del campionato i soliti 6-7 hanno buttato il cuore oltre l'ostacolo lasciando polmoni, bronchi e calli ai piedi sul campo. Saranno presi provvedimenti, vi saranno rivoluzioni in arrivo? Questo non ci è dato saperlo, ma possiamo dire che la conferenza stampa di Mister Friccolin è stata una di quelle che lasciano il segno, un'eruzione vulcanica che non potrà non lasciare il segno per la prossima stagione o magari, chissà, già dal torneo estivo in partenza tra poco più di un mese. Ma quel che sarà, ora, non ci interessa: possiamo solo prendere atto di questa stagione e comunque applaudire i Cannonieri che sempre, sul campo, si sono mostrati Cazzuti.
Ma vi rendete conto che io da piccolo volevo fare il disegnatore di fumetti in Giappone? Bah. Andiamo in cronaca.
Clamoroso a San MartinoZ: giocano i Cannonieri e non piove, anche se a dirla tutta la sera prima l'innaffiata è stata importante ed il campo è piuttosto "sguilloso". Agli ordini di Mister Friccolin (rientrato nonostante non ancora in ordine con la schiena) rispondono tra i pali Gardo, in difesa Ceve e Fras (con fascetta ergonomica in testa), nelle praterie della mezzadria Kennet e Pitão mentre in attacco (oltre al mister) c'è ovviamente il Muflone Verde Mus. Il Marronaro risponde con una panchina ABBASTANZA fornita, composta dai giocatori, dai parenti dei giocatori, dai vicini di casa dei parenti dei giocatori, dai salumieri di fiducia dei vicini di casa dei parenti dei giocatori e dai mantovani in trasferta. Momenti di ferplei quando alcuni cazzuti intonano all'indirizzo del marronarico Zerpelloni il coro "Zerpelloni pietrificato", il tutto mentre si scopre che l'arbitro è disperso in Birmania a dare la caccia ai cobra con Rambo e che quindi il fortunello direttore di gara della serata sarà nientepopodimenoche il Proto Umarells Giangio. Comincia la gara e per i Cazzuti è subito notte fonda, poichè in dieci minuti il Marronaro si porta lesto sul 4 a 0 nonostante i verdi tentino in tutti i modi di impegnarsi e sacrificarsi (tra l'altro, per gradire, ricordiamo l'ennesimo palo del Muflone Mus). Entra in campo Mister Friccolin e cerca di spronare i suoi con la sua presenza ed il tentativo si rivela fruttuoso: palla lunga per il Mister che la difende spalle alla porta ed appoggia centralmente per Kennet che, con un flambergo centrale di prima intenzione, trafigge il portiere marronarico. 4 a 1 e finisce il primo tempo con almeno l'onore salvo. In panchina il clima è di quelli solenni, talmente solenne che Fras e Mus parlano di una trasferta culinaria in toscana e Kennet, offeso per non essere stato invitato la volta prima, finisce di avere il suo infarto e intanto preme i punti di pressione sulla spalla di Gardo al grido di "NANTOO!". Gli effetti dell'intervallo paiono comunque essere miracolosi, poichè i Cazzuti tornano in campo convinti e massicci e quasi subito segnano il 4 a 2: Fras imposta su Kennet che sgamberla sulla fascia e regala un passaggio filtrante a Mus che non deve far altro che stoppare e segnare. Il Marronaro sembra accusare la botta, tuttavia riesce a colpire in contropiede i generosi verdi e a portarsi prima sul 5 a 2 (con palla ballerina sulla porta) e poi anche il sesto gol. Ma come dicevamo i Cazzuti hanno il piglio giusto e la testa sgombra da cattivi pensieri, così le azioni offensive sono insistite e gagliarde, con Mus che tira da ogni punto e con il Cinghiale Porrettano e Pitão che imperversano sugli esterni. E proprio il funambolo lusitano è l'autore del terzo gol cazzuto: calcio d'angolo di Kennet, sassone in mezzo all'area e Pitão è il più lesto di tutti a rigirare in porta. I cazzuti sono in serata e continuano il loro martellante canto del cigno: è ancora Pitão a seminare terrore in area di rigore e a concludere a rete con un bel giarone sotto la traversa che concretizza il 6 a 4. Neanche il tempo di esultare che il Marronaro si riporta in avanti e con una bella azione offensiva sigla il suo settimo gol. Le emozioni spopolano sugli spalti e la Torçida Verde, infuocata dall'ardore Cazzuto, incita i propri beniamini e viene ripagata: calcio d'angolo, ancora Kennet sifona nel mezzo e Ceve, la Bandiera Cazzuta, trova (finalmente) il suo primo e meritatissimo gol in campionato. Sul 7 a 5 i Cazzuti provano il tutto per tutto e gli ultimi minuti su un coraggioso e commovente assalto verde al fortino marronarico, ma aimè il tempo è impietoso e finisce così, a soli due gol dal sogno. Il pubblico apprezza comunque i Cannonieri Cazzuti, capaci di buttare sul campo ardore e grinta contro un avversario più forte e numericamente in vantaggio. Grazie comunque!
Negli spogliatoi si presenta Mister Friccolin. Lo sguardo è severo, l'espressione impassibile. Il clima diventa immediatamente elettrico e cala il silenzio, tutti sanno che Friccolin sta per pronunciare parole che marchieranno a fuoco la serata.
«Premetto che non sarò breve,» è l'infraintedibile inizio «ma visto che è calato il sipario sulla stagione credo che ci si possa dilungare un pochino più del solito. Quella che stasera a botta calda è sembrata, e che sicuramente rimane a livello di squadra, una sconfitta onorevole e tutto sommato accettabile visto che avevamo di fronte una squadra probabilmente più forte è, a mente fredda, per quanto mi riguarda, invece fonte di rimpianto. Non è possibile giocare la partita del dentro o fuori e presentarsi in sette (me compreso che ho una schiena messa peggio del PD) quando gli avversari che potevano magari prendere sottogamba l'impegno erano in 10, dicasi in 10. Loro in dieci e noi gruppovacanzepiemonte in sette, per la seconda volta consecutiva, significa che qualcosa non torna a mio avviso e su questo ritornerò più avanti.» Prende fiato con qualche secondo di scenica pausa. Poi riprende:
«Comunque stasera abbiamo pagato un avvio che ci ha tagliato le gambe: perchè andare sotto 4-0 ha reso più difficile un impegno già improbo. Ma abbiamo reagito da Cazzuti e li abbiamo costretti a cercare la melina negli ultimi 4 minuti (che sul giangiorologio sono durati pocopoco) mettendoli all'angolo nonostante l'evidente inferiorità di uomini disponibili. Chiudiamo così una stagione dove abbiamo riscattato nel finale una fase centrale dove siamo stati i nostri carnefici, troppi i punti buttati via nei finali (ringraziamo qui anche alcuni fischietti) che ci hanno penalizzato in classifica e costretti a cercare l'impossibile miracolo finale. Ringrazio i ragazzi che si sono impegnati nella stagione, voi sapete di chi parlo, e per quanto mi riguarda valuterò col presidente se, ovviamente sentita la squadra, sarò ancora alla guida dei Cazzuti. In caso contrario lascerò l'incarico al successore con il rammarico di essere uscito quando sarebbe bastato non essere contati per giocarsela veramente fino alla fine.» Tutti vorrebbero fare domande, ma Friccolin tira dritto per la sua strada:
«Per il futuro, se appunto sarò ancora al timone, alle solite Umildad y Concretesa aggiungeremo Abnegaciòn: non siamo squadra da targhe alterne o ci possiamo permettere giocatori a disponibilità limitata (il martedi si ma fino alle dieci e mezza il lunedi se è pari ci sono se è dispari dopo le dieci....), per cui chi sa che ha altri impegni ai quali non può, vuole, sa rinunciare sia chiaro fin dall'inizio, non si gioca nei cazzuti per vanto o per sfoggiare le peppe nuove, si gioca per lottare sotto l'acqua e sul campo, si risponde sempre presente e non con la segreteria telefonica. Chiudo con un ringraziamento per il nuovo tifoso Derek Jeter che si è conquistato un posto nel cuore dello spogliatoio e per la torçida che, tolto un tifoso ondivago e forse prezzolato, anche ieri sera era presente a sostenere l'armata verde.» Fa per andarsene, ma poi ritorna:
«Adesso con il torneo estivo sicuramente la bella stagione e il tempo mite e gradevole vedrà, come sugli alberi tornano i fiori, un pullulare di magliette verdi che però da vicino magari odorano di naftalina e non invece di sangue, sudore e lagrime!!! Arrivederci a tutti.»
La lunga conferenza di Mister Friccolin lascia tutto l'ambiente piuttosto scosso e siamo certi non mancheranno le repliche. Intanto a conclusione di tutto si presenta come sempre il Muflone Mus.
«Peccato,» attacca «forse se avessimo sempre giocato come nel secondo tempo staremmo qui a parlare di un ritorno, ma il tempo dei rimpianti è finito. Credo che la squadra debba essere orgogliosa di questa sera, ci siamo disimpegnati benissimo davanti ad un avversario certamente più forte di noi. Il futuro? Arriva il torneo estivo, non vedo l'ora di giocare. Certo, ovviamente sempre coi Cazzuti. Un commento sulla mia annata? A parte i tremila legni colpiti, sono comunque soddisfatto di essermi conquistato il titolo di Capocannoniere della Regular Season: ancora una volta ringrazio la squadra per avermi dato questa opportunità»
Si conclude così questa serata e questo campionato cazzuto. Forse ci saranno ribaltoni, forse ci saranno novità, forse chi vi scrive si sposerà. Ok questa l'ho sparata alta. Dicevamo, il futuro è là e quello che porta nessuno può saperlo.Per ora, Cannonieri, buon riposo... perchè il torneo estivo è alle porte!
E chissà che la società non abbia in serbo grandi colpi di scena...

LE PAGELLE DEI SOLITI BENE INFORMATI
GARDO 7,5: Ancora una volta viene chiamato a sostituire il Pavaro ed ancora una volta si dimostra all'altezza. Ha un inizio un po' incerto e poi, come sempre, fa vedere di che pasta è fatto. Sta cominciando ad imparare a guidare la difesa. PORTIERONE
FRAS 7: Il frangiflutti è sempre lui e stasera sfoggia anche una fascetta (o Fascetti?) in testa da far invidia al miglior Forlàn. Dietro come sempre si disimpegna bene, in più si prodiga in discese offensive degno del mitico Hubner. TATANKA FRAS
CEVE 7,5: Finalmente! Dopo un intero campionato riesce infine a trovare la via del gol. Purtroppo non è la partita fortunata, ma la Bandiera non si ammaina mai e stasera ne dà l'ennesima conferma. Ormai gli aggettivi per questo giocatore si sprecano. MEGLIO TARDI CHE MAI
PITÃO 8: Una doppietta per confermarsi bocca da fuoco della squadra a seguito di una partita come sempre tutta tecnica, cuore e corsa. Imperversa a tutto campo seminando il panico nelle fila avversarie, se riuscirà ad integrarsi ancora meglio con la squadra siamo sicuri che potrà esponenzialmente aumentare la propria pericolosità. RAPACE
KENNET 7: il vaso da notte dei colli porrettani è artefice di una buona partita, partita che lo vede segnare un gol ed essere assistmen (sebbene 2 su calcio d'angolo) nelle successive tre reti. Corre sulla fascia quasi per tutta la gara, rischiando l'evaporazione. A fine partita saluta il pubblico facendo "l'arrotino" con un birillo e viene ringraziato con un insetto giurassico sul giubbotto di gins. ARROTATO
MUS 7,5: il Muflone conclude la sua stagione come ha giocato tutto il campionato: sportellando a testa bassa contro tutti gli avversari. Anche questa sera trova la via del gol con un preciso diagonale ed anche questa sera colpisce un palo tanto per gradire. Nel finale ha un attacco di violenza gratuita verso l'Umarells Giangio. MUFLONE PER SEMPRE
FRICCOLIN 7: Il Vate torna in panca e dà il suo contributo sul campo nonostante una schiena piuttosto malandata. E' lui comunque che costruisce il primo gol ed è sempre lui che, palla al piede, regala al pubblico momenti d'alta scuola. Lo sfogo alla stampa è degna del Trap a Monaco. STRUNZ! STRUNZ!
DANILA, JULIE, MISTER T e MARTA (MISS T?) A.K.A. TORÇIDA VERDE 10: Il pubblico cazzuto incita e sostiene, regalando alla squadra verde la voglia e la forza di dare tutto sul campo. L'unica che incita un po' meno è MisterT, ma solo poichè è impegnato a tubare con Marta. Vabbe', siamo buoni e lo capiamo. GRAZIE RAGAZZI (MA SOPRATTUTTO RAGAZZE)
DEREK JETER 10+ : Ancora una volta il mitico Derek appare nelle tribune della San MartinoZ Arena ed ancora una volta porta negli spogliatoi, nel dopogara, un dolce nutelloso da stendingovescion. Viene eletto primo tifoso all'unanimità e la liderscip in curva delle Brigate Bottero viene messa in forte dubbio. DEREK JETER PRIMO TIFOSO!
ARBITRUMARELL GIANGIO 7: Il Proto Umarell arbitra bene, con una linea piuttosto anglosassone che non spezzetta il gioco guadagnandone così in spettacolo (?). Certo la partita è semplice da arbitrare, ma nel complesso ci è piaciuto. Regala i quattro minuti più corti della storia (ma Einstein sulla relatività ci ha perso del tempo) e subisce un attacco di violenza da parte di Mus nel finale. MULTIFUNCSCION UMARELL
MARRONARO 7,5: Squadra ben disposta in campo con qualche individualità di tutto rispetto, si presenta a ranghi più che completi per avere scorte di fiato e corsa. Sul campo sono tranquilli e fanno la loro partita senza atteggiamenti da fenomeni che ben conosciamo di altre squadre. Zerpelloni idolo indiscusso. ZERPELLONI PIETRIFICATO!
MEMENKO 8: Impossibilitato a venire per la partita causa lavoro, si presenta comunque in spogliatoio a fare balotta (voci di corridoio sostengono poichè a caccia di salsicce...). Si presenta piuttosto abbronzato in volto ed il dubbio che sia scappato alle Maldive è grande. MEMENGO
I VERSETTI SATANICI DI ADAILTON 9: Qual è il motivo per cui Adailton, giocatore più fermo della storia contemporanea, è riuscito ad avere un posto da titolare con tre allenatori diversi nel BFC? Secondo Mister Friccolin la probabile spiegazione sta nel fatto che il giocatore abbia scritto di suo pugno versetti satanici capaci di destabilizzare l'ambiente. Noi, ghignando alle lacrime, non possiamo che prenderne atto... ADA SATAN ADA SANTAN.. ALEPPE
LA VIA DEL BUSHIDO 7: Anni e anni di cartoni giapponesi ci hanno insegnato che l'eroe di turno, per trovare la forza e la concentrazione necessarie a vincere, deve buttarsi sotto una cascata di acqua gelata, ignudo, in meditazione. I Cazzuti ci credono, soprattutto Kennet che è costretto a docciarsi con l'acqua a -20 gradi. Uscirà dalla doccia con tre chili di sciampo in testa, purpureo e con l'atroce scoperta che la colpa di tutto è di Giangio, dimenticatosi di accendere la caldaia. RABBRIVIDIAMO
SUICIDI GASTRONOMICI 9: Cosa succede quando la propria squadra del cuore di calcio fa pietà e rischia la retrocessione dopo un'annata orrenda? Cosa si fa quando il campionato di calcetto è finito ed il sogno è svanito di poco? Ma soprattutto: cosa si fa quando si scopre che Danila ha presentato una sua amica assai carina a MisterT (diconsi MisterT)? La risposta potete chiederla a Kennet e Mus che, accompagnati dal prode Memenko, trovano conforto tra le braccia del Due Lune, precisamente tra le grinfie di due pizze amatriciana con salsiccia. Leggerissime (con Mus che ci prova sopra anche una spruzzata, nel vero senso del termine, di aceto balsamico). A queste seguono un mascarpone per il Muflone ed un Tiramisù per Memenko, il tutto annaffiato con tre birre, due caffè ed una sambuca geneticamente modificata (per Mus) ed un diserbante per cactus giganti del mesozoico spacciato per grappa (per Kennet). ADDIO MONDO CRUDELE

Fino alla prossima, state benone

BELLO & FORTE

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