mercoledì 3 settembre 2008

Gli occhi del cinghiale


In un noto film con Sylvester Stallone, il protagonista satollo dei propri successi e senza più "fame" sportiva, tornava alle basi per ritrovare il giusto spirito combattivo, la rabbia e la determinazione per riconquistare il Titolo di Campione del mondo. Gli occhi della tigre, dicevano.
E così anche tra i Cazzuti c'è chi ha deciso di preparare la stagione che verrà ritornando allo stato primitivo, ritemprandosi dai numerosi acciacchi e ricercando la fame, ma non quella sportiva.
Sono gli occhi del cinghiale, gli occhi di Kennet, l'esterno svedese cresciuto a tortelloni e mortazza ormai alla sua quarta stagione tra le fila dei Verdi.
Lo troviamo intento a mangiare un panino di cartone, in maglietta e braghe corte ed in avanzato stato di decomposizione a causa dell'afa estiva non ancora svanita.

Allora Kennet, innanzitutto la querelle per il rinnovo di contratto è stata risolta?
Salute! Non ho ancora sentito la dirigenza, ma direi che la situazione è pressochè in fase risolutiva. Infatti le offerte dell'Atletico Tortino di Porretta non mi hanno assolutamente toccato, la carriera di magazziniere non mi interessa, per ora. Resto fedele ai Cazzuti e anzi ringrazio i compagni e il Mister che mi hanno dimostrato tanto affetto, li ripagherò cercando di lavarmi i piedi un po' più spesso. Ah, vorrei sottolineare che sono stato cercato anche dal Silla Calcetto sezione Umarells.. mi raccomando lo scriva, così la smettono di dire che non ho estimatori...
Si parla di un suo ritiro prestagionale tra i monti dell'Appennino tosco-emiliano...cosa può dirci a proposito?
Sì posso confermare. Mi sono nascosto tra i boschi del porrettano per ritrovare me stesso, ritemprare il corpo ma soprattutto lo spirito. La stagione passata è stata impegnativa per me, avevo bisogno di staccare con tutto...e quale miglior luogo se non la calma mistica che aleggia tra i boschi? Senza poi contare che è tutto gratis...
Non stentiamo a credere che l'assenza di costi sia stata la molla determinante. Ma ci dica, che programma ha seguito durante l'allenamento?
Non dovrei dirlo, sono molto geloso dei miei metodi capisce... tuttavia immagino che il mondo cazzuto voglia sapere. Ebbene, innanzitutto ho dormito, mangiato e anche bevuto. Detto questo, ho praticato del gran streccing vicino all'orto e per trovare la carica e dare il meglio di me intanto canticchiavo James Blunt. Ho macinato chilometri tra i boschi (pascolando), a torso nudo perchè la maglietta o la legavo in testa oppure la utilizzavo per scacciare le orde di tafani che mi inseguivano...ottimo sistema per migliorare lo scatto, mi creda. A rifinitura di ciò, inoltre sono stato seguito dal mio personal trainer (mio babbo) che mi ha allenato a sbadilare, rastrellare ghiaino, portare la carriola e spostare legna. Mi permetto di sottolineare che come giardiniere sarei bravissimo, anzi, nel caso sono disposto anche a riciclarmi per i cazzuti...
Vorrei specificare che da grande professionista quale sono, non mi sono fatto assolutamente irretire e distrarre da attività mondane e lussuriose.
...Beh, su questo non è che c'erano poi tanti dubbi...
...non è carino dirlo...e poi è solo che sono un po' timido...(morde il panino singhiozzando, ndr).
Comunque parrebbe che dal punto di vista atletico abbia svolto un discreto lavoro. E riguardo invece il ben più importante punto di vista tecnico?
...tecnico?...
Vabbe', abbiamo capito. Una nuova stagione è alle porte, quali obiettivi per i Cazzuti?
I Cannonieri sono cazzuti nel corpo e nello spirito, credo che l'obiettivo principe sia onorare sempre e comunque questa maglia. Che si vinca o che si perda, l'importante è lottare. Per il resto spero che si prospetti una stagione che ci veda capaci di raggiungere i pleioff, con meno patemi dell'anno scorso e con più soddisfazioni. La società ha operato bene nonostante il pacco di Tacopina, gli innesti di Pitão e Fras ci danno qualità e quantità e finchè il mercato non chiude chissà cosa può succedere. Credo che sia il Mister che noi siamo ben motivati per far bene.
E gli obiettivi suoi personali?
Io sono fermamente deciso ad intraprendere la via dell'alcolismo, dopo attente riflessioni ho capito che nessuno più di me ne ha il diritto e dovere. Oltre a questo, spero di poter migliorare le mie prestazioni sul campo e magari di segnare qualche gol in più. So che l'unico modo per trovare e concupire qualche ricca fans per vivere poi di rendita è appunto disputare ottime gare.
Cosa si sente di dire alle Brigate Bottero ed ai tifosi cazzuti in generale?
Chiedo di darci fiducia e di starci vicino, quando loro sono con noi non ci piega nessuno.
Ah, inoltre chiederei gentilmente se potrebbero smetterla di infilarmi vari ortaggi dentro la cassetta della posta dopo ogni gara...Capisce, a me problemi non ne crea, ma ai miei ciò non piace e finisce sempre che mi picchiano con la vanga accusandomi di essere una brutta persona...
L'intervista è terminata. Vuole aggiungere qualcosa?
Sì, se posso vorrei dire una cosa. Durante il mio ritiro ho ricevuto una notizia che definire tragica è poco: il mitico Portone di Vedegheto, nostro sponsor di sempre e luogo più che mai caro ai cazzuti, ha chiuso i battenti. Io non posso dimenticare quel luogo. In quelle sale, su quei tavoli, ho vissuto momenti importanti della mia vita che tengo gelosamente custoditi dentro, assieme alle pappardelle ed ai garganelli. Io prometto che in questa stagione, in ogni prossima stagione...io darò tutto quello che ho per poter onorare il Portone e le sue gamelle di cinghiale. Lo giuro!

Si allontana così Kennet, con una espressione che all'inizio sembra essere di sincera commozione ma che in realtà è dovuta solo al deglutire dell'ultimo boccone di panino cartonato.
In quel volto disperso tra grovigli di capelli sudaticci, ci sono quegli occhi.
Gli occhi del cinghiale. In umido.

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